| inviato il 21 Marzo 2019 ore 17:30
Io penso che se ognuno di noi,nel nostro piccolo,si impegna e diffonde il messaggio,possiamo ancora riuscire a cambiare il destino della terra. Ci sono anche diverse associazioni e iniziative volte a ripulire i mari dalla plastica e man mano,secondo me,sempre più persone ci aderiranno. Sinceramente è inutile arrendersi e dire godiamoci il pianeta finché dura,non dobbiamo essere pessimisti. |
| inviato il 21 Marzo 2019 ore 17:44
Ma sei seria? Quale messaggio che qualunque celebroleso è in grado di capire? Che non bisogna inquinare? Di avere uno stile di vita compatibile con le risorse che abbiamo? Sono informazioni a cui tutti abbiamo accesso sin dalla più tenera età, il vero problema è la volontà politica di cambiare le cose, quindi i poteri forti, quindi quello 0.1% della popolazione che detiene il 90% della ricchezza, quindi le cose non cambieranno nell'immediato, forse con un altro meteorite... |
| inviato il 21 Marzo 2019 ore 18:41
Schroeder: certo che Gaia è seria ed i poteri forti sono fortissimi finché noi (tu compreso) li rendiamo tali. Cambiare stile di vita e farci sentire non servirà a nulla? Servirà a sentirci esseri consapevoli e ad educare tutti: hai mai sentito parlare del pessimismo della ragione e dell'ottimismo della volontà? Se vogliamo continuare ad essere invertebrati e cerebrolesi come vuole quello 0,1% allora avrai ragione ma se qualcuno di noi vuole restare in piedi fra le rovine di questa società ipertrofica ed iperconsumista allora nulla della lotta ambientalista sarà vano. Meglio ribellarsi che rassegnarsi da ignavi. "L'unica luce che si spegne è quella che si abbandona" - Madri di Plaza de Majo |
| inviato il 22 Marzo 2019 ore 11:48
Il nostro piccolo non basta, servirebbe un cambiamento radicale per tutte le attiivtà umane e non solo, serve in qualche decennio, non in centinaia o migliaia di anni. E non è neanche la plastica il problema peggiore, il danno enorme è il riscaldamento globale con successivo scioglimento dei ghiacciai dovuto all'effetto serra. Io ammiro la speranza ma quì siamo oltre, siamo a pura fantasia. Avete idea di cosa significhi convertire tutte le industrie pesanti del pianeta ad industrie con impatto ambientale inferiore del 60-80%? In alcuni casi non abbiamo neanche le tecnologie, ci vorranno anni solo per avere le tecnologie per farlo, non parliamo poi dell'enorme esborso economico che nessuno vorrà mai sostenere, a partire dai consumatori. Paghereste il vostro telefono 5 volte il costo attuale? E la vostra spesa? Spendereste 5-6 volte quello che spendete adesso per mangiare? No, non lo farà nessuno, e non è a causa dei poteri forti, dei rettiliani, del governo, è l'egoismo insito nell'animo umano. Ricordiamoci poi che l'attuale presidente degli Stati Uniti, una delle nazioni più industrializzate ed inquinanti, pensa che il riscaldamento globale non esiste. La Cina sa che inquina ma non sembra voler fare nulla, secondo voi cambieranno idea da oggi a domani? Comuqnue tranquilli, abbiamo avuto già 5 estinzioni di massa, la sesta potrebbe essere la prima causata da esseri viventi ma il pianeta andrà avanti come le altre volte. |
| inviato il 22 Marzo 2019 ore 12:10
Allora? ... continuiamo a vivere gioiosamente nella merda finché non scompariremo? ... perché Trump o la Cina non se ne accorgono? Tranquilli perché la Terra sarà un sasso che vaga nel cosmo per miliardi di anni? Il solo pessimismo della ragione è lo stesso che porta i più a non ribellarsi a nulla, dittature, ingiustizie, etc. etc. Unito all'ottimismo della volontà è linfa vitale, non ingenuo sogno. |
| inviato il 22 Marzo 2019 ore 12:32
Fintanto che l'uomo continuerà a moltiplicarsi, come cellule impazzite di un tumore, ci saranno sempre più estinzioni, inquinamento, ecc. Ecc.. È un concetto alla base dell'ecologia,ma che i media e le associazioni ambientaliste si guardano bene dal divulgare. Poi ci saranno sempre i telede.... ti che nel cuore delle Alpi continueranno a comprare le "acque della salute" senza porsi domande. Ci devono fare convertire tutto il parco auto con l'ibrido o elettrico facendoci credere che inquini meno. Ma la corrente che andremo a richiedere in più come verrà prodotta? E le navi mercantili che inquinano in modo esasperato perché non convertirle prima ancora delle auto? Prendiamoci in giro che viviamo meglio! |
| inviato il 22 Marzo 2019 ore 13:58
Penso anch'io che l'incremento demografico sia un problema che i media, ma non gli ambientalisti, tacciono: attualmente, la popolazione mondiale ammonta a circa 7,492 miliardi di persone. Ciò è dovuto anche a fattori positivi come l'aumento dell'aspettativa di vita che la scienza consente. La limitazione delle nascite è un problema culturale che si risolve con una maggior distribuzione del benessere collettivo. Il fatto è che questo Ben-Essere con è quello consumistico ma una maggiore interazione positiva con la natura che crei più posti di lavoro di quelli che l'industria sta distruggendo specie in Europa. L'auto elettrica non è un'alternativa: come smaltiremo milioni di batterie altamente inquinanti? Usare meno mezzi privati ed ampliare il parco e l'efficienza di mezzi pubblici è molto meglio. Fermare il turismo di massa e goderci di più le nostre meravigliose regioni camminando di più è molto meglio. Non prendiamoci in giro che serve solo a mandare tutto 'in vacca'. Il tutto con la tranquilla consapevolezza di vivere in modo più profondo quel dono che è la vita. |
