| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 19:09
"pp, vale ancora la pena spendere tanto in obiettivi costosissimi?" A mio avviso, no , salvo il caso di avere sole in campo nel muso. E lo dico con circa 50 anni di Fotografia alle spalle, sempre stampata in formato minimo 30 x40 cm, dal 2008 in digitale, stampante professionale ed un corredo professionale di Zoom Nikon F 2,8, la triade, un altro zoom Nikon 28 - 300 F 3,5 - 5,6, detto "Il Cesso" da moltissimi, 3 fissi Nikon "buoni", macro, 105 e 60 F 2,8, gli ultimi nati, il 180 F 2,8 AFD, un 35 mm F 1,4 Sigma Art, un 50 mm F 1,4 Sigma Art, uno Zeiss Milvus 18 F 2,8 ed uno Zeiss Milvus 25 F 1,4, gli ultimi due ottiche "fenomenali", e lo sono davvero. Se sei bravo in fotoritocco, se sai il fatto tuo in fotoritocco, dalle foto fatte con ottiche normalissime, a quelle fatte con i fenomeni, in stampa anche A2, la differenza non la vedi. A pellicola, da una foto fatta con ottica normale a quella fatta col fenomeno, tutto il resto uguale, c'era un abisso come qualità, in digitale la differenza in pratica è nulla. E' talmente elevato l'impatto del fotoritocco che recupera bene le pecche dell'ottica praticamente sempre. Occhio poi che il fotoritocco fatto bene è completamente invisibile anche ad occhio esperto. A me piacciono le cose fatte bene, le ottiche fatte bene, e ci spendo, ma il più delle volte, da una foto fatta col 25 Milvus, 2350 euro, ad una fatta con 28 - 300, 900 euro, usati come si deve entrambi, su A3 la differenza non la vedi, su A2 qualche rara volta. L'unico vantaggio dei fissi buoni è il trattamento antiriflesso buono, in pratica solo quello: se scatti col sole nel muso, con gli Zeiss lo scatto a casa ce lo porti, con le altre ottiche non è affatto detto, io ho comprato gli Zeiss dopo sequele di moccoli su foto tipo questa
 Cliccare sulla foto per vederla grande! Mi ci sono voluti un sacco di scatti per farne uno senza riflessi o flare serio, con lo Zeiss ne bastava uno. Lo sfocato si aumenta benissimo in fotoritocco, fare di una scatto ad F 5,6 uno scatto ad F 2 è un volo e non si vede nulla. |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 19:13
Dipende anche dal genere di foto che si fanno. Ad esempio io prediligo le foto ai monti lontani con teleobiettivo per costruire panorami. Il problema maggiore che incontro è la turbolenza atmosferica, un tele Sony 200-600mm con il caldo estivo è difficilmente utilizzabile oltre i 300mm. a meno che salire molto in quota al mattino presto. D' estate utilizzerò il 70-300, che è pure più leggero del 200-600. D' inverno questo 200-600mm va molto meglio con l' atmosfera più fredda, ma bisogna evitare di fare foto in direzione di fabbricati riscaldati ( Baite o gruppi di case, anche se sono un pò lontane, "muovono" l' atmosfera e rovinano le foto ). Concludo dicendo che nel mio caso spendere 14000 euro per un fisso da 600mm F/4 sarebbe una spesa inutile, le mie foto sarebbero identiche a quelle fatte con lo zoom Sony FE 200-600, che è pure più leggero e facilmente trasportabile. Sulla PP, non credo che si possano "ricostruire" dettagli rovinati dalla turbolenza atmosferica, quindi mi tengo le foto rovinate e con la PP magari tolgo un pò di foschia. |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 19:22
“ Lo sfocato si aumenta benissimo in fotoritocco, fare di una scatto ad F 5,6 uno scatto ad F 2 è un volo e non si vede nulla. „ Se lo sfocato è tutto più o meno alla stessa distanza potrebbe anche essere (voglio però vederti a sfocare lo sfondo lasciando nitidi i capelli al vento in un ritratto), ma se c'è una gradualità dello sfocato, cioè oggetti a distanze diverse con grado di sfocatura diverso, come fai a mantenere le differenze se applichi una sfocatura uniforme? Se la sfocatura artificiale è abbastanza forte ti annulla la gradualità e l'effetto sarà innaturale. Bisognerebbe essere veramente dei maghi del fotoritocco e perderci un bel po' di tempo. |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 20:20
