| inviato il 11 Gennaio 2020 ore 21:57
Quella persona non faceva quasi niente in post, solo poche e piccole regolazioni, il suo intento era far uscire lo scatto come lo voleva lui direttamente dalla macchina e spesso ci riusciva. Forse per questo riuscivo a distinguere con che macchia aveva eseguito la foto, molto dipendeva dai toni dei colori e in uno scatto in bianco e nero non credo sia possibile ( almeno per me ) riconoscere l' apparecchio |
| inviato il 12 Gennaio 2020 ore 10:41
Certo e' che se fosse vero e confermato che e' piu' funzionale ed efficace partire dal neutro per poi "dipingerci" sopra, le implicazioni sarebbero ben pesanti. Vorrebbe dire che la fotografia e' cambiata molto in questi anni. |
| inviato il 12 Gennaio 2020 ore 11:16
“ Vorrebbe dire che la fotografia e' cambiata molto in questi anni. „ Ma no, dai: Voglio rappresentare la bellezza cruda che le lenti riescono ad immortalare con efficacia, senza interferenze artistiche Questo diceva Weston un secolo fa... Non che direttamente debba entrarci col ragionamento, ma così, come tassellino in più sulla lettura della cosa. Ovvero, potrebbe suggerire che la "neutralità" (magari in quel "bellezza cruda") possa non essere necessariamente la premessa per pesanti azioni successive. Nel senso che il "dipingerci sopra" (se bene intendo, ti riferisci a una post a cui è demandato il compito di caratterizzare pesantemente e in modo quasi esclusivo) fortunatamente può andare da zero a dieci Poi probabilmente sono traviato dal monocromatico, e parlando di colore le mie sono solo bischerate |
| inviato il 12 Gennaio 2020 ore 11:51
“ Non e' meglio disporre di un mezzo neutro su cui partire a lavorare nella direzione necessaria? „ +1 E oltre (o in alternativa) al neutro, se possibile, un mezzo che sia pure scarso, o quanto meno giudicato tale! |
| inviato il 12 Gennaio 2020 ore 12:12
A parlar di filosofia qua dentro si rischia di essere linciati o spernacchiati di brutto , ma il buon vecchio Aristotele parlava di techne, episteme, phronesis, sophia e nous . Ora a me pare che la gran parte di coloro che impugnano una macchina fotografica si muovano più o meno (più meno che più ) nell'ambito dei primi due termini e degli altri non abbiano alcuna coscienza. Se il tuo unico fine è produrre un'immagine e non produrre un'immagine attraverso la quale confrontarti con la complessità di ciò che esiste ed esprimere il tuo essere qui e la tua visione del mondo, sarai fatalmente preda degli oggetti che usi e ne sarai asservito. Se non hai nulla da dire finirai per dire quel che dice la maggioranza degli altri e quel che la "macchina" (i corpi, gli obiettivi, i software) ti "impone". Ci penso ogni volta che vedo le solite battaglie della secchia rapita tra chi ha Canon e chi ha Sony, con questi ultimi, se mi è concesso dirlo, particolarmente ossessionati dalle mirabilie tecnologiche. |
| inviato il 12 Gennaio 2020 ore 12:27
Si, ma se hai qualcosa da dire.. non e' che il mezzo piu caratterizzato sia nel tuo caso un vincolo espressivo? Alla fine tutti noi pratichiamo una fotografia funzionale. Sono pochi quelli che fotografano per urgenza. |
| inviato il 12 Gennaio 2020 ore 12:28
I fotografi del passato avevano una fotocamera di riferimento . Ma più che queste avevano delle delle focali che amavano . É normale . All”iniziò il fotografo usa tutto perché non sa il suo percorso : bn , colori , tele , grandangolo , zoom sempre usato agli estremi . Poi incomincia a scartare . Alla fine arriva a uno stile . E quando diventa riconoscibile ha vinto . Il fotoamatore invece accumula enorme quantità di inutile attrezzatura perché per lui la fotografia é un feticcio , non una stampa su carta . Date un occhiata ai profili qua dentro . Le foto di conseguenza saranno le più disparate , di tutti i generi , con tutte le focali e di tutte le pp . Perché fondamentalmente sono prove del giocattolo nuovo . La differenza è questa . I fotografi professionisti spesso non hanno nemmeno L”attrezzatura . La affittano Perché hanno già in testa l risultato finale . Il fotoamatore vuole il possesso del giocattolo . Perché fondamentalmente non capisce la bontà/disgrazia del risultato . Dello stile non gliene frega nulla . Gli interessano solo i like . |
| inviato il 12 Gennaio 2020 ore 12:32
Si ma... allora LastPrince, perche possiedi una leica? |
| inviato il 12 Gennaio 2020 ore 12:35
Trovo il discorso molto interessante. Purtroppo sono piuttosto ignorante in materia artistica, ma ricordo un documentario, forse sulla pittutura barocca, ma non ci giurerei, in cui la scoperta di un nuovo tipo di pigmento, permise ai pittori di inserire nei quadri dettagli e trame cosi' fini, che permettevano di ottenere risultati fino ad allora semplicemente impossibili da raggiungere. Ovviamente vi fu in quel periodo, un fiorire di dipinti diciamo in 4k. Parliamo poi dell'aerografo, che consentendo un numero infinito di graduazioni di colore, permetteva di rendere un'immagine indistinguibile dalla realta'. All'altro estremo abbiamo gli acquerelli, semplici macchie di colore utilizzate per definire il tutto (cercate gli acquerelli di Hugo Pratt per averne un'idea). Ora in fotogafria, tutte queste "opzioni", semplicemente non esistono, la pdc sara' sempre limitata, in scarsa luce, avro' sempre rumore, il frame sara' sempre rettangolare etc etc. il tutto per dire che la fotografia e' inesorabilmente legata allo strumento che la produce, e quindi e' il fotografo che e' costretto ad adattarsi allo strumento. Ovviamente vi sono alcune "opzioni" che il fotografo puo' scegliere. Focale, obiettivo, etc etc, ma sono opzioni molto limitate. Poi, per chi desidera avere accesso a infinite possibilita', c'e' Photoshop, ma qui si aprirebbe un scontro di religioni che non mi pare sia il tema del 3d. |
| inviato il 12 Gennaio 2020 ore 12:41
Perché non mi chiedi perché posseggo una Ricoh rf 500 40mm fissa ? O perché non mi chiedi perché uso la polaroid in bn ? Riguardo alla Leica é perché ho capito da tempo quale sia la mia focale preferita per le foto che voglio fare . Varia da 28 a 40 mm . Ho iniziato con la Ricoh con un fisso 40 mm , penso dipenda da lì . Perché detesto le macchine grosse che poi uno lascia a casa . Perché mi piacciono le focali con aperture ampie . Perché , last but not least , trovo che l'estetica di una macchina fotografica sia importante per il risultato finale ( folle vero ?) Uno può arrivare a 300 allora con una Nissan GT-R o con una Porsche . Diciamo che mi divertirei più con una Porsche . Infatti non comprerei mal la Leica SL. |
| inviato il 12 Gennaio 2020 ore 12:43
Ma Enzillo, il dubbio e' appunto questo. Se si registra e documenta, lo strumento dovrebbe essere il piu' imparziale possibile. Appena si raggiunge l'urgenza di comunicare qualcosa di te stesso attraverso la fotografia e' necessario, come sostiene Degas, oltrepassare techne per raggiungere altre regioni che permettano di imprimere qualcosa di piu personale nell'immagine. Ma allora, perche' non liberarsi delle zavorre? |
| inviato il 12 Gennaio 2020 ore 12:46
“ Perché non mi chiedi perché posseggo una Ricoh rf 500 40mm fissa ? O perché non mi chiedi perché uso la polaroid in bn ? „ semplicemente perche non sapevo che tu le avessi. Il senso della domanda pero' non cambia. |
| inviato il 12 Gennaio 2020 ore 12:48
Lo so . Però mi piace che quando uno ha una Leica venga etichettato in una maniera ben precisa , cosa che non accade con tutte le altre fotocamere del mondo . Si chiama giudizio . |
| inviato il 12 Gennaio 2020 ore 12:53
no guarda.. non mi interessa Leica o sigma, mi interessa come una fotografia sigma sia riconoscibile da una fotografia leica a priori. |
| inviato il 12 Gennaio 2020 ore 12:56
Mah Salt.... una risposta definitiva non so se sia pensabile. Non foss'altro perché quel qualcosa che tu vuoi imprimere, a volte può avere forte collegamento col mezzo, altre no. Prendiamo due esempi concreti, di persone che hanno mostrato un certo valore. - Scianna, fotografo: guardando le sue fotografie credo che chiunque possa supprre che, grossomodo, un attrezzo efficiente valga l'altro. - Dario Argento, regista: in un'intervista dice espressamente che per quel che voleva (in Suspiria forse, ma potrei sbagliare) gli era essenziale quel tal tipo di pellicola, difficile a trovarsi, che esprimeva esattamente quel che lui aveva in testa. Detto questo, parere mio ovviamente, in alcuni casi lo strumento specifico può avere un ruolo decisivo ed essere imprescindibile (vabbè, imprescindibile o quasi...), in altri essere fondamentalmente irrilevante. Comunque qualsiasi fotografante, checché se ne dica, io sono convinto che con i mezzi che utilizza stabilisca una qualche relazione (siano essi un apparecchio o una pellicola o altro ancora). E a farmelo pensare è quel che ho sempre visto, letto, sentito dichiarare |
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