| inviato il 24 Novembre 2019 ore 12:00
Anche secondo me. Quando esporti basta che metti jpg non hai bisogno di impostare i dpi |
| inviato il 24 Novembre 2019 ore 18:25
I dpi non hanno una importanza tutta relativa quello che conta è la definizione in pixels poi la stampante fara l'interpolazione in funzione del formato poco importano i dpi....come avrai notato per una foto di 6000x4000 px per esempio puoi attribuire con LR qualsiasi dpi 180, 240, 3000, 4000 ecc...le dimensioni in picel non cambiano, non sto qui a spiegarti a cosa servono i dpi ma non ti preoccupare lasciali a 240 che è il valore per default di LR e tutto andra bene. PS fai attenzione invece con PS se cambi i dpi di mettere la % delle dimensioni a 100% se no variando i dpi ti varia la definizione in pixels. |
| inviato il 06 Gennaio 2021 ore 0:54
Scusate, scrivo qui per non stare ad aprire un topic identico. Devo stampare un fotoquadro di grandi dimensioni per un amico che arreda casa, ho un file nativo a circa 16mpx e vorrei stampare su alluminio dimensioni 120x80cm. Il sw di stampa mi dice che stampa a 300dpi, mi consigliate di ricampionare l'immagine per raggiungere tale risoluzione o di esportare a piena risoluzione e lasciare che l'azienda che stampa(saal digital) decida se ricampionare o meno? Considerate che la risoluzione per avere 300dpi su tale pannello è di circa 14000x9500. grazie |
| inviato il 06 Gennaio 2021 ore 2:19
Ciao! Per una stampa così grande non sono indispensabili 300dpi, un 120x80 lo devi guardare a quasi un metro e mezzo di distanza quindi "volendo" puoi anche portare i dpi a 150 raddoppiando così di fatto la dimensione della stampa; con 16mpx dovresti avere un file da meno di 5000 pixel lato lungo e per farlo star bene in tutto quello spazio devi stirarlo molto a danno della nitidezza... Ci sono diversi metodi per ingrandire un'immagine senza perdere troppa risoluzione, ma restan sempre da vedere il tipo di foto da cui parti (che magari non necessita di spaccare il capello) ed il tipo di supporto su cui vuoi stampare. In ultimo, il software di Saal (anche quello direttamente dal loro sito senza scaricarlo sul pc) una volta che imposti la foto ti dovrebbe dare una indicazione se il file è buono, ottimo o scarso in base a quello che scegli, prova e vedi che ti dice, ma secondo me sei un po' stretto con il file per una stampa così grande anche cercando di ingrandire la foto con software appositi o di poco in poco ricampionando ogni volta (senza sparare un 150% tutto assieme ecco). |
| inviato il 06 Gennaio 2021 ore 2:43
Chissà se mai passerà il concetto che dpi e ppi sono due cose diverse . |
| inviato il 06 Gennaio 2021 ore 10:35
Si, considera che la stampa verrà messa sulla parete dietro al divano, che è piuttosto ingombrante, quindi distanza minima di visione 1m e mezzo. Inoltre l'immagine non ha bisogno di un estrema nitidezza(cosa che ovviamente non avrà mai su stampa così grande) perché è un grande paesaggio, una vallata. Proverò ad esportarla a 150ppi e a simulare l'acquisto per vedere cosa mi dice il sw. Ma nel caso faccia un ricampionamento per portarlo alla risoluzione richiesta dal sw (14000x9500) si ha un reale guadagno sul dettaglio o è come dare in pasto il file nativo ? Raamiel: non so qual'e' la differenza tra dpi e ppi, potresti spiegarlo? |
| inviato il 06 Gennaio 2021 ore 10:46
DPI indica il numero di punti stampati contenuti in un singolo pollice di un'immagine stampata da una stampante. PPI indica il numero di pixel contenuti in un singolo pollice di un'immagine visualizzata nel monitor di un computer. PPI e DPI sono unità che descrivono la risoluzione di uscita di un'immagine visualizzata in uno schermo (PPI) o stampata su carta (DPI). Se si divide la dimensione dell'immagine (numero totale di pixel dell'immagine digitale) per la risoluzione di uscita, è possibile determinare la dimensione con cui l'immagine viene visualizzata sullo schermo o stampata. |
| inviato il 06 Gennaio 2021 ore 12:37
Dpi e Ppi sono "l'esatto opposto", tu devi guardare i DPI... Ci sono dei programmi che ingrandiscono le immagini e che lavorano molto bene, in PhotoShop ti consiglio innanzitutto di attivare il "Mantieni dettagli 2.0" (trovi qualsiasi tutorial e spiegazione online che ti fanno passo passo ogni tasto da schiacciare) e di ingrandire e ricampionare poco per volta e più volte, anche del 5/10% per volta fino ad arrivare alla grandezza desiderata... Attenzione solo che anche se una bella vallata, un conto è una foto con Orton o nebbie varie che affievoliscono la eventuale mancanza di nitidezza, un altro conto è un pieno giorno o luce intensa dove comunque se manca l'informazione (i pixel che vengono "aggiunti" per colmare l'ingrandimento) il software butta pixel a caso e magari ti ritrovi macchie di colore uniforme invece che dettagli. |
