| inviato il 07 Novembre 2020 ore 14:01
Credo che valga sempre la regola dei due terzi, ovvero un motore per durare a lungo andrebbe usato in modo da non superare, se non in maniera occasionale, i due terzi della sua potenza, stessa cosa per il numero di giri motore con il cambio, meglio cambiare a 4.000 giri piuttosto che arrivare sempre al limite del numero di giri motore. |
user155906 | inviato il 07 Novembre 2020 ore 14:10
il mio tachimetro ha uno scarto di 2kmh. |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 14:22
Secondo me due ore in autostrada a 140 non sono certo peggio di un'ora a fare passi dolomitici, li si che la turbina la fai lavorare, in autostrada se non hai una panda la marcia lunga di una buona macchina porta a quella velocità con un numero di giri non molto alto mantenendo delle temperature ottimali. |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 14:37
Ed ecco che cadono gli errori.... A 140 sta fresco il radiatore... La turbina è al massimo punto di coppia, naturalmente se tiri su un passo è peggio e in pista ancora di piu ma stai tranquillo che in autostrada hai la chiocciola incandescente |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 14:44
Ma la turbina è anche fatta per lavorare in quei frangenti senza scassarsi. |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 14:57
Vallo a dire a chi installa il turbotimer Non confondere il turbo a bassa pressione di un 2.0 tdi con quello di un TB di oltre 100 cv/litro Poi oh, fate come vi pare, se cuocete un turbo ogni 50mila km l'economia ci guadagna |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 15:04
Io ho su il motore TSI dei tedeschi e ho passato i 160.000 senza rogne fino a ora, poi magari mi scoppia domani. |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 15:08
Se il 1.4 hai avuto molta fortuna, ne ho vista una moria... Pistone bucato un classico, turbina, addirittura punta della candela cascata nel cilindro... E vabbè la meccatronica DSG 7 luk |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 15:14
Unica rogna è stato un inspiegabile semi intasamento del pescante dell'olio, motore che andava in recovery perché arrivava poco olio alle punterie, chiappa massima perché ero fuori regione ma vicinissimo a officina autorizzata con carro trasporto che avevo gratuito, sistemato tutto per bene e poi nessun altro problema. |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 15:35
Vabbè li può essere qualche micro morchia, la diagnostica però ha fatto il suo lavoro |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 16:47
Mah, i motori oggi escono gia' rodati. Inoltre le lavorazioni molto piu' precise permettono rodaggi molto piu' brevi. Credo che il multijet (ad esempio) abbia un controllo in centralina che dopo i 12mila km cambia le mappe. Ho avuto molti multijet 1,6 nuovi. Tutti dopo i 12mila hanno improvvisamente ridotto i consumi e aumentato la coppia. Sono d'accordo sul fatto che la turbina e' la piu' delicata. Un minuto di chill-out prima di fermarlo non puo' che fare bene. Anche partire piano fino a che non sia tutto in temperatura non puo' fare male. Comunque una staccata oltre il limite.. o una scalata sbagliata possono scassare un motore in una frazione di secondo. Il vantaggio e' che te ne accorgi subito. Dopo un fuorigiri il danno o c'e' (e son dolori) o non c'e' e tutto funziona come prima. |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 16:54
I motori di oggi non hanno più bisogno del classico rodaggio di circa 40 e più anni fa. Ciò non toglie che almeno nelle prime migliaia di km il motore vada trattato con un certo criterio, evitando strapazzi a freddo, alti regimi di rotazione per tempi prolungati, soprattutto evitando di scaldare il motore da fermo che non serve a niente. Si accende e si parte, andando tranquilli fino a quando non si vede il termometro dell'acqua a 80-90° e poi cominciando ad aumentare gradualmente il ritmo. Il motore tenderà a dare il meglio di sè in termini di prestazioni e consumi attorno ai 30.000km e se lo si tratta bene e gli si fa una regolare manutenzione, è in grado di fare il doppio dei km per i quali è stato progettato. Di solito nei motori a benzina il cambio olio si fa fra i 15 e i 20mila km, lo si anticipa solo se si fa un uso gravoso del mezzo (che significa darci dentro sul serio, ben oltre i limiti di velocità se in autostrada, o pretendo alte prestazioni nelle salite in montagna), in altri casi è solo un inutile spreco di soldi e di inquinamento da olio non ancora esausto, i filtri sostituirli sempre alle scadenze indicate così come i comandi della distribuzione, le candele e tutto il resto. A proposito di candele, se il motore è progettato per un tipo di candela normale, è inutile metterne una di gradazione diversa, tipo quelle all'iridio a lunga durata, perchè hanno una tensione di funzionamento diversa e possono mettere in crisi il sistema di accensione delle stesse. Seguire le raccomandazioni delle case costruttrici non solo eviterà un inutile spreco di denaro, ma garantisce davvero una lunga vita al proprio motore. |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 17:09
non mi intendo di motori a benza, ho sempre avuto solo auto a gasolio, ma ho un paio di trattori a turbina e nel libretto d'uso c'è chiaramente scritto di lasciare il motore al minimo per 1-1.5 minuti prima di spegnerlo dopo lavorazioni ad alti regimi. per le mie auto a gasolio non ho mai aspettato nulla, sempre arrivato a destinazione e spento il motore. non ho mai rotto una turbina e con percorrenze sempre superiori ai 250k km per auto. |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 17:24
Alex, difficilmente la tua auto ha più di 100 cv litro, inoltre il diesel lubrifica meglio Anche se nelle prime serie di golf/A3 2.0 tdi c'è stata una moria di turbine epica, abituati al 1.9 TDI... |
| inviato il 07 Novembre 2020 ore 17:28
Cesare risposta impeccabile, grazie mille :) |
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