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Se ti interessa la posa quello di Rojas è meglio perchè dà decisamente più esempi e ci sono proprio dei capitoli dedicati. Visto che siete in tanti ad essere interessati ai libri (e di questa cosa ne sono strafelice, perchè è sempre bello vedere la gente affamata di imparare) vi lascio alla pagina sul mio sito con le recensioni di tutti i libri fotografici che ho letto (in realtà me ne mancano tipo 6 o 7 da recensire ma non ho mai tempo di farlo ) www.stefanotealdi.com/impara-ad-usare-i-flash/cosa-leggo
“ sarei interessato a "Il ritratto maschile" di Jeff Rojas e "Il ritratto perfetto" di Chris Knight. Ci sono anche disegni o esempi di pose fra le pagine dai quali trarre ispirazione per gli ultimi due libri? „
Solitamente preferisco condurre il gioco,ovviamente anche in base a ciò che la modella è disposta a fare,però a volte lo scatto migliore esce spontaneamente..comunque non è mai un lavoro semplice..io non scatto con professioniste,spesso rimango deluso e a volte sorpreso positivamente..
Io ho preso il libro della Adler (assieme ad altri) qualche mese fa seguendo il suggerimento di Stefano Tealdi. Devo dire un gran bel libro, soprattutto perché ti dà dei principi da utilizzare piuttosto che una serie di pose da ricreare copiando, e questo ti da sicuramente maggiore padronanza e flessibilità (puoi crearti le tue pose sul momento rispettando questi principi in base alla necessità e puoi rompere le regole quando ritieni sia necessario sapendo il perché e non affidandoti al caso).
“ E tu invece Sergio? Hai una cura del particolare nelle tue foto davvero pregevole, non credo sia frutto di sola immaginazione last minute, mi sembra che anche tu prepari bene lo shooting „
Spesso organizzo tutto e cerco il dettaglio mentre alcune volte mi piace lasciarmi andare alle idee del momento (magari dopo aver realizzato quello che volevo)
Faccio poco ritratto ma ho preso molti spunti di lavoro dal libro della Adler, che trovo molto interessante. Di solito mi faccio delle idee prima su cosa e come scattare, poi vien fuori che sono tutte irrealizzabili ed improvviso Ma non lo faccio di lavoro, posso permettermi di buttare via un po' di tempo.
Penso che prenderò anch'io il libro consigliato "La guida definitiva alla posa fotografica. Tecniche e trucchi per valorizzare ogni soggetto", mi sembra molto interessante
Premessa: mi reputo un principiante e non ho mai lavorato con modelli/e professionisti/e e onestamente in quel caso non so come mi comporterei. Probabilmente lascerei fare molto di più. Esperienza con soggetti "non pro" e che sanno zero di posa: se vuoi cavarne fuori qualcosa e non hai tutto il giorno devi dire tutto. Di solito ho già in mente come vorrei la foto e poi mentre scatto mi vengono altre idee, ma il punto chiave è spiegare sempre ogni dettaglio, dalla distribuzione del peso alla posizione rispetto alla luce, le spalle, le mani, il mento, l'espressione facciale. Una cosa che faccio sempre è anche dare feedback positivo o fare complimenti, trovo che poi i soggetti si sciolgano e diventino più spontanei. Concordo sui libri di pittura, paradossalmente insegnano molto anche di gestione della luce.
Premetto: credo che la risposta dipenda dal genere di ritratto e dallo scopo dello shooting, tipo un set di moda avrà scopi ed esigenze diverse da uno emozionale.
Per quel che mi riguarda, mi trovo a dirigere di più gli shooting di moda o i portfolio personali, nel primo caso per eventuali correttivi al fine di mostrare al meglio il vestito o gli accessori, a favor di luce e quant'altro, nel secondo caso perchè il più delle volte si tratta di persone che non sanno come mettersi, che mostrano una certa tensione, una forma di timidezza, e quindi ci vuole tempo e pazienza per riuscire a produrre scatti decenti (anche se, beh, diciamo che il mio metro di giudizio è molto più severo del loro).
Invece ho poche direttive negli shooting più emozionali e in chiave cinematografica, in questi casi io scelgo le modelle anche in base alla loro empatia e al loro carattere, tra persone con cui c'è una simpatia reciproca e un legame comunicativo, e lì basta spiegar loro mood e scena che ho in mente, per ottenere quasi sempre ciò che cerco.
Per quest'ultimo tipo di scatti, conoscere i soggetti, parlar con loro, comunicare con loro, è essenziale, salvo che non siano attori (di mestiere o di talento innato) .
sì, purtroppo l'offerta di libri in italiano è veramente risicata rispetto al mondo infinito di quelli in inglese
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