| inviato il 18 Ottobre 2019 ore 10:59
Tante e idee e confuse. Di questo tema si è parlato in maniera accesa in molti topic. Non c'è risposta che accontenti tutti. Non ci si mette d'accordo nemmeno sul significato di wildlife photography e di naturalistica. Unica nota: per fare foto ambientate SERVE un'attrezzatura di primo livello. Servono fissi luminosi (o zoom di quel livello), sensori che tengano le iso, velocità operativa...tutte caratteristiche che risultano fondamentali quando le condizioni sono quelle real, ovvero tutt'altro che ottimali. Guardate Asferico, Oasis, Wildlife Photographer, Bird Photographer. |
user68000 | inviato il 18 Ottobre 2019 ore 11:13
“ a privacy delle anatre... „ hahaha, questa poi ringrazio tutti per gli interventi, che aumentano il mio senso di consolazione... a parte l'intervento di Luve che mi pare accusi noi di avere idee confuse, ma poi non spieghi nulla |
user68000 | inviato il 18 Ottobre 2019 ore 11:27
“ Non ci si mette d'accordo nemmeno sul significato di wildlife photography e di naturalistica. „ francamente, questo problema di etichetta lo trovo insignificante io, e per fortuna molti altri, fotografiamo la natura senza taroccarla i miei motivi li ho spiegati all'inizio: toglie dalla vita il sale dello studio, dell'osservazione, del ragionamento, della conquista, e anche della fortuna altri preferiscono fare diversamente, e contenti loro: viviamo tutti felici quel che mi disturba è solo: usare richiami, allestire set fotografici inesistenti in natura al punto di tagliare un fiore solo per poterlo far stare fermo con l'insetto sopra, il tarocco spesso spacciato per natura selvaggia, o peggio attirare gli animali con cibo in stagioni diverse da quelle invernali ma anche attirarli d'inverno per brevi periodi, il tempo per fare lo scatto da WOW e poi sparire, non mi garba “ Perché trovare il soggetto, la luce, il contesto è portare a casa lo scatto è difficilissimo. Soprattutto in Italia. „ questa proprio non l'ho capita non pensi che sia forse solo questione di non puntare sempre alle solite specie da WOW (ebbene sì, esistono pure queste ) abito in una zona semi-urbanizzata (villette con giardino) ma accanto a me c'è un parco abbandonato è una situazione certamente più fortunata rispetto a chi sta in città, eppure amici ornitologici mi hanno detto che in centro a Torino ci sono parecchi rapaci e molto altro, quindi... da quando ho iniziato a osservare il cielo, sopra casa mia ho registrato il passaggio di più di 60 specie diverse di uccelli! e alcuni di questi vengono vicini, entro i 10 metri, senza problemi anche senza mangiatoie poi ho provato a usare una fototrappola in giardino e anche lì mi si è aperto un mondo: ricci, talpe, tassi, faine, scoiattoli, che poi ho fotografato e filmato con altri mezzi e poi c'è il macro, e qui non ci sono scuse: anche in qualunque casa c'è da divertirsi! i miei ultimi video, per esempio, sono stati girati in terrazza |
user68000 | inviato il 18 Ottobre 2019 ore 11:34
“ far apprezzare dettagli e particolarità invisibili ad occhio nudo „ manco questa la capisco cosa ci sia di bello nel contare le piume sul ..lo di un uccello francamente non me lo spiego e questo però apre un sotto-filone del discorso chiunque abbia osservato un selvatico da vicino, sa che mediamente sono dei "sacchi di pulci" tant'è che da alcuni anni ormai, preferisco fotografarli da media distanza, non certo da vicino da questo deriva il mio forte sospetto che anche i parassiti, i graffi, le penne rotte, ecc siano rimossi con fotoscioppe penso male? |
user68000 | inviato il 18 Ottobre 2019 ore 11:35
“ Unica nota: per fare foto ambientate SERVE un'attrezzatura di primo livello „ permettimi di dirlo: sono OO |
| inviato il 18 Ottobre 2019 ore 11:39
“ penso male? „ Pensi malissimo, perché chi fa seriamente questo tipo di fotografia cerca i soggetti nel momento del loro piumaggio migliore. Io, fossi in te, parlerei di ciò che conosco, guardare i puntini nel cielo non é fare avifauna, ma fare birdwatching, cosa completamente diversa. Mi sembra la vecchia storia della volpe e l' uva. |
| inviato il 18 Ottobre 2019 ore 11:49
