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Filtro UV o paraluce ?


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avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2020 ore 14:31

Il paraluce é un accessorio che usato sempre può fare la differenza tra una bella foto e una foto da buttare a causa degli aloni di luce.
Viceversa il filtro UV oltre a non essere necessario nella fotografia digitale aumenta il rischio di riflessi parassiti nella foto.
PS:
Il filtro uv non è un filtro polarizzatore.

avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2020 ore 14:37

Io paraluce sempre, filtro protettivo solo se fotografo in situazioni poco sicure (cascate, zone molto polverose, possibili sassate ecc), il polarizzatore invece non ritengo c'entri niente con questo discorso perché è uno strumento per avere un certo effetto nella foto, non una cosa di protezione alla lente.

La penso allo stesso modo.

user209843
avatar
inviato il 15 Novembre 2020 ore 14:38

il polarizzatore invece non ritengo c'entri niente con questo discorso perché è uno strumento per avere un certo effetto nella foto, non una cosa di protezione alla lente.


Vero, ma se lo usi spesso come me alla fine assolve anche alla funzione protettiva della lente, visto poi che l'effetto è variabile e dipende dall'angolazione della luce di ripresa ... ma io non lo uso con scopo protettivo.

avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2020 ore 18:29

Per il Sony FE 200-600 come protezione uso uno scadente filtro UV protettivo da 10 euro, in caso ( raro, ma può capitare ) di cadute sugli sci, quando il Sony FE 200-600 è dentro lo zaino, con il paraluce montato al contrario. In caso di caduta il tappo obiettivo potrebbe uscire dalla sua sede e lo stesso tappo potrebbe rigare il rivestimento antiriflessi del polarizzatore o della prima lente del 200-600.
Naturalmente quando faccio le foto tolgo lo scadente filtro UV, sopra il filtro ho messo del nastro isolante nero, così sono obbligato a toglierlo quando faccio le foto.

user209843
avatar
inviato il 15 Novembre 2020 ore 19:04

sopra il filtro ho messo del nastro isolante nero, così sono obbligato a toglierlo quando faccio le foto.

MrGreen

Di solito non lo tolgo mai, solo per foto per cui serve il massimo di qualità, quindi praticamente mai.

MrGreen

avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2020 ore 19:07

@Maurese, non metto in dubbio che tu sia soddisfatto dei filtri da 3€, personalmente io non li utilizzerei manco come sotto bicchieri.

avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2020 ore 19:16

I filtri UV non servono con i sensori digitali. Basta un protector. Il paraluce assolve anche a funzione di protezione ma ha una funzione a livello di QI: taglia via i raggi luminosi improduttivi anzi dannosi per la lente, nel senso che non adeguatamente gestiti potrebbero creare flare o ridurre il contrasto. Il paraluce non protegge da sabbia polvere e liquidi. Il protector si. Però è un altro vetro davanti all'obiettivo non previsto dallo schema ottico. Pure se neutro qualche problema in più può darlo (in controluce etc.). Quindi utile se serve. Il paraluce invece serve sempre.

user209843
avatar
inviato il 15 Novembre 2020 ore 19:54

I filtri UV non servono con i sensori digitali. Basta un protector. Il paraluce assolve anche a funzione di protezione ma ha una funzione a livello di QI: taglia via i raggi luminosi improduttivi anzi dannosi per la lente, nel senso che non adeguatamente gestiti potrebbero creare flare o ridurre il contrasto. Il paraluce non protegge da sabbia polvere e liquidi. Il protector si. Però è un altro vetro davanti all'obiettivo non previsto dallo schema ottico. Pure se neutro qualche problema in più può darlo (in controluce etc.). Quindi utile se serve. Il paraluce invece serve sempre.


