| inviato il 13 Settembre 2019 ore 12:39
@Leonardo Mengoli avevo scattato una foto ad iso 3200, quindi una sotta esposta di 4 stop ad iso 100, nessun noise reduction (su nikon è possibile farlo, su sony mi pare di no, raw a 14bit), operando quindi in post su PC il risultato ottenuto era pressocchè lo stesso nel recupero della foto sotto esposta volutamente, cambiava solo un pò il bilanciamento del bianco. Su sensore sony iso invariant avevo letto al tempo che l'amplificazione è a step ogni tot stop, in buona sostanza l'informazione tra un certo range di iso è quella, probabilmente il risultato dipende anche dalla prima post che viene effettuata in macchina e se non sbaglio sony ha (almeno quelle che ho provato) hanno il NR in macchina su livelli precisi ma non disattivabile completamente... quindi è plausibile che già una riduzione sul rumore cromatico in macchina possa dare risultati un pò differenti ai vari iso selezionati... i sensori iso varianti invece l'amplificazione è solo analogica per ogni stop selezionabile quindi è meglio non cannare la foto a livello di esposizione, in termini di recuperi queste macchine come dicevo solitamente permettono migliori recuperi sulle alti luci, infatti con la D700 mi trovo meglio a lavorare con i profili lineari quali il ramiel repro rispetto alla D7000 dove nel cielo c'è sempre qualche cosa bruciata che ti restituisce una sorta di grigio quando usi un profilo del genere e stai troppo vicino alle alte luci, segno che non c'è nulla da recuperare (a volte anche sull'incarnato alterazioni cromatiche) mi trovo piò che altro a lavorare solo sulle ombre |
| inviato il 13 Settembre 2019 ore 13:34
Alessandro, innanzitutto complimenti per il tuo primo intervento, mi pare espresso chiaramente. Il punto dolente è che ti basi su istogrammi jpg, per cui non ti accorgi della perdita di gd alzando iso. Ora, è un male questo? Non è mica detto, tant'è che i costruttori in piccola parte lo fanno, lasciando il cosiddetto headroom. |
| inviato il 13 Settembre 2019 ore 14:36
“ avevo scattato una foto ad iso 3200, quindi una sotta esposta di 4 stop ad iso 100 ... ... operando quindi in post su PC il risultato ottenuto era pressocchè lo stesso nel recupero della foto sotto esposta volutamente „ Darp, questa è esattamente l'operazione che viene resa possibile da un sensore ISO Invariante, sottoesponi abbassando la sensibilità ISO e recuperando in post non hai penalità sulle ombre. Ma prova a fare il contrario, esponi a 100 una scena con una dinamica non bassa, scatta a 3200, poi prova a recuperare le luci. Purtroppo, vedo che sempre più persone si riferiscono all'ISO Invarianza come un'assenza di variazione dell'amplificazione analogica, che rimane fissa ad uno o due valori. Nel post precedente ho provato un po' a chiarire la questione. Se ci si ragiona fino in fondo, si capisce che non avrebbe senso mantenere costante l'amplificazione analogica agendo solo in digitale sul file (in camera), e si capisce perchè quei grafici che sembrano mostrare la presenza di una o due amplificazioni soltanto siano invece coerenti con l'aumento di amplificazione ad ogni valore ISO. Nel thread precedente mi ci sono soffermato a chiarire meglio la questione, a pagina 14 c'è anche una breve (non sufficiente) sintesi, qui evito di riproporre il tutto perchè non mi sembra il caso. P.S. la NR sui sensori Sony mi risulta intervenga solo a sensibilità altissime |
| inviato il 13 Settembre 2019 ore 15:52
"Il punto dolente è che ti basi su istogrammi jpg" Jpeg? Secondo te ho esposto +5 le luci con quel tipo di recupero? Sempre in raw ti propongo di esporre una luce diretta a +5 ad iso 100 e provarla recuperare. |
| inviato il 13 Settembre 2019 ore 16:42
Alessandro, ho fatto una lunga esposizione, ho messo gli scatti con i dati, ti prego di commentarla con argomenti solidi; altrimenti credo che tutti abbiano capito come si usa una fotocamera iso invariant ed è meglio chiuderla qui. Tu continua a sottoesporre e vivi felice con le tue invarianze farlocche. Ma riesci a portare in fondo una discussione in modo maturo, senza invitare gli altri a sport che potresti pensare di praticare utilmente in prima persona? |
| inviato il 13 Settembre 2019 ore 16:54
@Leonardo Mengoli ma non ho mai detto il contrario... |
| inviato il 13 Settembre 2019 ore 17:07
Certo non ho detto questo avevi scritto diverse cose e non mi era chiaro se stessi generalizzando sui recuperi o se ti riferissi alla capacità di mantenere il dettaglio nelle ombre. Hai scritto anche tu (come affermano molti) che nelle ISO Invarianti l'amplificazione analogica non è modificata ad ogni valore ISO (per quanto mi riguarda invece è chiaro che lo sia), e alcune persone che affermano la stessa cosa sostengono che il recupero sulle luci sia di conseguenza indipendente dalla sensibilità (tesi di Alessandro). Quindi ho chiesto un chiarimento |
| inviato il 13 Settembre 2019 ore 18:40
Secondo me Alessandro fa parte dell'ufficio CAS, complicazione affari semplici. |
| inviato il 13 Settembre 2019 ore 18:53
