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Aiuto per curiosità gamma dinamica pellicola


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avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2021 ore 18:41

Se parliamo di dia, il confronto è impietoso ed imbarazzante a favore del digitale, oggi e comunque superiore da molti ma molti anni (almeno dal 2002/2003....), sotto tutti gli aspetti, ed in particolare sulla risoluzione (oggigiorno ridicola in una dia...) e GD.

Confronti fatti a suo tempo, anche al microscopio, con il team bianco-rosso, che concordavano parecchio, con il team giallo-nero, gli uni all'insaputa degli altri.... ;-)

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2021 ore 18:46

Le pellicole negative B&N e colori (soprattutto B&N è nel caso di quelle a colori soprattutto quelle a basso contrasto tipi Kodak Portra) hanno una notevolisdima gamma dinamica; non so in termini di numeri se e di quanto suano superiori al digitale ma di certo è molto elevata, ma, soprattutto, la "curva caratteristica" non è lineare ma ha un "puede" e una "spalla", soprattutto qyest'ultima determina che è mokto difficile sfondare le alte luci e il passaggio è molto progressivo così che anvhe in scene in pieno contro-sole non si noti quell'orribile bruciatura che si vede spesso nelke foto digitali.
Le diapositive invece hanno u a gamma dinamica molto ristretta che si aggira sui 5 stop, massimo 6.

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2021 ore 19:12

Esatto Diebu!
Con la Kodak Ektachrome E100 (il top dei top per la fedeltà cromatica ed incarnato per i lavori di moda) arrivavi anche a 6/6,5 stop.

Con le Velvia (usate nello sport per i colori/contrasti pompati) si sui 5/5,5 stop...

Evito di dire nuovamente i Mpx equivalenti nel 35 mm (che sono cosa ben diversa dai teorici di targa) reali rilevati sul campo, per evitare ennesime lotte ideologiche.... ma si consideri un salto all'indietro di oltre 20 anni.... MrGreen
Per quello che "una volta" con la pellicola, era d'obbligo il vero medio formato 6x6 (o meglio 6x7 Mamiya RB/RZ, ad es.).
E sempre con la pellicola nel 35 mm non esistevano le micro-regolazioni di front-back focus... perchè il supporto non aveva la qualità necessaria per registrarle!
Così come andavano benissimo anche i primi 17-35 f2,8; 28-80 f2,8-4 o 80-200 f2,8, ecc. ecc. Cool

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2021 ore 19:30

"..guardando delle vecchie stampe in B/N ho notato una cosa....."

La stampa aveva in chimica ed ha oggi in digitale, circa 7 stop di gamma dinamica (un capellino di più per le digitali, sui 7,5 stop), non di più, e ce l'hai solo con le carte lucide, in chimico ed in digitale è uguale.

Le pellicole a bassi ASA B&N di gamma dinamica ne hanno quasi 18 stop

I sensori CMOS, con RAW a 14 bits, arrivano a 14,5 stop

I sensori CMOS, con RAW a 16 bits, arrivano un capellino sopra i 15 stop

Un monitor da grafica buono, arriva a 12 stop.

L'occhio umano, senza adattamento pupillare, arriva a circa 22 stop.

Occhio che a pellicola (ci ho stampato in formato minimo 30 x 40 cm per 38 anni) stampare bene era relativamente facile (mascherature, bruciature, etc, io facevo anche fotomontaggi e raddrizzavo le linee cadenti a pellicola) e vedere stampe buone era molto comune, molti stampavano bene, mentre in digitale stampare bene (io ci stampo dal 2008), non è affatto facile, è difficile e complesso, e vedere stampe digitali fatte come si deve è difficile, io vedo stampe poco buone a volte in mostre anche "serie".

Dalle stampe chimiche alle digitali, come GD, non è cambiato nulla: se quelle che vedi tu oggi in digitale sono peggiori di quelle che vedevi in chimico, significa, molto semplicemente, che chi ha fatto quelle stampe digitali è un miccio, e con gli orecchi lunghi, non sa stampare.