+1

avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2020 ore 20:26

Studio in doppio cieco: con o senza protector! D'accordo che stiamo parlando di uno studio cieco ma non vedrete nessuna differenza???!!!

avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2020 ore 20:40

Ne ho rotto qualcuno, ma mi ha salvato un sacco di soldi. Quando rivendo gli obiettivi le lenti sono sempre perfette.

Le ottiche sono sempre perfette per chi le compra. Però tu non hai beneficiato della loro qualità visto che le usi con il filtro MrGreen
Mi sono venuti inevitabilmente in mente quegli automobilisti che lasciano il rivestimento di plastica sui sedili dell'automobile per avere maggiori speranze di valutazione quando rivendono l'auto. MrGreen

avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2020 ore 21:14

A TUTTI quelli che pensano che differenza ci sia: pubblicate la stessa foto con e senza il protector, nelle stesse condizioni di scatto e magari con un bel 300% del centro. 'E pura suggestione perché se vedete la differenza gli occhiali sono eventualmente da mettere nel secco e chi non ne abbisogna legge qualsiasi libro a sei metri.

avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2020 ore 21:36

A tutti quelli che pensano che servano per fare le foto al mare venite insieme a me a fotografare le mareggiate e vedrete che non si danneggia niente ;-)

A me sta bene che ci mettiate il filtro, mi fa solo sorridere che c'è gente che guarda le linee al mm per vedere se il nuovo Sigma è migliore del vecchio Canon ecc ecc..e poi ci mette sopra un bel filtro da 10€ che sfancula il tutto MrGreen

Poi le differenze magari possono anche non essere visibili facendo la foto dal balcone di casa alle ore 18, qualche dubbio in più in una piazza di sera con lampioni accesi e raggi di luce che magari arrivano molto lateralmente rispetto all'obiettivo.

avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2020 ore 21:49

...A me sta bene che ci mettiate il filtro, mi fa solo sorridere che c'è gente che guarda le linee al mm per vedere se il nuovo Sigma è migliore del vecchio Canon ecc ecc..e poi ci mette sopra un bel filtro da 10€ che sfancula il tutto MrGreen
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Sottoscrivo tuttoMrGreen!

avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2020 ore 22:07

Che ne è dei consigli del buon vecchio Ansel Adams, che dichiarava, bonario ma inflessibile, "Non esiste fotografia senza paraluce"? Per carità, non voglio proprio fare la figura del laudator temporis acti, ma io alla qualità di immagine ci tengo e il paraluce lo adopero ancora. Sissignori, anche sulla reflex, non solo sul banco ottico. Si tratta, dopotutto, di un accessorio economico, che una volta sperimentato non si abbandona più. La differenza si vede, e spesso si tratta della differenza tra una fotografia bella e un'immagine da buttare. Ma qual è il principio secondo cui il paraluce funziona? E quali modelli sono più utili a chi fotografa per diletto? Andiamo con ordine. Il paraluce è essenzialmente un tronco di cono o un tronco di piramide, annerito al suo interno, che si applica all'obiettivo, o avvitandolo alla ghiera frontale filettata oppure infilandolo a pressione. Il suo scopo è quello di intercettare i raggi luminosi provenienti dall'esterno del campo inquadrato, i quali vanno a colpire obliquamente la lente frontale causando flare e riflessi parassiti. Sì, avete capito bene: si tratta di raggi di luce diretta o riflessa che non concorrono a formare l'immagine (perché non sono compresi nel campo coperto dall'obiettivo) ma che in ogni caso esistono e - come è proprio della luce - viaggiano in tutte le direzioni.

