| inviato il 22 Dicembre 2020 ore 18:28
Buona parte delle D850 in circolazione sono made in Thailand. Non mi risultano problemi di qualità. Il nodo centrale sono i controlli sulla produzione. Tra l'altro nell'articolo è specificato che la fabbrica in Giappone resta in attività per la produzione di componenti di precisione destinati alle linee thailandesi. Come a dire che i pezzi "importanti e difficili" li continuano a produrre in Giappone. |
| inviato il 22 Dicembre 2020 ore 18:29
La mia z6 é made in Japan...allora me la tengo stretta |
| inviato il 22 Dicembre 2020 ore 18:32
Cortesemente organizzate il funerale x il dopo Epifania che fino ad allora non ci si può muovere |
| inviato il 22 Dicembre 2020 ore 18:33
Vabbè... la domanda era se approvo... io non approvo. Poi se non esisterà più il Made in Japan cercherò di adeguarmi, ma potendo scegliere. |
| inviato il 22 Dicembre 2020 ore 18:46
Io approvo. La Z6II è prodotta in Thailandia e non mi pare sia peggio della mia ex Z 6 prodotta in Giappone. Mi pare che anche il mio Z 70-200 sia thailandese e mi piace assai anche al tatto. Per me no problem .... se va bene a loro ..... il Mondo cambia ...... e capita pure di peggio ... |
| inviato il 22 Dicembre 2020 ore 18:46
però un Made in Italy è più fico |
user58495 | inviato il 22 Dicembre 2020 ore 18:49
Sono anni che Nikon ed altri assemblano in altri paesi:la D850,"nonostante" questo è considerata la miglior reflex sul mercato,la A9 Sony ugualmente assemblata in thailandia,qual'è il problema? Sembrerebbe che se un prodotto viene assemblato in un altro paese crolli il mondo,specie se si tratta di paesi orientali...E pensare che in USA assemblano ben poco...Tutti sce-mi? Quando mangiate un ferrero Rocher,lo sapete dove viene realmente prodotto? Documentatevi,liberatevi da ipocrisie e razzismi vari e,perchè no,anche dello scetticismo da forum e tutto andrà per il meglio. Il thread di per se è abbastanza significativo:Nikon avrebbe dovuto indire un referendum oppure,come ogni grossa azienda,badare alla sopravvivenza e al fatturato? Ripeto da anni ci sono prodotti Nikon assemblati altrove e la qualità rimane eccelsa. A chi la definisce plastica suggerisco un corso accellerato di chimica inorganica... Un oggetto di metallo del peso di due chili che cade da poca altezza si abbozza,un polimero dotato di elasticità e peso piccolissimo resiste. A meno che non lo prendiate a martellate... |
| inviato il 22 Dicembre 2020 ore 18:50
"Ma a te interessa davvero sapere se la D6 è costruita in Thailandia magari con gli stessi materiali che utilizzano anche in Giappone?" Sì, eccome se mi interessa se me la vendi a 7500 euro! Se costasse come un ombrello, no, ma a quei soldi, sì, e tanto. Una D6 fatta da ombrellai resta sempre una D6 di nome, ma..........lo resta anche di fatto? Il capitale umano è la componente più importante e più difficile da reperire nelle aziende che producono tecnologia. |
user58495 | inviato il 22 Dicembre 2020 ore 18:53
Il prezzo è dato dall'andamento del mercato e dal valore intrinseco dell'oggetto,non dal posto in cui viene costruito... Un anello d'oro conserva il suo valore perchè è d'oro,non perchè l'ha fuso Caio o Sempronio e,visto che gli ultimi prodotti Nikon sono di manifattura eccelsa,penso che abbiano preso una strada giusta,se pure dettata da motivi economici... Resta ad ognuno la grande libertà di passare ad altro brand,se non piacciono... |
| inviato il 22 Dicembre 2020 ore 18:57
Trovo invece poco bello (eufemismo) lamentarsi del fatto che a fronte di un supposto risparmio sul costo di produzione non diminuisca il prezzo di vendita, sorvolando allegramente sulle condizioni di lavoro a cui saranno sottoposti i Thailandesi per avere il risparmio. Tanto a noi checcefrega ? Io comunque approvo e sarei anche curioso di possedere una Nikon prodotta in Burkina Faso Vuoi mettere ? Io senza ipocrisia sono il primo che non si pone il problema dello sfruttamento del lavoro quando compra oggetti di consumo. Triste ma è così. |
| inviato il 22 Dicembre 2020 ore 18:57
Mah personalmente l'unico aspetto per il quale può "dispiacere" è relativo ai dipendenti Giapponesi ed al fatto che come sempre si delocalizza per cercare manodopera a costi inferiori... Ma lo fanno tutti e per tanto non c'è nulla di "strano"... Per il resto non vedo dove sia il problema personalmente... Se la qualità e il controllo qualità è il medesimo non vedo cosa cambi...Prima di Nikon lo facevano altri....e altri lo faranno dopo di lei...nella fotografia come in tutti gli altri settori... |
| inviato il 22 Dicembre 2020 ore 19:04
"Il prezzo è dato dall'andamento del mercato e dal valore intrinseco dell'oggetto,non dal posto in cui viene costruito..." Bellina questa, proprio bellina: e come lo stimi il tuo "valore intrinseco dell'oggetto" dell'oggetto? Un apparato tecnologico è fatto da materiali e manodopera e non ti scosti molto dalle realtà se consideri materiali al 30% e manodopera sul 70%, quello dà il tuo valore intrinseco dell'oggetto. D'altra parte, se su una D6 la manodopera incideva poco come valore, non spostavano la sua produzione in Tailandia. A casa mia fare quelle cose lì, ridurre molto il costo dell'oggetto e non ridurre il prezzo di vendita, si chiama "inchiappettata", a casa tua la puoi chiamare come ti pare, ma sempre inchiappettata resta. |
| inviato il 22 Dicembre 2020 ore 19:04
Cioè, alla fine rosicate perchè nikon abbassa i costi di produzione e non vi fa lo sconto? Non sapevo che nikon fosse una onlus, credevo che fosse una normale azienda che a fine anno deve fare profitti ed in un periodo di enorme contrazione delle vendite i profitti si fanno tagliando i costi, non serve un genio, lo capisce anche un bambino. Detto questo non cambia nulla, se ai Cinesi o Thailandesi dici di produrre ciofeche ciofeche produrranno, anzi, ciofeche perfette. Se gli dici di fare oggetti di ottima qualità quelli fanno, dipende sempre da che materiali scegli e quanto paghi per formare la manodopera. I confini esistono solo nelle menti piccole, facciamo sparire anche i pregiudizi e finiamola lì. |
| inviato il 22 Dicembre 2020 ore 19:10
Quanti hanno un Iphone? E' la sintesi perfetta di produrre al minor costo industriale (Cina pura) e far pagare il più possibile. Nessuno ha da ridire, se lo fa Nikon....... |
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