| inviato il 31 Maggio 2020 ore 10:53
Ma... a me sembra un problema che non esiste... Abbiamo sempre scattato foto di paesaggi a f/8 - f/11 - f/16... Chi è che vuole contare i fili d'erba che sono 5km più in la?! |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 11:03
Lorenzo ma infatti....come dicevo il solo problema è che le ottiche moderne hanno indicazioni troppo sommarie per utilizzare con precisione la PdC e/o l'iperfocale ed è veramente un peccato perche sono molto utili...certe fotocamere hanno sistemi alternativi per rendere piu agevole la cosa per esempio sulla eos 350D c'era un programma PdC che sceglieva automaticamente il diaframma adatto per avere tutto a fuoco basandosi sul punto af piu lontano e quello piu vicino ma è scmparso nei modelli successivi, sempre canon all'epoca analogia aveva un sistema analogo anzi migliore basta misurare il punto piu lontano e quello piu vicino manualmente (è piu precisi che il sistema della 350d) e calcolava il diaframma adatto....sistemi cosi sarebbero ideali con le ottiche af moderne....io oer esempio lavoro molto spesso con la focale 35mm all'iperfocale e non sono riuscito a trovare nel catalogo cano un 35mm che permette di utilizzarle agevolmente allora mi arrangio come posso ma un giorno o l'altro mi comprero un bel 35mm zeiss a MaF manuale con una bellissima scala di PdC, una scala metrica completa e una ghiera di MaF dalla corsa lunga e untuosa |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 11:06
Però siamo davvero degli Incontentabili... Da una parte, ci si danna l'anima alla ricerca dello sfuocato perduto, cercando obbiettivi mitizzati quali "Bokeh-Monster", poi, si cerca il tutto-a-fuoco dal piano pellicola, fin fino alla faccia nascosta della luna. Insomma, L'iperfocale, va considerata una tecnica soprattutto da reporters, per esser certi di non trovarsi il soggetto sfuocato. In altre parole, stabilito quale coppia tempo-diaframma sia quella più adatta alla situazione, si porta l'infinito al valore di diaframma impostato e riportato sul barilotto dell'obbiettivo sulla scala -appunto- della profondità di campo. Avremo a questo punto una visione immediata di quale sia il "range" di "tutto a fuoco". Semplice. Pratico. P. S.: buona regola per visionare una stampa fotografica o anche a monitor, è quella di porsi ad una distanza non inferiore al doppio della diagonale dell'immagine stessa. A questo riguardo, noto sempre più spesso, che la tendenza è quella di osservare le foto sempre più da vicino. Manca solo di vedere, alle mostre, i visitatori muniti di lentino contafili... |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 11:13
Enzo non credo ci sia contraddizione i 2 vanno insieme dipende dalla foto che vuoi realizzare gia con un f/2 ci puoi fare tutto dal bokeh sfumato all'iperfocale...ancora una volta sono gli obbiettivi notamente gli zoom che non aprono molto e che non hanno nessun riferimento a stento la scala metrica che sono frustranti .. Ps : no non solo i reporter quarda ansel adams l'iperfocale è utilissima in paesaggio quando hai un soggetto in primo piano e vuoi creare un effetto di profondita ma naturalmente se ci vai con la lente d'ingrandimento o a schermo 100% i rametti degli alberi nello sfondo a 1 km non saranno di una nitidezza esemplare (aggiungici in piu l'inevitabile velo atmosferico)..ma chi se ne frega....se per fare un paesaggio corretto ci vorrebbe una giornata dall'aria assolutamente pura senza velo atmosferico e il focus stacking buonanotte... |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 11:33
Io mi fermo qui, è una discussione gia fatta 1000 volte e tutto è stato detto sul soggetto l'ultima cosa che vorrei dire e di appunto sperimentare la PdC e l'iperfocale come lo suggerisce l'autore di questo topic, in buone condizioni cioe con obbiettivi che hanno tutto il necessario per applicarle come si deve, non potra che esservi utile, sono le "basi" della tecnica fotografica. |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 11:39
“ pero' mettendo focale 85mm, f8 e distanza soggetto a 5 mt mi da iperfocale a 30mt con profondita' di campo da 4,3 mt a 6 mt come mai mi da iperfocale a 30 mt?.un valore diversissimo da quello del soggetto...sbagliato io a leggere dati o errore loro? „ L'iperfocale dipende solo dalla lunghezza dell'obiettivo e dal diaframma impostato. Dove si trova il soggetto non ha niente a che vedere con l'iperfocale. Su DoF Master a lato del calcolo della Profondità di Campo ti mettono sempre (promemoria) a quant'è l'iperfocale di quell'obiettivo a quella apertura di diaframma. "La distanza iperfocale è una particolare distanza di messa a fuoco, calcolabile per una data lunghezza focale e un dato diaframma, che permette di ottenere la massima estensione della profondità di campo. Nella pratica mettendo a fuoco alla distanza iperfocale si ottiene la massima profondità di campo possibile, la quale si estende dalla metà della distanza iperfocale fino all'infinito. " it.wikipedia.org/wiki/Distanza_iperfocale |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 11:54
