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Cos'é un fotoamatore?







avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2019 ore 15:25

Molti dei grandi fotografi e degli artisti sono stati amatori.

Piaggeria?Cio' che Smargiassi definisce come :La gentile follia dell'amatore".Azzarderei che si tratta di una visione personale,ma che indirizza il punto di vista. Allora forse lo scrittore non è fotografo, o artista o fotografo si, amatoriale si ,ma artista no,oppure matematico o scienziato,pero' con qualche "ma" come causale...
Ci siamo chiesti o no come mai è spesso necessario, l'esempio pratico?
Se è vero che nulla si crea e tutto si trasforma quel "sono stati" potrebbe apparire piuttosto ampio nell significato.
Forse c'è stato un breve periodo nel quale si sono presentati alle urne partiti come, caccia e pesca,le casalinghe o pensionati,oppure gli automobilisti,ma non c'è stato un grande riscontro elettorale,o sono stati fagocitati da qualche altro sistema,ben radicato nella struttura del paese.
Invece delle olimpiadi potrebbero trasmettere anche gli eurogames o i bambini che giocano al giardinetto oppure i film amatoriali...oppure la lotta del sapone nella piscenetta di plastica,il dodgeball…
E magari qualche docu reality "pettinato"...ma dove è tutto vero.
Il fatto che stiano privando l'umanità di un grande patrimonio artistico,allo stato attuale sembra essere un'ipotetisi piuttosto remota,perchè queste foto "sono state" viste e votate. ...
Seguendo lo schema dell'esempio, pratico allora si potrebbe tentare la sostituzione della macchina fotografica o dello smartphone,con la tela e i pennelli oppure il foglio e la matita e la penna,senza accendere il computer....
perchè poi la fotografia diventa computazionale.


user39791
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inviato il 13 Ottobre 2019 ore 15:32

L'arte è un fenomeno quanto mai codificato, e i codici sono sempre stati scritti da chi con l'arte ci fa i soldi. È un terreno viscido. Rimarrei più sul senso o meno del lavoro di un fotografo, nel nostro caso amatore.

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2019 ore 15:43

L'arte è un fenomeno quanto mai codificato, e i codici sono sempre stati scritti da chi con l'arte ci fa i soldi. È un terreno viscido. Rimarrei più sul senso o meno del lavoro di un fotografo, nel nostro caso amatore.


Ti rigiro la domanda Filiberto: fotoamatore... può essere diverso da ciò che i tempi (in generale, non solo in fotografia) offrono?

Recentemente, al Mambo (magari ci sei stato) esponevano un mix di cose legate ai '70 rock bolognesi.
Ci sono stato perché erano esposte alcune cose di un amico, che fotografò parecchio in quegli anni Freak Antoni (leader degli Skiantos, per chi non lo conosce).
Lo spirito generale che permeava quegli anni, e in questa mostra si coglie molto bene nel bene e nel male, ha fatto una certa fotografia e una certa generazione di fotografanti (mi riferisco sia ad amatori che non, come l'amico mio: professionista, ma soprattutto appassionato e molto ricco umanamente).

Oggi in giro c'è altro.
E' genetica, è natura del fotoamatore o banalmente è influenza culturale?
Che in un'epoca più viva e di maggior fervore propone meno pippe e più fotografia? ;-)

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2019 ore 15:54

Quando si introduce il "sono stati" è implicito un percorso formativo,del bambino e dello studente,che poi è indirizzato verso alcune attività pratiche o intellettuali,una storia, qualcuno forse direbbe viaggio.
Qualcuno ha avuto la lungimiranza di inserire la materia fotografia, all'accademia di belle arti e istituire un corso di formazione per promuovere una classe di studenti,che poi a sua volta ha influenzato altri fotografi e la fotografia contemporanea, la cui attività è sfociata nella professione, tranne qualche raro caso particolare.Spesso questi fotografi sono portati come esempio ,ma poichè si tratta di discussioni libere,manca il docente che traccia un confine con la matita rossa,distinguendo fra le varie osservazioni.

E come no "signore dei dischi...ci vorrebbe..." "voglio andare in classifica"...
Ho letto invece che un paio di famosisime cantanti d'oggi, prese dall'entusiasmo, qualche volta si dimenticano perfino che non sono in playback...



user39791
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inviato il 13 Ottobre 2019 ore 17:21

Diciamo che periodi di grande fermento culturale portano a determinare situazioni molto favorevoli per le attività creative come la fotografia. Oggi siamo tutti molti omologati nel nome di una ricerca esasperata del consenso che non porta di certo a battere strade nuove o alternative. Fotograficamente parlando la fa da padrona la ricerca della perfezione, nulla deve essere millimetricamente sfocato, storto, non iper nitido. Ma langue la cultura fotografica, la ricerca non esiste più. Il fotografo che dovrebbe vivere un periodo di mondo globale mi pare che sia sempre più chiuso in un mondo piccolo piccolo.

