| inviato il 26 Febbraio 2019 ore 11:58
Ho operativi 4 sistemi cloud: 1) Apple I-Cloud > backup del telefono, scambio e visualizzazione immagini ed altri documenti in mobilità. Funziona molto bene, ma per grosse quantità di dati è caruccio. Perfettamente integrato nel sistema Apple. 2) Microsoft OneDrive > buono soprattutto per tener sincronizzati ed accessibili i documenti di Office. Inizialmente snervante, hanno sistemato diversi bug ed è finalmente usabile, anche se resta lento come la morte in upload e quindi non lo utilizzo per i raw e/o per grandi quantità di dati. Dimensione di singolo file limitata, quindi non adatto a filmati e slideshow in alta risoluzione. Condivisione file con terzi macchinosa. 3) Amazon Photos/Prime > lo sto provando da poco per un ulteriore back-up dei raw (3a copia). Lo spazio illimitato è un plus, mentre anche con una discreta connessione in fibra pensare di caricarci 1,4 Tb di Raw (come pensavo inizialmente) sta diventando un'utopia. La velocità è comunque maggiore di OneDrive. Scarse possibilità di indicizzazione e mancata lettura dei metadati dei Raf compressi Fuji (compresa la data di scatto, indispensabile per tenere un minimo organizzati gli scatti). Credo che alla fine mi romperò le balle e fermerò l'upoload delle foto vecchie e invece sincronizzerò mano a mano quelle future. 4) Nikon Image Space > mi hanno dato tempo fa 40Gb gratuitamente e ci avevo caricato un buon numero di vecchi Jpg. Perfetto per condivisione di interi album. Sostanzialmente, il limite maggiore che rilevo io del cloud è la velocità di upload di grossi archivi. Da ciò, non credo si possa ancora prescindere da una archiviazione/back-up in locale delle proprie immagini. Questione di privacy? E chissene.... Saluti Roberto |
| inviato il 26 Febbraio 2019 ore 12:00
“ È molto facile sbagliare a lungo termine „ Concordo, è lì il fulcro della questione... in informatica se c'è una cosa che si impara in fretta è che niente è per sempre o per troppo a lungo ... L'importante è poter sempre "migrare" sul nuovo che si presenta via via, con il minor impatto o esborso possibile... |
| inviato il 26 Febbraio 2019 ore 12:02
...niente cloud ... mi fido solo dei miei TRE backup a rotazione e in luoghi diversi :) |
| inviato il 26 Febbraio 2019 ore 12:17
“ Sostanzialmente, il limite maggiore che rilevo io del cloud è la velocità di upload di grossi archivi. „ Sì è sicuramente un grande problema, io con 1,5 TB ci ho messo 1 o 2 mesi in 4G (uso la sim) ---- Riguardo i sistemi che aggiornano i dati automaticamente, sarebbe interessante capire come si comportano se il computer è infetto da Cryptolocker o simili. Aggiornano i file criptati? |
| inviato il 26 Febbraio 2019 ore 12:25
“ Aggiornano i file criptati? „ Eh... si. Se non lo stacchi dalla rete si. Questi malware sono subdoli e potenti, meglio non farsi infettare: it.wikipedia.org/wiki/CryptoLocker www.micheleangeletti.it/articoli/150316-come-funziona-cryptolocker.htm Criptano solo certi tipi di file fra cui i file immagine (suppongo anche i raw, putroppo). Quindi il servizio che remotizza sul cloud continuerà a funzionare, perché il suo eseguibile non verrà rovinato dalla cifratura, ma via via che verranno criptate le immagini percepirà e modifiche e aggiornerà fatalmente anche sul cloud, se avrà la rete disponibile. |
| inviato il 26 Febbraio 2019 ore 12:30
Io dormirei... il nuovo upload lo lascerei fare per l'appunto alla NAS di notte... Per quello ci si organizza, in ogni caso, penso... nel senso, al momento il nodo della mia indecisione non risiede lì, ecco. |
| inviato il 26 Febbraio 2019 ore 12:35
Ok grazie mille! Avevo un forte sospetto. Il fatto che si può ripristinare una vecchia versione (solitamente fino a 30gg) dovrebbe aiutare. Ma un backup completo da tenere in locale staccato da internet e computer è sempre meglio averlo allora “ Scusate la mia ignoranza ma quando cambiate "locatore" a queste condizioni si dorme come sempre? „ Lasciavo acceso il computer di notte, lo spegnevo semplicemente quando non ero a casa per più di un giorno |
