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"i colpi di fortuna succedono certo, ma succedono molto più spesso a chi li cerca e se questi capitano molto spesso be non è più fortuna, ma un metodo di lavoro"...anch'io la vedo così.
user51067
inviato il 15 Agosto 2019 ore 18:16
Sono capitato in questo post dopo che ho visto la foto ferragostana con il “sedere” fotografato. Poi ho guardato la galleria e letto questo “topic”. Io penso e ho sempre pensato che la fotografia debba essere il frutto di una ricerca che uno fa dentro se stesso e tra gli altri, proponendo temi di riflessione, denunciando o semplicemente mostrando. Non ho assolutamente piacere nello scattare “quel che viene in mente al momento”... mi piace avere una traccia da seguire, che duri mesi o anni... Scattare per rubare un istante goliardico o per fare foto random... beh, c'è un qualsiasi telefonino...
Che ci sia sempre un progetto di cui il resto è mera esecuzione per me impoverisce l arte, mettendone in forse i suoi stessi connotati. L'artista pesca da ciò che lo circonda, pesca da se stesso, e non smette di farlo finché non considera l opera finita. L'arte è introspezione, l'arte è cercare un contatto empatico con la realtà... Il tutto finalizzato alla produzione di un'opera. L opera stessa influenza l artista mentre nasce sotto i suoi occhi, potendo perfezionarsi in modo diverso dalle intenzioni iniziali. Per me l artista deve essere umile e conscio che il suo ruolo, se esiste, non è quello di salvare il mondo, ma di renderlo ancora più bello e interessante.
user51067
inviato il 16 Agosto 2019 ore 8:05
Che ci sia sempre un progetto di cui il resto è mera esecuzione per me impoverisce l arte,
Ma vedere in un gruppo di foto dello stesso autore una foto naturalistica, la foto a dei pesci, un culonudo, un pappagallo e un paesaggio non connota alcuna crescita... e alcuno sviluppo
Non è quello che si fotografa a denotare la crescita ma come lo si fotografa, in un portafoglio comunque una certa coerenza tematica direi che è opportuna e consente di meglio specializzarsi ed approfondire il tema...non credo poi che diciamo cose molto diverse...
user51067
inviato il 16 Agosto 2019 ore 8:35
Non è quello che si fotografa a denotare la crescita ma come lo si fotografa
Giusto. Ed è questo a caratterizzare la capacita espressiva e comunicativa di un fotografo
Ciao Alessandro, mi unisco con piacere a questo topic perché mi sono posto come obbiettivo post-feriale di scattare e mantenere delle fotografie che abbiano un senso. Obbiettivo che comunque sono ancora ben lungi dal raggiungere. Cosa intendi con "perché"? Il motivo per cui hai scattato o lo scopo? Nel primo caso potrebbe essere una situazione o una caratteristica della scena che mi ha colpito (colore, luce, avvenimento...), quindi direi che ho scattato per "congelare" una emozione. Il secondo caso invece lo vedo più legato ad una fotografia costruita con e per uno scopo e che può aver semplicemente subito una posto produzione più o meno spinta fino alla preparazione fisica dell'ambientazione. Ma a questo punto l'astratto dove si colloca? Ho fatto quella foto perché mi suscitava una emozione e volevo suscitare una emozione? Se dovessi spiegare perché ho scattato alcune delle foto della mia galleria di astratto direi che una caratteristica della scena o oggetto (ancora forma, colore e luce ...) mi ha colpito e la volevo ritrarre cercando di decontestualizzarla. Che poi ci sia riuscito o meno si tratta di un diverso discorso.
Alessandro, grande amico! Hai detto tutto! Nulla posso aggiungere! Sono felice per te. Ti auguro lunga soddisfazione in fotografia. Buona serata! FB
user109536
inviato il 22 Novembre 2019 ore 18:39
È una domanda che non mi pongo mai, scatto perché mi diverto, non importa il soggetto. Ci sono già un sacco di problemi e la fotografia deve restarne fuori.
Capita anche a me, occorre partire pronto, ma poi non finire di vivere il momento che trovi e grazie all'esperienza lo vivi al massimo a pieno e lo porti per sempre, per te e gli altri che lo vivono grazie a te.
Era solo il mio modo di riflettere fra le tue belle considerazioni.
Ciao Alessandro, leggo solo ora il tuo interessante post e quesito (allora non ero iscritto). Per me un'idea molto semplice: se mentre parlo la mia voce si ascoltasse per mezzo di un impianto di diffusione la mia stessa voce non dovrà essere più bella o peggiore ma dovrà "restituire" la mia naturale. Lo stesso cerco nelle foto, vedo un "qualcosa" di un "insieme" e cerco di trasmettere quella sensazione/visione nello scatto, senza alterare o post produzione. Raramente riesco per i miei limiti. Ciò che osservo e mi colpisce a volte è differente in quello che fermo nello scatto. Ottime cose, Vincenzo
La domanda me la pongo spesso dopo che ho scattato una foto. Andando per strada mi trovo di fronte a una situazione che mi colpisce, scatto la foto pensando a come indirizzare il messaggio che voglio trasmettere, e poi cerco di valorizzare tale messaggio in postprodizione. Comunque per me è una domanda da farsi sempre così da responsabilizzare noi stessi sulla fotografia e fare foto più consapevoli.
...una disquisizione di quelle toste direi,... sono d'accordo con alcuni di voi ed altri no, so che ci sono figure tra voi di ottimo livello qualitativo e lo vedo...ma il pensiero implicito di ogni singolo scatto anche del piu' scarso dei fotografi( ed io non ne sono distante) e',a mio avviso, figlio di una grande introspezione e sensibilita' personale, la cosidetta 'visione' o 'elaborazione'...il progetto certo aiuta ma mi e' capitato di partire ..in quarta per realizzare un'idea e tornare...piu' volte con le pive nel sacco...quello che mi ritrovavo non mi piaceva nonostante lo sforzo...mentre altre volte il caso,la fortuna,l'insistenza mi ha dato discrete soddisfazioni! ed allora...allora dico che le regole servono ma non devono essere l'unica guida, seguo la regola dei 360°...in alto e basso , e da sinistra a destra...se qualcosa mi attrae...mi ci butto, e poi non ne faccio una tragedia...non devo fare scatti da rivista,devo avere un altro passatempo per divertirmi,ciao G
Studiare non ha mai ammazzatto nessuno. Scattare a "culo" con fisime ego/spirituali " io la vedrei così... io non mi ci trovo... in testa ho delle visioni " non fa crescere. Lo studio continuo e la formazione insieme a gente esperta fa evolvere in qualsiasi contesto. Dopo, con la padronanza e l'occhio allenato, ci si può permettere di tradurre quello che si ha in testa. Sempre che il fattore "culo" non abbia la sua importanza, e allora è la stessa scena che ha formato quella foto ben riuscita, tu hai solo scattato senza coscienza.
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