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Portare a casa foto in naturalistica: modalità che mettono in pericolo i soggetti fotografati


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avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2020 ore 15:54

Anche la situazione dei mammiferi non è buona.....di sta appunto studiando i rischi che una eccessiva abitudine alla presenza dell'uomo può portare al comportamento e fi conseguenza alla loro conservazione

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2020 ore 16:17

Sinceramente non credo possiamo fare molto per non creare disturbo anzi una cosa possiamo farla. Stare tutti a casa! Così non facciamo ulteriori danni. Ma non basterebbe. Serve offrire loro un habitat giusto. Per i limicoli l'acqua é fondamentale e spesso c'è né troppa per intensi subifragi poi sparisce per improvvisa siccità. Questo è molto peggio del passante o fotografo o altro che cmq agisce su zone umanamente accessibili, e quindi zone di passo per gli uccelli. Peggio perché se non si ripristinando condizioni ambientali giuste per loro probabile qui non nidificheranno più. La cosa più importante sono i nidi.. Infatti. E quindi la secca per mesi li fa andare.

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2020 ore 16:54

Gentili Marco , non si può giustificare un disturbo perché tanto c'è né un altro più grave , si sommano non si annullano .

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2020 ore 17:14

Ma io non sto giustificando nessuno e nessun disturbo. Dico semplicemente. Sono loro che si avvicinano a noi nelle zone di passo. Ma volano, sono abituati a farlo, e nei luoghi che vengono indicati in questa discussione questi uccelli sono soprattutto limicoli (corrieri cavalieri) abituati a cambiare sponda ogni 5 min. Infatti nel luogo citato mai visti nidi. Vuol dire che usano la zona per pasto/riposo e hanno ampio margine di ripartire o addirittura semplicemente spostarsi. E poi basta con queste storie dell'umano che disturba. Loro fanno come vogliono, ricordatelo! E spesso sono loro che vogliono stare in prossimità dell'uomo. Ho decine di esempi di uccelli nidificanti in zone limitrofe ad attività umane. Non a caso... non a caso li tuteliamo da altri rapaci. L'uomo purtroppo fa altro: distrugge il mondo generando alterazioni ambientali indotte dalle proprie necessità. Questo è il punto. La turbativa che c'è in quel luogo è altissima.... C'e una via di transito lì... Figurati.

avatarsupporter
inviato il 31 Maggio 2020 ore 17:32

Grazie Marco. Certamente bisogna far funzionare il buon senso. Però possiamo anche spenderci un po' parlando con chi disturba.

Angus puoi dirci qualcosa in più sui disturbi in ambiente montano? Di recente, quelle poche volte che sono stato in Abruzzo o alla Tolfa ho incontrato pochissimi fotografi.

avatarsenior
inviato il 31 Maggio 2020 ore 23:08

Per i disturbi in ambiente montano basta pensare al cansiglio nel periodo del bramito. Praticamente si trovano decine e decine di persone a zonzo per la piana anche facenti parte di attivita' organizzate con il risultato che negli ultimi 2 anni i cervi si sentono bramire molto meno e sempre piu' in lontananza.
Altro disturbo che non sopporto e' quello quando per la foto wow e i like si va a fotografare nidi per immortalare le imbeccate con il rischio che la prole venga abbandonata.
My two cents

avatarsenior
inviato il 01 Giugno 2020 ore 9:21

Aldilà delle diatribe sulle solite zone umide su chi arriva prima dell'alba e se ne va alle 9 e chi arriva comodo e se ne sta fermo ad aspettare, ci sono problemi ben più grandi nella fotografia naturalistica.

Continuo a vedere topi legati, rane ubriacate per farle state ferme, flash DENTRO ai nidi, animali notturni addomesticati per abituarli ai faretti led e non dover usare i flash. Fino ai panini alle volpi. E qui dentro c'è taaaanta gente che fa sta roba.
Questi sono problemi, non il fare svolazzare via gli uccelli che poi tanto ritornano.
A causa principale è che il 60% sono fotografi di animali non fotografi naturalisti.

Essere naturalisti oltre che fotografi vuol dire mettere la salvaguardia dell'animale davanti alla possibilità di fare una foto. È questo il vero problema.

