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La solitudine di un fotografo


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avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2020 ore 1:19

Non é mia .
É di Baudelaire .
Ma fondamentalmente sono d'accordo .

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2020 ore 1:27

Per come la vivo io, la fotografia è un mezzo per raccontarmi. Certamente come tutti mi capita di fare foto quando sono in giro, al mare, in vacanza, a cena con gli amici e allora sforno le solite fotine-ricordo. E forse anche in questi casi racconto qualcosa di me.

Ma principalmente cerco il progetto, l'idea, lo spunto per sbottonarmi, uscire dai vestiti e far vedere un po' di pelle. Quella con le cicatrici e i lividi o quella abbronzata e gaudente, dipende...

Perché in fondo, una valvola di sfogo ci vuole per digerire le bastonate che la vita ci rifila, no?

E lo faccio in solitudine, dal momento in cui scarabocchio sul blocco notes il primo abbozzo di idea, fino a quando decido se lo scatto debba prendere la strada del cestino oppure il percorso verso la stampante.

Successivamente ci può essere qualcuno che dice di apprezzare il mio racconto e altri che non gradiscono, si sa: è il destino di ogni storia.
Quello che ritengo fondamentale è cercare di comunicare qualcosa e, se anche minimamente ci riesco, qui termina la mia solitudine.

avatarjunior
inviato il 07 Gennaio 2020 ore 1:41

Premessa, uso la macchina da pochissimo tempo rendendomi sinceramente conto di fare dei pessimi scatti ma mi diverto. Detto questo per pararmi il sedere, credo che si debba distinguere un tratto di personalità, la piacevolezza della solitudine (che la fotografia così come pescare ti consente di coltivare ma anche semplicemente facendoti una camminata per i fatti tuoi) dal desiderio di congelare quello che vedi nel miglior modo possibile (esteticamente parlando). E poi, anche se personalmente amo avere momenti in cui starmene da solo (senza macchina e senza canna da pesca), non credo molto "all'umiltà" del solitario che non desidera mostrare i suoi lavori o far vedere cosa ha pescato perché qualcuno gli dica "che bel pesce grosso". In fondo, ma neanche troppo in fondo, esiste anche il sano narcisismo.

user19933
avatar
inviato il 07 Gennaio 2020 ore 2:32

L'opinione di Baudelaire ha però un vizio filosofico-esistenziale di fondo. Da bravo dandy era votato all'individualismo più sfrenato. Non poteva, lui, concepire il fatto che le parole “arte” e “riproducibilità” stessero nella stessa frase. Non tollerava un abito confezionato che non fosse un pezzo unico tagliato e cucito addosso a se stesso e neppure alcun altro oggetto prodotto in serie.

Considerando i tempi in cui ha vissuto, fervidi di rivoluzioni e novità (tra cui la fotografia), lui possiamo considerarlo prima d'ogni altra valutazione come un anti-moderno. Figuriamoci quindi se il suo giudizio sulla fotografia possa essere non corrotto dalle premesse filosofiche cui si era votato anima e corpo. Ancora oggi si può essere d'accordo con Il giudizio espresso da Baudelaire ma suppongo solo partendo da basi argomentative un pochino meno anacronistiche.

Per quel che riguarda la mia opinione la fotografia nel tempo ha proprio perso la sua connotazione univoca di medium a se stante ma, se proprio fossi costretto a circoscriverla in una delimitata categoria, direi che l'artigianato artistico, in molti casi, sia quella più confacente - impieghi prettamente comunicativi o scientifici esclusi, ovviamente.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2020 ore 10:23

Ho giusto scritto qualcosa di inerente a questo topic nel mio sito web:

"Escape from the apparent reality, immersion in a parallel reality made of visual harmony, moments, meanings, emotions and even irony. Here's what maybe drives me to take photographs.
I really think you are never alone when you have a camera with you."

Se qualcuno poi volesse dare un'occhiata al mio sito trova il link nella pagina del mio profilo. Commenti saranno graditi ;-)

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2020 ore 11:41

@Gaga
"La fotografia ha le sue regole per poter essere apprezzata, diverse da quelle della pittura e diverse da quelle del racconto. Certamente la fotografia è un'arte minore quando si "scimmiotta" la pittura."
"Quando si dice: quella fotografia sembra un dipinto. Ecco, a mio avviso, quella fotografia è sbagliata."

