| inviato il 02 Luglio 2020 ore 17:17
Le stampe si possono osservare anche con la lente di ingrandimento, non è quello il punto. Come distanza di osservazoone ottimale si indica la diagonale del formato perché è quella che coniuga un buon dettaglio senza sacrificare la visione di insieme. |
| inviato il 02 Luglio 2020 ore 17:18
“ Secondo me nelle stampe di grandi dimensioni la differenza più che il microdettaglio la fanno le sfumature dei colori. La foto sotto è stata scattata con il sistema pixel shift per aumentare la qualità finale della foto che resta sempre un fotogramma di 36 mpixel. „ ">www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3125453 „ Sì, bravo, anche questo è un elemento fondamentale, assolutamente. (molto bella la foto, complimenti!) |
user33434 | inviato il 02 Luglio 2020 ore 17:48
Ciao Dino, se hai più confidenza col il sistema digitale ti consiglierei di concepire il tuo progetto di conseguenza, parliamo di stampe in formato A0 o anche di più quindi considera che il costo finale non sarà uno scherzo. Visto che se ho ben capito vuoi realizzare foto di paesaggio ti consiglierei un buon cavalletto e stitching di immagini in photoshop così da poter affrontare queste dimensioni di stampa abbastanza impegnative. Escluderei se fossi in te gigapixel o ricampionamenti di photoshop ma questo è il mio gusto personale, quindi nel caso invece a te piacciano hai anche un'altra soluzione. Se invece ti interessa realizzarle in analogico i consigli che ti ha dato Domenico (soprattutto la gx680 che è un minibanco) mi paiono i più fattibili, mi permetto di aggiungere che nel caso tu voglia usare invece una 6x6 per arrivare a quegli ingrandimenti (1,2x1,2 metri) dovresti cercare una pellicola tecnica, la tech pan credo non esista più ma ci sono la CMS II 20 di Adox e la Copex di Agfa. La Adox riprenderà a fare i rulli 120 il prossimo autunno mentre la Copex c'è già per il medio formato. Tutto ciò se la scena che andrai a riprendere starà comoda in 5 stop. In bocca al lupo e poi mostraci i risultati |
| inviato il 02 Luglio 2020 ore 18:36
Ciao Dino, Stampe così grandi non ne ho mai fatte, però ci sto pensando, e per prova ho stampato alcuni estratti su A4 per vedere cosa ne usciva. In sostanza ritengo che con una digitale da 36 mpx come la mia (Sony A7r) e una buona lente puoi tranquillamente stampare 100 x 150 cm senza che la foto si sgrani più di tanto. Ovviamente devi stare attento a ogni cosa: agli ISO, alla messa a fuoco perfetta, al diaframma ottimale ecc. Poi stampi qualche ritaglio di prova su A4 (centro e bordo) e verifiche il risultato prima di buttare soldi nel grande formato. Lo stampatore deve chiaramente avere un apparecchio di livello e usare carta di qualità. Scattare in analogico per poi digitalizzare la negativa e stamparla in digitale non mi sembra una gran trovata. Secondo me si sgrana tutta, e inoltre perdi tutti i vantaggi di una grande formato a pellicola. Quindi o tutto analogico o tutto digitale. |
| inviato il 02 Luglio 2020 ore 19:23
Maurese, in che formato stampi? |
| inviato il 02 Luglio 2020 ore 19:24
Non sono un professionista ma recentemente ho stampato su base 120 cm un panorama cittadino di una foto scattata con s1 (24mpx) con pixel shift (96mpx) e devo dire che dove la lente ha retto (quindi meno ai bordi) il dettaglio e la transizione tonale sono notevoli. Concordo pienamente sull'importanza dello stampatore |
| inviato il 02 Luglio 2020 ore 19:44
Ripeto: problema inutile. A quelle dimensioni stampi con buona qualità anche con m4/3. |
user120016 | inviato il 03 Luglio 2020 ore 9:05
Io ho dato per scontato che la domanda riguardasse una stampa in cui il dettaglio sia visibile anche a distanze inferiori a quelle in cui normalmente si osserva la foto (come giustamente scrive l'amico Paolo, la diagonale del formato). Altrimenti è ovvio che va bene tutto per fare una stampa di 1 metro. Poi magari mi sbaglio eh... |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 9:42
Maurese, solo lui può dirlo ma dal riferimento che ha messo alla mia domanda mi pare ovvio che la foto viva di diverse distanze di visione. Sul digitale oggi come oggi tutti i sistemi offrono una macchina con tanti pixel, e obbiettivi di qualità. Con Fuji medio formato arrivi a 100 Mpx e hai tutti obiettivi che risolvono molto bene. Con i vari pixel Shift può essere un'idea, so che le Lumix e la Leica SL arrivano a 190 Mp e anche loro con obiettivi che li risolvono senza problemi. Ma questa tecnica crea molti artefatti. Quindi non saprei se consigliarla o no |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 9:53
