| inviato il 28 Gennaio 2020 ore 20:43
Zombie chi può! |
| inviato il 28 Gennaio 2020 ore 20:51
Lo Penso anch'io. Queste epidemie come iniziano così svaniscono dalle cronache. Sars ebola aviaria che fine hanno fatto? e la Mucca pazza? |
| inviato il 28 Gennaio 2020 ore 20:57
La mucca pazza, che io sappia è morta in manicomio.. triste e sola. |
| inviato il 28 Gennaio 2020 ore 21:10
Gatto matto |
| inviato il 28 Gennaio 2020 ore 21:14
“ Liberi di sbugiardarmi ma scommettiamo che tra una settimana sarà tutto finito e non ne parlerà più nessuno? „ un mese. |
| inviato il 28 Gennaio 2020 ore 21:20
Ma speriamo, sarei molto felice di darvi ragione ragazzi miei |
| inviato il 28 Gennaio 2020 ore 21:35
Ippocondita ? |
| inviato il 28 Gennaio 2020 ore 21:41
Considerando le 2 settimane di incubazione, questo il dato piu verosimile al momento, dire che tra una settimana sarà acqua passata non ha molto senso. Diciamo che tra 4 / 6 settimane si potrà capire se le misure adotatte sono state tempestive e sufficienti per controllarne la diffusione oppure no. Pare inoltre che possano facilmente esserci portatori che non presentano sintomi ed alcuni di questi potrebbero facilmente essere giunti in europa. Sul vaccino poi bisogna considerare che è si possibile ma al momento pare non esser stato ancora realizzato, per cui anche se fosse realizzato e prodotto molto velocemente, tra produzione di massa e successiva campagna di vaccinazione passeranno diverse settimane se non mesi. Quindi ok nel non lasciarsi prendere a facili allarmismi però non mi pare nemmeno che sia il caso di sottovalutare un rischio potenziale. |
| inviato il 29 Gennaio 2020 ore 0:33
“ Il discorso che fai Sull autodistruggersi, drogarsi, bere, fumare non regge proprio il confronto, quello che fa male a te fa male solo a te punto, non rechi danno agli altri. „ Gli esempi che ho citato (fumo, alcol, obesità, troppo lavoro, ecc.) erano calzanti poiché erano in risposta a chi ha detto che "non vaccinarsi e ammalarsi comporta un danno in termini economici, un aumento della spesa a carico del servizio sanitario bazionale". Certo, anche io che sono ignorante arrivo a capire che se fumo (e io non fumo), bevo (e io non bevo se non moderatamente e saltuariamente), sono obeso (e non lo sono) e faccio una vita poco sana (io faccio una vita sana), faccio del male solo a me; ma, ripeto, si parlava di costi a carico della collettività, andate a rileggere la discussione e in particolare l'intervento a cui rispondevo: “ mah...forse perchè le complicazioni di una malattia sono più costose di una semplice iniezione? forse perchè se una malattia lascia strascichi a vita, la persona pesa sul SSN a vita, invece che per il costo di un'iniezione? forse perchè ci sono persone che sono a rischio, e senza i vaccini rischiano di morire? anziani con patologie pregresse, trapiantati, malati di cancro, immodepressi, bambini con patologie genetiche, ma chi se ne frega, che schiantino pure eh? ? „ è chiaro che i miei esempi riguardavano l'aspetto inerente ai costi per il SSN. |
| inviato il 29 Gennaio 2020 ore 0:55
“ A questo c è da aggiungere che oggigiorno c è una mancanza di rispetto generale. Un tempo quando si era malati si stava a casa per non contagiare nessuno. Adesso hanno tutti troppo da fare.... „ Sarei d'accordo con te ma purtroppo la dura realtà è che per molti, me compreso, mettersi in malattia può comportare grossi problemi poiché significa non essere sicuri di poter rispettare impegni e scadenze, scadenze alle quali sono legati specifici obiettivi personali e dei capi con conseguenze economiche negative soprattutto per loro (poiché proporzionali ai propri stipendi e loro guadagnano molto più di me). Riesci a immaginare le conseguenze se per una mia malattia a loro sfumano migliaia di euro? Se io sto male non c'è qualcuno che mi sostituisce, un minimo può sopperire un componente del gruppo di lavoro (come io faccio con lui o con loro) ma non più di tanto perché lui