“ chiunque abbia osservato un selvatico da vicino, sa che mediamente sono dei "sacchi di pulci" tant'è che da alcuni anni ormai, preferisco fotografarli da media distanza, non certo da vicino „ Con questa chiuderei il discorso. “ permettimi di dirlo: sono OO „ Ottimo ben argomentato. “ Mi sembra la vecchia storia della volpe e l' uva. „ Come non quotare. Io sarei stato anche più diretto. Roberto Marchitelli, il tuo Beccamoschino ambientato è la risposta a tutto questo thread. |
user23063 | inviato il 18 Ottobre 2019 ore 12:31
Come detto, approcci diversi, non c'è una risposta corretta e una sbagliata, a parte alterare la realtà per ottenere una foto che in situazione naturale non potevi ottenere (se non cercando altre situazioni). Questa per me è wildlife photography. Parlando delle gallerie di Marchitelli, che fa foto strepitose, ma vista nel complesso potrei sostituire uno o l'altro pennuto e la foto sarebbe uguale. Cosa voglio dire? Che sono perfette foto da catalogo, permettono di gustare i colori e le varietà del piumaggio, ma prese così A ME non dicono molto, se me le presenta in un progetto articolato, che spazia dall'ambiente in cui vive quella specie, dall'ambiente in cui quel preciso esemplare si muove (o in cui è costretto a muoversi suo malgrado, stante quanto detto dallo stesso Roberto), all'ambientazione dello stesso fino al ritratto stretto, ecco, questo A ME fa dire "WOW". Ripeto, A ME. Però spacciare una cosa per quello che non è (spostare rami, spostare specie, attirarle con cibo fuori situazioni contingenti - d'inverno la mangiatoia ha un suo senso anche etico, il resto dell'anno NO - e chiamare tutto quello che ne risulta fotografia wild, è una vigliaccata) per me va molto oltre. Nulla vieta a chi piace di accumulare gallerie su gallerie di specie volatili su sfondi burrosi, però permettete che a qualcuno questo... non piaccia. O deve piacere per forza come fate voi? Il tutto non vuol dire che così faccia schifo. Mai detto e mai pensato, magari riuscire a fare scatti come quelli di Roberto. Ma io li metterei assieme al racconto. |
user68000 | inviato il 18 Ottobre 2019 ore 12:43
“ Mi sembra la vecchia storia della volpe e l' uva. „ mi ero giusto dimenticato di dire che il primo a fare questo commento insulso spariva vi togliete da soli o aspettate serenamente il ban? |
| inviato il 18 Ottobre 2019 ore 12:47
Mi limito a linkare un esempio di storia, preso dalla medesima galleria. www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3225237 E proprio ne loro complesso tutte quelle foto descrivono una storia ed un progetto. Questo è quello che vedo io. Ma forse vedo male. |
| inviato il 18 Ottobre 2019 ore 12:47
“ mi ero giusto dimenticato di dire che il primo a fare questo commento insulso spariva ti togli da solo o aspetti il ban? „ Eroe, io ho scritto la mia senza insultare, se vuoi bloccami pure, non perdo nulla, i tuoi threads rispecchiano le tue gallerie. “ comunque è un dato ormai acclarato: qui su Juza, chi tocca gli "avifauni" muore (di commenti insulsi) „ L' unico dato acclarato é che non sai di cosa parli, faresti meglio a tacere, eviteresti di metterti in ridicolo. |
user23063 | inviato il 18 Ottobre 2019 ore 13:15
Luve quella foto è molto bella, assieme ad altre del Tarabusino e del suo ambiente potrebbero costituire una splendida storia. Prendere tutta la galleria di Roberto e definirla un progetto... È un po' troppo vago, ampio, PER ME. Fossi io con le sue capacità, comunque... |
| inviato il 18 Ottobre 2019 ore 13:56
Fanno bene ..fotografate e postproducete come vi pare.. |
user68000 | inviato il 18 Ottobre 2019 ore 14:02
comunque è un dato ormai acclarato: qui su Juza, chi tocca il filo (degli "avifauni") muore (di commenti insulsi) al punto che l'avifauna, nonostante mi piaccia come altre branche della naturalistica, comincia a starmi un po' sulle OO |
| inviato il 18 Ottobre 2019 ore 14:41
“ Penso, ad esempio, alle numerose e bellissime foto di insetti o rettili, di fatto congelati -fisicamente- in uno scatto ambientato (magistralmente), ma palesemente e gravemente artefatto. Un esempio: per me, che in 50 anni di alpinismo ho incontrato nella mia vita solo 4 vipere, sempre sfuggenti e timorose, certi scatti suonano fantascientifici al pari del film Avatar (bello ma... inverosimile quanto Biancaneve e i sette nani). „ il fatto che tu ne abbia incontrate 4 non vuol dire che ci siano 4 vipere e che per fotografarle si congelino.. finiamola con sta storia che fa ridere quanto il lancio delle medesime con i paracadute |
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