| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 18:12
arrivato in fondo però sinceramente speravo in una chiappa di Belen L'argomento è interessante, anche Salgado diceva una roba simile, ovvero che se vuoi scattare fotografie in un posto, non studiare fotografia, studia la politica, la cultura, la geografia, la storia di quel posto. Insomma, quando avrai tutto questo dentro di te, la fotocamera te la puoi portare dietro. Il punto è proprio il senso del fotografo amatore moderno, se dividiamo le fotografie tra "fotoricordo" (beneinteso importantissime) e foto artistiche/utili. colui che bene o male fa foto per se stess deve, prima di tirar fuori la penna, decidere l'argomento di cui scrivere |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 18:56
“ Sapete quale è il problema? „ Il problema è venire qui e trattare 180.000 iscritti con la livella, dietro questo numero si nasconde una eterogeneità di storie, esperienze, personalità che non può essere livellata. Esiste un unica livella ce lo racconto Antonio de Curtis in arte Totò Elevarsi su un piedistallo e vederci come un branco di pecore è un grave limite Settimio. Voglio citare la parte iniziale e poi la finale del testo di una celebre canzone popolare romana portata al successo da Gabriella Ferri, testo di Mario Castellacci Ognuno è un cantastoria tante facce nella memoria tanto di tutto tanto di niente le parole di tanta gente. Tanto buio tanto colore tanta noia tanto amore tante sciocchezze tante passioni tanto silenzio tante canzoni .... Anche tu diventerai come un vecchio ritornello che nessuno canta più come un vecchio ritornello che nessuno canta più. |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 19:10
Ho letto un po'..... cose troppo complicate per me che ca$$eggio con le machinette..... non ho fini precisi.... Considerate che la maggior parte ci gioca con questa attività.....va beh.... Quella foto postata mi ha fatto venire in mente Diane Arbus |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 19:14
“ Anche tu diventerai come un vecchio ritornello che nessuno canta più come un vecchio ritornello che nessuno canta più. „ Dipende. La fotografia, come tanti altri settori delle arti, della scienza e dello sport, può rendere immortali, nei suoi esponenti di spicco. Giacomelli, Mulas, Roiter (che non amo), così come vari tra i viventi ... Quel vecchio ritornello tanti vivi continuano e continueranno a cantarlo. Cio' detto in generale, senza entrare nel merito che a colui a cui ti rivolgi, ci rientri o meno. Poi immagino che darà risposte lui a chi vorrà. Resto un ambasciatore o messaggero di sponda. |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 19:21
“ La fotografia, come tanti altri settori delle arti, della scienza e dello sport, può rendere immortali, nei suoi esponenti di spicco. „ Verissimo....ma assai pochi ci riescono e c'è sempre un limite e non è detto che chi oggi è famoso lo rimarrà per "sempre"....Sempre è il titolo della canzone che ho voluto citare. Avresti dovuto però commentare anche il testo iniziale della canzone, estrarre solo ciò che è più facile da commentare è semplice, molto superficiale e permettimi...un po da furbetti. |
user23063 | inviato il 10 Ottobre 2019 ore 19:21
Si, il suo è un approccio alla Fotografia, ma differente è il concetto di Fotografia che Settimio ha in mente. Concetto che ritrovo anche in alcuni dei miei amici, che però ci stanno arrivando perché "pressati" dal confronto domestico con le consorti che si dilettano di Arte nel senso pittorico del termine. E' indubbio che per raccontare una storia ragionata e pensata ci deve essere progettualità. Se voglio partire da un'idea e concretizzarla in un'immagine per comunicare l'idea stessa, per instillare nell'osservatore la necessità di ragionare, di elaborare tale idea, non è possibile uscire e scattare come se non ci fosse un domani. Probabilmente produrrei un sacco di buone immagini, per alcune potrei elaborare a posteriori una storia, un messaggio, un'idea, che però verosimilmente non avevo in mente nel momento del click. Non sono convinto però che la Fotografia non sia arte, né che questo approccio sia l'unico, il più corretto, il più "ricco". E non sempre devo forzatamente affrontare l'Immagine seguendo questo approccio. Verosimile che a fronte di una commissione, la mancanza di progettualità / formazione / cultura / esperienza è deleteria. Ma per fotografia "privata" credo siano possibili e "convivibili" entrambe le strade. |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 19:26
Iniziativa interessante. Domani con calma mi leggerò per bene tutti gli interventi. |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 19:33
Fotografo da oltre 60 anni e 50 anni fa ho iniziato a sviluppare e stampare da solo. La fotografia è il mio hobby, ma non la mia penna. Preferisco scrivere articoli di divulgazione scientifica, insegnare fisica quantistica, ora che sonoin pensione ma la fotografia è per me solo un hobby e non una penna con cui scrivere. Fotografo cio' che mi piace e la fotografia rimane una cosa strettamente personale. So riconoscere una bella foto, meno quelle che vogliono assurgere ad arte, perchè l'autore vuole comunicarci un messaggio. Lo ritengo incompleto. Molto meglio a musica che scatena sentimenti e ricordi. Quindi almeno per me , preferisco passare il testimone. |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 20:00