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2019 ore 17:25

Filiberto, è vero: ci vuole fermento. E' ora che tu organizzi una bella rivoluzione!
Caputo ha detto che ci sta! ;-)

user39791
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inviato il 13 Ottobre 2019 ore 17:38

E che rivoluzione sia.

user39791
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inviato il 13 Ottobre 2019 ore 18:07

Ad ogni modo oramai tutti sono fotoamatori, nel senso che amano fotografare. Gli smartphone hanno messo una macchina fotografica in mano a buona parte della popolazione mondiale. E una macchina fotografica sempre pronta allo scatto. Non so quanti milioni di foto vengono scattate ogni giorno. Come può emergere da questa massa mostruosa un singolo fotoamatore? Uniformandosi alla marea social per avere il massimo possibile del consenso da parte degli altri uniformati o, a mio avviso, inventandosi quel fermento culturale indicato da Francesco. Quell'uscire dal proprio piccolo mondo come detto dalla Valtorta.

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2019 ore 18:40

Cosa sia un fotoamatore lo stabilisce la definizione in sé: foto-amatore ... ossia una persona che ama la fotografia in quanto appassionato della stessa intesa come veicolo ideale delle proprie sensazioni emozioni, e, perché no, anche aspirazioni!

Che questo fotoamatore possa poi essere, o meno un professionista, così come anche un artista, ciò non costituisce, e neppure deve costituire, una pregiudiziale al suo essere quello che è ... un foto-amatore appunto!

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2019 ore 18:43

Come può emergere da questa massa mostruosa un singolo fotoamatore?


Questo è un discorso ancora diverso Fili...
Non è questione di migliorare l'arte. E non è questione di migliorare la tecnica.
Se parliamo di emergere, quello che conta è il marketing.
E ti dirò, per assurdo nel panorama attuale manco sarebbe forse così difficile ;-)

user39791
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inviato il 13 Ottobre 2019 ore 19:00

Per emergere intendo avere qualcosa di valido da dire. Qualcosa che lasci un segno tangibile.

user39791
avatar
inviato il 13 Ottobre 2019 ore 19:09

Paolo si era partiti da qua.

Il problema è tutto qui: se l'amatore è persona aperta alla cultura e ai cambiamenti, oppure se è persona affezionata al suo mondo, e magari solo il mondo della fotografia fotoamatoriale in quanto tale. Se è questo, il fotoamatore è una figura regressiva.

E da qua volevo discutere su come si è evoluta la figura del fotoamatore.

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2019 ore 19:24

Per emergere intendo avere qualcosa di valido da dire


Il fatto Filiberto, è che questo oggi non basta più, in nessun campo.
Se hai un'azienda che fa buoni prodotti, devi essere capace di diventare qualcosa di più: un riferimento, un simbolo, un'idea desiderabile e (più o meno) unica. Sennò sono buoni, ma non li vendi.
Ovviamente per emergere qualità devi averne, è chiaro. Ma la differenza la fa il modo in cui saprai proporti.
E questo vale nel piccolo e nel grande.
Per le superstar come per i piccoli successi da influencer.
Magari, il giorno che ci vedremo, ti racconterò un aneddoto che non posso pubblicare qui ;-)

Ma chiudo l'ot, perché capisco che è da un'altra parte che vuoi andare col topic Sorriso

user39791
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inviato il 13 Ottobre 2019 ore 19:29

Capisco cosa vuoi dire Francesco. Mi farà piacere ascoltare il tuo anettodo.

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2019 ore 19:41

A me il testo iniziale lascia parecchi dubbi,c'è tutto o niente, anche gli uccelli prima che divenire avifauna, sono stati rettili e poi hanno cominciato a volare nel cielo.
Credo che prima della fotografia del fotografo o amatore, ci sia una persona dietro con tutta la sua vita, ma ci capita di vedere,le foto ovvero il risultato finale e valutare in qualche misura la fotografia.Tutti allo stato attuale praticamente fotografano, c'è stata l'esplosione del fenomeno fotografia,che raccoglie persone anche diverse fra di loro.Sembra che casualmente si vadano a citare nel testo, quelli che potevano essere definiti professionisti o liberi lavoratori,ognuno con abilità diverse nel suo settore,che saranno trasferite nell'immagine, linguaggio fotografico permettendo.
Il fotografo dovrebbe o potrebbe aver affinato durante la sua professione qualche dimestichezza nell'uso del mezzo e tutto quello che gira intorno ad esso,anche il fotomatore pur riconoscendogli la figura di vero appassionato,conosce bene l'apparecchiatura, tempo permettendo ma con tempi di utilizzo della fotografia e necessità diverse.
La fotografia veloce del selfie attrverso lo smartphone e la foto ricordo probabilmente è un fenomeno ancora a parte rispetto alla fotografia amatoriale
Ci sono moltissime foto che poi convergono nel grande contenitore del web,nel quale si parla del risultato finale,ma a foto acquisita e lavorata con le tecniche di post produzione la filiera del prodotto non è conclusa del tutto,perchè
la foto entra nel meccanismo dei commenti e dei like,dei rapporti sociali,dei contatti.
Quando c'è l'osservazione negativa verso un certo meccanismo che privilegia,foto mediocri,perchè manca la competenza o come espressione di un gradimento personale,questa critica è giudicata in modo negativo.Questa valutazione personale, se cerca di mettere dei punti fermi o qualche specificazione è giudicata secondo una sottocultura,come assolutismo,fino al blocco o alla chiusura della discussione.

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