Assolutamente NO, è perché mai dovrebbe essere così ?
La fotografia può essere espressa in tante forme, la sua genesi è diversa dalla pittura (l'una è sottrattiva, l'altra additiva, per fare un esempio), ma il risultato può anche e brillantemente essere pittorico.



user175879
avatar
inviato il 07 Gennaio 2020 ore 11:55

Il problema, ammesso che sia possibile definirlo un problema, è che è impossibile sconfiggere del tutto l'idea che sia 'troppo facile fare una bella fotografia'. Il fascino di una fotografia è nella scena che mostra, ma questo è più inerente all'essere lì che all'essere fotografo. Rimane in fondo solo il possibile ambito intimistico, espressionista.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2020 ore 12:30

@grbwings

@Gaga
"La fotografia ha le sue regole per poter essere apprezzata, diverse da quelle della pittura e diverse da quelle del racconto. Certamente la fotografia è un'arte minore quando si "scimmiotta" la pittura."
"Quando si dice: quella fotografia sembra un dipinto. Ecco, a mio avviso, quella fotografia è sbagliata."

Assolutamente NO, è perché mai dovrebbe essere così ?
La fotografia può essere espressa in tante forme, la sua genesi è diversa dalla pittura (l'una è sottrattiva, l'altra additiva, per fare un esempio), ma il risultato può anche e brillantemente essere pittorico.


Certamente la fotografia può avere un risultato "pittorico". Anzi, google è stracolmo di fotografie pittoriche. Non sono un critico e nemmeno un abile fotografo e quindi non vorrei scrivere qua un trattato. Ma personalmente penso che la grande differenza tra pittura e fotografia sia nel tempo di realizzazione La fotografia si realizza in un battito di ciglia, la pittura ha tempi molto diversi. A mio parere la fotografia può dare il meglio di se quando rappresenta un qualcosa, un evento, un accadimento ecc. che non si può ripetere, oppure quando solo il mezzo fotografico può cogliere slcune particolarità di quello che si vede. Insomma, penso che la fotografia e la pittura abbiano in comune forse solo alcuni aspetti della composizione.
D'altro canto, anche quando si dice "questo dipinto sembra una fotografia" a mio parere non è un complimento per quel pittore. A meno che non ci sia un discorso di dialettica, di provocazione ecc.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2020 ore 12:43

"La fotografia ha le sue regole per poter essere apprezzata, diverse da quelle della pittura e diverse da quelle del racconto. Certamente la fotografia è un'arte minore quando si "scimmiotta" la pittura."
"Quando si dice: quella fotografia sembra un dipinto. Ecco, a mio avviso, quella fotografia è sbagliata."


Nel tempo ho maturato anch'io questa convinzione. Anche se non condivido il termine "sbagliata".


avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2020 ore 12:02

"D'altro canto, anche quando si dice "questo dipinto sembra una fotografia" a mio parere non è un complimento per quel pittore"
vallo a dire di Canaletto ... come ai vari vedutisti e paesaggisti del passato !

"La fotografia si realizza in un battito di ciglia"
lo dicono specialmente coloro che non amano (o non hanno voglia di fare) la post produzione, ma non è una regola, anzi è vero il contrario !

Il grande maestro Ansel Adams non solo progettava lo scatto col sistema zonale, ma passava ore a post-produrre i suoi negativi, tecnica in cui era eccelso e che lo distingueva dalla massa di paesaggisti all'impronta. La sua "stampa" era il risultato di una post-produzione dove la sua maestria e il suo senso artistico conducevano al risultato apprezzato dal cliente (pagante, perché viveva di quello) e dalla critica.

Ora siamo pieni di foto-amatori il cui obiettivo è non post produrre niente, le cui foto valgono altrettanto.





avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2020 ore 12:07

"La fotografia si realizza in un battito di ciglia"
lo dicono specialmente coloro che non amano (o non hanno voglia di fare) la post produzione, ma non è una regola, anzi è vero il contrario !

Ora siamo pieni di foto-amatori il cui obiettivo è non post produrre niente, le cui foto valgono altrettanto.


Credo che comunque ci siano almeno due letture possibil Gr8wings...
Una è quella che hai scritto.
Ma credo si possa intendere (il battito di ciglia) anche come l'approccio a un momento fuggente, visto e già passato, che tu fermi in eterno con la fotocamera.

