| inviato il 01 Gennaio 2021 ore 17:15
“ Nella stampa analogica in fase di stampa puoi effettivamente fare certe operazioni che rendono unico il processo e come tale il risultato, nella stampa digitale il processo è una semplice trasposizione su carta di quanto vedi a monitor, non ci vedo nulla di creativo o di personalizzabile, l'unica cosa che si fa è tarare (o meglio profilare) tutti i vari strumenti e premere invio. Poi chiaro che a qualcuno può piacere quest'operazione, però non starei a far confronti con una stampa analogica. „ Eccone un altro che è convinto che per stampare basti schiacciare un semplice bottone! E dire che c'è gente che ha dedicato gli ultimi 30 anni allo studio della stampa digitale fine art, ed in particolare di quella in B&W. La lista sarebbe lunga, ma tra tutti mi limito a citare J. Cone e, in Italia, Maccaferri. Mi cadono le braccia davanti a tanta presunzione, di poter parlare senza sapere, e di tanta saccenza accompagnata da una corrispondente mancanza di conoscenza. Ma non ho nessuna voglia di stare a convincere chicchessia e mi ritiro in buon ordine, lasciando che ognuno sguazzi nel brodo che gli è più congeniale. |
| inviato il 01 Gennaio 2021 ore 17:39
Concordo con il fatto che la stampa analogica e quella digitale non sono assolutamente paragonabili, a parità di risultati comunque l'impegno che bisogna metterci è simile (inteso come studio, prove e errori su errori...). Son invece d'accordo con Matteo N. sul fatto che nel processo analogico la stampa aveva un maggiore "peso" sul risultato finale. Attenzione però a non creare false aspettative, non basta portarsi a casa la stampante top di gamma collegarla al pc e stampare...così facendo la delusione è quasi certa. Per ottenere ottime stampe digitali occorre studiare e provare, trovare a seconda dei propri gusti e al proprio modo di fotografare la carta giusta per il colore e quella per il BN...ecc |
| inviato il 01 Gennaio 2021 ore 18:41
Non sminuisco chi voglia ottenersi dei buoni risultati di stampa in casa, proprio perchè non basta premere un tasto come molti credono (e come qualcuno mi vuole far dire per farmi sguazzare in un qualche brodo che tanto non mi piace), ma ci vogliono i giusti strumenti opportunamente profilati e per farlo ci vuole tempo e soldi. Dico soltanto che se uno ragiona con un attimo l'occhio ai costi la stampa in casa non conviene, proprio perchè un eventuale stampatore esterno ha un bagaglio di conoscenze ed attrezzature per cui ad una frazione del costo e del tempo che si impiegherebbe in casa ti offre un risultato migliore. Casomai presunzione è quella di pensare di produrre in casa un risultato migliore e magari a costi più bassi di una persona (lo stampatore) che lo fa di mestiere da magari anni, ha attrezzature professionali e si mette in gioco con i suoi servizi sul mercato... esattamente come quello che si fa i lavori all'auto in casa per risparmiare, poi però magari sbaglia e la macchina dal meccanico ce la porta lo stesso e alla fine spende il triplo. |
| inviato il 01 Gennaio 2021 ore 19:08
“ Eccone un altro che è convinto che per stampare basti schiacciare un semplice bottone! „ scusate, ma di cosa stiamo parlando. Stampe di foto digitali prodotte in casa ??? Mi volete dire che mi serve una laurea in stamperia ed eventuale master ? Possibile che non si possa pensare che , si! anche in casa si possono fare (buone) stampe con attrezzature economiche e a costi contenuti. Posso stampare a 8 dry-ink con i profili standard di PS ed essere soddisfatto? Non capisco proprio questi ostruzionismi da ricercatori molecolari o fisici atomici. STAMPATE gente, stampate ! e vanc**o le opinioni dei perfezionisti! ( e se poi avrete l'ansia per aver speso troppo, dormiteci sopra. passerà ) |
| inviato il 01 Gennaio 2021 ore 20:08
“ vanc**o le opinioni dei perfezionisti! „ ...nella vita ho imparato che le opinioni altrui vanno sempre rispettate. No non ci vuole una laurea (per la pratica di nessun hobby è richiesta), le stampe in casa, come in camera oscura sono alla portata di tutti. Dipende poi quali sono i livelli qualitativi che uno vuole ottenere, come in tutte le cose, migliori sono gli strumenti e più uno si applica maggiori sono i risultati. |
| inviato il 01 Gennaio 2021 ore 21:00
sì però come tutti gli hobby per evitare di ritrovarsi al verde un'occhio al portafoglio è secondo me da dare, io personalmente il costo della stampante preferisco riversarlo in un buon obiettivo o in un buon monitor e stampare meno facendo stampare fuori. Ciò non mi genera particolari deficit creativi come potrebbe fare con foto analogiche. Ci manca che poi la si possam pensare in altro modo o aver altri budget e più tempo libero. |
| inviato il 01 Gennaio 2021 ore 21:02