"voglio però vederti a sfocare lo sfondo lasciando nitidi i capelli al vento in un ritratto), ma se c'è una gradualità dello sfocato, cioè oggetti a distanze diverse con grado di sfocatura diverso, come fai a mantenere le differenze se applichi una sfocatura uniforme?" Si fa in PP. Scontorni bene i capelli, oggi si può scontornare al capello, poi dallo scontorno fai un Canale Alfa, da quello ci fai la maschera di sfocatura ed usi il filtro Sfocatura con Obiettivo, e scegli focale e diaframma, eventuale postertizzazione delle alte luci, etc. Per la roba a distanza diversa, il filtro ne tiene conto. Questa, ma ne ho diverse, è stata "pompata" un po' in fotoritocco,come sfocato
 Cliccare sulla foto per vederla grande! |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 20:44
Io dico che come in tanti altri settori fra il patume e il top c'e' tanto da scegliere... in fotografia credo che un discreto-buon obiettivo giovi sempre. Sicuramente e' meglio saper trattare l'immagine dall'inizio (scatto-luce) alla fine PP con un "media gamma" che non avere il top del top e fare castronate tecniche. |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 20:45
“ Questa, ma ne ho diverse, è stata "pompata" un po' in fotoritocco,come sfocato „ Infatti si vede subito. Per sfocare lo sfondo hai dovuto comprendere nella sfocatura anche i capelli; le punte dei capelli sui lati sono parecchio sfocate pur essendo più o meno alla stessa distanza della forcina che è perfettamente a fuoco. Se la foto fosse a risoluzione originale si vedrebbe ancora di più, direi che non è proprio l'esempio adatto. |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 20:51
“ avevo premesso che la considerazione che ho fatto ha senso solo se rivolta all'utenza di enthusiastic consumer in campo fotografico, ovvero (per come la intendo io) persone che hanno forte passione nella foto intesa come hobby „ Ma perché per hobby non può servirti un obiettivo luminoso? O magari in viaggio un obiettivo più resistente a polvere e pioggia? Certo puoi coprirlo ma la cura costruttiva sarà sempre un plus e una garanzia in più. Ovvio che se la foto non la fai non muore nessuno ma potendoselo permettere perché non prenderlo? |
user177356 | inviato il 03 Febbraio 2020 ore 20:54
Ho foto decisamente soddisfacenti fatte con una RX100 prima serie e postproduzione molto spinta (denoising, sharpening, etc.). Adesso ho solo obiettivi Canon EF L, ma quelli con un rapporto qualità/prezzo molto buono (come il 16-35 f/4 o il 135 f/2). Non ho mai sentito la necessità di passare ai "fratelli" più blasonati (come il 16-35 f/2.8), anche perché scatto quasi esclusivamente su treppiede e l'apertura maggiore non rappresenterebbe un grande vantaggio. Senza postproduzione, comunque, smetterei di fotografare. Qualcuno qui mi ha detto che ho un approccio più da grafico che da fotografo, ma le classificazioni lasciano il tempo che trovano. |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 21:55
Il nocciolo della discussione è questo “ ................ Credo di aver raggiunto un discreto livello di padronanza nell'uso di alcuni software e suite per la pp. Più padroneggio i software, più mi accorgo di quanto tendenzialmente meno apprezzabile sia la differenza tra foto scattate con obiettivi di pregio e quelle sparate con lenti molto meno costose e performanti. Vista l'evoluzione lato software (photoshop, c1, dxo, on1, i vari topaz) per chi scatta solo per divertimento ha ancora senso spendere su obiettivi di fascia alta quando lo stesso risultato praticamente si ottiene con lenti che magari costano un terzo? ............. „ e secondo me è un ragionamento molto condivisibile. Lo è tanto che viene da farsi anche una altra domanda: "ma siamo sicuri che, da un punto di vista pratico e per un uso non esageratamente specialistico, il FF sia sempre così superiore all'APS C?" Quando nel 2010 passai da D90 a D700 ero sicuro, ancor di più lo ero passando a D800. Ora qualche dubbio mi viene..... |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 22:13
