| inviato il 14 Ottobre 2020 ore 14:51
Canon ( Seiki Kogaku) unificò il telemetro nel mirino già da prima (con la S-II del '46/49) e il 1/1000 nel '51 con la S-III. Avevano ancora però il caricamento (scomodo) dal fondello. |
| inviato il 14 Ottobre 2020 ore 15:14
Mi pare che Nikon arrivò a realizzare telemetro solo nel dopoguerra, quando dovette convertire la produzione da militare a civile. Canon iniziò nel 1933, guarda caso imitando le Leica dell'epoca. Tra l'altro gli obiettivi erano Nikkor, visto che a quel tempo non erano concorrenti. Però non ho una panoramica completa dell'evoluzione complessiva dei vari marchi. Mi pare che negli USA il formato 135 non abbia fatto sviluppare fotocamere locali al tempo. |
| inviato il 14 Ottobre 2020 ore 15:32
La Nikon a telemetro si ispiro più alla Contax che a Leica, comunque la pecca di questa Zorki sta nel non aver l'attacco sincro-flash molto in voga al tempo e che classificava le fotocamere come professionali, ma se l'avessero non sarebbero Soviet |
| inviato il 14 Ottobre 2020 ore 15:58
@Belles13 “ la pecca di questa Zorki sta nel non aver l'attacco sincro-flash molto in voga al tempo e che classificava le fotocamere come professionali, ma se l'avessero non sarebbero Soviet. „ Non si può voler tutto dalla vita. La dimenticanza costò cara ai tecnici KMZ che vennero spediti in un primo tempo a Kolyma ! Li richiamarono immediatamente visto il clamoroso successo di questa Zorki-3 e gli sollecitarono il contatto syncro ... Che venne implementato sulla Zorki-3C (45.000 pz, un'inezia per KMZ) del 1955 ... In attesa dell'uragano del 1956... aka Zorki-4 1.715.677 pz. (Unmilionesettecentoquindicimilaseicentosettantasette) e rimasta in produzione sino al '73 ... seguita dalla 4K (altri 524.646 pz). Naturalmente fu la prima fotocamera a telemetro sovietica oggetto di esportazione di massa in occidente. |
| inviato il 14 Ottobre 2020 ore 16:18
chissà cosa capito ai tecnici quando seppero che i Tedeschi e i Giapponesi avevano le fotocamere motorizzate |
| inviato il 14 Ottobre 2020 ore 16:19
@Belles13 Elettricamente ??? |
| inviato il 14 Ottobre 2020 ore 17:48
@ Belles 13 “La Nikon a telemetro si ispiro più alla Contax” Le prime serie I, M e S. Alcuni dicevano che Nikon volesse appunto significare Nippon Ikon: chissà! Ma anche la Nikon SP che finalmente con un formato 24x36mm. a sua volta fu la base del progetto F (reflex), come facilmente osservabile dalla stessa posizione della parte superiore destra delle due, perfettamente uguali come fattura e disposizione dei vari comandi, ma anche dell'apertura del dorso e alloggiamento della pellicola. |
| inviato il 14 Ottobre 2020 ore 17:50
@Skyter Seguo sempre con grande interesse- |
| inviato il 14 Ottobre 2020 ore 18:04
“ Palgiam „ Lo davo per scontato ...  |
| inviato il 14 Ottobre 2020 ore 20:46
Buona sera a tutti. Concludiamo la descrizione della Zorki-3 con la parte dei controlli e una considerazione finale. Sulla calotta superiore della Zorki-3 troviamo praticamente tutti i controlli. Da sinistra a destra vediamo: - un pomello per il riavvolgimento (si alza e si gira) e sotto di esso la levetta di correzione diottrica. - Una slitta porta accessori. - Una delle ghiere di settaggio per i tempi veloci. - La levetta per lo sblocco dell'otturatore che attiva il riavvolgimento. - Il pulsante di scatto. - Il grande pomellone per trasporto pellicola e carica dell'otturatore e alla sua base il conta pose.
 È ora di parlare dei selettori dei tempi; specialmente di quelli lenti. Ci sono due switch di controllo.
