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a mio parere i maggiori problemi che creerà la spazzarura geostazionaria riguardano proprio il rischio per una missione che decolla dal Pianeta, di impattare su magari un chiletto di detriti che avrebbero l'effetto di una palla di cannone. e finchè sono missioni senza umani va ancora bene. Se non si fa una politica severa, che richieda la mappatura di tutti i satelliti e anche dei loro frammenti, prima o poi l'incidente è assicurato. Per ora sarebbe vera sfiga beccare l'oggetto, ma nel futuro ci saranno + missioni, + spazzatura, + probabilità di incidenti.
É evidente che più oggetti orbitanti ci saranno e più aumenta il rischio, però i numeri sono importanti e per le varie orbite credo che la densità di oggetti per km2, e quindi la probabilità di impatto, sia prossima allo zero anche considerando i 12.000 satelliti di starlink.
Questo per dire che gli argomenti di cui spesso qui si parla con grande clamore, quasi che il forum ne fosse più consapevole degli addetti ai lavori, sono ovviamente ed ampiamente trattati nei settori di competenza.
Quindi io sono del parere che o se ne parla contestualizzando gli interventi come si deve, oppure la discussione perde totalmente di interesse perché ognuno dice la qualunque con il solito relativismo poco costruttivo.
“ Questo per dire che gli argomenti di cui spesso qui si parla con grande clamore, quasi che il forum ne fosse più consapevole degli addetti ai lavori, sono ovviamente ed ampiamente trattati nei settori di competenza. „
Con il tasso odierna di 70-90 lanci all'anno, un numero crescente di lanci che iniettano in orbita 30 o più piccoli satelliti in una sola volta, e presumendo che le future rotture continueranno a tassi storici medi di 4-5 all'anno, il numero di oggetti lo spazio dovrebbe aumentare costantemente.
Come conseguenza del conteggio degli oggetti in aumento, aumenterà anche la probabilità di collisioni catastrofiche.
Il mezzo più efficace per ridurre il tasso di crescita dei detriti spaziali è attraverso la prevenzione delle esplosioni inorbitabili (attraverso la passivazione di oggetti spaziali alla fine della loro vita operativa) o delle collisioni (tramite manovre di evitamento delle collisioni mentre gli oggetti sono ancora attivi).
può darsi che noi non siamo consapevoli di ciò che scriviamo, e può darsi che tu non sia consapevole di ciò che linki.
Ooo l'obiettivo è citare qualche fonte autorevole che mette nero su bianco il tema e spieghi per sommi capi come si gestisce il problema, anche in prospettiva.
A leggere la prima pagina del 3d sembra che le cose vengano fatte a caso e che nessuno regolamenti o si ponga il problema a parte qui nel forum.
Poi perché usi il "noi"? Non mi riferivo ai tuoi commenti
I satelliti sono in orbita bassa non geostazionaria (quindi hanno attrito con le molecole dell'atmosfera e perdono lentamente velocità). Lo space junk è un problema ad orbite alte, dove non c'è trascinamento atmosferico (dragging) e i detriti orbitano indisturbati per tempi enormi. I satelliti starlink, per quanto piccoli, hanno un sistema di propulsione che gli permette un minimo di controllo dell'orbita (viste le ridotte dimensioni il propellente è poco, ma anche la massa è piccola). Questa propulsione autonoma viene usata anche a fine vita per la distruzione in atmosfera. Qualora dovesse andare fuori uso, il dragging atmosferico lo farebbe comunque precipitare dopo qualche anno. La FCC autorizza più rapidamente i lanci per satelliti che rientrano da soli (orbite basse). Musk ne approfitta per battere la concorrenza sul tempo, al costo di rimetterci dei satelliti più in fretta di altri, ma tanto i vettori di lancio sono i suoi e poco gli interessa. L'importante è essere primo (ridurre "time to market", per arrivare primi, regola N.1 del marketing). Comunque la FCC, agenzia federale USA che autorizza il lancio, vuole una revisione migliorativa del primo piano di prevenzione dei detriti fornito da Space X ai fini dell'autorizzazione. Lo vogliono prima che il servizio venga inizializzato. Insomma, SpaceX ci sta attenta e se non lo fa c'è qualcuno che li controlla.
Da precisare che la "critica" avviatasi in questo topic, non concerne l' "ignoranza" che qualcuno si stia preoccupando del traffico orbitale o del come recuperare il materiale obsoleto, ma della quantità spropositata di oggetti in orbita, soprattutto per l'entrata dei privati nel settore con numeri così elevati. Per me seppure la buona volontà, senza una regolamentazione che limiti le quantità, la faccenda diverrà incontrollabile.
Sinceramente l'immissione di satelliti "usa e getta" e in questo caso sulla testa di tutti, facilita imprese come quella in questione, ma semplicemente la vieterei, anche soltanto per una questione di principio!
Autorizzerei soltanto chi è in grado di portare su e riportare giù... e per ogni satellite che rientra "illegalmente" applicherei una super multa... anzi spaziale!
D'altra parte miliardari come Musk o Amazon, che possono permettersi tali investimenti, possono pure organizzarsi per ripulire i loro lasciti o pagare qualcuno che lo faccia...
Pare ci sia un breve rinvio. Qualcuno sostiene che si sia innescato un aggiornamento di Windows proprio un attimo prima del lancio e stanno aspettando che finisca
Una cosa interessante, relativa al tema del propellente che avevo sollevato in un post precedente, è che questi mini satelliti hanno un motore elettrico ionico. Non usano quindi un propellente sotto pressione o uno chimico (efficienza 35%), ma un gas che viene ionizzato (xenon) che ha una efficienza molto alta (90%). Quindi "poca spesa (peso) molta resa". L'accelerazione per l'espulsione degli ioni avviene grazie all'energia solare. I mini satelliti, infatti, hanno un pannello solare chi si dispiega quando vanno in posizione. Con la debole energia elettrica solare raccolta, l'accelerazione degli ioni non è molta, ma il vantaggio dei motori ionici è che possono lavorare in continuo per mesi e anni se necessario. Mancando l'attrito, l'accelerazione è costante e possono raggiungere velocità elevate. In altri termini, i motori ionici sono lenti, ma costanti e manterranno la rete di satelliti in posizione e li porteranno in atmosfera a fine vita con poco consumo. Se dovesse guastarsi il motore di un satellite, stando su orbita bassa, finirà comunque per precipitare solo che ci mette più tempo. I materiali di costruzione sono stati scelti anche per facilitare la distruzione al rientro. Un'altra cosa interessante è che sono i primi satelliti dotati di un sistema anticollisione. Non ho idea di come funzioni, ma così hanno dichiarato. E' un progetto molto ambizioso, ma fattibile con le tecnologie e capacità di oggi. Sarà possibile avere internet sui voli transcontinentali o in sulle navi da crociera o zone sperdute. Anche i pigmei potranno finalmente giocare a Fortnite.
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