| inviato il 06 Gennaio 2021 ore 18:10
“ PPI indica il numero di pixel contenuti in un singolo pollice di un'immagine visualizzata nel monitor di un computer. „ Eh... no. |
| inviato il 06 Gennaio 2021 ore 18:40
Ok Max, la situazione è proprio la n°2, cioè luce mattiniera ma comunque abbondante, leggera foschia che vela le montagne in lontananza. Considerate che sto stampando per una persona che non ne capisce niente e non ha standard elevati come un appassionato come noi. Vorrei solo far in modo di dare la massima qualità che è fattibile per quella stampa. Proverò sicuramente a vedere questa ricampionatura con mantieni dettagli 2.0, intanto grazie per i consigli |
| inviato il 06 Gennaio 2021 ore 19:56
"...o stampata." Occhio che se non conosci i PPI del file immagine che stampi, e la sua dimensione geometrica, non puoi sapere quanto è grande la stampa. Perchè tu non sai con quanti DPI hai stampato una fotografia guardando la fotografia, e perché non sai nemmeno quanti DPI ha un file di stampa quando lo mandi in stampa in PPI se non conosci il fattore di dithering della stampante, e quello le Case non lo forniscono. Il processo di conversione tra PPI e DPI si chiama "dithering" in italiano, "retinatura", ed il legame tra PPI e DPI è quello che si chiama "fattore di dithering" della stampante, un PPI corrisponde sempre a molti più DPI, e cambia da stampante a stampante, o anche per la stessa stampante se questa ha la possibilità di stampare a diverse risoluzioni DPI. Le stampanti, tra l'altro, hanno due risoluzioni, una orizzontale ed una in verticale, che sono diverse tra di loro, l'orizzontale è sempre più elevata della verticale, perchè il carrello con le testine ha scorrimento geometricamente molto più preciso dell'ingranaggio di rotolamento per l'avanzamento della carta. Per stampa Fine Art ci vogliono files immagini a minimo 300 PPI, e stampanti a 2880 X 1440 DPI, o con risoluzione di stampa molto vicina a quel valore lì. I vari software di fotoritocco, Lightroom e Photoshop inclusi, non permettono, ovviamente, di gestire i DPI, perché non sono affari loro, ma sono affari della stampante col suo driver. |
| inviato il 06 Gennaio 2021 ore 23:14
@ Raamiel quanto ho scritto ha la sua fonte qui: www.sony.it/electronics/support/articles/00027623 se fosse una fonte inesatta sarebbe comportamento utile e gradito al forum spiegare il perché e in cosa invece consisterebbe la differenza tra dpi e ppi grazie |
| inviato il 06 Gennaio 2021 ore 23:54
Il PPI indica quanti pixel sono impiegati per coprire un pollice di stampa, non di monitor. Un file ha l'attributo PPI, ma esso non influisce sulla visualizzazione a monitor, sia esso 1 o un milione. Il dato ha in effetti una scarsa rilevanza, dato che generalmente viene ignorato e ricalcolato dai programmi di stampa in base alla dimensione finale scelta. Il DPI invece sono i punti per pollice e sono un dato hardware della macchina da stampa. Una vecchia usanza era quella di far corrispondere i PPI a un sottomultiplo intero del DPI, tipo 360 PPI per stampare su Epson a 1440 DPI (1440/360=4). In questo modo ogni pixel dell'immagine era definito sempre dallo stesso numero di punti e il driver non doveva fare arrotondamenti. Ma con gli algoritmi moderni non ci pensa più nessuno. Con i soldi che ha Sony, potrebbero pagare un professionista serio. |
| inviato il 07 Gennaio 2021 ore 0:09
“ Il processo di conversione tra PPI e DPI si chiama "dithering" in italiano, "retinatura", ed il legame tra PPI e DPI è quello che si chiama "fattore di dithering" della stampante, un PPI corrisponde sempre a molti più DPI „ Poi questa... Il Dithering è una cosa diversa; l'operazione di render per la stampa è la rasterizzazione. Che in ambienti professionali è fatta dal RIP, appunto Raster Image Processor. E non è detto che il PPI sia più basso del DPI, può esistere anche la situazione inversa, ad esempio in una forte riduzione; dipende. Se ho un file con 10.000 pixel lato lungo e voglio stamparlo su un A6 (ok che fare la cartolina con tutti sti pixel è un po' una cazzata, ma vabbè) allora sono 10.000/5.8=1724 PPI. |
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