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Scanner professionale negativo 35mm


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avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2019 ore 15:23

Fare la scansione di un negativo e ottenere il massimo è sia una questione di qualità dello scanner ma soprattutto di pazienza perché ogni negativo e/o diapositiva è una storia a se, quindi rivolgersi ad un laboratorio secondo me equivale a spendere molto e probabilmente non essere neanche soddisfatti.

No Phsystem, se la scansione viene fatta nel formato proprietario di quegli scanner (.FFF) è come avere un RAW, tutte le regolazioni le fai dopo tu a tuo piacimento. La scansione .FFF se la fai tu, io, il laboratorio o un bambino dell:asilo è esattamente la stessa, si tratta di fare un semplice click. È per questo che molti laboratori non vogliono dare il file .FFF, perché non potrebbero giustifucare l'addebito di una cifra elevata per "il supposto lavoro di regolazioni varie" fatto dal loro addetto.

www.knowhowtransfer.com/it/how-to-ita/risorse/sistema-3f-scansioni-pro

avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2019 ore 20:05

La scansione .FFF se la fai tu, io, il laboratorio o un bambino dell:asilo è esattamente la stessa, si tratta di fare un semplice click. È per questo che molti laboratori non vogliono dare il file .FFF, perché non potrebbero giustifucare l'addebito di una cifra elevata per "il supposto lavoro di regolazioni varie" fatto dal loro addetto.

Ma dove l'hai sentita questa?
Io qualche centinaia di diapositive l'ho scansionate e ti assicuro che ogni negativo o diapositiva è una storia a se. Innanzitutto c'è la conservazione e lo stato del negativo, i micro puntini neri che inevitabilmente saltano fuori e che bisogna togliere uno ad uno. C'è la tonalità dei colori, etc. etc. In sintesi fare una scansione a regola d'arte significa regolare in modo personalizzato ogni negativo e se il laboratorio facesse questo non basterebbero sicuramente 4-5 euro per negativo ma molti di più.
PS:
In quella pubblicità ho visto che parlano di raw. Ma se non sbaglio soltanto il raw digitale di una foto b/n può diventare anche a colori. Ebbene come fai a trasformare una foto scattata con pellicola b/n in una foto a colori? MrGreen

avatarsenior
inviato il 29 Maggio 2019 ore 20:45

Scusa ma non hai letto bene o compreso quell'articolo (che per inciso è scritto da un esperto di quegli scanner lì). Io quello scanner ce l'ho e ti assicuro che la scansione è semplice e immediata. Il lavoro di aggiustamento (minimo) lo fai dopo. La spuntinatura pure si fa dopo con photoshop (quella si, porta via un po' di tempo). Lo scanner acquisisce la pellicola come è, certo se è rovinata il lavoro di restauro non te lo fa lo scanner, te lo fai dopo da te. Dove hai letto che trasforma un negativo b&n in una foto a colori? Non lo dice, dice che lo lascia b&n +ma lo puoi vedere già invertito) e l'inversione la fa quando dal quel FFF salvi una copia in tif o jpg, questi saranno solo invertiti e non reversibili.
Poi se non ci credi vai presso un service che affitta questi scanner e vedi tu stesso.
A me ha cambiato la vita rispetto a prima.

avatarjunior
inviato il 30 Maggio 2019 ore 0:25

Il prezzo alto delle scansioni non dipende dalla difficoltà nel farle , ovvio un minimo di conoscenza di post produzione bisogna averla , ma dal tempo che si impiega per farla . Ho scansionato almeno un migliaio di diapositive di mio padre con uno scanner semi pro e ho impiegato settimane : posiziona le dia , verifica i settaggi colore ,verifica che non ci sia polvere , clona le parti rigate/rovinate, avvia la scansione che è la parte più lunga.e poi aspetta che il computer processi il tutto. Questo per ogni negativo.
I risultati però sono veramente soddisfacenti , perché se lo scanner è buono , è come avere un raw .

avatarjunior
inviato il 30 Maggio 2019 ore 7:46

Ci sono service che noleggiano la postazione

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2019 ore 12:11

Il prezzo alto delle scansioni non dipende dalla difficoltà nel farle , ovvio un minimo di conoscenza di post produzione bisogna averla , ma dal tempo che si impiega per farla . Ho scansionato almeno un migliaio di diapositive di mio padre con uno scanner semi pro e ho impiegato settimane : posiziona le dia , verifica i settaggi colore ,verifica che non ci sia polvere , clona le parti rigate/rovinate, avvia la scansione che è la parte più lunga.e poi aspetta che il computer processi il tutto. Questo per ogni negativo.
I risultati però sono veramente soddisfacenti , perché se lo scanner è buono , è come avere un raw .

Il punto e il vantaggio di quel formato di File (.fff) è proprio questo, e cioè che non si deve fare niente di tutto ciò al momento della scansione; sono tutte operazioni che vengono fatte DOPO e sono totalmente reversibili.
Ecco il flusso classico di una scansione tradizionale:
- Anteprima della scansione
- Si seleziona l'area da acquisire;
- Si applicano i vari settaggi (uno o più dei seguenti: curve, saturazione, bilanciamento colori, sharpening) fino ad ottenere il risultato desiderato;
- Si esegue la scansione, ottenendo il file Tiff (non voglio neanche pensare ad un salvataggio in .jpg per unlavoro serio);
- Si apre il file e si esegue la pulizia da eventuali pelucchi, puntini di sporco, graffi (se non si eè utilizzato un sistema di rimozione automatica tipo ICE, ma comunque qualcosa va fattocomunque perché a volte se impostato su un livelo troppo alto può causare brutti artefatti).
- A questo punto se ci si accorge che quelche impostazione non va bene (ad esempio: uno sharpening troppo elevato; una curva di contrasto sbagliata, che magari ha causato perdita di informazioni in aree chiare o scure, ecc.), occorre rifare la scansione.

Ecco il flusso con scanner Hasselblad e salvataggio in formato .fff:
- Anteprima della scansione
- Si seleziona l'area da acquisire;
- Si procede alla scansione senza alcuna altra operazione. Il file così ottenuto è un file a basso contrasto quindi (ovviamente con tutti i limiti della capacità di leggere in ombre e eluci senza perdere dettagli, ma vi assicuro che è elevatissima) con tutte le inforamzioni che lo scanner è capace di acquisire, niente va perso per l'applicazione di curve; non c'è sharpening, non ci sono impostazioni nel bilanciamento dei colori; di fatto è come si trattasse di un RAW. Ecco perché una scansione di tale tipo costa poco, perché l'operatore del laboratorio non deve fare nulla se non inserire la diapositiva e il la scansione con il modello di punta X5 dura circa 2 minuti (nel caso di un fotogramma 6x6).
- Volendo si può aprire il fie con Photoshop ed eliminare pelucchi, pntini, graffi, ecc.
- Da questo file, comodamente a casa sua e in seguito l'utente può “estrarre” tutti i file che vuole, ognuno con le proprie impostazioni: procede come segue:
- Apre il file con il software Flexcolor (se si tratta di un negativo lo può vedere già invertito), applica tutte le modifiche che vuole (curve, contrasto, sharpening, bilanciamento colore, ecc.) oppure seleziona uno dei preset già presenti o da lui creati (ad esempio tipo pellicola, ecc.);
- Salva il file come vuole (tif a 16 o 8 bit, Jpg, ecc.); nei metadati viene salvata questa impostazione e tutte le successive che verranno fatte (ovviamente possono esser cancellate). A questo punto non sarà neanche necessario conservare la copia dei file estratti perché basterà riaprire il file e salvare nuovamente il file previa selezione di quello dalla “storia” dei salvataggi fatti.
- Se successivamente ci si accorge che c'è dello sporco o dei graffi che nono sono stati eliminati, basta riaprire photoshop ed eliminarli; a questo punto selezionando i salvataggi fatti questi recepiranno automaticamente tale eliminazione. Non ci sarà necessità di rifare la scansione.
- Analogamente se si vede che i settaggi applicati non vanno bene (ad esempio: si sono persi dettagli nelle ombre o luci; è stato applicato uno sharpening troppo elevato, ecc.) o si hanno esigenze diverse per un altro utilizzo del file, basterà ripartire dal file .fff e fare nuove modifiche quindi salvare di nuovo.
Ecco perché queto flusso di lavoro è stato chiamato “scanner virtuale” perché l'utente ha a disposizione il file RAW e applica a piacere e quante volte vuole tutti i parametri che preferisce come farebbe se stesse utilizzando uno scanner tradizionale.

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2019 ore 12:14

Ci sono service che noleggiano la postazione

Esatto, e siccome non è necessario fare nessuna particolare operazione al momento della scansione, se non inserire la pellicola, con un modello veloce come l'X5 si riescono a fare anche 20 o più scansioni 6x6 in un'ora.

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2019 ore 12:27

Ho iniziato a usare gli scanner più di vent'anni fa, quindi credo di avere una discreta esperienza per dire la mia.
Il file raw da scanner è improprio e non esiste.
Detto questo l'unica differenza tra uno scanner da 300 euro e uno da 20.000 euro formato 6x6 è nelle dimensioni della pellicola, nella risoluzione e nella fedeltà dei colori. Però il punto debole è proprio quest'ultimo: vale a dire che nessuna fotocamera analogica dispone del bilanciamento del bianco. Quindi avremo i colori della pellicola al momento dello scatto, i puntini di polvere da togliere uno ad uno con un software di fotoritocco e il contrasto originale del negativo. Quindi che c'entra il raw col negativo? Con un file digitale raw bilanciamento del bianco e contrasto posso modificarli, viceversa con un file prodotto dalla scansione di un negativo quelli sono e quelli restano. Tutto il resto sono chiacchiere.