Penso che da 50mm in su la PdC e l'iperfocale non siano di una grande utilita (anche se si possono otterere effetti interessanti) generalmente la PdC con focali superiori a 50mm e cosi ridotta che ci si limita a valutare a occhio nel mirino lo sfocato che si vuole ottenere chiudendo o aprendo il diaframma....ma come dicevo se riesci a ottenere tutto a fuoco con una focale lunga puoi ottenere effetti molto interessanti grazie allo "schiacciamento" dei piani e della prospettiva propria a queste focali... |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 11:55
Interessante il thread e i punti di vista differenti. Già che ci sono, volevo porvi una domanda, che su internet non ho trovato risposta: per il calcolo dell'iperfocale quando si ha un sensore APS-C, supponendo di avere una lente a lunghezza focale fissa a 16mm FF (che corrisponde a 24mm sulla macchina a sensore APS-C), nella formula devo considerare come lunghezza 16 o 24? Grazie in anticipo. |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 12:11
Negli zoom o negli obbiettivi che non hanno la scala di PdC me la fabbrico io facendo le misure di distanza adeguate e marcandole su pezzetti di nastro adesivo che incollo all'obbiettivo come in questo Leica R 35-70mm f/3,5 Asph per la focale 35mm, ho fatto lo stesso ma per le focali 24, 28 e 35mm sul mio 24-70mm f/2.8 funzionano benissimo
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| inviato il 31 Maggio 2020 ore 12:53
“ nella formula devo considerare come lunghezza 16 o 24 „ Devi usare la lunghezza focale effettiva dell'obiettivo. (L'angolo di copertura in base al sensore non modifica le caratteristiche fisiche dell'obiettivo... La PDC di un 16mm non cambia ne se lo metti sul Full Frame ne su APS-C ne su 4/3....) |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 13:14
Perfetto. Ti ringrazio Lorenzo! |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 13:30
nel caso dell'iperfocale il "soggetto" coincide con la distanza di messa a fuoco iperfocale. Ho tirato in ballo il "soggetto" per dare un'esemplificazione più generale che desse conto di come si comporta la distribuzione della PdC al variare della distanza di messa fuoco. Per quanto riguarda Ansel Adams una cosa mi sono sempre chiesto: apparteneva al gruppo f64 con ciò ponendo l'accento sulla volontà di avere "tutto a fuoco", d'altra parta Adams usava un banco ottico, dotato quindi di tutti i movimenti che consentono comunque una profondità di campo amplissima anche a diaframmi non chiusissimi. Questo appunto mi chiedo: usava f64 lo stesso per raggiungere ampiezza di fuoco estrema anche in senso verticale oltre che in profondità? |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 13:34
Come detto la lunghezza focale è quella propria dell'obiettivo. Va anche inserito in un riquadro a parte il formato, tramite il modello fotocamera, che determina il circolo di confusione. La "distanza iperfocale" che riporta sotto (30m nel quesito iniziale) significa che, se il soggetto fosse posto almeno a 30m (anziché a 5m), con 85mm f8 saresti in iperfocale. Comunque fa impressione, come oggi si debba andare in internet a smanettare sul calcolatore, quando si avevano queste informazione sott'occhio guardando tranquillamente sul barilotto |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 13:50
“ Perfetto. Ti ringrazio Lorenzo! „ Prego, figurati... C'è anche scritto sulla loro pagina "Use the actual focal length of the lens for depth of field calculations." Nota Bene : su DoF Master nei menù a tendina poi ti fa scegliere il formato del sensore... ma è solo per mettere in conto il COC - Circolo di Confusione - che porta a valori un poco diversi, secondo me con differenze trascurabili... andrebbe approfondito il discorso sul circolo di confusione che è differente per i diversi formati di sensore... 0.03mm per il Full Frame, 0.019mm per l'APS-C e 0.015mm per il 4/3... ma è una cosa lunga e di difficile digestione... Edit : Eh... avevo cominciato a scrivere... poi sono andato a tavola e nel frattempo hanno risposto anche gli altri... |
| inviato il 31 Maggio 2020 ore 13:55
“ quando si avevano queste informazione sott'occhio guardando tranquillamente sul barilotto „ Come hai ragione... sulle vecchie ottiche era tutto lì, a portata di mano... Addirittura su alcune biottiche c'era una tavola, sul retro o a volte di fianco, con segnate le PDC in base a distanza e diaframma... |
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