| inviato il 01 Gennaio 2020 ore 21:26
“ Leo, la gamma di un buon negativo, correttamente esposto e sviluppato, è superiore alla gamma dinamica di un sensore digitale. Difficile quindi “catturare” tutti i dettagli di un negativo usando una reflex digitale. Per inciso, anche a me è capitato di fotografare negativi con lenti macro di qualità e adeguata illuminazione (senza duplicatori, nel mio caso)...e l'operazione va benissimo per togliersi lo sfizio di vedere il negativo a schermo...però la storia finisce lì. Se il negativo viene fotografato e poi accuratamente “sviluppato” con un qualsiasi CaptureOne o Lightroom,una volta in stampa sarà accettabile solo in formato ridotto e senza particolare esigenza di qualità. „ Questo proprio non riesco a capirlo, ma quanto è la DR riproducibile da una buon negativo colore? 14? 15? 16 stop? Eppoi, se il collo di bottiglia è la fotocamera, cosa vuol dire, che anche le foto scattate dalla stessa sono buone solo stampate in formato ridotto? C'è qualcosa che non afferro... |
| inviato il 01 Gennaio 2020 ore 22:08
Francamente la riproduzione di DIA la trovo meno complicata di quella dei negativi. Per quanto concerne la riproduzione di stampe da negativi rimango sempre dell'idea che più passaggi si fanno maggiore è il degrado,poi magari io non capisco nulla ed altri sono maestri. |
| inviato il 21 Aprile 2020 ore 11:22
Bomba ottieni buoni risultati con il duplicatore che hai? Io ho il bellows minolta III come il tuo e vorrei prendere il duplicatore, però aspettavo qualcuno che mi parlasse dei risultati. Per illuminare, cosa usi? Ciao Simeone |
| inviato il 21 Aprile 2020 ore 16:14
buongiorno [IMG]
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 my images free upload no registration[/IMG] Ecco come ho duplicato le mie diapositive Ho interposto un vertro opalino bianco fra la dia e il condensatore della lampada del proiettore e ripreso con un obiettivo macro 1:1. All'inizio ho provato con un obiettivo manuale ma la messa a fuoco non è sempre costante e dover focheggiare spesso rende il lavoro laborioso, poi ho preso un sigma 100af e i risultati si sono dimostrati migliori e velocissimi. Se si vuole il pieno formato bisogna girare le foto verticali altrimenti ci si accontenta di mezzo formato e si riprende l'intera foto verticale sul lato corto. La qualita è ottima e confrontata con una scansione con un nikon professionale è quasi uguale. Io scatto in raw perche le foto contrastate in ripresa vengono ancora piu contrastate. in un ora riesco a scansire e regolare con lightrom circa 400 foto. |
| inviato il 21 Aprile 2020 ore 16:41
Dimendicavo ma è abbastanza logico che si toglie l'obiettivo dal proiettore |
| inviato il 21 Aprile 2020 ore 18:50
E' interessante e da provare , anzi potrei farlo anche con il 6x4.5 visto che ho anche il proiettore x medio formato. Ciao Simeone |
| inviato il 21 Aprile 2020 ore 19:07
“ ...gli scanner anche i migliori hanno una luce concentrata che al contrario mette in evidenza la grana ...nei negativi a colori 100/200 iso esce una grana enorme allora che alla stampa analogica (giustamente con luce diffusa) è praticamente invisibile... „ Per prima cosa non tutti gli scanner hanno la luce concentrata, tanto per citare i modelli più recenti Hasselblad (precedentemente chiamati Imacon) che avete nominato, che sono quelli che conosco meglio, i modelli 343, 646, 848, X1 hanno la luce concentrata mentre l'X5 e il precedente 949 hanno la luce diffusa che evidenzia meno la grana (a scapito di un po' di nitidezza, esattamente come avviene negli ingranditori). Non è una questione di migliore o peggiore, sono caratteristiche diverse per preferenze diverse, come avveniva negli ingranditori. Comunque un errore comune è quello di ritenere che scanner economici abbiano una risoluzione adeguata a risolvere la grana quando invece quello che sei vede è "grain aliasing" causato da una insufficiente risoluzione (non quella del sensore, che è quella reclamizzata dai produttori, ma quella effettiva data da tutto il sistema, il cui anello debole di solito è l'obiettivo e la corretta messa a fuoco) o da errata messa a fuoco. |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 14:41
