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iperfocale







avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2019 ore 14:20

(in questo caso volevo che tutti i volti/busti fossero a fuoco; fotogrando alzando le braccia quelli dietro erano sfocati invece li volevo tutti a fuoco essendo il soggetto non le persone in primo piano ma la mischia)


Avrai a fuoco sempre e solo una fila il resto sarà più o meno sfuocato a seconda dei fattori che ti ho elencato sopra, l'iperfocale non estende il piano di messa a fuoco, fisicamente è impossibile, ma ti dice in base a determinati parametri entro quali limiti lo sfuocato sarà più o meno accettabile

avatarjunior
inviato il 07 Agosto 2019 ore 23:28

per me in street l'iperfocale, o settoriale, è fondamentale... f 8 o 11... come fate altrimenti a comporre, mettere a fuoco e beccare l'attimo?? troppo più pratico lavorare in iperfocale

avatarsenior
inviato il 07 Agosto 2019 ore 23:43

Se sai come si fa lo fai in un attimo

avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2019 ore 7:55

Il mio obiettivo è un fisso Leica Elmarit 1:2.8/24 ASPH

Su quel obiettivo dovrebbero essere indicate tutte le profondità di campo.
www.l-camera-forum.com/leica-wiki.en/index.php/24mm_f/2.8_ASPH_Elmarit
Se è quello, più veloce di così...

Sul obiettivo sono indicate le profondità di campo in base al diaframma, se vuoi l'iperfocale metti il simbolo dell'infinito sulla tacchetta del diaframma corrispondente

avatarjunior
inviato il 08 Agosto 2019 ore 8:45

Il Signor Mario dici a me? non è questione di saper come fare... ma di praticità... è molto più veloce lavorare in iperfocale o settoriale, vuol dire sapere già dove e quanto nuovo avrai (senza far pignolerie dell'ovvio unico piano di messa a fuoco).
Ovvio che la messa a fuoco delle moderne macchine è un fulmine, sei tu fotografo che non lo sei, devi cmq scegliere il punto di messa a fuoco, mettere a fuoco e ricomporre... e ciao ciao attimo!!
L'iperfocale in street è per il mio modo di vedere fondamentale.


avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2019 ore 8:49

Il Signor Mario dici a me? non è questione di saper come fare... ma di praticità... è molto più veloce lavorare in iperfocale o settoriale, vuol dire sapere già dove e quanto nuovo avrai (senza far pignolerie dell'ovvio unico piano di messa a fuoco).
Ovvio che la messa a fuoco delle moderne macchine è un fulmine, sei tu fotografo che non lo sei, devi cmq scegliere il punto di messa a fuoco, mettere a fuoco e ricomporre... e ciao ciao attimo!!
L'iperfocale in street è per il mio modo di vedere fondamentale.


piü che fondamentale direi abusata. Avere una buona pdc è diverso da averla fino all'infinito. se poi non ti avvicini molto a ciö che fotografi, ancora peggio. Tra 5.6 e 11 ci sono 2 stop, a me non pare poco.

Infine, è un attimo chiudere maggiormente il diaframma se per caso ti ritrovi in mezzo a un boulevard parigino e lo vuoi tutto a fuoco, ma partire di defaul a f11 mi pare uno spreco.

avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2019 ore 10:10

Il Signor Mario dici a me? non è questione di saper come fare... ma di praticità... è molto più veloce lavorare in iperfocale o settoriale, vuol dire sapere già dove e quanto nuovo avrai (senza far pignolerie dell'ovvio unico piano di messa a fuoco).
Ovvio che la messa a fuoco delle moderne macchine è un fulmine, sei tu fotografo che non lo sei, devi cmq scegliere il punto di messa a fuoco, mettere a fuoco e ricomporre... e ciao ciao attimo!!
L'iperfocale in street è per il mio modo di vedere fondamentale.


In questo modo avere il soggetto a fuoco sarà soprattutto questione di fortuna, la maggior parte delle foto avrà il soggetto più o meno sfuocato e se consideriamo che la messa a fuoco corretta è uno dei segnali che ci guidano al riconoscimento del soggetto stesso è la sua nitidezza....
Certamente le fotocamere attuali sono rapide ma ti garantisco che anche con la messa a fuoco manuale, sempre sapendo come farla, si focheggiava in una frazione di secondo

avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2019 ore 10:32

Dite la verità, aspettavate uno che vi dicesse "l'iperfocale NON esiste" MrGreen

C'è solo un punto di MAF, tutto il resto è sfocato. Magari non si vede troppo ma è sfocato.
Basti pensare al concetto di circolo di confusione

avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2019 ore 10:41

Beh anche il ipotetico piano di messa a fuoco è ipoteticamente a fuoco ma sfocato nella realtà (accetabilmente a fuoco). Tutto dipende da che circolo di confusione si prende.
Non è tutto così matematicamente preciso.

avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2019 ore 12:03

Beh anche il ipotetico piano di messa a fuoco è ipoteticamente a fuoco ma sfocato nella realtà (accetabilmente a fuoco). Tutto dipende da che circolo di confusione si prende.