Un fotoritocco fatto bene con un RAW scattato bene, anche a soli 14 bits, e visto su di un monitor da grafica buono, tipo un Eizo, o comunque uno con gamma di contrasto almeno 1: 1000 (Eizo ha 1: 1500), calibrato bene, si strafuma, non si fuma, ma si strafuma tutte le stempe oggi possibili, chimiche e digitali.

La migliore carta con la migliore stampante inkjet, ossia il top di stampa digitale, che batte di un capello la stampa chimica come gamma dinamica, ha un gamma di contrasto di 1: 170.

Detta in altre parole, di tutte quelle infinite tonalità sottili che vedi su un monitor buono da grafica, se sei veramente bravo in fotoritocco e stampa, ne stampi poco più di 1/10.

Amen.

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2021 ore 19:44

Al di là delle leggende una pellicola in B&W arriva al massimo a 6/7 stop di latitudine di posa.
Un negativo colore "morbido" come può essere una Portra 160/400 o una NPH 400 o NPS 160 assicura una latitudine di posa più ridotta, diciamo intorno ai 4/5 stop.
Una diapositiva non eccessivamente contrastata, Kodachrome o Agfachrome per intenderci, poteva arrivare a circa 1,5 stop, forse 2, ma sui 2 stop non ci giurerei, forse è più probabile 1 stop e 2/3, mentre infine una diapositiva ben contrastata, come la Velvia, forse arriva a uno stop.
Questo per la parte teorica!
Per la parte pratica invece un mago della CO, che sia anche un ottimo stampatore chiaramente, potrebbe recuperare altri 3 o 4 stop col B&N e, forse, pure un buon paio di stop col negativo colore.
Con la diapositiva invece... uhm... con la diapositiva è sempre molto dura, perché è proprio l'approccio che è diverso, diciamo allora che con un proiettore serio, unito a uno schermo di qualità ovviamente, con la Velvia si può recuperare un altro stop... se però, nel contempo, ti sforzi di imparare a comprendere come osservare bene una dia proiettata, e poi casomai ti avventuri pure nel mondo fatato della retroproiezione, che ridona alla diapositiva la sua dote migliore, ossia la trasparenza beh... al di là dei freddi numeri che posso dire, non si riuscirà più a tornare indietro Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2021 ore 19:53

Si ma la gamma dinamica del BN e farlocca.... in che senso ....che se stampi da ingranditore devi far rientrare la densita' del negativo nella scala logaritmica nel valore di "UNO-UNO,2" se vuoi stampare bene..... quindi ripresa per le ombre e sviluppo al bisogno per non avere luci dense "abbestia" .......... in pratica la luminosita' della scena viene compressa.



avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2021 ore 20:05

Siamo alle solite... per avere i colori pompati con la Velvia la devi esporre come se fosse una Kodachrome!
Se invece la esponi bene, e la proietti meglio, ti ridarà quello che indica il nome: un VELLUTO ;-)

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2021 ore 20:07

Se poi vogliamo parlare pure di risoluzione allora apriamo un'altra discussione!

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2021 ore 20:20

MrGreenMrGreenMrGreen
Paolo per favore.... sei commovente.... nella tua immensa "convinzione" MrGreen

Prova a guardare con cosa era realizzato il TOP mondiale della qualità fotografica ai tempi, dove i servizi partivano dai 5 zeri: Vogue America, Harper's Bazaar, Town & Country, Cosmopolitan, e TUTTI gli adv del lusso/moda in genere....

Se gli portavi una Velvia venivi defenestrato! MrGreen altrochè!
Ed esponevamo e correggevamo i clip test al decimo di stop! 1/10!
Ho visto assistenti cacciati all'istante perchè non si sono accorti che un bank ingiallito rendeva 1 o 2 decimi di stop diverso!
E mi parli di esporre giusto....
Sei credo l'unico al mondo considerare i colori Velvia giusti/reali (per non parlare delle ombre/neri!!!) MrGreen

La prossima barzelletta che vuoi raccontare qual'è?

