| inviato il 09 Novembre 2021 ore 13:14
Infatti la cosa più bella è quello che impari sulla vita con la fotografia, devo dire nel mio caso soprattutto con la fotografia analogica. Attualmente sto usando una Zorki 1, una Fed 1 e una Zorki 4. Mi piace il modo del telemetro, sebbene affianchi volentieri medio formato biottica, medio formato reflex e reflex formato 135. |
| inviato il 09 Novembre 2021 ore 13:21
Complimenti, mi era sfuggito il post ... !! Belle foto e bravo anche per tutto il processo analogico. La prox volta se nn è un problema, inseriscilo nel gruppo "Matuška Rossija" qui su Juza... vale anche per tutti gli amici che scattano con fotocamere d'oltre cortina. www.juzaphoto.com/viewforum.php?sf=187&l=it |
| inviato il 09 Novembre 2021 ore 14:09
Bravissimo e complimenti. La FED-2 è una fotocamera efficiente, semplice, essenziale, ma dotata di un eccellente telemetro a larga base ed il suo occhio, l'Industar, è tra i "normali" sovietici più azzeccati. Tanti pensano che la fotografia su pellicola sia complessa, costosa... e chi più ne ha più ne metta. È invece cosa piacevole, se non spensierata. Con poco, ci si può dotare di un invidiabile corredo base; nessuna paturnia sulla nitidezza, il "rumore", le millemila Pixel e sensibilità da centomila ISO... Si è felici con una macchina "basica" come la FED-2 (ma la scelta è immensa) ed un obbiettivo solo apparentemente senza pretese. Basta un rullino b/n ed il barattolo per lo sviluppo e si apre un mondo affascinante. La pellicola, convive mirabilmente con gli ausili digitali come gli scanner e la stampa all'argento, i primi tempi, può esser fatta da uno stampatore professionale, limitatamente agli scatti migliori... C'è solo di che divertirsi! |
| inviato il 09 Novembre 2021 ore 14:25
stra-quoto Enzo C. ... con 100€ circa si può avere una bella telemetro funzionante e il classico tripletto 35/50/135. Ad esempio : Fed 2/3/4/5 >> 20/30€ completa del suo 50mm (Jupiter 8 /Industar 61 / Fed 50mm) >> 30/40€ Jupiter 12 35mm >> 20/30€ Jupiter 11 135mm Qualche decina di € per la tank (meno ancora se usata) ... e poi una boccia di sviluppo/fix ... ed il gioco è fatto. |
| inviato il 09 Novembre 2021 ore 15:18
Verissimo, sono rimasto stupito, dopo decenni che non la praticavo più, dalla ritrovata semplicità della fotografia analogica. Semplicità che non è facilità nè rapidità, ma qualcosa di autenticamente essenziale nel suo fascino. |
| inviato il 09 Novembre 2021 ore 19:19
Cari amici "argentici" non posso che quotare tutto quello che avete scritto. Schyter: chiedo venia, non sapevo dell'esistenza del gruppo "Matuška Rossija". Se il post è da spostare per me va benissimo, solo che non so come fare :-) |
| inviato il 09 Novembre 2021 ore 19:29
non preoccuparti ... nn so nemmeno io come si fa ... sarà per il tuo prox post con le soviet |
| inviato il 10 Novembre 2021 ore 1:26
Le foto da te scattate le trovo emozionanti. Una volta aperte sul monitor è uscito tutto il sapore "argentico" inconfondibile. Anche io scatto parallelamente in analogico. Lo trovo un esercizio mentale fondamentale per un fotografo. In più i risultati riescono sempre a sorprendermi. Mi servo di un laboratorio per lo sviluppo e scansione. Ma mi piacerebbe iniziare a fare tutto in proprio. Hai qualche consiglio da darmi? Qui una mia galleria "Analogica" www.juzaphoto.com/me.php?pg=319943&l=it#iniziopaginagalleria |
| inviato il 10 Novembre 2021 ore 10:41
Edobette, ti ringrazio. Per lo sviluppo e scansione, più che darti consigli posso raccontarti brevemente cosa ho fatto e faccio io: ho iniziato guardando vari tutorial su Youtube e leggendo articoli in rete, mi sono stati molto utili per capire bene cosa mi serviva e come procedere. Dopo aver studiato, ho comperato i prodotti (Kodak HC-110 developer, il resto è Ilford) e l'attrezzatura (changing bag, misurini, caraffe graduate, termometro ecc.) per lo sviluppo in b/n, in tutto credo di aver speso circa 150 euro. La prima pellicola sviluppata è stata emozionante, adesso credo di averne sviluppate un centinaio, ormai lo faccio in automatico ma l'emozione di vedere la pellicola uscire dalla tank c'è sempre. In seguito ho auto-costruito un marchingegno per la scansione dei negativi di piccolo e medio formato, la macchina che utilizzo è una Canon M100 corredata di un'ottica per macrofotografia (è essenziale). Il terzo step è stato provare lo sviluppo a colori in C-41, non è per niente difficile come sembra, anzi le variabili in gioco sono forse inferiori a quelle dello sviluppo in b/n. Per elaborare i negativi scansionati uso Lightroom. Lo sviluppo lo faccio nella cucina di casa mia, la scansione in un angolo della soffitta attrezzato all'uopo. Se serve altro chiedi pure. Buon viaggio! :-) |
| inviato il 10 Novembre 2021 ore 10:52
Scusate per l'OT @Viator, avevo provato anch'io a rifotografare i negativi (Sony A7r + Zuiko OM 50mm macro + tubi di prolunga), ma con risultati orrendi, credo dipendenti dalla errata illuminazione. Tu come fai a illuminare da dietro le pellicole? (alla fine mi ero arreso allo scanner piano, che è quello che è ) Saluti, Roberto |
| inviato il 10 Novembre 2021 ore 12:20
Skylab59: metto i negativi in una dima (va benissimo quella di un qualsiasi scanner piano), poi posiziono la dima su una tavoletta grafica retroilluminata Kaiser Fototechnik 2454 5000K. Macchina impostata su priorità di diaframma, 100 iso, f/11, tempo di scatto di conseguenza. Uso il Focus Peaking per vedere sullo schermo della macchina se il negativo è a fuoco, poi autoscatto 2 secondi. Attenzione, la complanarità tra macchina fotografica e negativo è indispensabile, quindi tutto deve essere in bolla. Se serve altro chiedi pure :-) |
| inviato il 10 Novembre 2021 ore 12:28
Esatto, quella :-) |
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