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Ottobre Rosso ! ;/) La FED nkvd !







avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2020 ore 19:02

Bella storia, interessante come al solito ;-)

avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2020 ore 20:11

@Esomatic

Nn sono uno di quelli che prova emozioni nel tenere in mano qualsivoglia fotocamera... è solo un oggetto.
Non nego che quando la uso (è ovviamente funzionante) sapere che la costruirono quelle persone ... beh ... un po' mette soggezione.

avatarjunior
inviato il 09 Ottobre 2020 ore 20:45

Nn sono uno di quelli che prova emozioni nel tenere in mano qualsivoglia fotocamera...

Io sì ;-) E comunque complimenti vivissimi per la ricerca e la condivisione, è evidente che godi di una passione non comune!

avatarsenior
inviato il 09 Ottobre 2020 ore 21:12

Controlli:

Sul frontale, sopra l'obiettivo (collassabile), ci sono 3 finestrelle. Le due rotonde sono del telemetro e tra di loro quella rettangolare è del mirino.La base del telemetro è di 38 mm. L'immagine sia nel mirino che nella finestra del telemetro è molto piccola. Se l'argentatura dello specchio del telemetro è a posto, lo spot al centro della finestrella seppur piccolo è contrastato a sufficienza per una messa a fuoco tutto sommato ancora eseguibile.
Non sono presenti contatti syncro e autoscatto.

Sul dorso solo i due mirini; quello del telemetro per la maf e quello per la composizione della scena.
Sul fondello l'attacco per lo stativo e la chiave rotante per l'apertura/chiusura della fotocamera.
Il sistema di caricamento segue pedissequamente lo schema Leica di quegli anni; la fotocamera è un corpo unico, nn esiste un dorso rimovibile per il caricamento della pellicola. Quest'ultima deve essere alloggiata all'interno del corpo, rimuovendo il fondello seguendo il sistema Leica (sagomatura della pellicola etc).

Tutti i comandi sono focalizzati sul pannello superiore, che ha una forma complessa a più livelli che oserei definire "barocca"





Troviamo da sinistra:
- Il pomello del riavvolgimento pellicola.
- Slitta porta accessori.
- Selettore tempi di otturazione.
- Leva di sblocco per riavvolgimento.
- Pulsante di scatto.
- Pomello di carica otturatore / avanzamento pellicola, e sotto di esso la ghiera conta scatti.

Tutto è assolutamente tipico e nella norma per le fotocamere di quegli anni.

È importante ricordare sempre che è possibile modificare i tempi di otturazione SOLO con l'otturatore carico !!!
La calotta superiore è incisa con il logo "FED", il numero seriale e le diciture Trudkommuna NKVD-YCCP Kharkiv.

Naturalmente, la FED ai giorni nostri non è tra i sogni del fotografo amatoriale e non lo era nemmeno alla fine degli anni '80, primi anni '90. MrGreen

Perché questa fotocamera è nella mia pseudo-collezione? Ci sono diverse ragioni ...
In primo luogo, questo modello è stato prodotto in quelle condizioni storiche che ho raccontato.
In secondo luogo, il telemetro non è combinato con il mirino - non è moderno, ma, sarete d'accordo, è masochisticamente interessante; e quando trovo qualcosa di complicato e retrò, mi ci butto a capofitto.
In terzo luogo, e probabilmente è il motivo principale, questa fotocamera è semplicemente bella da rigirare nelle proprie mani pensando ad un determinato periodo storico così lontano. Guardare e movimentare tutte quelle incisioni, frecce, pomelli zigrinati ... tutto molto carismatico.
Fa ritornare ai tempi in cui la fotografia era un affare quasi alchemico. Caricare l'otturatore, fare click ed incredibilmente verificare che, a più di 80 anni dalla data di entrata in produzione, la fotocamera è ancora viva e pronta per all'uso ... nn ha prezzo; per tutto il resto c'è ... digital !!!MrGreen MrGreen MrGreen

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2020 ore 18:55

Articolo spettacolare!

Complimenti davvero!

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2020 ore 18:56

Vafudhr


grazie !! ;-)

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2020 ore 19:47

Dai Skyter, ormai sembrerebbe addirittura pleonastico esprimerti i propri complimenti per quanto, con la competenza che ti contraddistingue, sai scrivere su queste bellezze: in particolare per la Gelveta Gomz che è la seconda volta che la vedo (in foto) e finalmente sul suo conto leggo qualcosa di sostanziale.
Ma non mi posso sottrarre, perché tutte queste pagine lo meritano ampiamente.
Grazie veramente.

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2020 ore 19:58

Abbiamo visto con questa recensione, come i sovietici riuscirono in tutto sommato breve tempo, a replicare una fotocamera comunque complessa come la Leica. Rimango convinto che nei primi anni, prima che degenerasse il conflitto politico tra la Germania Nazista e l'Unione Sovietica, ci furono interscambi di tecnologia e penso pure di maestranze. Comunque ...
Alla comuna non replicarono solo la fotocamera ma molti accessori; mirini, esposimetri, etc etc ... veramente belli.

E poi alcune lenti ... e qui compare una gemma di rara purezza per quegli anni, che superò i blasonati marchi teutonici (Zeiss e Leitz), a dimostrazione che al GOI di Leningrado, se volevano, le cose le sapevano fare bene.




avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2020 ore 20:10

E' la produzione che -a pieno titolo, ritengo- in alcune aste viene anche definita "Leica russa", certamente non per ragioni solo imitative quanto per veri contenuti qualitativi.