| inviato il 26 Febbraio 2019 ore 12:37
“ Ma un backup completo da tenere in locale staccato da internet e computer è sempre meglio averlo allora „ Si, quoto, questo sarà il mio prossimo step. |
| inviato il 26 Febbraio 2019 ore 12:37
Io ho un hard disk di lavoro (in realtà è una coppia in raid) da 6 tera, con un secondo hard disk da 6 tera pure lui (di nuovo coppia in raid) che fa da backup (lo faccio settimanalmente). Oltre a questo backup fisico per stare tranquillo ho pian piano backuppato tutti i raw su Amazon Photos (ci va il suo tempo, ma è illimitato e gratuito se hai Prime come sapete), e quindi su quel cloud ho attualmente un bel po' di tera. Il problema è sorto dal fatto che Amazon Photos non considera i file di photoshop (.psd o .psb) come foto, quindi quelli non me li backuppava, ma sono importantissimi pure loro, perchè ok avere il raw originale, ma rifare la tutta la post di certe foto è per me impensabile. Pertanto ho optato per una soluzione che alla fine non è molto costosa, ovvero Amazon AWS S3 Storage. Praticamente Amazon vi dà a disposizione un cloud in cui si paga al mese per giga caricato. Ci sono fondamentalmente 3 classi di storage, ovvero l'S3 normale, l'Infrequent Access e il Glacier. La differenza tra i 3 è che con l'S3 normale alla fine è come avere dropbox, google drive etc (con la differenza che si paga al giga), mentre con le altre 2 classi si paga di meno, ma i file in caso di recupero vanno attesi per più tempo. Per spiegarci meglio, con l'S3 normale ho il file pronto e disponibile al download sempre, mentre con il glacier invio la richiesta e può metterci qualche ora per farmi avere il file. Il che per me non è un problema, perchè se arrivo a voler scaricare il file dal glacier è perchè mi si sono distrutti i due hard disk fisici, quindi se ci metto qualche ora ma posso tornare ad avere tutti i miei psd per me va benissimo lo stesso. Per capirci i costi sono questi: aws.amazon.com/it/s3/pricing/ Pertanto tutti i file che Amazon Photos non riconosce come foto (ovvero i .psd, i cataloghi lightroom etc) li butto lì sopra in modalità glacier e pago una stupidaggine. |
| inviato il 26 Febbraio 2019 ore 13:00
Io uso Google One 9eur/mese per 2tb L'upload non è stato un problema, la fibra dà una grossa mano |
| inviato il 26 Febbraio 2019 ore 13:13
Io uso amazon drive che ha spazio illimitato per le foto: carico i raw e i tiff elaborati tramite browser; invece su google drive carico i jpeg a bassa risoluzione per passarli da pc a smartphone. Inoltre ho un hard disk da 3TB su cui copio gli stessi file di amazon drive. Per il momento mi trovo bene così |
| inviato il 26 Febbraio 2019 ore 13:16
io usao Google Drive (spazio da 2TB a 99 euro/anno) |
| inviato il 26 Febbraio 2019 ore 13:18
Io uso flickr per i soli Jpeg, e google foto per le foto di famiglia |
| inviato il 26 Febbraio 2019 ore 13:27
Io carico le foto definitive su one drive (abbonamento da 50gb) e tengo le grezze sul disco dati. Inoltre faccio il backup di entrambe le cartelle su un hard disk esterno da 1tb con la Funzione backup di Windows 10 |
| inviato il 26 Febbraio 2019 ore 13:58
Non è male hubic che con 50 euro/anno ti dà 10 TB: hubic.com/it/offers/ I datacenters sono in Francia (OVH). Costa poco e funziona bene per i backup ma non hai però l'integrazione diretta con gmail com Google Drive/One o con Office come Microsoft OneDrive. La cosa a cui prestare un minimo di attenzione è che TUTTI i cloud provider nel caso di evento catastrofico rispondono al massimo sino all'ammontare da voi pagato (in totale o addirittura sui 12 mesi): quindi qualora, facciamo le corna, vi perdessero l'archivio con anni di lavoro al massimo vi risarcirebbero con poche decine di euro. |
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