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Obiettivo con presenza di muffa


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avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2020 ore 7:26

Concordo con Regolus, le spore di muffa sono dappertutto e l'attecchimento o meno di muffe e funghi dipende dalla conservazione del materiale fotografico. Buttare un obiettivo colpito da muffa è un po' come uccidere una persona con l'influenza: non ha senso, a meno che non sia talmente rovinato da renderlo inutilizzabile, così come non ha senso in questo periodo togliersi le scarpe dopo essere usciti di casa, a meno che non si abbiano bambini che gattonano.

La regola n.1 è il corretto mantenimento dell'attrezzatura, che va conservata in luoghi asciutti, arieggiati e puliti, lontano da umidità e da oggetti sensibili alla muffa come cibi, vestiti, carta. Vanno possibilmente evitati il più possibile gli astucci, specie quelli vecchi e quelli chiusi, e potendo si dovrebbe usare il silicagel. Niente cantine, ovviamente, ma anche niente armadi promiscui; anche le borse fotografiche vanno movimentate e arieggiate di tanto in tanto.
Dopo uscite in ambienti umidi o sotto la pioggia l'attrezzatura va asciugata e lasciata all'aria.

Se la muffa inizia ad attecchire e si iniziano a vedere lievi opacizzazioni o cattivo odore le ottiche vanno messe immediatamente all'aria, possibilmente al sole e ancora meglio sotto lampada UV. Nei casi leggermente più gravi un buon fotoriparatore con una normale pulizia rende sicuro l'utilizzo e la conservazione della lente, che si può normalmente utilizzare; per estrema cautela si può conservare l'ottica colpita lontano dalle altre. Nei casi ancora un po' più gravi c'è il rischio che i funghi rovinino i trattamenti antiriflesso, per cui anche dopo la riparazione le prestazioni rimangono compromesse. In quel caso si può valutare l'idea dello smaltimento, specie se il valore economico e d'uso della lente è scarso.

Gli obiettivi più colpiti sono quelli con qualche decina d'anni, specie quelli che si usano pochissimo: i componenti organici (gomme, plastiche, pelli ecc.) si degradano diventando porosi e possibile terreno di attecchimento delle spore. Avendo diversi vintage, i problemi di muffa si sono presentati varie volte e sempre e soltanto quando ho conservato male e non usato l'attrezzatura, ad esempio quando ho dovuto traslocare e raccogliere molte lenti in scatoloni sigillati, o quando ho avuto la cattiva idea di conservare alcune lenti nell'armadio dei vestiti per mancanza di spazio.

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2020 ore 13:07

@Marco Palomar: lezione interessante! Sono una neofita in fotografia e queste cose così approfondite sulle muffe non le sapevo. Ecco perché è importante sapere i materiali di cui è composta una lente.
Attualmente ho conservato una lente in una scatola dove c'era la mia mirrorless. Scatola di cartone. Può andar bene come luogo sicuro?

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2020 ore 13:20

la lente è stata isolata dal resto del mio corredo


Più che isolare la lente dalle altre, credo dovresti capire perché si sia formata la muffa. ALla leggenda che le lenti se la passino non ci credo, ma se continui a tenerle in un ambiente favorevole alla proliferazione è pssobile che la situazione si aggravi. Le vecchie sigma spesso erano afflitte dal problema per una carenza strutturale delle guarnizioni, ma se l'ambiente è asciutto le muffe non nascono. Una buona "cura" potrebbe essere tenere la lente alla luce diretta del sole, anche se è dififcile che la muffa retroceda

avatarsupporter
inviato il 29 Aprile 2020 ore 13:52

Io lo conservo nella sua custodia in luogo asciutto con all'interno delle bustine di silicagel , ultimamente l'ho usato per dei scatti paesaggistici senza notare problemi sulla qualità fotografica

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2020 ore 16:18

il silicagel si esaurisce presto se non si rigenera. Le custodie degli obiettivi spesso non sono indicati per il mantenimento ma solo per il trasporto. Se sono in materiale organico poi (una volta li facevano così) è facile che favoriscano le muffe perché raccolgonol'umidità e si lasciano attaccare dai batteri

avatarsupporter
inviato il 29 Aprile 2020 ore 17:32

Buonasera Gfirmani essendo il 12-24 l'unico afflitto lo conservo nella custodia , tutto il resto del corredo sta nei zaini che periodicamente apro per lavoro e in questo periodo per favorire la circolazione dell'aria . A proposito come si fa a rigenerare la silicagel