Esatto, trovo curioso leggere ogni tanto che c'è in realtà un solo piano nitido e tutto il resto è più o meno sfocato: forse chi scrive ciò possiede una macchina fotografica con potere risolvente infinito!

avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2019 ore 12:20

Ovviamente in Nikon school sono "curiosi" visto che anche loro parlano di piano di messa a fuoco e scrivono: "Tuttò ciò che si trova su tale piano, ossia a tale distanza, detta "fuoco critico", sarà perfettamente a fuoco e perciò apparirà distinto e nitido nella nostra fotografia"

www.nikonschool.it/corso_foto_digitale/2/3.php

avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2019 ore 12:24

Nella pratica, non è possibile riconoscere il piano di messa a fuoco a occhio nudo. Il passaggio dalla nitidezza alla sfocatura è graduale al punto da formare un'area entro la quale gli oggetti ci sembreranno comunque nitidi, anche se non avranno una messa a fuoco perfetta. Tale area prende il nome di profondità di campo e copre un'ampiezza variabile a seconda della distanza del soggetto dalla fotocamera, della lunghezza focale dell'obiettivo e dell'apertura di diaframma.

avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2019 ore 12:32

Tecnicamente non è mai perfettamente a fuoco, accettabilmente a fuoco.
Il piano di messa a fuoco è storto, degrada andando verso i bordi in maniera irregolare oltretutto, è su più piani differenti anche in base a colore... e anche prendendo un ottica perfetta c'è sempre la diffrazione e il micromosso, quando la grandezza del pixel permette di vederli. (senza contare interpolazioni varie e filtri AA)

Insomma, un'approssimazione tanto quanto la Pdc. ... e approssimazione per aprossimazione, io scelgo di calcolarmi la Pdc secondo le mie esigenze e fotografare con più serenità. Ognuno si sceglie le proprie tecniche e quello che fa più comodo ovviamente.

avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2019 ore 12:36

Ovviamente in Nikon school sono "curiosi" visto che anche loro parlano di piano di messa a fuoco e scrivono: "Tuttò ciò che si trova su tale piano, ossia a tale distanza, detta "fuoco critico", sarà perfettamente a fuoco e perciò apparirà distinto e nitido nella nostra fotografia"


È una descrizione teorica e semplificata. Nella pratica si è limitati dal potere risolvente del sistema ottico, che è comunque finito: non esiste niente di "perfettamente" nitido, tutto dipende dal diametro del circolo di confusione che si considera (e che avrà appunto, in ogni caso, un limite inferiore).

avatarsenior
inviato il 08 Agosto 2019 ore 12:53

Esatto ma vi ci vedete a spiegare la messa a fuoco dicendo: "Tecnicamente non è mai perfettamente a fuoco, accettabilmente a fuoco.
Il piano di messa a fuoco è storto, degrada andando verso i bordi in maniera irregolare oltretutto, è su più piani differenti anche in base a colore... e anche prendendo un ottica perfetta c'è sempre la diffrazione e il micromosso, quando la grandezza del pixel permette di vederli. (senza contare interpolazioni varie e filtri AA)"? Si semplifica, avete ragione ma una cosa è semplificare il piano di messa a fuoco considerandolo appunto un piano, prima approssimazione, nitido, seconda approssimazione, e un'altra è dire che da 20cm all'infinito è tutto a fuoco.
C'è da dire poi che diffrazione e micromosso pur avendo un forte impatto sulla nitidezza nulla hanno a che vedere con la messa a fuoco

Insomma, un'approssimazione tanto quanto la Pdc. ... e approssimazione per aprossimazione, io scelgo di calcolarmi la Pdc secondo le mie esigenze e fotografare con più serenità. Ognuno si sceglie le proprie tecniche e quello che fa più comodo ovviamente.


Certamente ognuno sceglie le proprie tecniche ma è innegabile che se il soggetto è posto sull'ipotetico piano di messa a fuoco è maggiormente identificabile e innegabilmente acquista maggior valore rispetto agli altri elementi della foto

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