| inviato il 10 Dicembre 2019 ore 18:31
“ pare che la ferrania, però, sia più una 20-25 asa che 80. Non utilizzabilissima, diciamo „ io ci ho fatto diversi rullini con la ferrania. presi uno dei primi che arrivarono a torino. esponendo a 80iso le foto escono corrette. quello che non mi piace è la resa del BW ... esageratamente dura. avevo anche pubblicato qualcosa qui su Juza |
| inviato il 10 Dicembre 2019 ore 20:29
Infatti nella loro documentazione e sito raccomandano anche per questa vetsione definitiva di esporla pet 80 iso. Si, pare che sia abbastanza contrastata. |
| inviato il 10 Dicembre 2019 ore 21:07
@Paolo La fujifilm dichiarò (circa uno o due anni fa) che le richieste maggiori le avevano per le pellicole in bn. |
| inviato il 10 Dicembre 2019 ore 21:16
La fujifilm dichiarò (circa uno o due anni fa) che le richieste maggiori le avevano per le pellicole in bn. È anche normale con il bw puoi fare tutto il processo a casa anche da normale appassionato...il colore è più difficile...e poi che gusto da stamparsi e sviluppare da soli le proprie foto... P.S: sapete quando sarà disponibile? |
| inviato il 11 Dicembre 2019 ore 8:29
“ io ci ho fatto diversi rullini con la ferrania. presi uno dei primi che arrivarono a torino. esponendo a 80iso le foto escono corrette. quello che non mi piace è la resa del BW ... esageratamente dura. avevo anche pubblicato qualcosa qui su Juza „ esageratamente dura perché le ombre escono totalmente chiuse da cui la necessità di esporla almeno uno stop in più per leggerci qualche dettaglio, se non ricordo male il test strumentale che avevo trovato in giro. |
| inviato il 11 Dicembre 2019 ore 9:38
“ esageratamente dura perché le ombre escono totalmente chiuse da cui la necessità di esporla almeno uno stop in più per leggerci qualche dettaglio, se non ricordo male il test strumentale che avevo trovato in giro. „ questa potrebbe essere una buona strategia. cmq di dettaglio ce n'è tanto anche nelle ombre più scure .. nella scansione si vedono bene. però non è una pellicola che userei di nuovo, non sapendo bene perchè dovrei fare queste alchimie. |
| inviato il 11 Dicembre 2019 ore 14:00
tykos forse sarebbe adatta a scene invernali con tempo nuvoloso e nebbia...eviteresti di usare filtri contrastati in stampa...bhoo la butto li eh,non l'ho mai usata!!! |
| inviato il 11 Dicembre 2019 ore 19:59
Partendo dall'alto la 3,4,5 mi sembrano notevoli...anche la terz'ultima certo penso che sia una pellicola xhe perdona poco eh |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 9:18
la 3,4,5 sono fatte con luce artica leggerissima .. in cui praticamente non hai ombre o luci. tutto molto soffice. le altre sono fatte con luce appena più dura e non c'è nulla. guarda le ultime due. appena riesco aggiungo le versioni digitali della scena |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 9:19
La 4, 5 e 9 hanno molte sfumature nonostante le ombre molto chiuse |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 12:03
Gambacciani innanzi tutto complimenti il video col drone mi piace è forte e rende un sacco x essere solo drone (ps con che drone eri hai avuto problemi con le temperature rigide e le batterie?) Del resto secondo me la resa è bellissima di questa p30! |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 12:14
Ciao! sono abbastanza nuovo del forum e finalmente ho qualcosa da dire Secondo me andrebbero fatte delle precisazioni sulla p30 per dare un quadro un po' più completo perchè finora mi pare che passi il messaggio che sia piuttosto ostica da usare, quando invece secondo me occorre capire come e quando usarla, come qualsiasi altra pellicola del resto, ma soprattutto come svilupparla. I laboratori infatti, pur magari sviluppandola correttamente (anche se essendo una pellicola nuova dubito abbiano usato qualcosa di diverso da un sviluppo standard nelle foto postate) tendono a esagerare il contrasto nelle scansioni per aumentare la nitidezza percepita. Poi mi sembra di notare un "errore" tipico di chi usa spesso il digitale, ovvero esporre ponendo attenzione soprattutto alle luci, quando invece con la pellicola è molto meglio fare il contrario, ovvero esporre stando attenti alle ombre, in quanto le luci sono molto difficili da "bruciare" a differenza del digitale (eccezion fatta per le diapositive che in genere hanno una gamma dinamica più ristretta). Mi sembra che questo mio pensiero sia confermato dal confronto diretto col digitale fatto qui sopra. La p30 l'ho usata poco, appena due rullini per provarla tra un rullo e l'altro senza pretese e giusto per farmi un'idea, ma da quanto ho capito è un'emulsione che ha molte potenzialità e la utilizzerò di nuovo quando avrò bisogno di una pellicola con grana super fine e un contrasto deciso, in alternativa alle t-grain. Di seguito alcune foto di scene con luce "dura" e ombre nette, per dimostrare che in realtà la p30 può gestire bene queste situazioni (le scansioni sono pessime e fatte velocemente con un epson V600 ma servono allo scopo):


 Sono sviluppate in rodinal con diluizione 1+50, che non è nemmeno uno sviluppo ideale per la p30 perchè tende di suo ad enfatizzare il constrasto. Comunque se vi viene voglia di provarla fatelo! Solo se non sviluppate in proprio assicuratevi di dare indicazioni sullo sviluppo al laboratorio e magari fatevi mandare scansioni in .tiff |
| inviato il 12 Dicembre 2019 ore 12:21
Per quanto riguarda la nuova acros, sembra sia davvero molto simile alla prima, posto un paio di test che se masticate un po' d'inglese sono molto esaurienti secondo me, uno di emulsive e l'altro di uno youtuber: la prova di emulsive il video |
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