| inviato il 03 Febbraio 2013 ore 0:06
@Emanuele19956 Perché è la maggioranza che rende giusta la risposta? Ti ho appena detto che ogni coppia tempo/diaframma a 100 ISO e' relativa ad un solo valore di illuminamento e quest'ultimo esprime già il rapporto tra flusso luminoso e superficie. Quindi: "non dipende dalla superficie". PDN |
| inviato il 03 Febbraio 2013 ore 0:14
Forse è meglio cercare in un buon testo specifico, ti togli ogni dubbio, visto che noi non siamo in grado di farlo... Giorgio B. |
| inviato il 03 Febbraio 2013 ore 0:39
“ Dark credo che la dimensione del sensore non c'entri: se scatti a ISO 1600, f3,5 ad 1/50 dovresti ottenere la stessa esposizione sia che scatti con una grande formato sia con un cellulare. „ In effetti dovrebbe essere così, ma questo è vero a qualsiasi focale? O solo a parità di focali confrontate? (focali reali o equivalenti?) Il risultato dipenderà anche da questo no? Lui ha usato un 50mm sulla Lumix (100mm eq) e un 24 su nikon (36mm eq). A parte che non inquadrano la stessa scena... EDIT: Il mio conto in effetti è sballato perchè il valore minore è compensato dal sensore più piccolo giustamente. Ma se le focali (eq) fossero diverse? |
| inviato il 03 Febbraio 2013 ore 1:28
L'apertura è apertura, la focale è la focale. La differenza in questo caso è data dalla scena diversa e probabilmente dalla trasmissione diversa delle due lenti. |
| inviato il 03 Febbraio 2013 ore 3:26
Il valore "f" già tiene conto della focale utilizzata, altrimenti settando una macchina in manuale e zoomando otteresti esposizioni diverse, cosa che non accade |
| inviato il 06 Febbraio 2013 ore 22:28
OK ragazzi, grazie mille a tutti, sono contento che siamo giunti a una conclusione :) Mi è sembrato un thread abbastanza interessante :) |
| inviato il 07 Febbraio 2013 ore 3:49
Un conto è la focale ed un conto è la trasmissione della luce. Gli obiettivi per i video hanno indicato la seconda che corrisponde alla quantità di luce che effettivamente arriva al sensore passando attraverso l'obiettivo. A parità di focale (es f8) due obiettivi diversi possono avere diversa trasmissione (ossia un obiettivo trattiene più luce dell'altro) e portare ad esposizioni diverse. |
| inviato il 07 Febbraio 2013 ore 3:59
Bruce ok hai ragione, quello è un effetto della dispersione delle lenti all'interno dell'ottica. la trasmittanza ti dà un valore più preciso che teoricamente dovrebbe essere uguale a quello della f ma per le non idealità della realizzazione non lo è. qui il problema per Emanuele era capire proprio la teoria e in teoria due ottiche qualsiasi a pari valore f fanno passare la stessa quantità di luce. |
| inviato il 07 Febbraio 2013 ore 9:34
Quoto Black_imp, questo dovrebbe essere, perché si tratta di matematica, non filosofia, come diceva qualcuno. Comunque, avendo una G7 potrei fare un test approssimativo con la 50D ed il 24-105L impostando 35mm e qualche altra focale, a f4. Vediamo che se ne esce. Giorgio B. |
| inviato il 07 Febbraio 2013 ore 17:39
“ Quoto Black_imp, questo dovrebbe essere, perché si tratta di matematica, non filosofia, come diceva qualcuno. „ Proprio perchè è matematica, un conto è l'FN della lente e un conto l'effettiva trasmissione. L'FN è la focale divisa per il diametro della pupilla di entrata. Come vedete non c'è nulla di "energetico" in se! La trasmissione di una lente invece, cosa tra l'altro abbastanza difficile da misurare, misura quanto è l'assorbimento dei vetri e dei trattamenti antiriflesso. L'assorbimento dipende dal numero di superfici, dal trattamento e dai vetri coinvolti. Due lenti diverse hanno caratteristiche diverse di trasmissione a parità di focale e FN. |
| inviato il 07 Febbraio 2013 ore 18:08
Kame l'energetica è proprio inclusa nel concetto di flusso che come saprai benissimo è proporzionale all'area attraverso cui passa la luce. detto questo PRIMA di misurare le non idealità - cioè trasmittANZA ( la trasmissione è quella delle parti meccaniche, che io sappia) non al 100% - credo che Emanuele volesse capire se ci sono altre ragioni TEORICHE E IDEALI che possono dare valori di luminosità completamente diversi. E la risposta è NO: a parità di sorgente, di INQUADRATURA, ecc. se apri ad un valore di f uguale due ottiche diverse, idealmente deve entrare la stessa luce. se ci sono delle differenze dovute a trasmittanza non ideale e approssimazione del diaframma, non possono essere di valori maggiori a 1 stop CIRCA. questo è il senso di quello che sto dicendo. |
| inviato il 07 Febbraio 2013 ore 18:46
L'apertura e' consistente ed e', come kame ha gia' detto, la focale divisa per il diametro di entrata. Se compari due f2.8 la quantita' di luce che passa dalla lente al sensore e' la stessa. Questo quando il valore di apertura dichiarato corrisponde ed e' effettivamente quello che il diaframma interpone. A volte in alcune lenti, principalmente zoom, un f2.8 non e' esattamente un f2.8, dunque se lo compari con un altro potresti avere risultati diversi. L'intensita' della luce puo' pero' variare a causa della fisica/ottica della lente, laddove quindi una parte dell'energia viene dispersa o in qualche modo deviata per cui e' impossibilitata a raggiungere il sensore. Si tratta pero' di differenze minime, come detto da black, non devono essere maggiori ad 1 stop, io direi che una differenza di 1/3 di stop e' gia' troppa. Ciao G. |
| inviato il 07 Febbraio 2013 ore 19:05
Black Imp, Knower, d'accordo con entrambi al 100%. Nelle diseguaglianze tra le lenti, però, aggiungiamo anche vignettatura/illuminazione relativa diversa tra lente e lente. In sostanza, se anche in teoria il concetto, semplificato, fila, nella realtà non si verificherà mai. Differenze, di norma, inferiori ad uno stop sono normali. Da misure di trasmissione effettuate, l'assorbimento non è un fenomeno trascurabile e la sua incidenza, per sistemi complessi multi superficie è effettivamente dell'ordine del 20/30% anche con ottimi coating. |
| inviato il 07 Febbraio 2013 ore 19:09
l'apertura focale NON è una grandezza relativa, è un numero adimensionale. Pertanto dovrebbe essere identico, al netto di tolleranze dei vetri, del diaframma e di tutto quello che volete voi, tra qualsiasi dispositivo. il microsensore di un cellulare riceve dalla sua ottica 2.8 la stessa intensità di luce di un 400 2.8 montato su una FF o su quello che volete voi. sono le basi della fotografia, però |
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