@Simonecredaro.Uso un vecchio proiettore DIA come fonte d'illuminazione,ma penso possa andare bene una qualsiasi altra fonte purché dia una luce diffusa. Tieni presente che sul duplicatore c'è già montato un vetro opalino che aiuta ad avere una luce diffusa. Piuttosto che obiettivo usi sul soffietto?Te lo chiedo perché qualora trovassi il suo duplicatore,cosa che non darei per scontata devi avere lo spazio sulla guida,io uso i suoi obiettivi"bellows"senza elicoide e mi rimangono circa una settantina di mm di margine per cui non ci dovrebbero essere problemi. Dimenticavo scatto sempre in raw. |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 14:53
Bomba ho il soffietto come il tuo, ma non ho l'ottica minolta bellows. Di solito uso questo soffietto con obiettivi da microscopio 10,20 e 40x, però dovrei prenderlo. Per ora riproduco le diapositive su un visore Lupo 40 con stativo e Canon ef 100 macro con ottimi risultati. Anche io sempre in raw, così se non va bene posso modificare il bilanciamento del bianco. Tu quale diaframma ottimale usi per riprodurre le diapositive? Ciao Simeone |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 15:20
Essendo un 50/3.5 ed un 100/4 normalmente vado di f 8 che dovrebbe essere la resa ottimale,tanto si fotografa una superficie piana di cui non serve chiudere più di tanto. Le lenti che usi mi sembrano ottime,e stando a quanto dici non mi pare tu abbia bisogno di grandi consigli;anche in considerazione del fatto che poi si fanno sempre un paio di prove per ottimizzare il lavoro e da questo punto di vista il digitale aiuta a risparmiare tempo e denaro. Ciao Giorgio |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 15:40
Hai veramente ragione del diaframma da usare, stamane ho provato con diverse dia a vari diaframmi e veramente f/8 è il diaframma giusto , con quelli più aperti mancava la profondità di campo anche se è piana, mentre se chiudevo di più iniziava a manifestarsi una leggera diffrazione. Hai delle ottiche strepitose e rare, sopratutto il rokkor 50 f/3.5 , il 100 f/4 (sempre quelli a trobetta) io l'ho avuto e come un vero scemo lo venduto. Ma prima o poi uno o l'altro li ricompro. A me, visto che amo la macro, piacciono tantissimo il 25 f/2.5 e il 12.5 f/2, ma che prezzi e che rarità. Ciao Simeone |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 16:07
All'epoca,anni 80 li avevo presi insieme usati ma praticamente nuovi da un tipo che poi non ci si trovava,totale della spesa 150mila delle vecchie lire. Avevo cercato anch'io il 12.5 o almeno il 25 ma niente. Ciao Giorgio |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 16:18
Hanno dei prezzi che vanno da 500 a 700 € cadauno , troppo! Ho comunque trovato con fatica i Canon FD Macrophoto 35f/2.8 e da poco il 20f/3.5 che uso molto. Ciao Simeone |
| inviato il 22 Aprile 2020 ore 17:35
Si,decisamente troppo. |
| inviato il 14 Luglio 2023 ore 10:31
Riprendo questa discussione perchè in 3 anni qualche novità è venuta fuori e magari può essere utile a qualcuno che come me vorrebbe "riportare in vita" scatti di qualche decennio fa, senza troppe pretese, ma per il piacere di rivedere diapositive/foto dimenticate in armadio. Per la verità, qualche anno fa ci avevo già provato con uno scanner da tavolo, un Epson V370, ma con risultati poco più che accettabili, ma con tempi di scansione eccessivamente lunghi, risultati solo in JPG, insomma ho passato il lockdown a scansionare qualche migliaia di dia/negativi, ma non ero per niente soddisfatto. Nei giorni scorsi, invogliato da un'offerta Amazon, ho voluto provare una proposta JJC - costata poco più di 80 euro - che permette di digitalizzare dia/negativi utilizzando fotocamera e obiettivo macro, nel mio caso una R6 + Sigma 105, al quale va montato l'"aggeggio", in pratica il tutto si presenta così:
 Relativamente alle DIA, mi ritengo abbastanza/molto soddisfatto, con il 105 ho un fotogramma quasi completo (ma forse, studiandoci ancora un po', potrei anche arrivare al 100%, al momento devo fare un piccolissimo crop), RAW, colori perfettamente rispondenti all'originale, scattando a 100 iso e senza alcuna correzione i risultati - almeno per le mie esigenze - sono buoni, di gran lunga superiori a quelle ottenute con lo scanner, senza considerare che l'attività risulta essere molto più veloce. Questo è un esempio:
 picture hosting Il problema - e qui chiedo aiuto - è con i negativi o meglio, con la conversione degli stessi: sto facendo varie prove, ma non ne vengo a capo: i risultati mi sembrano deludenti, per convertire utilizzo GIMP. Qualcuno può darmi qualche dritta per migliorare la qualità della conversione?
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