deve fare il suo e i tempi (per la famosa "efficienza" che tutti auspicano) sono calcolati al millesimo (e poi decurtati di un po' ). Se io a due settimane dal termine del lavoro mi assento una settimana per malattia significa che nella settimana che mi resta devo fare il lavoro che normalmente farei in due settimane. Hai idea di che cosa significa? Non tutti i lavori sono così; l'impiegato dello sportello postale quando torna non trova i clienti che lo aspettano dalla settimana precedente; qualcuno lo ha sostituito e il lavoro in qualche modo è proseguito. Ma sicuramente anche lui sarà sotto pressione perché il suo capo ha a disposizione un tot di persone e queste dovranno dividersi il lavoro di chi è assente, pena far risultare inefficiente l'ufficio per via di ritardi, lungaggini, ecc. Alla prima malattia ok, alla seconda mmmmmm, alla terza sei guardato male, alla quarta volta (o quarta settima) rischi un calcio nel sedere. Tutti auspicano che si lavori per obiettivi e che venga misurata l'efficienza, vero? Beh quelle che ho rappresentato sopra sono le conseguenze di questo modo di lavorare che, di fatto, elimina o comunque limita molto, le tutele che i nostri genitori e nonni hanno faticato per ottenere, tra queste anche il diritto a stare a casa se si è malati. Queste nuove forme di lavoro sono il moderno "cottimo". Ecco, Morgana, perché molte persone vanno al lavoro anche se sono malate |
| inviato il 29 Gennaio 2020 ore 1:11
“ @Maurizio Catti Riprendendo la penultima pagina direi che consigliare di “starsene zitti” per tanta ragione si pensi di avere è sempre sinonimo di prepotenza oppure comodità visto che si parla su un forum in scuro senza sapere con chi si dialoghi. „ Sì , forse leggendo la mia risposta dalla parte dell'interlocutore appare un po' prepotente e ti chiedo scusa , ma non intendevo dire "stai zitto ! " è che sono abituato ad una regola che vigeva nei tavoli di lavoro quando lavoravo e il team si riuniva, che era questa : 1 Non sono informato sull'argomento = stò zitto e mi informo 2 Sono informato ma non ho capito = stò zitto e cerco di capire 3 Sono informato ed ho capito = parlo serviva per non fare brutte figure e non spargere false informazioni (fake news) . E' una regola che mi sembra anche condivisibile e aiuta a recuperare autorevolezza oltre che apportare utili contributi alle discussioni . |
user12181 | inviato il 29 Gennaio 2020 ore 7:42
"Se io sto male non c'è qualcuno che mi sostituisce, un minimo può sopperire un componente del gruppo di lavoro (come io faccio con lui o con loro) ma non più di tanto perché lui deve fare il suo e i tempi (per la famosa "efficienza" che tutti auspicano) sono calcolati al millesimo (e poi decurtati di un po';-)). Se io a due settimane dal termine del lavoro mi assento una settimana per malattia significa che nella settimana che mi resta devo fare il lavoro che normalmente farei in due settimane. Hai idea di che cosa significa? " Significa che sicuramente ti vaccini. Ma tu non ti vaccini, o almeno sostieni il principio morale di rifiutare la vaccinazione, se ho capito quel che dicevi (sono andato a ricontrollare un paio di volte, mi pare che questo dicevi). In sostanza, sempre se ho capito bene, preferisci andare al lavoro e mettere nei guai anche gli altri del gruppo di lavoro, o almeno difendi il sacrosanto diritto morale di farlo. C'è chi va al lavoro con un semiautomatico e stermina i colleghi per sfogare le proprie frustrazioni, io stesso qualche volta ci ho quasi pensato (più che di sterminare i colleghi, di abolire in qualche modo la venerabile e infernale istituzione per la quale lavoravo, da tutti peraltro ritenuta indispensabile) e chi preferisce le armi biologiche... Ma devo aver capito male. |
| inviato il 29 Gennaio 2020 ore 7:46
Intanto ho appena saputo che nella mia città si aprirà a breve un megastore cinese. Questo è un attacco batteriologico vero e proprio! |
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