Quando questi raggi colpiscono obliquamente la lente frontale, subiscono anch'essi fenomeni di rifrazione e riflessione, pur non entrando direttamente nella formazione dell'immagine, con il risultato di aumentare la quantità di luce che viaggia all'interno del sistema ottico. La conseguenza l'abbiamo già detta: flare (cioè perdita di nitidezza), effetto foschia, caduta del contrasto, riflessi fantasma. Il paraluce fa in modo che soltanto la luce che concorre alla formazione dell'immagine possa entrare nell'obiettivo, escludendo tutta quella che proviene dall'esterno del campo inquadrato. Questo spiega perché il paraluce va usato sempre, non soltanto quando c'è il sole: esso protegge non soltanto dai raggi diretti, ma da tutta la luce riflessa dagli oggetti (quella che fa sì che voi li vediate), anche se questi sono illuminati per diffusione dal cielo o dalle nuvole. A maggior ragione il paraluce va utilizzato quando davanti all'obiettivo sono montati dei filtri o delle lenti addizionali: l'aumento delle superfici aria-vetro incrementa infatti il rischio di rifrazioni parassite, che devono essere tenute rigorosamente sotto controllo.

Quali modelli acquistare? Dal costoso compendium (macchinoso e difficile da usare all'aperto) agli economici paraluce in gomma, tutti i modelli vanno bene. Perciò non fatevi problemi e spendete il meno possibile. Ogni volta che io acquisto un obiettivo, compro anche un paraluce di gomma e un tappo a scatto (gli unici che possono essere usati col paraluce montato): avvito il paraluce all'obiettivo e lì lo lascio per sempre. Quando la gomma si taglia o si consuma, lo sostituisco senza problemi spendendo quanto per una scatola di tabacco da pipa. Anche quando lavoro col grande formato utilizzo dei semplici paraluce in gomma, uno per ogni obiettivo. L'unica cosa a cui prestare attenzione è l'angolo formato dal tronco di cono. Già, perché il paraluce classico (quello che vi danno quando chiedete un paraluce) è adatto a obiettivi normali, cioè con un angolo di campo prossimo ai 45 gradi. Prossimo, non uguale, perché esiste una notevole tolleranza. In teoria bisognerebbe che il paraluce fosse conformato secondo un angolo pari all'angolo di campo coperto dall'obiettivo, ma ovviamente è impossibile produrre una quantità così elevata di paraluce. Per cui, o si usa il compendium, che risolve il problema grazie al suo allungamento graduale e costante, oppure si accettano soluzioni di compromesso. Diciamo che il paraluce normale può essere applicato a obiettivi che vanno dai 35 ai 70 mm di focale (perciò anche a uno zoom 35-70) nel piccolo formato, e a obiettivi che vanno dai 65 ai 120 mm nel medio formato. E gli obiettivi grandangolari? Niente paura: esiste il paraluce WA (wide-angle), che presenta un angolo più allargato: può essere montato su obiettivi che vanno dai 24 ai 35 mm (45-65 mm nel medio formato). Per le focali inferiori esistono paraluce speciali, solitamente metallici e solitamente forniti dal costruttore insieme all'obiettivo.

E i tele? I teleobiettivi di marca e quelli dai 300 mm in su vengono di solito venduti con il paraluce incorporato. Per le focali fra i 70 e i 300 mm o per i tele commerciali esistono paraluce metallici dall'angolo di campo più stretto. Il discorso non cambia: avvitate il paraluce all'obiettivo e - poiché non potrete più usare il tappo originale - acquistate un tappo più grande da applicare direttamente al paraluce. Il vostro obiettivo sarà soltanto di qualche centimetro più lungo di prima. Il vero problema sono gli zoom. Non tanto quelli che coprono il campo tele, quanto quei mostri che vanno da 28 a 200 mm. Un paraluce normale risulterà insufficiente alle focali più elevate e causerà forti vignettature alle focali più corte. In questo caso l'unica scelta consiste nel fare ricorso a un paraluce adatto alla focale inferiore. È vero che un paraluce grandangolare sarà sottodimensionato per le focali normale e tele, ma dopotutto è meglio una protezione parziale che nessuna protezione.

user209843
avatar
inviato il 15 Novembre 2020 ore 22:22

Scusate, vado OT, chiedo un parere: uso spesso il polarizzatore, rischio di sfanculare tutto? Eeeek!!!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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