| inviato il 22 Marzo 2019 ore 16:30
Finalmente qualcuno che ragiona! Quoto Francesco e Fabrizio Mi sembra di vivere in mezzo a celebrolesi |
| inviato il 22 Marzo 2019 ore 17:13
E' irrilevante che tu ritenga di vivere tra celebrolesi o meno, i fatti parlano chiaro. Esempio facile facile, nel 1997 180 paesi hanno firmato il protocollo di Kyoto, entrato in vigore nel 2005 che prevedeva la riduzione del....... 5% di emissioni di gas serra.... non 50%, 5, solo un mirsero 5%.... Come se non bastasse Canada e Stati Uniti, nazioni che come sappiamo inquinano pochissimo, ne sono usciti. Non vogliono ridurre neanche quel 5%. Dal '97 sono passati 21 anni e siamo al punto di partenza, le emissioni di gas serra nel 2018 sono aumentate del 2% rispetto agli anni precedenti anche perchè gli Stati Uniti hanno aumentato l'utilizzo di carbone. Questi sono i fatti, il resto è fuffa, filosofia inutile. Ma voi sostenete che li fuori è pieno di brave persone che vogliono rendere il pianeta un posto migliore pieno di unicorni ed arcobaleni. Ok, fate la vostra piccola parte, ne riparliamo tra 20 anni.... |
user28347 | inviato il 22 Marzo 2019 ore 18:32
sia chiaro che anche se per miracolo ci mettiamo tutti daccordo nel mondo a smettere di inquinare per 25 anni in ogni caso l'inquinamento continua per poi tornare indietro dopo i 25 anni circa |
| inviato il 22 Marzo 2019 ore 21:31
“ Intanto tutto il resto inquina anche più di prima, allevamenti, trasporti, produzione di energia elettrica, impianti di riscaldamento, produzione di componenti elettroniche.... a questi quando ci pensiamo? „ Ideuzza alquanto pazza: possiamo provare a imporre dazi sui prodotti che non rispettano determinate richieste in termini di emissioni nella produzione... o è fantascienza e come dici tu dobbiamo rassegnarci a vivere male? |
| inviato il 22 Marzo 2019 ore 23:12
Se la politica non fosse serva della finanza basterebbe qualche semplice norma a limitare i danni ad esempio: proibire "l'usa e getta" in ogni sua forma, proibire le "mono-dosi" e ad altri "piccoli" interventi. Al politico andrebbe,come minimo, il Nobel per la pace (o per l'ambiente). Invece oggi propongono il Nobel per la pace a chi? Greta Thunberg..... l'attivista di 16 anni che ha dato una scossa alle nostre coscienze(?). Personalmente mi sento preso per il c..o. Per il bene VERO del pianeta bisognerebbe augurarsi che la popolazione mondiale venisse decimata. Gli interventi dell'uomo, inclusi quelli precedentemente da me citati, sono solo palliativi. Con buona pace dei tanti (troppi) ambientalisti a vario titolo. |
| inviato il 22 Marzo 2019 ore 23:15
.....ovvio comunque che girare attorno al problema serve a tutti per continuare a fare ognuno i fatti propri, industrie in primis. L'importante è parlare.....parlare......parlare.....parlare.....parlare.....parlare. Altrimenti dov'è la libertà |
| inviato il 23 Marzo 2019 ore 10:48
“ Ideuzza alquanto pazza: possiamo provare a imporre dazi sui prodotti che non rispettano determinate richieste in termini di emissioni nella produzione... o è fantascienza e come dici tu dobbiamo rassegnarci a vivere male? „ Suppongo che per "dazi" tu ti stia riferendo ad una tassa su prodotti in Italia e non che non rispettano determinati standard, se è così secondo te chi la pagherebbe? Il consumatore, come è giusto che sia. L'ho detto prima, tu pagheresti la spesa al supermercato 5 volte quello che spendi adesso per avere prodotti più ecologici? Pagheresti l'eletricità il doppio o il triplo? Così, ad occhio, nessuno sarebbe disposto a farlo e vedresti una rivoluzione, gente che si ammazza per le strade, gente che adesso ce la fa a mala pena morirà di fame. E' tutto li, è un circolo vizioso. L'esempio palese del circolo assurdo in cui siamo: L'Ilva di Taranto, se ne parla da anni ma nessuno fa nulla. Inquina, la gente che ci abita vicino muore ma non si può chiudere altrimenti restano tutti senza lavoro. E' un problema di difficile soluzione, solo quella, sarà lo zerovirgolaqualcosa della produzione globale di emissioni/inquinamento eppure non risuciamo a risolvere. Pensa quanto deve essere difficile fare la stessa cosa per tutte le aziende di tutti i paesi del mondo, anche quelle che al momento rispettano i limiti di legge. Se dovessero realmente fare qualcosa per il pianeta dovrebbero tutte ridurre le emissioni del 50-80%. Follia, non siamo al momento in grado di rispettare Kyoto, il misero 5%... Qundi valuta tu se siamo destinati a finire male o meno, considerà però la nostra arma segreta: c'è qualcuno che ha speranza quindi ne usciremo vivi in qualche modo senza fare nulla, tranquilli. |
| inviato il 23 Marzo 2019 ore 11:04
Al solito ci penserà l'evoluzione, sopravvivranno quelli che si adatteranno a respirare aria più inquinata, magari i cinesi hanno già ibridato il dna umano con qualche ameba e quello sarà il futuro... | |

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