| inviato il 18 Agosto 2019 ore 15:24
“ Talvolta lo fanno anche i grandi fotografi (ad esempio il ritratto di Stravinsky fatto da Newman) ... „ Non solo Arnold Newman, ma anche il già due volte citato Andreas Feininger. Sempre da: La fotografia : principi di composizione, (Milano, Garzanti, 1976 - Op. orig: Principles of Composition in Photography, 1973), pp. 76-77:
 Le due foto ricavate dal taglio si trovano in quasi tutte le antologie delle immagini più significative di Feininger. Per tale pratica consigliava l'uso di apparecchi di medio e grande formato. Poi, a tal riguardo, ci sono sempre state diverse scuole di pensiero. Pare che Henri Cartier Bresson aborrisse i tagli. Ho letto da qualche parte che, con l'eccezione di quando era a inizio carriera, non stampava da sé le proprie foto ma si affidava a uno stampatore che lavorava per la Magnum e che conosceva bene i deisiderata del Maestro. Quando capitava un elemento di disturbo sul bordo del fotogramma e chideva a HCB se era il caso di tagliarlo, questi gli negava il permesso e piuttosto scartava la foto. Per la verità non sono sicuro della fondatezza di questa notizia, e potrebbe anche trattarsi di una delle tante leggende metropolitane che inevitabilmente fioriscono intorno ai personaggi famosi. |
| inviato il 18 Agosto 2019 ore 16:20
“ Se capitava un elemento di disturbo sul bordo del fotogramma e chideva a HCB se era il caso di tagliarlo, questi gli negava il permesso e piuttosto scartava la foto. Per la verità non sono sicuro della fondatezza di questa notizia, e potrebbe anche trattarsi di una delle tante leggende metropolitane che inevitabilemnte fioriscono intorno ai personaggi famosi. „ Pura leggenda: www.google.it/amp/s/iconicphotos.wordpress.com/2009/07/26/derriere-la- |
user180256 | inviato il 18 Agosto 2019 ore 19:04
Le mie foto sono quasi tutte crop di immagini più complesse. Volutamente. E non la vedo come una cosa negativa, è un metodo come un altro, l'importante è avere le idee chiare. |
| inviato il 20 Agosto 2019 ore 3:16
“ Pura leggenda: „ Beh... i casi sono due. O la tua frase è totalmente ironica (anche se non sembrerebbe questo il caso)... O in caso contrario... direi che paradossalmente non hai letto il tuo link, che infatti riporta: - " Tuttavia, l'immagine che ha definito la carriera di Cartier-Bresson è stata ironicamente una delle due sole immagini che ha ritagliato. Detestava le tecniche della camera oscura e per impedire ai suoi redattori di ritagliarsi, inviava le sue foto con un bordo nero ". - Non vorrai mica sostenere che due soli casi a fronte di una sterminata produzione facciano testo, tanto da poter meritare per questo il conio di "leggenda". |
| inviato il 20 Agosto 2019 ore 3:22
“ Talvolta lo fanno anche i grandi fotografi (ad esempio il ritratto di Stravinsky fatto da Newman) „ Ti riferisci alla foto dove il musicista è appoggiato al pianoforte e dove la linea del suo braccio "gioca" con la linea del pianoforte a coda? Sarei interessato ad un approfondimento. Hai per caso info precise o la foto in questione o un link (sempre che si tratti di quella che ho descritto) intera, in versione pre-taglio? EDIT. Non serve, ho già trovato risposta con google. Informazione che mi mancava... E mi fà crollare un mito, e ancor più una foto-mito. |
| inviato il 20 Agosto 2019 ore 8:35
"Vi è mai capitato di trovare dentro una foto ben composta e che vi soddisfa a pieno, un'altra foto altrettanto buona?" Di sicuro, ma io stampo, e se fai un crop spinto, poi non stampi più bene, dunque quella seconda immagine non la puoi usare. |
| inviato il 20 Agosto 2019 ore 11:46
