| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 5:41
All'epoca adoperavo F-1 e T-90 quindi le EOS non mi interessavano proprio Ciò premesso le EOS 620/650 erano in sostanza poco più di entry-level da usare in P o al massimo in AV o TV, la funzione M c'era, ovviamente, ma era lenta e molto macchinosa perché i progettisti sapevano che praticamente nessun utente le avrebbe usate in M(anuale). In sostanza la forza di quelle macchine era l'AF - che all'epoca era l'unico in grado di funzionare davvero - e che poneva Canon almeno dieci anni avanti alla concorrenza, cosa questa che fu chiara, direi palese, fin da subito. Le vendite ovviamente schizzarono in alto come mai prima, e consentirono a Canon quella posizione di leadership nelle vendite che mantiene anche oggi. |
| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 5:44
Comunque Daunio accetta un consiglio: rimettila dove l'hai trovata... perché se ti prende la scimmia della pellicola ti vedo male molto male! |
| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 9:28
Paolo, sono in disaccordo sulla catalogazione "entry level" delle EOS 6xx... intanto non potevano esserlo in quanto erano le uniche (le prime) macchine AutoFocus di Canon realizzate in maniera che poi sarebbe diventata usuale (AutoFocus, obiettivo intercambiabile, trascinamento motorizzato della pellicola, vari tipi di esposizione...) e poi perchè le macchine sono, a tutti gli effetti, robuste. Sono costruite bene e dentro "c'è del ferro". Le vere "entry level" sono state la 1000, la 500 e tutta la serie 300/3000 (forse solo la 300V/300X si innalzava un po' rispetto alle altre)... lì la plastica la fa da padrona ed erano veramente pensate e costruite per un utilizzo disimpegnato e amatoriale. Anche se, ancora adesso, prendere in mano una EOS 500 è sempre un piacere (leggerissima e reattiva)... al momento ne ho una caricata con una negativa colore e con montato il plasticosissimo (ma valido) EF 28-90. Ah, sì... l'utilizzo dell'esposizione Manuale nelle 6xx è sconcertante... Selezioni M (e la macchina si imposta di default a 1/125 f/5.6), scegli il tempo con la rotella che hai vicino all'indice e per variare l'apertura del diaframma va premuto il tasto M sotto all'attacco dell'obiettivo e tenendolo premuto usare la solita rotella per cambiare diaframma... e fin qui tutto normale (è come usare il tasto +/- sulle macchina con una rotellina sola) Ma quello che sconcerta è vedere scritto OP o CL nel mirino (di fianco al valore del diaframma) che ti invitano ad aprire (OPen) o a chiudere (CLose) il diaframma per avere una corretta esposizione... |
| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 11:42
“ Paolo, sono in disaccordo sulla catalogazione "entry level" delle EOS 6xx... „ infatti è una grossa sciocchezza, erano l'equivalente delle r5/r6 attuali, in termini di prestazioni, salto tecnologico, innovazione e assoluta novità fotografica e commerciale. Basta vedere gli accessori previsti. Giovenzana, dopo pochi giorni che uscirono, e in cui andarono subito esaurite, mi disse che la richiesta era, testualmente "asfissiante". Come ho già detto le entry level del momento erano le successive 750 e 850. La 650 costicchiava, la 620 costava molto, altro che da usare in program |
| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 11:45
Hai ragione Lorenzo, anche perché sono stato io a esprimermi male. In realtà non erano entry-level le macchine, che come hai detto sono anche molto ben costruite, entry-level è l'uso per cui erano state pensate che in sostanza era il Program oppure, al massimo, un poco più consapevole uso a Priorità del Tempi o dei Diaframmi, ma in ogni caso l'uso sarebbe dovuto essere sempre in automatico. |
| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 11:55
Beh, mi sembra anche logico... Fino a quel momento l'elettronica e le varie modalità di esposizione nelle macchine non erano poi così diffuse... Normale che l'approccio dovesse essere "Easy"... |
| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 12:46
Paolo ti prego basta, non parlare di cose che evidentemente non conosci non avevano l'autoiso per ovvie ragioni, per tutto il resto erano identiche a tutte le altre, anzi, meglio, il matrix di Nikon faceva pena, la valutativa di Canon invece è stata la prima misurazione a matrice veramente efficace. Avevo sia Nikon (2 F4s e F801) con svariati obiettivi e il 500L con vari corpi. Il program cominciava a non essere il solito 1/60 f4, teneva conto della focale e le priorità di tempi e diaframmi erano come tutte le altre. Le ho usate parecchio, a cominciare proprio dalla 650, so bene di cosa parlo |
| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 13:25
La Eos 1000 è stata la mia prima reflex, è tutta in plastica, compreso l'attacco ma funziona ancora. La 650 che ho preso usata in seguito ogni tanto mi rovina la foto, viene metà scura, forse otturatore o specchio che ha problemi. Poi ho preso una Eos 3. |
| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 13:37
“ La 650 che ho preso usata in seguito ogni tanto mi rovina la foto, viene metà scura, forse otturatore o specchio che ha problemi. „ Molto probabile che siano le tendine sporche di quel "bitume"... Se me la mandi, provo a sistemartela. |
| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 14:25
Ma in questo caso non si dovrebbero vedere le tendine sporche? Le ho osservate da entrambi i lati e sembrano immacolate. |
| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 14:44
Correggo, è una Eos 600, ricordavo male. Ho anche pensato ad un problema tipo quello della T90, ai magneti dell'otturatore. |
| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 15:03
Io l'ho avuto sia sulla 600 che sulla 630 (che poi sono la solita macchina) e su due 1000... Si dovrebbero vedere dei punti di materiale nero, appiccicoso... Se non li vedi sulle tendine è probabile che ci sia finito qualcosa nelle guide... No, il problema che hanno le T90 è diverso e non riguarda le EOS |
| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 15:23
Se è nelle guide, sarà un problema... |
| inviato il 20 Febbraio 2022 ore 16:28
Come ho già detto a Lorenzo, caro Leone, ho usato una espressione un po' infelice per descrivere il duo 650/620, tu del resto hai aggiunto uno spunto di riflessione ulteriore riguardo a queste macchine lodando la precisione e l'affidabilità del sistema esposimetrico a settori, novità all'epoca assoluta per Canon e adottata come risposta al Matrix di Nikon che tu, forse un po' ingiustamente, definisci poco preciso perché, aggiungo io, un po' troppo sbilanciato a favore della lettura delle ombre... una scelta obbrobbriosa per un diapositivista ma panacea di tutti i mali per un utente poco smaliziato. La realtà è che, e forse stavolta riesco a spiegarmi compiutamente, a mio avviso entrambe queste macchine, seppure per certi versi chiaramente innovative, mi davano, e mi danno, l'impressione di una regressione, soprattutto a livello del controllo e della personalizzazione dell'esposizione, rispetto alla macchina che le aveva ispirate: la iconica T-90 la quale, seppur vecchia di solo un paio d'anni, operativamente e anche esteticamente, aveva già lasciato dietro di sé una sorta di vuoto incolmabile. |
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