| inviato il 18 Febbraio 2020 ore 23:12
“ Seconda me devi ricalibrare il monitor con le indicazioni fornite da saal e usando il massimo gamut del monitor. Poi quando confronti la stampa con il monitor devi farlo con luce naturale e il monitor deve essere in softproof „ grazie Luca.90. Io quando lavoro le foto per la stampa passo sul mio EIZO al profilo settato come indicato da SAAL (ovvero D50 etc...). poi in ultimo softproof con profilo carta e ultime correzioni....però c'è qualcosa che sfugge. Raamiel attendevo con ansia il tuo intervento! Per me (e credo per molti qui) sei un riferimento. Secondo me però ahimè, ritengo non che basti quanto da te suggerito per venire fuori... avrò bisogno di una super guida passo passo da parte tua in questo mio trip nella calibrazione... Grazie mille intanto! “ la cosa interessante era che come soluzione indicavano di fregarsene di tutto (calibrazioni, softproof, profili di stampa...) e mandare a saal le jpeg finite come venivano in origine e fine. „ Agaler Layenel, grazie per il contributo....ma non ce la faccio a fare tutto a casaccio!!! Ci deve essere una linea guida da seguire.Dovrò avere dei settaggi di riferimento per la stampa , delle procedure da seguire., etc...l'attrezzatura penso di avere quella giusta devo solo farla funzionare a dovere. |
| inviato il 18 Febbraio 2020 ore 23:23
Spero di poterti aiutare. Credo che lato calibrazione e profilazione del monitor tu sia a posto. Il problema deve essere altrove penso. Sotto che luce osservi le stampe? Magari mandami il profilo di Saal a raamiel@hotmail.com, vedo se ci posso capire qualcosa. |
| inviato il 19 Febbraio 2020 ore 8:16
“ Magari mandami il profilo di Saal a raamiel@hotmail.com, vedo se ci posso capire qualcosa. „ Grazie Raamiel provvederò quanto prima. |
| inviato il 19 Febbraio 2020 ore 9:39
Ciao da quasi un anno mi sono affidato a Saal Digital, ho effettuato un 6/7 ordini (ho stampato su carta normale, poster e anche tela) in questi ordini sempre stampe ottime e capita che uno stesso file stampato dopo mesi risulta uguale. Devi rispettare la "catena del colore" il buon Raamiel lo dice sempre ?. Io non ho un monitor professionale ma lo calibro prima di andare in stampa o ogni due mesi in D50, uso i profili colore delle carte di Saal per la prova colore,invio il file in prophoto e fino a oggi i risultati ottenuti mi piacciono, e anche vero che tra stampa e monitor una differenza si trova sempre. P.s. se usi il software di Saal per fare l'ordine stai attento a non attivare la funzione "miglioramento immagine" o una cosa del genere se non ricordo male applica una modifica al file... |
| inviato il 19 Febbraio 2020 ore 11:30
Ciao Gabry89, grazie per il tuo contributo. “ Io non ho un monitor professionale ma lo calibro prima di andare in stampa o ogni due mesi in D50, uso i profili colore delle carte di Saal per la prova colore,invio il file in prophoto „ il mio Eizo è sicuramente un monitor pro, è calibrato e quando lavoro per la stampa utilizzo D50 e per esportazione così come indicato da SAAL uso Jpg con Srgb (prophoto tra l'altro utilizzando LR non mi pare selezionabile). “ P.s. se usi il software di Saal per fare l'ordine stai attento a non attivare la funzione "miglioramento immagine" o una cosa del genere se non ricordo male applica una modifica al file... „ Anche qui ti confermo che non ho selezionato tale funzione proprio per rispettare la catena del catena ed evitare interferenze terze. Mi sto esaurendo, non riesco a capire dove c'è l'errore. Alcuni sul forum hanno avuto problemi diversi con SAAL ovvero foto più calde in stampa rispetto al monitor. Io ho esattamente il contrario!!!!! |
| inviato il 19 Febbraio 2020 ore 12:45
Il problema è la luce sotto la quale osservi la foto. Il monitor ha una luce sua, e se lo setti in d50, avrà illuminante d50. La stampa invece si illumina di luce che gli dai a seconda di dove la visualizzi. Quindi se la metti sotto una luce d65, avrai una stampa con un colore. Se la metti sotto una luce D50, avrai la stampa corretta, che avevi calibrato su monitor. Il problema non è la stampa, ma dove la visualizzi. Se il tuo intento è metterla su un muro ad esempio, e sai che il muro è esposto con una luce in D65, quando andrai a fare la stampa non dovrai calibrare il monitor in d50, ma in d65. Viceversa, se sai che devi mettere quella foto illuminata con una luce apposita, e sai che quella luce è in D50, allora dovrai calibrare il tutto in D50. In sostanza, non esiste un valore corretto da inserire sul monitor. Esiste solo il valore che utilizzerai per visualizzare quella foto. Quando Saal scrive di impostare il profilo in d50 è errato, ma questo errore lo fanno tutti gli stampatori. Il colore si imposta in relazione a dove deve essere pubblicata la foto. Se poi devi fare un foto album che verrà visualizzato "un pò ovunque" con vari tipi di luce, allora attieniti al d50. Diversamente, calibra il monitor per dove dovrà finire la foto. **Le stampe di Saal sono ottime. |
| inviato il 19 Febbraio 2020 ore 12:46
“ prophoto tra l'altro utilizzando LR non mi pare selezionabile „ Certo che lo è. In fase di esportazione puoi scegliere qualsiasi spazio. |
user142859 | inviato il 19 Febbraio 2020 ore 12:55