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2020 ore 20:53

Nel 1938, furono prodotte 3 lenti accessorie oltre al tipo FED 3.5/50 mm (copia dell' Elmar). Questi includevano un grandangolare da 28 mm f4.5, un luminoso da 50 mm f2 e un medio-tele 100 mm f6.3. In realtà una quarta lente per riproduzione venne prodotta ma non era nient'altro che il 3.5/50mm standard con distanza di messa a fuoco ravvicinata.

La "Perla Nera" è il 28mm ... un gioiello per l'epoca; oggi abbastanza raro ma non introvabile.

FED 35 4.5/28
La lente è assolutamente notevole considerando che fu costruito ben prima della seconda guerra mondiale. È una lente grandangolare. Nella letteratura è descritto come un anastigmatico asimmetrico a sei lenti Gauss.

Il FED-35 faceva parte di una serie di ottiche prodotte a Kharkiv per l'omonima fotocamera a telemetro.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale questo obbiettivo non fu più prodotto presumo per le difficolta tecniche abbinate ai costi produttivi; pensate che la lente frontale ha un diametro di circa 7mm e che la più sottile dei gruppi è spessa meno di 7 decimi di mm (!!!) ... Eeeek!!! Eeeek!!!

Dati tecnici :

Focale: 28mm.
Angolo visivo: 76°
Numero di lenti : 6 in 4 gruppi.
Tiraggio : 28,8 mm
Diaframma minimo : 1:4,5
Scala delle aperture: 4.5 - 18
Lamelle : 6
Limite della messa a fuoco : 1mt.
Risoluzione (centro/bordo): 45/15 linee/mm
Peso - 111 grammi
Il Fed-35 è una lente molto compatta. Dalla fotocamera sporge solo di circa 12 millimetri.

L'obiettivo assemblato è eccellente. Il corpo, per quanto ne so, è in ottone cromato e quindi leggero.
È anche interessante notare che il kit del FED-35 includeva un mirino dedicato.
Ma per qualche motivo è successo che i mirini prodotti erano molto meno delle lenti ed ora sono molto rari e sono parecchio costosi.

Alcune considerazioni dell'ottimo Marco Cavina relative a questo obbiettivo, di cui lascio il link in basso :
""... se l'estetica riprendeva senza troppi pudori il barilotto del Leitz Elmar 35mm f/3,5 di allora, la parte ottica costituisce un'autentica sorpresa, dal momento che si basa su uno schema quasi simmetrico a sei lenti tutte spaziate ad aria, ben dodici superfici rifrangenti che sembrano figlie di un moderno progetto computerizzato, al cospetto del quale il Leitz Hektor 28mm f/6,3 e soprattutto lo Zeiss Tessar 28mm f/8 (peraltro nemmeno accoppiato al telemetro) sembrano indietro di generazioni... ""

""In definitiva, se da un lato i pragmatici progettisti d'oltre cortina non si fecero scrupoli attingendo sovente alla farina del sacco altrui, in molti casi hanno dimostrato un potenziale oggettivo ed una freschezza intellettuale nell'approccio ai problemi davvero lodevole: rientra sicuramente in questa casistica anche il FED-35 28mm f/4,5, un obiettivo molto raro ed altrettanto significativo, che ribadisce quanto gli stereotipi sull'ottica sovietica siano in realtà condizionati dalle scarse conoscenze che abbiamo su di essa a causa dello storico isolazionismo del blocco orientale.""

www.marcocavina.com/articoli_fotografici/FED_35_28mm_4,5/00_pag.htm



avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2020 ore 16:33

intanto a Vienna ... c'è un'asta per voi ... il 21 Novembre

pic00.auction2000.online/aukpic/wlpa/20191031_1018/39023_1_mid.jpg

avatarjunior
inviato il 11 Novembre 2020 ore 20:12

intanto a Vienna ...

Fantastica questa VOOMP Pioner del '34 Eeeek!!!
" Start price € 6.000, Estimate € 12000-14000 " MrGreen

avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2020 ore 20:22

@Al Tarbal Tar .... questa è per pezzenti ... solo 14.000€ Tendo a concorrere per la Leningrad, ma solo se supera la stima degli esperti; deve arrivare minimo minimo a 80.000€ MrGreen MrGreen Mica sono un collezionista Leica che tira sul prezzo !!! MrGreen MrGreen

A parte gli scherzi ... seguo da qualche anno le famose aste di Vienna per curiosità; mai vista una Pioner in vendita !!
Non parliamo di quella Leningrad ... chissà da che parte arriva.

avatarjunior
inviato il 11 Novembre 2020 ore 20:47

@Schyter
Visto che sei stato bravo ti regalo questa chicca ;-)
Buona lettura MrGreen

PS: lo seguivo quasi vent'anni fa ... come passa il tempo Confuso ... poi ha abbandonato Triste

avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2020 ore 21:09

@Al Tarbal Tar

Sorriso Sorriso conosco quelle pagine da quando mi sono appassionato alla storia della foto ottica soviet... meno cmq dei tuoi 20 anni !!!! :-P ma ha fatto bene ad inserirlo. Ad uso e consumo di tutti !!!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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