| inviato il 08 Giugno 2019 ore 19:05
I miei modesti due cent... quotando Fefo e Arconudo: personalmente, accetto gioiosamente la mia ignoranza, intesa come disinteresse per lo "studio" (e si vede, direte voi!) ritenendo, mia opinione personalissima, inutile dirlo, che la fotografia nasca dal proprio cuore e dal proprio occhio ma... più che studiare, guardando appunto anche le foto altrui per trarre, più che fotocopie, utili indicazioni e spunti; se ci sarà "la stoffa" o "il manico" inevitabilmente verrà fuori! |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 20:56
Già la conoscenza dei mezzi che si usano e perché sarebbe tanta roba. L'abbinamento dei colori (primari e secondari e complementari) già sarebbe il top. Sui fotografi del passato i grandi fotografi, dico solo che per cultutlra a livello di curiosità ci può anche stare.... IL Problema per me è che quasi nessuno capisce che quei fotografi sono diventati "grandi" semplicemente PERCHÉ SONO STATI I PRIMI a fare quelle foto e chi li doveva sfruttare ai fini politici sociologici ed economici li ha sfruttati a dovere. Punto. Questo è quello che penso io. |
user117231 | inviato il 08 Giugno 2019 ore 21:09
Pure io. Ma due noci nel sacco.. non fanno rumore. |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 21:11
Ringrazio tutti per i punti di vista espressi. Come logico, l'approccio personale alle cose della vita guida il modo di osservare questa faccenda e, soprattutto, anche dove c'è una sostanziale condivisione di idee, mi pare traspaia comunque una nota (anche rilevante) di specifica differenza. che dovrebbe essere sufficiente, a ognuno di noi, a mettersi almeno in parte in discussione “ Il Problema per me è che quasi nessuno capisce.... „ “ Punto. Questo è quello che penso io „ Sempre azzardato ritenere di appartenere alla minoranza che ha capito, secondo me, anche se spesso immagino che abbiamo tutti o quasi questa sensazione... Credo che, pur contenendo certamente un elemento di verità, questa lettura non sia "la" verità Emanuele. E comunque, in territorio relativamente artistico, "essere stati i primi" non è cosa poi così insignificante: in fondo anche Picasso, da rifare, richiede "semplicemente" una buona mano, così come qualunque computer saprebbe oggi replicare efficamente Bach. Allora dovremmo interrogarci su cosa definisce il valore dell'arte, e di seguito su come la fotografia dovrebbe integrarsi in questo, ma sarebbe un altro topic e, se possibile, eviterei l'avventura Buona serata F |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 21:22
“ Pure io. Ma due noci nel sacco.. „ Gatto, lo sai che con me la tiritera delle minoranze illuminate non attacca |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 21:51
Nella mia esperienza di vita le minoranze realmente illuminate che ho incontratosono state un'esigua e trascurabile percentuale: nella stragrande maggioranza dei casi si trattava solo di un comodo paravento per nascondere la propria inadeguatezza...in alcuni casi si trattava di veri e propri disadattati. |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 22:05
Il problema è che in fotografia come nella musica e nell'arte in generale' si tende a copiare quelli famosi ma perché? Non sarebbe meglio fare a modo proprio in libertà? Senza vincoli del perché se <<"l'ha fatto tizio e Caio" perché non posso farlo anche io.>>. Non sarebbe meglio a questo punto non conoscere e essere almeno soddisfatti di se stessi? |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 22:11
Forse perché i grandi hanno realmente qualcosa da dire, mentre altri non avendo nulla da comunicare (o tutt'al più cose banali) si limitano a scopiazziarli? |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 22:16
Possono servire da ispirazione, però io trovo sbagliato pure quello. In fotografia Trovo sia giusto stare bene facendo quello che mi pare senza vincoli di altri o perché loro sono diventati famosi,.... Appunto se già ci sono loro perché dovrei cercare di copiarli? |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 22:21
“ Nella mia esperienza di vita le minoranze realmente illuminate che ho incontratosono state un'esigua e trascurabile percentuale „ Anche se sono giovanissimo ho esperienza non dissimile Direi che, siccome dubito che tali minoranze le incontreremo qui, ideale sarebbe chiudere la pagina e, se a qualcuno interessa ovviamente, tornare in topic Emanuele: non hai torto. Ma se milioni di fotografanti avessero la capacità di "fare a modo proprio e in libertà" non saremmo sulla terra temo Io per esempio non penso di essere in grado (e non conosco praticamente nessuno che lo sia), per cui faccio fotografia come meglio so, curandone il ruolo nel complesso della mia esistenza... Inoltre, chi mai ha detto che "conoscere" serva a copiare? Vedi, io amo la fotografia da sempre, e quando vedo una mostra di qualità non penso a quel che farò io, ma mi godo lo spettacolo |
user28347 | inviato il 08 Giugno 2019 ore 22:25
conoscere tanto la pratica e non farsi troppo condizionare dagli altri nemmeno dai maestri ,per essere liberi senza le seghe mentali che ci vogliono attaccare addosso .non è obbligatorio fotografare per forza una cosa che ci pare brutta |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 22:26
PS: non rispondo a tutto in specifico perché diventa impossibile, ma in generale condivido chi ritiene che sia il complesso della costruzione del nostro essere a indirizzare (con maggiore o minore fortuna) il nostro modo di fare fotografie. Però torno al quesito iniziale: "cultura" a parte, quali sono quelle "conoscenze" tanto spesso evocate che, secondo voi, servono più di ogni altra cosa? |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 22:28
“ conoscere tanto la pratica e non farsi troppo condizionare dagli altri nemmeno dai maestri „ Sono d'accordo Sergio. Tuttavia, se sostituiamo "condizionare" con "influenzare" le cose possono assumere un senso diverso... |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 22:42
Conoscenza per fare fotografia ti posso tranquillamente dire... Saper accendere mettere a fuoco e premere un pulsante a tutto il resto ci pensa la post produzione. |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 22:43
Tempo fa ho fatto un ws con Mustafa Sabbagh, lui diceva che per fare fotografia oggi serve molta cultura. Quello che ho notato è che molti bravi fotografi hanno molte conoscenze al di fuori della fotografia e proprio da concetti o idee influenzate da architettura, letteratura o arte nascono certi lavori. Quello che ho notato è che il pensiero o il modo di concepire l'immagine cambia moltissimo in base appunto al proprio bagaglio e che la sensibilità si può allenare, ci saranno persone più o meno portate ma comunque il conoscere è indispensabile. Restare solo in ambito fotografico di certo può aiutare ad avere una grande tecnica e un grande occhio ma molti di quelli che hanno una marcia in più la hanno non solo per talento innato ma perché lo al hanno affinato Senza un idea di fondo si fanno belle immagini, per fare grandi foto serve altro, chi resta nel proprio stagno sarà sempre limitato |
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