Dicono dalla usare la D50 perché la luce solare a mezzogiorno ha una temperatura colore del circa 5000K. Supponendo di guardare la foto con luce naturale in una giornata senza nuvole e non all'alba o al tramonto la D50 è la luminante più giusta da usare. Se fuori c'è nuvolo la temperatura colore si alza anche oltre 7000K e allora la foto ti sembrerà con una dominante azzurra. Se la guardi sotto una luce ad incandescenza avrai una temperatura colore di circa 3000K e allora la foto avrà una dominante gialla |
user142859 | inviato il 19 Febbraio 2020 ore 13:00
Attento ad esportare JPEG ad 8 bit con spazi colore grandi come il prophoto. Rischi che le variazioni di tono nei colori subiscano un fenomeno di scalettamento. Gli inglesi lo chiamano color banding |
| inviato il 19 Febbraio 2020 ore 23:58
“ Agaler Layenel, grazie per il contributo....ma non ce la faccio a fare tutto a casaccio!!! „ Guarda, infatti non te l'ho detto come consiglio, perchè non ha senso. Però in effetti io con loro faccio così ed a prescindere dal supporto (tela, alluminio, alluminio spazzolato, metacrilato, fine art lucida e fine art opaca; ho stampato su ognuno) le stampe son sempre venute "bene". Che intendo con "bene"? Che ho ritrovato quello che mi aspettavo. E senza far nulla! Bho! Il punto è che se io avessi modificato le foto in baase ai risultati ottenuti in softproof con i loro profili di stampa, le stampe sarebbero venute male. Perchè? Bho! Non l'ho mai capito, vivo felice ma nell'ignoranza. L'unica cosa che mi viene in mente potrebbe esserci nel tuo caso, se non ricordo male, dicevano qualcosa sui profili, tipo di usarli per fare le prove ma di non incorporarli nelle foto che poi mandi; mi pare qualcosa del genere, ma sto andando a ricordo... |
| inviato il 20 Febbraio 2020 ore 14:30
“ Quando Saal scrive di impostare il profilo in d50 è errato, ma questo errore lo fanno tutti gli stampatori. Il colore si imposta in relazione a dove deve essere pubblicata la foto. Se poi devi fare un foto album che verrà visualizzato "un pò ovunque" con vari tipi di luce, allora attieniti al d50. Diversamente, calibra il monitor per dove dovrà finire la foto. „ Grazie Made In Italy per il suggerimento. Pensavo e penso tuttora ci sia un sistema, un metodo, per avere una corrispondenza tra monitor e stampa. Seguo il tuo ragionamento. In casa ho luci alogene calde 3000k. Calibro il monitor a D50 . Se il monitor è D50,la luce in casa è 3000k allora perchè le foto stampate appaiono più "fredde"? Essendo osservate sotto una luce più calda seguendo questo ragionamento dovrebbero apparire più "calde". Mi viene da pensare così. |
| inviato il 20 Febbraio 2020 ore 14:42
Ho come l'impressione che che siamo entrati in un circolo vizioso dal quale non usciremo mai! Provo a fare una piccola riflessione/domanda: se hai calibrato il monitor D50 (quindi caldo) e la luce ambiente è 3000k (quindi calda) quale può essere l'effetto della tua visione del monitor e la conseguente azione in post-produzione? |
| inviato il 20 Febbraio 2020 ore 17:52
“ Grazie Made In Italy per il suggerimento. Pensavo e penso tuttora ci sia un sistema, un metodo, per avere una corrispondenza tra monitor e stampa. Seguo il tuo ragionamento. In casa ho luci alogene calde 3000k. Calibro il monitor a D50 . Se il monitor è D50,la luce in casa è 3000k allora perchè le foto stampate appaiono più "fredde"? Essendo osservate sotto una luce più calda seguendo questo ragionamento dovrebbero apparire più "calde". Mi viene da pensare così. „ Perchè probabilmente la luce che hai nella stanza la usi anche per post produrre. Il riflesso della luce da 3000 sbatte sul monitor/ambiente, dandoti una sensazione di maggior calore rispetto al d50 che stai calibrando. Dovresti guardare la foto con le luci completamente spente, così vedresti realmente il D50 che hai calibrato sul monitor, diversamente la luce ambiente influenzerebbe la tua percezione di calore sulla foto. Questa è l'unica variabile che mi viene in mente sul perchè non trovi corrispondenza. Prova ad accendere/spegnere la luce con la foto in mano, e il monitor davanti. Spegni così da vedere il D50 del monitor, poi accendi e guarda la foto stampata, e vedi se trovi maggiore corrispondenza. PS : Sicuro che sia 3000k? Io ho ordinato proprio recentemente una luce da parete da 2700k (incorporata ad un lume) ma una volta montata era una 4000k. |
| inviato il 20 Febbraio 2020 ore 18:32
Ho dato un occhio alla foto e al profilo di Saal (scusa per il ritardo ma sono stati giorni al fulmicotone). In effetti si nota un certo viraggio facendo un intento relativo:
 Non ci sono fuori gamma comunque. Invii il file in formato Jpg sRGB? Qualcosa fuori gamma ci va in effetti, ma è poca roba:
 Certo sarebbe interessante fare una misura con uno spettrofotometro e levarsi ogni dubbio... L'unico consiglio che posso darti è quello di uniformare le condizioni di visualizzazione. Lavora in uno spazio D50, monitor calibrato in D50, luci ambientali D50; le luci sono la parte difficile. Tieni presente che tra il bianco D50 e il bianco carta c'è un DeltaE di 2,5 circa, visibile, ma tuttavia piccolo. |
| inviato il 20 Febbraio 2020 ore 18:44
Ciao Sergio, Sì in JPEG sRGB, così chiede SAAL. |
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