"Casomai presunzione è quella di pensare di produrre in casa un risultato migliore e magari a costi più bassi di una persona (lo stampatore) che lo fa di mestiere da magari anni, ha attrezzature professionali e si mette in gioco con i suoi servizi sul mercato... esattamente come quello che si fa i lavori all'auto in casa per risparmiare, poi però magari sbaglia e la macchina dal meccanico ce la porta lo stesso e alla fine spende il triplo. " Anno fa avevo fatto la grafica di un CD che avevamo fatto con alcuni amici. A lavoro finito abbiamo fatto fare la produzione da una ditta specializzata che ci ha fatto aspettare un po'. Non ricordo più per quale motivo avevamo bisogno di averne velocemente qualche decina di copie e allora mi sono messo ad armeggiare con la stampantina che avevo, a quattro cartucce e di livello certamente non professionale. Una volta equilibrati i colori sono riuscito a fare tutto, compresa la stampa sui CD. Quando sono poi arrivate le copie fatte dai professionisti confrontandole ho visto che non c'era poi una gran differenza, e che anzi le copie fatte da me erano leggermente meglio, il colore era più vicino a come lo volevo. Ovviamente le stampanti che avranno usato in tipografia saranno state mille volte meglio della mia, però la differenza stava nel fatto che io avevo le idee estremamente chiare sul risultato che volevo, e ci sono arrivato molto molto vicino, più di loro. E' questa l'unica differenza consistente secondo me: se stampi da te perdi tempo, spendi soldi, la tua stampante non sarà il massimo, ma siccome sei tu che hai fatto le foto sei quello che più di ogni altro sa come vuole che esca la stampa, ci lavori finché non sei ragionevolmente soddisfatto e alla fine porti a casa un risultato non dico migliore, ma che ti soddisfa di più. |
| inviato il 01 Gennaio 2021 ore 22:23
“ Più che altro mi vien da pensare in tutti questi anni quanto hai effettivamente speso per le stampe e quanto per le prove di stampa, probabilmente moltissimo, però per come la usi tu magari quella spesa la giustifichi, cosa che per esempio nel mio caso e in quello di tanti altri non sarebbe. „ Non ho fatto il conto, costa più o meno come stampare da uno stampatore di medio livello, se poi alla fine dell'anno ho speso 50€ in più pazienza. È un hobby e lo trovo più economico e più costruttivo che cambiare obiettivi o corpi macchina. Poi mi piace vedere la stampa che salta fuori dalla stampante. |
| inviato il 02 Gennaio 2021 ore 8:04
"Son invece d'accordo con Matteo N. sul fatto che nel processo analogico la stampa aveva un maggiore "peso" sul risultato finale." No. Io non solo sono in pieno disaccordo ma, da quello che ho rilevato io, la situazione è esattamente opposta, in digitale la stampa ha maggiore peso che a pellicola sulla qualità finale dell'immagine stampata. Come a pellicola, in digitale, la variabile vera sulla qualità di stampa è la maestria dello stampatore, non è cambiato assolutamente nulla. Ma in digitale fare una stampa fatta bene è molto, molto più difficile che a pellicola, perchè ci sono molte variabili in più che a pellicola da tenere sotto controllo e gestire opportunamente. Ed in digitale la maestria dello stampatore è molto più importante che a pellicola per la qualità finale. A pellicola stampavo facendo anche foto surreali, fotomontaggi, etc, mascherature, bruciature con palette e e/o maschere etc, sempre in formato minimo 30 x 40 cm, ed usavo un ingranditore, un IFF Auregon con ottica Rodenstock apocromatica 50 mm F 2,8, il complessivo costava molto di più di una Fiat 500 del tempo, per fare un buon 30 x 40 cm ci mettevo anche 3 serate, circa 12 ore, tra provini, maschere ritagliate, etc, e la qualità delle stampe era ottima. In digitale si fanno e faccio, stampe ancora migliori di quelle, ma farle è molto, molto più difficile che a pellicola, io, con 40 anni di stampe chimiche alle spalle, in digitale son dovuto andare a cercare personale esperto di stampa, perchè non ci levavo le gambe sulla gestione dei fuori gamut, sulla ripresa cromatica o dinamica laddove il sensore lavora male, gestione degli estremi della dinamica in stampa, eliminazione del metamerismo, sharpening di stampa, etc. Ma una volta padroneggiata la stampa digitale, l'impatto che ha sull'immagine è fortissimo. Da una stampa fatta veramente bene, a regola d'arte, ad un stampa buona, non cattiva, ma anche già buona, tipo quella che fanno molti buoni laboratori, la differenza è visibilissima e in certi casi di stampe difficili (toni alti delicati, stampe con estensione dinamica e cromatica molto estesa, etc) può essere enorme. E' per quello che io stampo in casa da me, per fare le stesse stampe che faccio io, dovrei mettermi seduto accanto al grafico che fa la stampa per dirgli cosa esaltare e cosa abbattere sul gamut di stampa suo, come dare lo sharpening di stampa a seconda della carta sua, etc. cosa normali, ma che i laboratori non fanno, ci vorrebbe lo stampatore a disposizione sempre e stamparci assieme, come molti bravi professionisti che si fanno stampare le loro foto, a peso d'oro, fanno. A pellicola tutte quelle difficoltà non c'erano, ce ne rano meno, perchè ci sono molte meno variabili da controllare e lo spazio di manovra, per lo stampatore, in stampa chimica, è molto più limitato. |