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2019 ore 13:42

Infatti se leggi la spiegazione dice che è una "sorta di RAW" per il concetto alla base del suo utilizzo. Poi che cosa c'entra il fatto che il bilanciamento del bianco resta quello della pellicola e che questa può presentare dei puntini di sporco? E' ovvio che è così, lo scanner deve catturare ciò che sulla pellicola e questo fa. La differenza è che con le scansioni tradizionali tutte le impostazioni vanno fatte prima della scansione e se sbagli qualcosa o vuoi un risultato diverso devi rifare la scansione (come se con una fotocamera digitale scattassi in JPG); viceversa con questi scanner al momento della scansione non devi fare niente e tutte le regolazioni le fai dopo (come se con una fotocamera digitale scattassi in RAW), ecco perché il concetto che viene espresso è che quel formato è "una sorta di RAW" (e infatti nell'articolo è spiegato che si tratta di un particolare tipo di TIF).
Ho iniziato a usare gli scanner più di vent'anni fa, quindi credo di avere una discreta esperienza per dire la mia.

Ma puoi esprimere un parere su un tipo di scanner e flusso di lavoro che non conosci e non hai mai usato? Perché è evidente che non conosci questi scanner e come si usano.
Anche io uso scanner da 20 anni, prima affidando le scansioni a terzi, con scanner a tamburo e Hasselblad, poi con scanner piani in proprio, poi di nuovo con scanner Hasselblad, quindi pure io credo dia vere una discreta esperienza e in più ho esperienza diretta di uso di tali scanner e relativo software.

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2019 ore 14:15

Infatti se leggi la spiegazione dice che è una "sorta di RAW"

Ma che significa "è una sorta di raw?"

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2019 ore 14:25

Ma che significa "è una sorta di raw?"

Che nessuna impostazione tipica della PP (o della trasformazione in JPG come avviene nelle fotocamere digitali) è stata applicata ma che lo scanner ha catturato l'immagine secondo le sue capacità, sfruttando tutta la gamma dinamica, ecc. Ne consegue un file abbastanza "piatto" (proprio come il RAW delle fotocamere digitali), senza nessuno sharpening, senza variazioni nei colori (quelli che puoi regolari con slider vari, curve, ecc.), senza niente di niente. Per dirti: se apri la scansione di un negativo con Photoshop la vedi in negativo, mentre con altri scanner l'inversione avviene col processo di scansione; invce con questi scanner l'inversione avviene nel momento in cui "salvi" un nuovo file (a partire dal .fff) nel formato che vuoi tu e con le impostazioni (o preset predefinito) che vuoi tu.

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2019 ore 14:39

Premesso che non uso e non ho mai usato Fotosciop, anche il mio scanner Plustek mi permette di fare le scansioni scegliendo fra una miriade di impostazioni fra cui il negativo o il positivo, il b/n o la pellicola a colori e fra le pellicole una marca anziché un'altra, etc. e anche qui posso decidere se scegliere fra quelle proposte oppure non fare alcuna selezione preimpostata. In sintesi, a parte il prezzo anche lo scanner hasselblad è alla fine uno scanner che usiamo per una pellicola e nella migliore delle ipotesi mi fa la scansione ma non migliora sicuramente la qualità del supporto analogico. O sbaglio?

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2019 ore 14:47

Premesso che non uso e non ho mai usato Fotosciop, anche il mio scanner Plustek mi permette di fare le scansioni scegliendo fra una miriade di impostazioni fra cui il negativo o il positivo, il b/n o la pellicola a colori e fra le pellicole una marca anziché un'altra, etc. e anche qui posso decidere se scegliere fra quelle proposte oppure non fare alcuna selezione preimpostata. In sintesi, a parte il prezzo anche lo scanner hasselblad è alla fine uno scanner che usiamo per una pellicola e nella migliore delle ipotesi mi fa la scansione ma non migliora sicuramente la qualità del supporto analogico. O sbaglio?

Comincio a pensare di avere grandi lacune nell'esprimermi!
Faccio un altro tentativo:
- ho detto che la scansione non viene fatta scegliendo il tipo di pellicola; questa fase viene fatta dopo, quando, a partire dal file .FFF, viene salvato un file scegliendo se è un negativo (a colori, o B&N) o un positivo.
- Anche la scelta di “preset” preimpostati, tra cui marca e tipo pellicola (oppure preset che ti puoi creare tu) viene scelto (se vuoi, ma non è obbligatori) dopo, ripeto: quando a partire dal file .FFF salvi il file TIF o JPG.
- Chi ha mai detto che “migliora il supporto analogico”?Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2019 ore 14:52

Rinuncio a capirti.
Gli scanner dedicati specificamente soltanto alla pellicola funzionano tutti come quello hasselblad

avatarsenior
inviato il 30 Maggio 2019 ore 15:07

Secondo me non hai letto o compreso quello che c'è scritto nel link che ho allegato, o forse non è così chiaro finché non si utilizza quel software e relativo workflow.
A me non risulta proprio, visto che li ho utilizzati, che gli altri scanner e software, funzionino allo stesso modo.
Ma non è un problema, è consentita la libertà di opinione e di espressione. Anche su cose che non si dono mai possedute o utilizzate.

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