| inviato il 07 Giugno 2020 ore 17:11
Ordunque Simeone, se non ricordo male i granuli tabulari della Velvia sono esagonali. Per il trattamento invece ho sottomano un paio di nomi in grado di fornire un servizio a dir poco eccellente... senza contare che da questo punto di vista io sono alquanto favorito dal fatto che il mio fotografo di fiducia si serve da un laboratorio che ancora oggi assicura un ottimo servizio. |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 17:27
Beh Filmisntdead (ma un nick più umano proprio no eh?) se adoperassi i negativi non ti nascondo che userei anch'io l'Ektar 100, non fosse altro che con essa Kodak non ha fatto altro che replicare, in negativo colore appunto, le carattetistiche salienti della Velvia, purtuttavia io considero la proiezione (e più ancora la retroproiezione in dissolvenza incrociata) la quintessenza stessa della fotografia e pertanto la pur ottima Ektar, con me, perde gran parte del suo indubbio appeal! |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 17:31
Beh Ottobrerosso nell'italico NW, a Genova, trovi Sandro Presta.... che in questo campo è un riferimento assoluto |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 17:37
Ovviamente se ti occorrono indirizzo e numero telefonico chiedi pure. |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 17:57
“ Beh Filmisntdead (ma un nick più umano proprio no eh?) se adoperassi i negativi non ti nascondo che userei anch'io l'Ektar 100, non fosse altro che con essa Kodak non ha fatto altro che replicare, in negativo colore appunto, le carattetistiche salienti della Velvia, purtuttavia io considero la proiezione (e più ancora la retroproiezione in dissolvenza incrociata) la quintessenza stessa della fotografia e pertanto la pur ottima Ektar, con me, perde gran parte del suo indubbio appeal! „ Eheheh, chi ha detto che io sia umano? Comunque concordo sulla bellezza della proiezione della diapositiva, ma star dietro allo sviluppo della diapositiva mi ha fatto "abbandonare" la stessa in favore della negativa (sviluppo in casa bn e colore). Certo se volessi indicarmi qui o in privato quel laboratorio per dia (nord Italia, zona varese/como sarebbe fantastico), potrei ritornare a far "scalpitare" la F100 con le dia! |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 18:42
“ Verissimo Bergat, anche se poi l'E6 (e di seguito la sua variante Fuji CR-56) era stato messo a punto per le pellicole Ektachrome e volutamente lasciato libero, al contrario del K-12 e del successivo K-14 (all'inizio degli anni '70) che invece erano brevetti Kodak, proprio per fornire da un lato un prodotto che facilitasse la sempre più profonda compenetrazione di Kodak nel mercato fotografico, tattica efficace visto che negli anni '80 essa deteneva una posizione pressoché monopolista in detto mercato, e dall'altro per lasciarsi comunque una nicchia di eccellenza personale con la quale rimarcare (semmai ce ne fosse stato bisogno) la propria completa superiorità! „ Si ma l'ektachrome era di gran lunga inferiore alla kodakcrome e non confrontabile con la velvia che aveva dei bei colori saturi e rispetto alla Kodakcrome 25 aveva ombre più aperte. |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 19:20
io fra qualche mese proverei a fare degli esperimenti con gli sviluppi fatti in casa con la velvia. Nulla di nuovo sviluppo in diluizione e sviluppo normale E6. anche se per ora non ho mai sviluppato una dia, speriamo in bene. |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 19:27
Si parla di sviluppo in proprio, ma qualcuno di voi ha provato a svilupparla in casa? |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 20:05
Ah ragazzi io non ci penso neppure, per me la fotografia è quella sul campo per il resto preferisco affidarmi a dei professionisti... oltretutto anche volendo, e ripeto non ci penso proprio, non saprei neppure dove trovare il tempo |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 20:16
Edit:già citato da Paolo. “ Più che la dipendenza, mi preoccupa lo sviluppo... L'affiderei allo spacciatore... Persona di assoluta fiducia. Oppure avete qualche consiglio, intendo laboratori affidabili? Come zona diciamo nord-ovest della nostra cara nazione. „ Ti puoi affidare a Sandro Presta: m.facebook.com/laboratoriofotograficoligure |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 21:05
Se dobbiamo dirla tutta caro Bergat è di certo vero che la Ektachrome, parliamo chiaramente della 64 (perché le sue eredi sono state tante ma non saprei dire se e quanto, ed eventualmente per quali caratteristiche, le sono state superiori), era una pellicola ben diversa dalle Kodachrome 25 e 64, così come è anche vero che era inferiore a entrambe le cugine nobili, ma per certe caratteristiche non lo era poi così tanto... senza contare il fatto che la sua tendenza a riportare sempre e comunque il cielo di un bel colore azzurro, erano in tanti allora a sostenere che questa sua capacità le derivasse dal fatto di essere tarata per 5000 K e non per i canonici 5500 K, l'hanno resa la pellicole d'elezione per generazioni intere di fotografi paesaggisti |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 21:14
Grazie PaoloMcmlx e Guarrellam della dritta. |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 21:22
Figutati, è davvero il minimo. |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 21:24
Non avendola mai vista immagino che non esista in formato 120. |
| inviato il 08 Giugno 2020 ore 0:09
“ Si parla di sviluppo in proprio, ma qualcuno di voi ha provato a svilupparla in casa? „ si io me le sviluppavo in casa 4 rulli alla volta. I cromogeni non durano |
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