| inviato il 02 Gennaio 2021 ore 12:38
@ Alessandro Pollastrin - vedo che confermi quello che più o meno pensavo. Come ha già scritto qualcuno, quando ti arrivano le foto stampate in laboratorio in genere ti fai due domande: 1 "Sono stampate bene?" e 2 "Sono come le avevo in mente?" e la risposta alla prima domanda può spesso essere "sì", mentre quella alla seconda è quasi sempre "no". E allora forse bisogna concludere che le stampe da laboratorio vanno bene per le foto ricordo e altre cose così, dove se sono un filo troppo chiare o troppo scure va bene lo stesso, idem se i colori sono un pochino sbilanciati. Ma se invece parliamo di foto a cui teniamo e che vogliamo esporre con piena soddisfazione non dico per fare una mostra (personalmente non ci penso nemmeno) ma semplicemente appenderle in casa o regalarle agli amici allora forse farle stampare in laboratorio non va bene, salvo in rari casi, dovuti a insperate botte di c**o. A quel punto o ci si limita a diffonderle in formato digitale, come faccio io ora (ma poi come verranno visualizzate? Su quali display? In quali formati?) oppure bisogna iniziare a pensare di stampare in proprio. |
| inviato il 02 Gennaio 2021 ore 12:55
In tutte queste difficoltà nell'ottenere delle stampe digitali ben fatte trovo un grosso errore di fondo, ovvero problemi vari nella gestione dei colori di tutto il processo. Nel momento in cui si generano errori in una qualsiasi delle fasi del processo si finisce a non ottenere quello che si vuole. Può trattarsi di un profilo colore mal regolato tra pc e software, calibrazioni mal fatte, preparazioni alla stampa mal fatte, incongruenze tra i profili colore e così via per quello che concerne il lavoro fatto in casa. Per quello che concerne il lavoro dello stampatore idem con patate, chiaro che devi un attimo selezionare le persone e trovare chi lavori bene e con le giuste attrezzature, esattamente come non porti l'auto dal primo meccanico che passa. C'è ben poco di artistico nel seguire bene una procedura di profilazione \ calibrazione di un monitor o nel preparare una stampa, c'è semplicemente da conoscere la materia e applicare le giuste regole, chiaro che se in questa fase si pasticcia si finisce a non ottenere quello che si vuole o si devono fare processi strani. |
| inviato il 02 Gennaio 2021 ore 13:29
"...trovo un grosso errore di fondo, ovvero problemi vari nella gestione dei colori di tutto il processo" Occhio che quello non è un errore, è un problema. Se la gente non sa gestire il colore è un problema, non è un errore. Errore lo è se segue una procedura errata di gestione credendo sia quella buona. Non ci sono due o più strade diverse per stampare bene in digitale, ce n'è una sola. |
| inviato il 02 Gennaio 2021 ore 14:07
eh infatti, il fatto è che il 99% delle volte in cui non ti esce il risultato che ti aspetti è perchè ci sono errori o problemi nella gestione del colore, vuoi perchè non si conosce la materia, vuoi perchè ci si arrampica sugli specchi con profili colore mirabolanti, quando magari manco si ha lo schermo calibrato o lo si è calibrato male, o magari non si è manco capito cosa vuol dire calibrare (o meglio profilare) uno schermo. Nella gestione del colore c'è poco spazio per le opinioni o la creatività, c'è solo da avere certe attrezzature e operare coerentemente con quanto si ha tra le mani. Stessa cosa non è per la stampa analogica dove lì oggettivamente contano un'eventuale voglia di sperimentare o anche un po' di vena creativa che ti consente di ottenere un qualcosa di veramente personale in fase di stampa. |
| inviato il 02 Gennaio 2021 ore 14:55
Gira e rigira il fatto è che stampando in casa si possono fare delle prove e autocorreggersi gli errori In laboratorio no non è fattibile per ragioni di tempi. Se fai 3 prove consecutive ora che ti arrivano stampe passano un paio di settimane (non tutti hanno il laboratorio buono sotto casa). Non hai il risultato delle correzioni SUBITO E finisce sempre che alla fine ti accontenti di quello che ti arriva perché ti stufi di fare prove. E poi alla fine smetti anche di stampare perché non riesci ad ottenere quello che hai in mente o per lo meno non in tempi accettabili. |
| inviato il 02 Gennaio 2021 ore 14:56
Il fatto è che se hai seguito la corretta catena del colore non serve fare prove. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 254000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |