RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Digitalizzare diapositive con Sigma 105 macro


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » Digitalizzare diapositive con Sigma 105 macro





avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2020 ore 10:40

Riguardo alla fonte luminosa si dovrebbe considerare anche l indice di resa cromatica...Cri


avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2020 ore 10:54

Infatti non a caso avevo indicato l'uso di un piccolo flash diffuso da un set di vetri smerigliati fotografici.

i led colorano molto la luce. Servono per illuminare durante le operazioni di messa a fuoco e preparazione allo scatto.
Ma non danno un buon risultato se usati per scattare.

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 14:21

Sinceramente trovo poco pratico l'uso di un flash,una luce costante facilita molto la messa a fuoco

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 14:25

Riguardo alla fonte luminosa si dovrebbe considerare anche l indice di resa cromatica...Cri


Grazie per la dritta

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 14:44

Ovviamente credo ci sia tanta differenza tra intervenire sulla parte gelatina ( appena satinata ) e quella del supporto del film ( parte liscia)


Non ho capito cosa intendi per "parte gelatina"

Comunque io le DIA le ho sempre pulite soffiando con la pompetta che uso per pulire il sensore e se non basta (molto raramente) uso un pennellino morbido

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 15:04

Per "parte gelatina" si intende il materiale sensibile sul supporto plastico o film. E La superficie dove risiede l'immagine ed è estremamente e delicata.

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 15:42

Per pulire le pellicole da sporco ostico si usa in genere questo:
www.freestylephoto.biz/2212-PEC-12-Film-Cleaner-4-oz.-Bottle

www.amazon.com/Photographic-Solutions-PEC-12-Emulsion-Cleaner/dp/B00SY
più queste:
www.ncitaliafoto.com/pulizia/596-pec-pad-10x10cm-confezione-da-100-pz-

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 15:51

Ho eseguito tempo fa la digitalizzazione delle mie dia e negative.

Avevo a disposizione un ingranditore e un proiettore dia.

Ad entrambi ho tolto gli obiettivi, così sono diventati dei perfetti retro-illuminatori a luce guidata/puntiforme (importantissimo se si vuole nitidezza nella riproduzione).

Con l'ingranditore ho usato il 55mm, con il proiettore ho dovuto usare il 105mm macro per avere una maf minima tale da non sbattere contro il bocchettone del proiettore

Unico accorgimento è ridurre parecchio la luce del proiettore, basta prendere una lampada da 40-50w alla GBC di idoneo voltaggio.

I negativi li ho fotografati con l'ingranditore
le diapositive con il proiettore dia, meglio fissare tempo-diaframma-ISO altrimenti le foto notturne vengono corrette in diurneMrGreen

Questo era l'accrocchio con l'ingranditore





Questo cosa si può ottenere.








avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 15:56

Come assicuri il perfetto parallelismo di tutti quanti gli elementi?

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 15:57

conviene anche

- pulire bene le dia con un pennellino morbidissimo, togliere la polvere poi è una menata pazzesca
- fotografare il lato della emulsione (quello opaco), per avere più nitidezza e focheggiare sulla grana.
- In PP poi bisogna ribaltare dx-sx per ristabilire i lati che vengono invertiti

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 15:57

Per quanto riguarda il tipo di illuminazione la luce flash non è il massimo,quello che invece è importante è l'omogeneita su tutto il campo e la conoscenza della temperatura di colore
della stessa.

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 16:00

Come assicuri il perfetto parallelismo di tutti quanti gli elementi?


volendo usi una bolla, comunque se non sono ben allineati e paralleli lo vedi dalla immagine che scatti, che non è perfettamente rettangolare.
In PP poi ormai si fanno miracoli.... direi che non è un problema, il diaframma è meglio sia almeno a f8

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 16:03

Per quanto riguarda il tipo di illuminazione la luce flash non è il massimo,quello che invece è importante è l'omogeneita su tutto il campo e la conoscenza della temperatura di colore
della stessa.


le alogene sono a 3000 °K mi pare, ma se scatti in raw (che conviene sempre) non è un problema.

La quadra più complicata fu con i negativi colore, quel maledetto supporto arancio è bene neutralizzarlo in partenza con dei filtri da ingranditore, io usai quelli per il Cibachrome

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 16:22

Gian Carlo,vero ma conoscendo già in partenza i gradi Kelvin eviti di doverti sbattere in seguito.
Per quanto riguarda l'apertura è preferibile usare il diaframma a cui l'ottica dà la resa migliore ed inoltre conviene usare l'autoscatto.

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 16:23

Per duplicare io uso:

prima una D800 ed ora una D850

Prima usavo un Nikkor micro 55 f3.5
ora uso uno Zuiko 80 macro 1:1

Il tutto montato su soffietto Nikon con relativo portadiapositive.

Per illuminazione: prima impiegavo i flash (due)
Ora impiego i led.

Flash o led garantiscono una buona resa cromatica, non vedo altre alternative.

Importantissimo: i settings di macchina sono mirati al minore contrasto in assoluto: nel caso della D850 il picture control è impostato a FL (FLAT) se la tua fotocamera non ha questo profilo colore, imposta quello più neutro disponibile.

L'esposizione è manuale (tempo e diaframma fissi) e correggo manualmente la sensibilità per ottimizzare la resa sulle luci o sulle ombre del duplicato. Spesso controllo il duplicato per vedere se ci sono luci bruciate, nel caso correggo la sensibilità per ottimizzare il risultato quanto più possibile.

La temperatura cromatica è impostata su auto ma... è un terno al lotto perché il risultato dipende molto da quanto è invecchiata l'emulsione. Personalmente, impiego un pannello dorato per eventualmente scaldare le diapositive troppo blu, preferisco fare così che cercare di recuperarle in PP, è più facile ed in genere il risultato è più accattivante.

Prima scattavo con l'otturatore meccanico (D800)
Ora impiego il live view e l'otturatore elettronico, i vantaggi sono che vedo immediatamente nel mirino se la dia è impolverata (le dia sono SEMPRE impolverate) e vedo immediatamente il risultato finale.

Le differenze tra un 55 ed un 80: sono passato all'80 perché è una lente sviluppata allo scopo ed è migliore sul rapporto 1:1 ma non è che il 55 fosse da buttare...
Resa ottica a parte, la grossa differenza è la distanza di lavoro tra fotocamera e diapositiva, che è quasi raddoppiata da 55 a 80, di conseguenza: usando un 105 penso andrai a fotografare il soggetto a circa 20 cm dalla lente.

Questo non è un problema avendo gli attrezzi giusti ma... è difficile trovarli.

Senza dilungarci sulla scelta soffietto o altri accrocchi per fotografare, c'è comunque un punto fondamentale che va considerato: la distanza tra lente e diapositiva deve essere OBBLIGATORIAMENTE occupata e oscurata da un soffietto o altro (un tubo nero) che impedisca alla lente di essere illuminata da qualunque altra fonte di luce che non venga dalla diapositiva. Senza questo, i risultati saranno inevitabilmente da buttare a causa di interriflessioni/flare/velature.

Altro aspetto fondamentale: la diapositive devono essere pulite in maniera maniacale (il ché allunga i tempi) ma non solo, anche il vetrino trasparente del portadia deve essere pulitissimo, perché anche quello diventa immediatamente un ricettacolo di polvere quanto se non più delle dia stesse.

Ovviamente: le dia si duplicano come si guardano (non ho mai valutato l'opzione di fotografarle rivoltate) di conseguenza la parte emulsionata deve stare all'esterno (rispetto alla lente) ma, come detto, la polvere, depositata che sia sulla parte lucida, sull'emulsione o sul vetrino, si vede tutta, sempre e benissimo. Perciò: pulire, pulire, pulire con pennellino, pompetta, ed anche panno in microfibra.

Attualmente sono ad oltre 10k dia duplicate, ma ben lontano dalla fine

Se servono altre spiegazioni... sono qui

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 243000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.






Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me