Lo dico perché è un'interpretazione che io sicuramente sento, pur dedicandomi da sempre alla post (e in camera oscura soprattutto... non era esattamente roba di un attimo Sorriso ).

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2020 ore 12:18

Gr8, sono sostanzialmente d'accordo, la postproduzione è parte integrante del processo fotografico, o la facciamo noi o la lasciamo fare alla fotocamera.
In alcuni casi bastano leggeri interventi di aggiustamento, come nel paesaggio, nella macro, nell'architettura, in altri casi, sempre secondo me, si può dar sfogo alla propria creatività, quando si cerca di trasmettere un'idea, un messaggio o, semplicemente, il proprio mood.
Senza sconfinare nella grafica o nel fotomontaggio che sono un'altra cosa.

user1856
avatar
inviato il 08 Gennaio 2020 ore 13:14

La fotografia si realizza in un battito di ciglia, la pittura ha tempi molto diversi


è vero anche il contrario...

Un Pollock o un Malevich ci mettevano poco a realizzare fisicamente le loro opere.
Un Van Gogh anche ci metteva poco stando alla mole di opere prodotte in pochi anni.
I Florida Highwaymen facevano a gara addirittura a chi finiva prima... oltre 200'000 dipinti realizzati in alcune decadi.

Passiamo ai fotografi...
Un LaChapelle quanto ci mette a realizzare una sua opera?
Un Carl Warner quanto ci mette a realizzare un suo paesaggio?



"questo dipinto sembra una fotografia" a mio parere non è un complimento per quel pittore.


Parli di tutta la pittura iperrealista più recente o ti riferivi ad esempio ad un Degas e di come è stato influenzato fortemente dalla fotografia per le sue opere?

user1856
avatar
inviato il 08 Gennaio 2020 ore 13:18

il fotografo sia discriminato ingiustamente, per il sol fatto di servirsi di un ausilio tecnologicamente avanzato per esprimere la la sua creatività artistica.


Questo vale anche per il pittore quando la tecnologia ha permesso loro l'uso non più vincolante dei colori.
Senza tecnologia all'avanguardia per l'epoca, saremmo rimasti ancora al blu di lapislazzulo che solo pochissimi committenti potevano avere e consegnare al pittore.
Da usarsi SOLO con parsimonia e SOLO nelle zone del dipinti di maggior pregio.

L'invenzione dei colori sintetici all'epoca era la massima tecnologia possibile.
Senza non avremmo avuto ad esempio nessun pittore impressionista...

avatarsenior
inviato il 08 Gennaio 2020 ore 13:54

@gr8wings
"D'altro canto, anche quando si dice "questo dipinto sembra una fotografia" a mio parere non è un complimento per quel pittore"
vallo a dire di Canaletto ... come ai vari vedutisti e paesaggisti del passato !

E' vero che i vedutisti realizzavano dipinti con il massimo del realismo possibile, utilizzando anche la camera oscura. Ma è anche vero che a quel tempo la fotografia non era ancora nata. Quindi non potevano rifarsi a nessun'altra arte se non la pittura stessa. E poi sono passati 3 secoli, infatti parli del passato. Nel frattempo l'estetica, l'espressività e la comunicazione sono un po' cambiate.

@Francesco Merenda
“ "La fotografia si realizza in un battito di ciglia"
lo dicono specialmente coloro che non amano (o non hanno voglia di fare) la post produzione, ma non è una regola, anzi è vero il contrario !

Ora siamo pieni di foto-amatori il cui obiettivo è non post produrre niente, le cui foto valgono altrettanto. ?


Credo che comunque ci siano almeno due letture possibil Gr8wings...
Una è quella che hai scritto.
Ma credo si possa intendere (il battito di ciglia) anche come l'approccio a un momento fuggente, visto e già passato, che tu fermi in eterno con la fotocamera.

Lo dico perché è un'interpretazione che io sicuramente sento, pur dedicandomi da sempre alla post (e in camera oscura soprattutto... non era esattamente roba di un attimo Sorriso ).


Penso proprio quello che tu qui dici

@cos78

Le opere di LaChapelle, di cui ho visto la bellissima mostra alla reggia di Venaria, sono molto complesse. Personalmente penso che LaChapelle non sia un fotografo nel termine classico che conosciamo, ma sia più un artista che usa il mezzo fotografico. Le sue opere non sono "rifacimento"della pittura. Piuttosto, per certi versi, mette la fotografia in dialettica con la pittura per comunicare la sua estetica







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