P.s. mi ero dimenticato le camole ed altro cibo usati tutto l'anno con fegati spappolati e piccoli che non sono in grado di procurarsi il cibo.

avatarjunior
inviato il 01 Giugno 2020 ore 10:54

Anche io mi accodo a Lufranco nel sottolineare questi trend. Mi ero interessato ad un lavoro sulle civette fatto da un fotografo che riceve centinaia di like, commenti, EP perché volevo replicarlo. Poi chiedendo dei consigli al diretto interessato ho saputo che usa topi e camole per attrarre i soggetti sui posatoi. Ora magari a lui interessa più il fine che i mezzi ma la mia etica non mi fa stare sereno nell'utilizzare questi metodi e sinceramente quelle foto hanno perso tutto il fascino.

avatarsenior
inviato il 01 Giugno 2020 ore 11:10

Come non essere d'accordo con Lufranco...

Utenti che si confrontano/scontrano nel confronto Sony, Canon, Nikon fanno sorridere.

Utenti che sono pronti a tutto per scatti da centinaia di like usando i metodi descritti da Lufranco e si definiscono pure naturalisti fanno riflettere...


avatarsenior
inviato il 01 Giugno 2020 ore 11:44

@ Olonic, se vuoi vedere foto della madonna alle civette fatte con ETICA ed AMORE guarda i lavori del mio grande amico Gino Giommi.

Che ovviamente non viene a mettere le sue foto quì vista la piega che ha preso questo forum.

Se vedi, con molta fatica in più, si riescono a fare foto bellissime anche senza ubriacare rane comprate, legare topi o abituarle con le blatte.

avatarsenior
inviato il 02 Giugno 2020 ore 11:56

Claudio cortesi
Scusa ho visto ora la tua domanda riguardo alla fauna in montagna...
Ci sono due aspetti... Quello che posso testimoniare io e quello che più autorevoli fonti mi hanno fatto notare....
C'è una ricerca, in corso, che sta cercando di capire l'impatto di fotografia naturalistica e videotrappolaggio su abitudini e comportamenti della fauna selvatica. Particolare enfasi la si sta ponendo nei confronti dei pericoli dovuti all'abitudine che in alcuni contesti stanno sviluppando alcuni mammiferi nei confronti della presenza umana....

Poi c'è quello che registro io sul campo, e pur fotografando in un territorio in cui i fotografi son davvero pochissimi e i videotrappolatori idem, di comportamenti scorretti ne ho visti tanti....
Dai richiami con bramiti fasulli nei campi d'amore dei cervi, ai passaggi indiscriminati nei lek durante la stagione d'amore dei daini, fino a chi piazza le videotrappole davanti alle tane dei tassi o a chi fa carnai per i lupi....
Mi spiace per tutti questi comportamenti perché gettano fango sulla figura del fotografo naturalista....

avatarsenior
inviato il 02 Giugno 2020 ore 12:09

Carnai per i lupi?? Ma stiamo scherzando TristeEeeek!!!

avatarsupporter
inviato il 02 Giugno 2020 ore 12:15

Grazie a tutti i partecipanti per il loro contributo.
Faccio due considerazioni :
- bisogna distinguere il disappunto personale per i cattivi comportamenti in cui incappiamo dal problema che la categoria dei fotografi naturalisti può arrecar danno ai selvatici. Se infatti esiste questo danno con (ad esempio) il montaggio di capannini mobili in zone proibite o strategiche per le migrazioni oppure in aree riproduttive dei mammiferi, bisogna intervenire con fermezza anche facendo presente ai trasgressori che attiveremo i carabinieri forestali per impedire gli abusi.
Il tutto va fatto con molta gentilezza e fermezza.
- in ogni caso è necessario proporre a tutta la categoria dei fotografi di natura di autoregolamentarci prima che siano le autorità forestali o enti parco a farlo, con divieti molto più gravi delle limitazioni poste in una spontanea autoregolamentazione.

Intendo dire che bisogna uscire dalle nostre private nicchie di utilizzatori della natura per prendere posizione anche pubblicamente di fronte ai comportamenti scorretti di altri fotografi. Ricordo di un caso accaduto anni fa in cui un fotografo che collaborava col chm di Ostia fu trovato all'interno delle vasche sulla stradina dei pantani dell'inferno al parco nazionale del Circeo. Il chm prese immediatamente posizione condannando il comportamento scorretto e richiamando anche pubblicamente il fotografo.

avatarsenior
inviato il 02 Giugno 2020 ore 12:19

André....
Altroché... Segnalati, mai trovati i responsabili.... Ho trovato accatastate frattaglie, pensavamo fossero bracconieri... Ma per come era giù il tutto, segni del treppiede compreso, abbiamo concluso fotografi....

avatarsupporter
inviato il 02 Giugno 2020 ore 12:24

Dove ti trovavi, all'interno di un'area protetta? C'erano vincoli e regolamenti?




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