@Leonardo Mengoli non ho dati tecnici ma semplicemente ho visto un pò di raw (tanti direi) con D7000, D700 e sony A7... in linea di principio sugli iso invariant sulle luci si clippa sempre quando a istogramma corretto si prova a recuperare in alto + di 1 env, sulla D700 si recupera... non so dirti il motivo esatto ma è così qualsiasi sia cmq il modus operandi il recupero estremo su ombre e luci è cmq sempre negativo, sulle luci clip assicurato, sulle ombre colori completamente sballati.... l'ideale è lavorare nel range di gd che offre la macchina nel suo profilo più lineare prossibile... salire di iso in generale ammazza la gd e resa cromatica... ma per questo basta vedere i file e non serve nemmeno una spiegazione tecnica... i 12-14-16 env dichiarati sono sempre agli iso più bassi, piuttosto la curva solitamente è lineare o tendenzialmente logaritmica man mano che si sale di ISO, quindi alcuni corpi macchina tengono bene a livello cromatico e in gd tipo fino gli iso 800-1600 perdendo poco più di 1 Env... in questo i test DXO aiutano a farsi un idea delle prestazioni del sensore... detto questo le prestazioni di un sistema vanno valutati nel suo insieme e senza le lenti a corredo è solo tempo perso... in termini di gd ci sono lenti molto contrastate e altre poco contrastate, quindi il risultato finale nella foto scattate è tutto da vedere e verificare... |
| inviato il 13 Settembre 2019 ore 18:58
aggiungo un aspetto che spesso non si considera quando si guarda solo al sensore... prendi nikon reflex... la serie D non riesce a risolvere bene sopra i 24mpx (dove è quasi a limite), questo provoca meno informazione utile e quindi più rumore e performance minori... allo stesso tempo la serie G su sensori datati risulta decisamente troppo micro contrastata/contrasta... ammazzando in maniera netta la gd del nostro vecchio sensore... alla fine ogni sistema funziona bene con le proprie lenti "native"... in definitiva inutile farsi troppe pippe mentali... tutto sta a farsi il giusto e corretto setup per i propri usi... almeno questo dal mio punto di vista... |
| inviato il 13 Settembre 2019 ore 19:20
“ allo stesso tempo la serie G su sensori datati risulta decisamente troppo micro contrastata/contrasta... ammazzando in maniera netta la gd del nostro vecchio sensore... „ Mmm qui non ti seguo. Per il resto, con gli ultimi interventi hai chiarito i miei dubbi riguarto il tuo primo commento. Ti ringrazio. |
| inviato il 13 Settembre 2019 ore 19:36
"Se ci si ragiona fino in fondo, si capisce che non avrebbe senso mantenere costante l'amplificazione analogica agendo solo in digitale sul file (in camera), e si capisce perchè quei grafici che sembrano mostrare la presenza di una o due amplificazioni soltanto siano invece coerenti con l'aumento di amplificazione ad valore ISO" Ha senso eccome! Se la costanza è quella di utilizzare la più alta possibile! Ottieni lo stesso read-noise agli iso più bassi (appartenenti allo stesso range di valori 100-200, 100-400, dipende dalla fotocamera). Perchè funziona impostando la sensibilità minima? Perchè è quella massima analogica e quella inferiore digitale di quello stesso range (100-400 o 800-6400) che non taglia le luci ed ha lo stesso rumore nelle ombre. Pui scattare tutto a iso 100 e 800. La gd delle sottoesposizioni sarà sempre registrata senza alcuna perdita di dati. |
| inviato il 13 Settembre 2019 ore 19:45
La stessa fotocamera con gli stessi componenti può essere concepita come iso variant (cioè un' amplificazione analogica per ogni step). Al contrario sarai tu a dover usare l' amplificazione più alta possibile senza bruciare le luci (200, massimo 400) e 6400 per "sottoesporre" il file digitale in post. Per cui ciò che chiami iso 100 e 320 nativi sono proprio 320 e 4000 nativi. |
| inviato il 13 Settembre 2019 ore 20:04
“ Ha senso eccome! Se la costanza è quella di utilizzare la più alta possibile! Ottieni lo stesso read-noise agli iso più bassi „ Questo l'hai già detto molte volte, e quando ti è stato chiesto di spiegare come nella catena di registrazione del segnale una fotocamera possa lavorare in questo modo senza perdere informazioni, hai iniziato a contraddirti. Hai spiegato che la Vref dell'ingresso del convertitore verrebbe adattata al range corrispondente all'amplificazione massima (quindi alzata dello stesso rapporto ISOmax/ISOnativo), e così facendo avverrebbe esattamente il contrario di quel che sostieni: aumentando la Vref di tanto quanto lo è il gain rispetto all'equivalente valore base utilizzeresti solo l'amplificazione minima di ogni intervallo, non la massima, quindi ciao ciao i tuoi vantaggi sul read noise, e a quel punto non avrebbe alcun senso non consentire la possibilità di aumentare l'amplificazione analogica (a tutto vantaggio di un miglior campionamento del segnale). Non l'hai saputo spiegare nel primo thread (o meglio, hai dato una spiegazione contraddittoria, indice di incomprensione), e nel secondo siamo passati ai test, che a detta tua avrebbero dovuto dimostrare la tua teoria, e invece... Ma prima di commentare altro, perchè non rispondi a quella manciata di domandine che ti ho fatto nella prima pagina così chiarisci a tutti quello che hai scritto? Le prime 2-3 richiedono poco tempo, le successive solo poche parole o un sì/no. Non è un grande impegno, si tratta di qualche minuto (se hai le idee chiare). |
| inviato il 14 Settembre 2019 ore 3:02
"aumentando la Vref di tanto quanto lo è il gain rispetto all'equivalente valore base utilizzeresti solo l'amplificazione minima di ogni intervallo, non la massima, quindi ciao ciao i tuoi vantaggi sul read noise, e a quel punto non avrebbe alcun senso non consentire la possibilità di aumentare l'amplificazione analogica (a tutto vantaggio di un miglior campionamento del segnale)." Te lo mostro con delle foto che faccio prima. |
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