Curiosità, ma quanti ADV hai fatto a quei livelli per quei brand, all'epoca?

Lascio perchè quando cotanta "saggezza" dispensa simili perle.... non è il posto giusto per un signessuno (che da nessuno non sa nulla ed è il nulla).... poi introdurre la proiezione Eeeek!!! eh certo, confrontiamo mele con pere, perchè ad un cliente dai una proiezione per stampare il catalogo o un'affissione.... incredibbile.... dato che si parlava di stampe.
E le stampe a livello commerciale sono possibili SOLO con dei positivi!!! OVVIAMENTE! ;-)

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2021 ore 20:40

Un pó di bagarre ed un pó di informazioni di cui faccio tesoro, sto in disparte perché non ho esperienze dirette, ma ringrazio tutti;-)

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2021 ore 20:42

A spanne ... Nella "pellicola", il b/n ha la maggior latitudine di posa, il negativo colore ancora sufficiente ... la Diapo, neppure si avvicina alla GD del digitale - ha margini ridottissimi - non a caso, chi la usava abitualmente, sorride quando legge accese discussioni su 1 stop di differenza in GD sui sensori ( senza schifarsene però MrGreen)

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2021 ore 21:19

Signessuno ascoltami una buona volta... di persone capaci de esporre, e PROIETTARE, una Velvia da cristiani, in Italia, ora come ora ce ne sono forse cinque.
E io, modestamente, sono uno di questi anche perché, quando tutti gli altri hanno smesso, ossia UN QUARTO DI SECOLO addietro, io ho continuato ;-) e sono andato pure un poco avanti.

Per cui, credimi, quando vorrai vedere come si proietta una Velvia vienimi a trovare.
Senza presunzione alcuna, ma piuttosto con un minimo di sano realismo, ti posso assicurare che tu non hai proprio idea di cosa sia una proiezione di diapositive.

Una proiezione SERIA...ovviamente!

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2021 ore 21:32

Dopo 38 anni di stampe soprattutto B&N fatte in chimico con attrezzatura professionale, di ripresa e stampa, e 12 anni di stampe digitali in B&N e colore, sempre con attrezzatura professionale di ripresa e stampa, in formato minimo 30 x 40 cm, oggi l'A3, io non tornerei mai alle stampe chimiche, nemmeno mi picchiassero.

Poi ciascuno fa quello che vuole.

avatarjunior
inviato il 31 Gennaio 2021 ore 1:53

La pellicola ha una gamma dinamica molto inferiore rispetto ad un sensore digitale, di anche 4/5 stop.
Una delle differenze sostanziali è che il guadagno digitale è lineare, quella della pellicola no.
Ne ho parlato recentemente con lo sviluppatore di darktable. Uno dei suoi progetti maggiori è un modulo del programma che mappa la gamma dinamica in un modo che rende la foto molto più somigliante alla pellicola. C'è un'analisi di questo anche su YouTube, sul suo canale, si chiama Aurélien Pierre. Naturalmente il video è in inglese

avatarsenior
inviato il 31 Gennaio 2021 ore 8:38

"La pellicola ha una gamma dinamica molto inferiore rispetto ad un sensore digitale, di anche 4/5 stop."

Wow!

Ma......quale pellicola?

B&N a 50 ISO, a 100 ISO, a 400 ISO, a colori da 100 ISO, oppure diapositiva, anche quella ad ISO diversi?

E sviluppata come?

Un B&N a 50 ISO sviluppato bene, arriva a 18 Stop, ed oggi i sensori non ci arrivano.

Una diapositica a 64 ISO aveva forse 3 Stop di GD, ma forse anche un capellino meno.

Non ha alcun senso generalizzare, rivela un approccio poco serio alla questione.


Che cosa ne pensi di questo argomento?


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