| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 22:37
Peda agli inizi per pulire un pola cosa c'è di meglio della spugnetta per lavare i piatti? Risultato: un pola effetto flou. Mi sono fatto i complimenti da solo. |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 22:40
“ ogni materiale reagisce alle fonti di luce in modo diverso „ A questo non avevo pensato, ma penso anche che se hai esperienza te la cavi, se sei Adams devi tornare e ritornare aspettando, per esempio, le nuvole giuste. Grazie Ottobrerosso |
user1856 | inviato il 27 Gennaio 2021 ore 23:02
Guarda è facile! Quante buone foto di paesaggio ci sono qui? Quante buone foto di still life invece? La risposta è già un indicatore di quale delle due sia più complessa qui dentro! ;-) |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 23:08
penso siano complicati entrambi. Alla fine in un caso devi risolvere problemi legati all'ambiente e alla temperatura (l'aria si muove), nello still hai problemi di tipo diverso.. ma sempre molto complessi d agestire. |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 23:16
“ La risposta è già un indicatore di quale delle due sia più complessa qui dentro! „ Fai tu la conta? “ nello still hai problemi di tipo diverso „ Quali oltre quelli già citati? Grazie ad entrambi |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 23:51
Non saprei... credo che molto dipenda anche in quale ambito si sia più portati e da quale genere fotografico piace di più. Paesaggi: il paesaggio te lo trovi già pronto, devi avere un certo tipo di meteo se vuoi un certo risultato, se vai in certe zone come alta montagna fatichi molto, non ti serve il flash, ti possono servire polarizzatori ed altri filtri, in alcuni casi ti serve il treppiedi, possono essere necessari certi tipi di vestiti adatti contro neve, pioggia, gran caldo, necessità di zaino con cibo, acqua ed altre cose, se vuoi andare in certi posti devi fare Km e Km e quindi anche prenderti treni o aerei o navi, devi conoscere un minimo di lingua se vai all'estero, soldi per il viaggio, devi prenotare dove dormire od organizzarti con una tenda e stare attento ad eventuali animali selvatici (ad esempio gli orsi od animali velenosi), alcuni elementi non sono controllabili... Still life: necessità di flash, diffusori per flash o ombrelli, pannelli riflettenti/diffusori, griglia a nido d'ape (se necessaria), conoscere molto bene l'uso delle luci e sapere come esaltare l'oggetto tramite esse (soprattutto con oggetti da superficie riflettente), saper allestire una scenografia per mettere in risalto l'oggetto da fotografare, stativi, treppiedi (a volte con la colonna centrale ribaltabile per foto azimutali o con colonna reclinabile a varie angolature per agevolare determinati punti di ripresa), esposimetro per luce incidente e luce riflettente, banco/tavolo su cui creare la scenografia e che sia adatto allo scopo, togliere la polvere prima dello scatto, è più facilmente controllabile e ripetibile a distanza di settimane/mesi... Entrambi i generi presentano le loro difficoltà e non sono paragonabili fra loro, ma volendo sbilanciarmi personalmente giudico lo still life più difficile, perché più tecnico e con la necessità di sapere organizzare molto bene l'ambito della gestione delle luci e della creazione di un buon allestimento scenico. |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 23:51
La differenza sta' nel fatto che nello still life la scena la costruisci con posizionamento del soggetto e studio delle luci,mentre nel paesaggio l'idea che ti prefiggi e soggetta a variabili quali il tempo i colori l'ora del giorno la luce il PDR, variabili il cui controllo non dipende solo da te. Ciò premesso non è che uno o l'altro siano piu facili o complicate,sono semplicemente diversi sia dal punto di vsta tecnico che delle tempistiche. |
| inviato il 27 Gennaio 2021 ore 23:58
mah, sul ripetibile, nello still... ho dubbi. Quando infili dieci venti scatti tutti con luci diverse.. se al diciannovesimo scatto urti qualcosa e muovi la fotocamera, ti conviene ricominciare Alla fine,sembra sempre tutto facile... ma a volte devi impazzire per realizzare i mockup che siano credibili. Pensa solo al fatto che per fotografare un cocktail devi avere il ghiaccio finto e il bicchiere verniciato.. |
| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 0:04
“ mah, sul ripetibile, nello still... ho dubbi. „ Ripetibile nel senso che sei tu che posizioni come ti pare tutto quanto e puoi controllare tutto, nei paesaggi il meteo non lo puoi controllare come non puoi controllare l'altezza del sole o la presenza di nebbia, neve, aurora boreale, mareggiate dovute al vento, fulmini, cieli plumbei... insomma sei comunque in balia di madre natura e non saprai mai con certezza cosa troverai fintanto che non ti recherai sul posto. Nello still life organizzi tutto come ti pare e ti puoi anche segnare come hai posizionato le luci e ripetere o variare di poco una o più luci. |
| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 0:07
“ Alla fine,sembra sempre tutto facile... „ Al contrario, per me lo still life è più difficile della foto di paesaggio (come ho scritto). O forse sarà che mi sento più portato (e mi interessa di più) la paesaggistica assieme alla macrofotografia. |
| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 9:15
Sul piano tecnico i due generi hanno difficoltà differenti. Dire quale sia il più difficile rispecchia probabilmente la nostra personale difficoltà. Al massimo livello sono ugualmente complessi. Certamente il paesaggio può avere una logistica faticosa, ma anche certi still life non scherzano... non ci sono solo i barattoli in un piccolo comodo studio... Sul piano della postproduzione, il paesaggio sembra produrre i risultanti più eclatanti, ma dietro molti still life c'è un lavoro lungo e difficilissimo perché deve restare assolutamente invisibile. Anche dal punto di vista creativo ci sono difficoltà in entrambi i generi anche se credo non commensurabili. Il fotografo di paesaggio usa una scena "ready made" ma deve essere molto abile a sfruttare tutti gli elementi a disposizione (sui quali ha pochissimo controllo) nel momento giusto. Nello still life sei davanti ad un "foglio bianco".... devi inventare tutto da zero. E non è semplice, altrimenti ti escono delle banalità orribili. |
| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 9:20
“ Nello still life sei davanti ad un "foglio bianco".... devi inventare tutto da zero. E non è semplice, altrimenti ti escono delle banalità orribili. „ Concordo in pieno. Nello still life, per capirsi meglio, credo si debba essere anche molto più creativi rispetto alla fotografia di paesaggio, considerando quello che hai scritto. |
| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 9:30
Diciamo forse, che nel paesaggio sei piu' passivo. Vai e aspetti.. trovato il luogo, ti siedi e aspetti il tempo che serve per avere le condizioni per lo scatto. E' una sorta di pesca di lago. Cerchi il punto, ti attrezzi tecnicamente, ed al momento cruciale non devi perdere il pesce che ha abboccato. Dopo una lunghissima preparazione, tutto si gioca in pochi secondi. nello still life, viceversa devi "progettare". Devi costruire scena, storia e soggetto. E' una fotografia molto piu' attiva. Direi che si avvicina piu' alla pittura che alla fotografia. |
| inviato il 28 Gennaio 2021 ore 9:36
Sono generi molto diversi ognuno con delle difficoltà. Il problema del paesaggio è che indubbiamente ci sono variabili che non puoi controllare e in più magari distanze da percorrere. Però a livello tecnico per me lo still life è molto complesso e richiede un maggiore studio rispetto al paesaggio |
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