“ La “plastica” permette di costruire ottiche eccellenti e viene utilizzata su quasi tutte le migliori ottiche esistenti. „ Anche il metallo, anzi meglio e zeiss e leica lo dimostrano |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 22:17
“ Certo, foto di paesaggi su cavalletto, scattate a f. 8, pluritrattate in post produzione, non consentono di vedere le differenze qualitative tra due obbiettivi, se non al microscopio, ma pensare di avere la stessa definizione di un uccello in volo con un obbiettivo da 1.000 euro rispetto a uno da 10.000 è un'illusione, qualunque sia la post produzione. „ se un obiettivo non è nitido, puoi applicare tutte le tecniche di maschera di contrasto, ma non ti dà i dettagli che cerchi. Poi decidere di acquistare un obiettivo di ampia apertura per avere uno sfocato eccezionale, io lo considero una tavanata galattica. L'importante che ai diaframmi che adopero, l'obiettivo abbia il dettaglio che cerco. |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 22:23
con un ottica top ..il file e 'gia pronto...con ottica meno performante...no..passi ore a post produrre.. personalmente preferisco impiegare quel poco tempo che ho a disposizione a fotografare e a divertirmi |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 22:45
Il senso lo ha o meno non in relazione alla pp, ma in relazione all'uso. Ha senso una lente super per un'immagine da mettere su Instagram? Ha senso un sensore ff da 47 MP per una foto da stampare 10x15? Ha senso spendere 10 ore per la pp per una foto che sarà vista su schermi di smartphone da 2 soldi non calibrati? Ha senso scattare a f2 per tenere gli ISO a 3200 invece che scattare a f4 e avere gli ISO a 8000, se tanto poi ridimensionando per stampare 10x15 il rumore sparisce? No, non ha senso. Quindi dipende sempre da cosa uno deve fare. Ma la fotografia é anche piacere e a qualcuno piace fare foto più che stare dietro un computer e quindi si prende una lente con la resa che gli piace e ci fa le foto, a qualcuno invece piace più stare dietro a un monitor e si prende un culo di bottiglia per poi passare 2 giorni a farlo sembrare uno Zeiss (ammesso di riuscirci). In mezzo c'é la maggior parte degli amatori che prende la lente che può permettersi e si accontenta di quello che esce, magari aggiustandolo un poco in pp. |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 23:00
Le caratteristiche delle ottiche non possono essere ridotte solo alla nitidezza/dettaglio. Sinceramente ci sono una miriade di caratteristiche che possono essere molto più importanti in base al nostro modo di fotografare. Inoltre non concordo sul fatto che un fotoamatore non fotografi in condizioni avverse, io ad esempio amo le mareggiate per cui capita spesso di fotografare a pochi metri dove infrangono le onde e magari mentre piove. Non me lo ordina il medico ma amo farlo, i mezzi vanno usati e ci devono far divertire. |
| inviato il 03 Febbraio 2020 ore 23:02
io ho una “ forte passione nella foto intesa come hobby. „ e scatto con la pioggia, nel deserto e in luoghi lontani per il piacere di scattare e non per lavoro. Questo evidenzia ancora una volta che le scelte sono molto personali ed è difficile trovare risposte valide per tutti. |
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