Io credo che ci sia una contraddizione nell'affermazione "la fotografia non è arte" e l'altra che recita più o meno che "la fotografia deve raccontare una storia". Col massimo rispetto per le opinioni altrui, vorrei spiegare dive secondo me sta la contraddizione. Facciamo un esempio, e per farlo prendo a spunto una foto di un utente del forum, che mi ha particolarmente colpito. Nell'immagine si vede un ragazzo (il fatto che sia di colore ha qualche significato? Boh, forse) con in spalla uno zaino che si avvia verso un bar, contando sul palmo della mano gli spiccioli a disposizione. La storia che mi racconta questa foto é facilmente intuibile: il tipo deve fare i conti con le proprie casse, anche solo per un cornetto od un panino. Racconta la storia di molte persone, tra cui spesso mi sono ritrovato, che stentano ad arrivare al cosiddetto fine mese. Insomma, racconta... E fa riflettere... Mi risulta che la parola arte coincida anche con comunicazione di emozioni e sensazioni. È arte un'opera evocativa, che sprona la reazione emotiva. Mi pare che non ci sia differenza tra un certo tipo di fotografia e l'arte. Buona serata, Maurizio. |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 20:03
Grazie Maurizio per aver citato una mia foto...onorato. |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 20:20
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| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 20:25
Se è così bisogna riconoscere una certa disponibilità al dialogo e al tentativo di comunicazione, perfino con utenti del forum che non conosce e forse non è da tutti. La diatriba professionista - amatore esisteva trent'anni fa figuriamoci oggi col digitale il computer e lo smartphone col ragazzino che ha lo smartphone in mano e non lo molla un attimo e la prima cosa che fa è scattare e fare selfie. C'erano le foto delle riviste e le riviste che assecondavano i gusti dei lettori... adesso forse ci accorgiamo che con tutto il supporto tecnico e la possibilità di accedere a numerose informazioni e progetti,si comincia a pensare che dopo tutto "posso farla anch'io" e via foto su foto che richiamano altre foto. Da dove nasce l'idea?Perchè? Un tempo esisteva poi anche qualcuno a cui per qualche ragione, era stato chiesto di scattare una fotografia... prima che la zucca si trasformasse in carrozza e carrozzone al seguito. Ci sono talmente tante foto che non si riescono a vedere e a valutare e persone impegnate a mandare voti... Poi ci sono i picchi le foto iconiche, o che hanno fatto scuola o riflettono una valutazione commerciale, ma che spesso sono additate,da una parte del pubblico. |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 20:25
Proseguo: Qualcun altro, invece, potrebbe pensare che conta gli spicci necessari per comprare il biglietto dell'autobus che lo porterà all'aeroporto dove si imbarcherà per la madre patria, finalmente laureato in medicina. Un altro ancora potrebbe immaginare che il barista ha sbagliato il resto e il tipo sta per rientrare a regolare il conto... Sai quante letture può avere una foto! Inoltre, non credo che Arci (baldo? prete? ) abbia mai avuto modo di pianificare alcun particolare, salvo la location. |
| inviato il 10 Ottobre 2019 ore 20:30
Dall'alto della mia profonda (fossa delle marianne -11.000 mt sotto il livello del mare!!) ignoranza, condivido quanto scrive Bergat, nella storia del quale un po' mi ci ritrovo. Fotografare è facile, con qualsivoglia dispositivo, non sempre vi è una storia da raccontare e ce lo dimostrano altri fotografi di vario successo che talvolta hanno pubblicato foto scattate quasi per caso. Quando riprendi le maschere a Venezia la tua storia qual'è?? Il carnevale?? ovvero le ambientazioni che Venezia ti offre?? Ma non serve aspettare le maschere per raccontare una storia su Venezia, perché la città si racconta da sola!! E del gondoliere che per scansare la gondola appoggia il piede sulle case che costeggiano il canale ne ho quante ne vuoi!! alla faccia del buon Roiter che ne è stato il precursore (pace all'anima sua!) Si fotografa per il piacere di farlo, per fissare un ricordo, un momento, senza per forza insignirsi dell'appellativo di "fotografo" quando non lo si fa per professione. Ed anche qui discutiamone, perché non sempre le foto che vengono pubblicate sono frutto dell'abilità del fotografo, bensì delle sue capacità di post-produrre lo scatto - e su questo argomento si potrebbe aprire un dibattito completamente diverso. Chi è nato con la pellicola mi può comprendere: lo scatto o era buono oppure era da buttare via, al massimo si contrastava un pochino, dando per scontata una buona "tecnica" di ripresa. Un saluto Daniele |
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