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Come si fa questa foto?


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avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 13:15

affascinanti!...ma di che polaroid si tratta? la "vecchia analogica"?


Un tempo le Polaroid era sinonimo di pellicole a sviluppo istantaneo, contenevano una tasca con dei chimici che spremendoli su dei rulli sviluppavano in meno di un minuto la pellicola.
Per le persone comuni c'erano le macchine e le pellicole che tutti abbiamo visto, per i professionisti c'erano vari formati, dorsi per medio formato che venivano usati per fare i test, fino a grande formato che erano delle foto finite.

avatarsupporter
inviato il 06 Gennaio 2021 ore 20:50

Polaroid e post produzione non sono l'elemento chiave per ottenere quel risultato.
Si fanno con il light painting e, se serve, un colpo di flash sullo sfondo alla fine. Serve anche una modella di marmo e ovviamente un gran gusto, come quello di Roversi.



avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2021 ore 7:39

Alcune pensavo fossero in misto flash e luci fisse come in alcuni scatti di ilya rashap
images.app.goo.gl/bfioqNd3ezHZgJS38

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2021 ore 8:09

Fantastica scoperta!!!!! Grazie

avatarsupporter
inviato il 07 Gennaio 2021 ore 8:19

Alcune pensavo fossero in misto flash e luci fisse come in alcuni scatti di ilya rashap

Può darsi che abbia usato anche quella tecnica in qualche occasione, ma è più adatta a rappresentare il movimento (se lo si fa volontariamente) o alla gestione di forti differenze di illuminazione tra sfondo e primo piano (se si è costretti). Roversi invece tende a dare un'immagine pittorica statica. Per questo gli viene più comoda un'illuminazione tradizionale da studio (tipo la sua foto più famosa, quella della Vodianova in una posa simile alla ragazza afgana di McCurry), dove ha più controllo. Il lightpainting è in effetti un uso di luci miste, ma essendo entrambe continue, consente più controllo e una resa finale "strana", pittorica, che non permette un'identificazione immediata delle fonti, esattamente come nella foto di questo topic.
Di sicuro è un fotografo molto più che bravo e pure fortunato per aver lavorato nel periodo delle top model degli anni '80.

Bravo anche Rashap, ma si vedono quasi 20 anni di meno. E' più vicino all'estetica attuale e, infatti, è copiatissimo.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2021 ore 8:51

Si assolutamente sono cose diverse come stili, era solo un esempio di foto in cui erano mischiate sorgenti di luce diverse per gestire il movimento.
Aveva un portfolio INK molto bello Rashap con foto mosse, colori particolari, ma l'ha tolto quasi completamente dalle pubblicazioni in giro e sostituito con altre foto, qualcosa si trova ancora però ( 500px.com/photo/52297030/night-stories-by-ilya-rashap ).
Comunque Roversi a me piace moltissimo ,lo seguo da tempo e ho sempre apprezzato l'effetto pittorico di molti suoi scatti

avatarsupporter
inviato il 07 Gennaio 2021 ore 9:04

500px.com/p/rashap?view=photos
Gran bel vedere.
Entrambi sono fonti di ispirazione.
Grazie per la segnalazione ;-)

avatarsupporter
inviato il 07 Gennaio 2021 ore 13:24

Posso dire che Roversi non mi piace?
Ilya Rashap invece mi piace;-)

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2021 ore 14:24

Giustamente ognuno ha i suoi gusti, sono 2 generazioni differenti.
Roverisi è molto più pittorico, il russo gioca con luci più cinematografiche e spinge forte sull'erotismo.
Le foto di Roversi molto spesso mi danno più un senso di attimo "sospeso" o di esaltazione della bellezza non legata a una sessualizzazione
















avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2021 ore 14:43

In questo video Rashap crea un effetto "a macchie" di luce


Il problema è che l'attrezzatura usata è tutto fuorchè economica
www.dedolight.it/categoria-prodotto/proiettori-led/

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2021 ore 15:09

Posso dire che Roversi non mi piace?
Ilya Rashap invece mi piace;-)


Puoi dirlo, ma per me esattamente il contrario.
Roversi tra i pochi fotografi che mi piacciono tantissimo, un tempo e tuttora.
Il russo è bravo ma passo via velocemente.
Uno a metà tra i due poteva essere Marc Lagrange, morto in un incidente qualche anno fa:
www.marclagrange.com/

Riguardo al light painting, sapevo che Roversi lo usava, non sapevo quanto frequente.

avatarsupporter
inviato il 07 Gennaio 2021 ore 15:20

Non so se è stato detto ma Roversi ama utilizzare tempi di scatto lenti, che danno appunto più personalità alla figura fotografata, catturandola nelle sue “cadenze”.
Ho visto di recente la sua mostra a Ravenna e devo dire che ci sono scatti da pelle d'oca per quello che comunicano.

avatarjunior
inviato il 07 Gennaio 2021 ore 21:31

facendo ricerche ho scoperto che anche Renato Marcialis usa una tecnica simile nello still life

avatarsupporter
inviato il 07 Gennaio 2021 ore 22:10

Perdonate ma si continua a dire che sono Polaroid, ma quelle foto sono in ratio 3x2 non quadrato, quindi che Polaroid è

comunque Polaroid o no, li di Photoshop c'è n'è a iosa

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2021 ore 22:16

Cito:

Roversi ha fatto della sperimentazione con la polaroid largo formato la base della propria cifra stilistica. Un oggetto, la polaroid, che con la sua peculiare natura di unicità conserva l'aura originaria propria delle opere d'arte

Il Signor Roversi, classe 1947, originario di Ravenna con cuore parigino e occhio statunitense è molto riconosciuto per l'uso della Polaroid 20×25 cm; un nuovo formato fotografico che apre la strada a nuove sperimentazioni. La resa della polaroid, infatti, rende i colori delle foto quasi immaginari creando un mondo stilisticamente sospeso tra reale e illusorio e anche leggermente malinconico. Il chiaro/scuro è assolutamente accentuato e il linguaggio visivo è di stampo classico.


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