Gli artefatti sono nelle cose in movimento... puoi sempre fare due scatti , unirli e poi cancellare le zone artefatte! Poi passi per Giga Pixel ed arrivi a risoluzioni esagerate... anche con m4/3 partendo da un raw di 80mpx |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 10:17
@Dino Maglie: “ qual è ad oggi la strumentazione ideale, secondo voi, per ottenere i migliori risultati, tra analogico e digitale? Avevo buttato l'occhio sulle medio formato digitali di Fuji, ad esempio ... „ Così a naso mi sembra che Dino cerchi un risultato di un livello superiore rispetto ad una foto che si osserva dalla distanza canonica, che corrisponde in genere alla diagonale, nel suo caso (stampa 150x100 cm) circa 180 cm. A questa distanza tutto va bene, anche la sgranatura, tanto non si vede... Spesso però, in caso per esempio di una veduta cittadina, l'osservatore si avvicina alla foto per vedere meglio un edificio particolare. Quindi se la foto è sgranata l'osservatore rimane deluso. Se invece è bella definita sarà felice di poter ammirare i dettagli della veduta. Immagino che Dino desideri qualcosa di dettagliato, sennò non avrebbe nemmeno posto il quesito. Per questo motivo continuo a ritenere che la scansione di una negativa o diapositiva finalizzata alla stampa digitale non sia la miglior soluzione. A meno di partire da banchi ottici di grande formato, scansioni costose e stampe professionali. Ma tutto ciò a che costo? Non è meglio (soprattutto molto più economico e più facilmente gestibile) procurarsi una buona camera digitale FF e stampare correttamente in digitale? Non sono un grande esperto, per cui ciò che dico è frutto delle mie piccole esperienze personali. Immagino che un professionista debba anche tener conto dell'economicità del proprio lavoro: rapporto qualità/prezzo adeguato. In caso contrario il suo cliente lo saluta cordialmente... ciao ciao... |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 10:21
"Spesso però, in caso per esempio di una veduta cittadina, l'osservatore si avvicina alla foto per vedere meglio un edificio particolare. Quindi se la foto è sgranata l'osservatore rimane deluso. Se invece è bella definita sarà felice di poter ammirare i dettagli della veduta". L'avevo intesa anch'io così l'esigenza. Preciso che quando parlo di dettaglio notevole intendo visto anche da distanza ravvicinata, segnatamente 30 cm circa |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 10:27
".....qual è ad oggi la strumentazione ideale, secondo voi, per ottenere i migliori risultati, tra analogico e digitale?" Dipende dal tipo di Fotografia che vuoi fare tu e da chi fa le stampe. Se vuoi stampare in colore, senza pensarci un millisecondo, io andrei sul digitale e di Medio Formato, non il 35 mm, troppo piccolo per foto di quelle dimensioni in qualità Fine Art. Assicurati che il laboratorio stampi quei formati i qualità Fine Art, ci vogliono carte e stampanti molto buone. Se ti basta solo il B&N,puoi usare anche la pellicola, ma per stampare in dimensioni come vuoi tu, ci vogliono ingranditori molto grossi, con testa sui binari etc, non è facile trovare stampatori che stampano in chimico su quei formati. |
| inviato il 03 Luglio 2020 ore 10:34
Un altro piccolo esempio tratto dalla mia esperienza personale. Lo scorso anno ho fatto stampare un calendario del formato 35x60 cm, quindi bello grande. Sono rimasto sbalordito dalla qualità della stampa e dei dettagli. Foto scattate in Bolivia con A7r con Sony 24-105mm. Nello stesso periodo ho (finalmente) realizzato un fotolibro con fotografie scattate in Islanda 30 anni fa su negative con Olympus OM1 e lenti Zuiko. Scansioni casalinghe con Epson 4490 photo. Oltre i 20 cm sul lato lungo le foto iniziavano già a sgranarsi. E' vero che lo scanner è vecchio come il cucco (15 anni), ma comunque... A parità di attrezzatura fotografica (OM1 e A7r) il rapporto di qualità è almeno 1:5 (se non di più) a favore del tutto digitale rispetto al negativo digitalizzato . Con uno scanner migliore otterrei forse un rapporto 1:3, ma non credo di più. (Le foto le trovate nelle mie gallerie) |
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