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2020 ore 19:32

Penso sia possibile mettere la solicagel in forno caldo ma è. Solo una mia idea

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2020 ore 20:11

Sapevo si facesse così

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2020 ore 20:42

Io lo mettevo in microonde ma se poi il contenitore dove lo metti assieme allattrezzatura non è chiuso ermeticamente, esaurisce il suo lavoro dopo dieci minuti

avatarsenior
inviato il 29 Aprile 2020 ore 23:09

Il silicagel forse si rigenera in forno, senza bruciarlo. Come anche il riso

avatarsupporter
inviato il 30 Aprile 2020 ore 0:33

Vi ringrazio tutti per i vostri preziosi consigli e vi chiedo l'ultimo consiglio . La silicagel comprata e messa nel borsone che durata ha e da cosa dipende la durata ? Grazie e serena notte a tutti

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2020 ore 1:32

Non dura tanto perché se il contenitore non è chiuso ermeticamente entra l'umidità dell'ambiente circostante poi dipende da quanto grande è il sacchetto di silica gel, io ne avevo presi molti ma dovevo sempre rigenerarli, quindi ho cambiato approccio, cercando di aerare sempre l'ambiente e tenendo sotto controllo l'umidità con un igrometro da 4€, adesso sto più tranquillo. Poi io non lascerei l'attrezzatura in una borsa, se non per pochi giorni e sempre se non è umida ovviamente. D'inverno poi controllo il dew point per evitare condense varie :D piccole accortezze ma che evitano disastri

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2020 ore 7:53

La muffa, sempre e comunque, fa danni irreparabili all'ottica, anche se uno la pulisce al meglio, non torna più in tolleranza, perchè la muffa danneggia colle dei doppietti e trattamento antiriflessi.

La muffa poi si diffonde ovunque, una volta in casa con elevata probabilità non ce la levi più.

Io vengo da una grossa e blasonata a livello mondiale azienda di elettroootica, per militare e spazio: noi la roba ammuffita non la volevamo in azienda, non la facevamo nemmeno entrare, e tantomeno riparare.

Anche la Zeiss non vuole roba ammuffita e non la ripara:

www.zeiss.it/consumer-products/servizio/content/fungus.html

"Lens surfaces are irreparably damaged by metabolic products of the fungus (e.g. acids)."

Chiaramente, buttar via un'ottica "per un po' di muffa" suona male, piange il cuore, ma è la cosa migliore da fare.

Poi ciascuno giudica a modo suo, ma occhio ai danni collaterali di un'ottica ammuffita in casa.

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2020 ore 8:29

Il silica si rigenera benissimo nel microonde (va bene anche il forno ma è più macchinoso).

E' interessante notare come, quando lo si riscalda, si percepisce chiaramente come il suo involucro si inumidisca.

Sulla muffa: in genere si manifesta con le classiche 'ragnatele', cioè dei filamenti visibili se si illumina l'interno della lente con una lampada, oppure una puntinatura.

Ho almeno tre lenti con la muffa (non molta, ma c'è). Non si sono 'ammalate' a casa mia, ma presso i proprietari precedenti. Le uso spesso e felicemente, perché l'infezione, se non è di dimensioni devastanti, praticamente non va a peggiorare visibilmente l'immagine. In genere le conservo sigillate in sacchetti di plastica assieme al silica.

La pestilenza non si è estesa alle altre lenti e non si è ampliata sulle lenti che ne sono affette, però... dove le conservo è molto-molto asciutto.
In sostanza: la cosa non mi preoccupa

Per completare questo intervento con un apporto poco noto: per mia ampia esperienza, non acquisterei mai una lente usata a Singapore, dove l'umidità distrugge TUTTO (letteralmente, al punto che fanno cabine-armadio dotate di deumidificatore) ed oggettivamente avrei anche qualche remora ad acquistare una lente nuova che è rimasta molto sullo scaffale.

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2020 ore 8:50

esperienza personale: uno zuiko 135/3.5 con una piccola muffa su un bordo da almeno 40 anni e rimasta sempre uguale e nessuna altra lente che convive con lei. Quindi questa idea che si passi da una lente all'altra non corrisponde a verità

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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