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Avevo pensato a dei relè, però ho il dubbio che avevo è sulla frequenza di switch. Dato che mi dici 4 relè mi aspetto che debbano essere 2 normalmente aperti e 2 normalmente chiusi messi a coppie e con una frequenza di switch uguale e gestita in automatico. Con un circuito di questo tipo:
si.. piu o meno una cosa simile. Alla fine la regolazione in corrente la metti in uscita dalla batteria prima dell'amperometro. La commutazione dei reed la puoi far econ un Ne555 in configurazione oscillatore. trovi schemi ovunque per il ne555. Che ha gia' persino un transistor di uscita sufficiente a pilotare i reed direttamente,
Al posto dei reed potresti anche mettere dei mosfet ed il dispositivo diventerebbe eterno, ma la circuiteria si complicherebbe un po'. Se devi solo fare dei test per una tesi i reed son piu che sufficienti. Alla fine al massimo cambi un banco di releì da tre o quattro euro.
In corrente continua dipende molto dalla coppia corrente/salinità, che mi cambia quanto tempo impiega il segnale a stabilizzarsi. Un set di misure a step da 1 mV mi dura circa 5-8 minuti, ma conto di usare meno valori di corrente riducendo il tempo impiegato. Un esempio vale più di mille parole, qui il primo step è volutamente più lungo perchè stavo testando diverse configurazioni, le due serie di dati sono tal quali dal multimetro.
ma scusa invece di mediare, non e' meglio prendere i punti in modo piu' rapido ed utilizzare una formula di regressione ? non so es. minimi quadrati Alla fine elimineresti anche meglio i disturbi..
Domanda.. sugli elettrodi non ti si formano sacche di gas? come garantisci il contatto elettrodo soluzione?
In realtà uso il grafico sopra per eliminare i transienti ed eventuali spike, poi grafico i dati 'puliti' come Corrente su Tensione e con un fit lineare ho il mio valore di conducibilità. Le sacche di gas le risolvo con un ricircolo idraulico nella cella di misura, una semplice pompa con motore da 12 V che mi riduce anche la polarizzazione.
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