 Nella parte superiore, i tempi veloci da 1/25 a 1/1000 e B. Sulla parte anteriore, da 1 a 1/25 e T (simbolo in cirillico simil A) Il tempo di 1/25 è su entrambe le ghiere. Le regole per la gestione dei tempi sono le seguenti: 1. Cambiare i tempi di scatto SEMPRE E SOLO quando l'otturatore è CARICATO! 2. Quando si inserisce un tempo veloce (selettore sulla calotta), la ghiera sul fronte deve essere impostata su 1/25. 3. Quando si vuole usufruire di un tempo lento bisogna agire in questo modo: vale a dire, se si vuole passare da 1/250 a 1/10 servirà passare, sulla ghiera grande della calotta, da 1/250 a 1/25 e POI impostare il selettore piccolo anteriore da 1/25 a 1/10. A dire il vero, è tutto. Non è molto difficile, ma è TASSATIVO !! Nota. Questa piccola raccomandazione è per gli di utenti che hanno poca familiarità con l'attrezzatura fotografica sovietica di quegli anni. Se tenete una fotocamera del genere per la prima volta tra le mani, non siate pigri, cercate e consultate le istruzioni. Troverete alcuni altri punti importanti. Ad esempio: Se abbiamo bisogno di un'esposizione di 1/25, cosa dobbiamo fare? abbiamo bisogno di entrambe le ghiere impostate su 1/25. Per la posa B, è tutto è semplice. Impostare B sulla grande e 1/25 sulla piccola; premendo il pulsante di scatto apriremo l'otturatore e rilasciandolo lo chiuderemo. Ma con la posa T (carattere cirillico simile ad una A sul selettore piccolo) c'è una piccola sottigliezza, e se non la si conosce niente di buono si potrà ottenere. Procedere così: Selezionare 1/25 (ghiera grande sulla calotta) e selezionare T (A in cirillico) su quella piccola sul fronte. Premere il pulsante di scatto e rilasciarlo per effettuare lo scatto (l'otturatore rimarrà aperto). Per chiudere l'otturatore quando l'esposizione T sarà terminata, non è necessario premere nuovamente il pulsante di scatto (non succederebbe niente), ma girare in senso antiorario il selettore piccolo anteriore, come se si volesse passare da T (A in cirillico) ad 1 secondo .... Magicamente l'otturatore si chiuderà. Il pomello di riavvolgimento è abbastanza grande con un buon grip. Ruota facilmente. Non c'è la levetta, naturalmente, ma non causa molto disagio; il riavvolgimento è sempre morbido. Il pulsante di scatto ha una corsa molto corta ed è dolcissimo. Lo scatto è secco, deciso, come il fiero acciaio soveto che compone la fotocamera. Lo definirei prorompente ma non invasivo quanto a rumore. Atteggiamento verso la fotocamera / conclusioni. La Zorki-3 è un dispositivo che può essere chiamato semplicemente BELLO ! Allo stesso tempo, è tecnicamente perfetto; molto perfetto per i suoi tempi. La sua gestione dei tempi (lenti), anche se scomoda, è quello che è, ma estremamente insolita e interessante. Del resto il fatto che sia una copia ampiamente migliorata della Leica IIIa ha vincolato inizialmente in questo aspetto i fenomenali ingegneri Moscoviti. E' bastato attendere poco tempo (Zorki-3M) ed anche questa scomodità fu superata, raggruppando tutti i tempi in un'unica ghiera sulla calotta, aprendo così il volo metafisico della Zorki-4 verso orizzonti di gloria imperitura e della sua produzione giustamente "esagerata". Tutto è stato fatto in modo che, prendendo come base di lavoro l'esempio tecnologico migliore (Leica IIIa), la tecnologia KMZ non si limitò semplicemente ad un ruolo di copiatura (che di per se non sarebbe nemmeno un delitto), ma anche migliorare sensibilmente allo stesso tempo la fotocamera dei "Mangiapatate". E la Zorki-3 ne è il degno e fulgido esempio !! Pensando poi al prezzo regolare di vendita ... beh ... era sicuramente un motivo su cui riflettere ... cosa che successe a breve con la Zorki-4; fotoamatori dilettanti si,... ma nn foto-gonzi !!! Ho già detto che è BELLISSIMA ???? Alla prossima .... ciao a tutti !!! |
| inviato il 14 Ottobre 2020 ore 21:39
In effetti queste macchine oggi si comprano per l'aspetto, a me piacciono molto, anche se non ne ho mai preso in mano neanche una. |
| inviato il 14 Ottobre 2020 ore 22:16
“ Esomatic „ generalmente è così... poi c'è qualche pazzo che tenta di sfidare la sorte con alterne fortune... Di certo ci vuole fegato, non è roba per smidollati ! Ed anche quando le cose nn vanno come dovrebbero andare, fare sempre buon viso a cattiva sorte... Tutto quanto scritto è riferibile ad anime innocenti che praticano la fotografia per diletto senza l'obbiettivo di essere i migliori o esibire l'inutile superluminoso da mila e mila €. |
| inviato il 15 Ottobre 2020 ore 7:48
@Skyter Grazie, oltre alla piacevole nota storica ci hai praticamente fornito un manuale istruzioni in italiano. |
| inviato il 15 Ottobre 2020 ore 9:11
“ @Esomatic „ Stavo pensando di fornire un servizio di noleggio "gratuito" per chi volesse "tentare/rischiare" l'utilizzo di tutte le mie "poltiglie" (è il nuovo termine che hanno da poco appiccicato alle mie fotocamere qui su Juza) ... Praticamente chi passa dalle mie parti (prov. Lodi), previo preavviso, potrebbe (ad esempio nel fine settimana) utilizzare la/le fotocamere che preferisce ... Ovviamente per quelle a batteria non posso assicurare che NON esplodano tra le mani... |
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