@Remember il link era solo per la foto ma stai sicuro che è leggenda, costruita ad arte dallo stesso HCB, non mandava le foto col bordino nero agli stampatori, il bordino nero lo si otteneva in fase di stampa stampando oltre il fotogramma, ma mandava i provini, come tutti, con le indicazioni di stampa. Al momento gli unici che potrebbero dimostrare che non tagliava o che tagliava le foto sono quelli della fondazione che possiede i negativi. Tutto il resto è leggenda |
| inviato il 20 Agosto 2019 ore 13:45
“ Informazione che mi mancava... E mi fà crollare un mito, e ancor più una foto-mito. „ Per così poco? In certi casi si può anche prevedere di croppare in seguito: ad esempio quando la focale non ci arriva per fare quello che si vorrebbe. In altri casi potrebbe essere lo sviluppo di un'idea, che è solo in nuce durante la ripresa e va via via definendosi meglio dopo. Il problema è quando il crop sostituisce l'attenzione in fase di ripresa, quando sistematicamente l'occhio non vede e si accorge dopo, davanti al PC o all'ingranditore. Non credo proprio sia questo il caso di Newman! |
| inviato il 20 Agosto 2019 ore 13:57
Condivido. |
| inviato il 20 Agosto 2019 ore 14:00
è quasi impossibile non trovare in una foto la possibilità di ricavarne altre, si va dal crop leggero che con un'altro taglio dà un mood differente a tagli molto pesanti che restituiscono differente significanza. tutto quello che troviamo impossibile risiede nei nostri limiti. |
| inviato il 20 Agosto 2019 ore 14:08
Specie se si usano grandangolari e normali...... |
| inviato il 20 Agosto 2019 ore 14:13
credo qualsiasi ottica Giuliano. è ovvio che alcuni paradigmi devono essere abbandonati. a volte anche quello della messa a fuoco, della nitidezza, del rumore, della fuoriuscita dei pixel. ma come dicevo si avrà differente mood e differente significanza. solo i nostri limiti possono impedirci di vedere altre cose fotograficamente rilevanti. |
| inviato il 20 Agosto 2019 ore 14:28
lo faccio continuamente...fosse per me entrerei dentro la foto |
| inviato il 20 Agosto 2019 ore 15:16
Io non croppo quasi mai perchè scremo già prima quando compongo in macchina. Mi aiuta il mio modo di vedere che vede il medio tele come ottica standard. Vedo una marea di foto tipo smartphone che potrebbero essere veramente croppate perchè dispersive...... Per questo affermo che il grandangolare si presta di più al taglio. |
| inviato il 20 Agosto 2019 ore 17:26
“ Per così poco? Sorriso In certi casi si può anche prevedere di croppare in seguito: „ Già, purtroppo sono un purista-talebano che aborrisce i maneggi-aggiustamenti-correzioni basilari a posteriori. Vera manna e pratica così usata/abusata/standardizzata oggigiorno... per sopperire a ben altre lacune, degli scattanti fotografici. (che non si scatenino gli avifaunisti con tele non sufficientemente lunghi in certi frangenti, perchè nicchia che non fa testo nella considerazione generale). Comunque in una seduta di ritratto in un interno come quella in oggetto... E' proprio uno di quei casi in cui ciò non debba succedere. “ Il problema è quando il crop sostituisce l'attenzione in fase di ripresa, quando sistematicamente l'occhio non vede e si accorge dopo, davanti al PC o all'ingranditore. Non credo proprio sia questo il caso di Newman „ Beh, invece direi che lo ha riguardato nello specifico di quell'immagine, come già sottolineato qui sopra. Non stiamo parlando di situazioni incontrollate, dinamiche, esterne ed estranee da un totale e personale controllo, come in una seduta di ritratto in un comodo interno, e per giunta statico. E dove nulla gli avrebbe impedito di muovere in avanti un paio di passi. |
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