| inviato il 18 Novembre 2018 ore 8:55
Premetto che vivo nella pianura lombarda. Di anno in anno il numero degli spari che ti svegliano il primo giorno di caccia è sempre minore, segno che la selvaggina (ormai esiste solo quella immessa)sta sparendo. Si sta consumando il suolo, prima con la costruzione di zone artigianali, con capannoni costruiti nel mezzo della campagna, di cui ogni singolo paesello si è dotato, e adesso con la diffusione di serre per ortaggi. Non esistono più siepi. In questi ambienti che senso ha la caccia? |
| inviato il 18 Novembre 2018 ore 14:46
Purtroppo anche la questione venatoria rispecchia in pieno quella che è la società italiana oggi. Un caos totale, vittima e schiava di una burocrazia e disorganizzazione imbarazzante. Penso che qui su ognuno di noi possa parlare della propria esperienza in merito e in base al luogo in cui vive. Io vivo in Abruzzo, nella provincia aquilana, all'interno del parco regionale Sirente Velino. Sono amministratore comunale e quindi mi relaziono costantemente con l'ente parco e carabinieri forestali soprattutto in merito alla questione caccia e fauna selvatica. Potrei parlare per ore e ore di come vanno ma soprattutto di come non vanno le cose....quindi più che fare un poema su questa tematica, chiunque voglia porre domande sono qui ben disponibile a raccontare la mia esperienza. Simone |
| inviato il 18 Novembre 2018 ore 16:49
Non ho paura dei cacciatori, ma degli sparatori. E ce ne sono tantissimi. Prima sparano e poi vedono a cosa lo hanno fatto. Ma nel dubbio sparano. Poi un tipo di caccia che abolirei è la Braccata. La Braccata al cinghiale è veramente dannosa a tutta la fauna. Ho molti amici che la fanno e mi raccontano spesso che in mezzo alla Braccata chiudono caprioli, tassi, volpi, gatti selvatici, lupi e chi più ne ha più ne metta. Poi voglio vederlo quando passa un lupo o un capriolo inseguito da 20 cani se dicono, ah no, a questo non sparo. Per quanto riguarda invece la popolazione dei cinghiali, è meglio che non parlo. Da me ce ne sono a migliaia. Negli anni 80, quando ancora la razza era pura, non era mai esistito un problema cinghiali. E di conseguenza anche i lupi erano di meno. Ora con queste immissioni di varietà dell'est incrociati si coi nostri, che partoriscono 7-8 piccoli anche 3 volte l'anno è una catastrofe. Non parliamo poi delle squadre di cinghialari che danno da mangiare ai cinghiali tutto l'anno per farli stare nei loro territori. E lo fanno TUTTI. Nessuno ancora ha capito che il lupo è l'unica salvezza. Per 3-4 pecore mangiate, evita che si formino branchi di 40-50 cinghiali che in una notte possono arare 2-3 ettari di coltivazione, altro che 2 pecore l'anno. |
| inviato il 18 Novembre 2018 ore 19:09
Lufranco concordo in pieno su tutto..... Qui da noi è il marasma completo....non ci si capisce più niente..... Abbiamo gli agricoltori che vorrebbero estinguere caprioli e cinghiali..... Ma sono gli stessi che nel weekend imbracciamo il fucile e fomentano l'odio verso il lupo (conti alla mano, circa 100 lupi nella mia provincia significano circa 1000 ungulati in meno ogni anno) Gli organi di Disinformazione danno voce ad una branca di ignoranti che parlano di lupi alti come cofani di fuoristrada, che attaccano le persone e che si moltiplicheranno sterminando tutte le forme di vita della terra... Ho riprese fatte da videotrappola che documentano atrocità insensate.... Un lupo ha girato un mese con un laccio al collo.... Era orribilmente sfigurato poraccio....con la faccia gonfia ed immensa..... Insieme agli operatori della regione abbiamo provato ad attirarlo....ma no si è più visto.... Addio lupo...... Si vive nell'anarchia più totale, e l'ignoranza impera rendendo questa anarchia estremamente pericolosa..... |
| inviato il 25 Maggio 2019 ore 7:46
Viviamo nell'illusione che l'uomo sappia cosa va fatto per il bene di un dato ecosistema, invece la nostra comprensione é grossolana e gli interventi che decidiamo di applicare (tra cui la caccia selettiva) sono sovente inadeguati o errati, oltre a essere influenzati da altri fattori (economici, culturali, politici) direttamente legati a tali interventi o al contesto in cui si sviluppano o dovrebbero svilupparsi. Non amo la caccia. Trovo che sia una ipocrisia nel momento attuale. La caccia dovrebbe essere espressione di una profonda simbiosi dell'uomo con la natura di cui egli fa parte. Una tragica ma magnifica danza di sopravvivenza dove la morte entra a far parte del ciclo della vita. Invece l'uomo se ne fotte della simbiosi con la natura, la stravolge, la umilia. E poi si reca nei posti dove una qualche forma di natura é rimasta e gioca al gioco di una caccia finta e meschina. Come tenere una donna segregata in cantina e ogni tanto scendere a stuprarla, invece di condividere la propria esistenza con una donna che si ama e con cui si fa l'amore. Detto ciò, trovo ancora più vergognoso l'allevamento: una forma di ipocrisia ancora maggiore, ove animali vivono una vita intera piena di sofferenze, nell'illusione che qualcuno si prenda cura di loro, cercando disperatamente di stabilire un legame con i propri aguzzini, per poi essere infine traditi e uccisi senza pietà e con ulteriori sofferenze. Come condividere la propria esistenza con una donna, maltrattandola e picchiandola ogni giorno mentre lei cerca di farsi amare e poi, un giorno, ucciderla in un eccesso di rabbia. Sono paragoni forti, lo so, ma é per rendere l'idea e anche per sensibilizzare sul tema del rispetto verso le donne. Perché, se la nostra specie va male, é anche perché viviamo nell'illusione che i nostri comportamenti possano essere selettivi e non influenzino integralmente il nostro modo di porci verso l'esistenza. Pensiamo che si possano uccidere animali senza comprenderne il senso, senza che la nostra essenza impari in generale l' uccidere senza senso. Pensiamo che si possa maltrattare e infine tradire animali senza che la nostra essenza impari in generale il maltrattare e il tradire. Quando l'essenza di molti in una società é toccata da questo, ecco che con più facilità in quella società emergono i frutti di ciò. |
user81826 | inviato il 25 Maggio 2019 ore 19:48
Bella discussione, spero che si mantenga pacata. Leggo volentieri le opinioni di chi conosce approfonditamente la questione, io non sono tra quelli. Non sono assolutamente contrario alla caccia, e come Angus preferisco un animale cacciato dopo che ha vissuto in natura piuttosto che un animale nato in un allevamento intensivo, però manterrei solamente la caccia selettiva ed utile fatta da persone preparate, ed eliminerei qualsiasi forma di tipo sportivo, nella maniera più assoluta, come detto da Iacovoni. Importantissima la questione relativa al sovraffollamento di caprioli e cinghiali, però non tralascerei quella relativa alla sicurezza degli escursionisti, o degli altri visitatori delle campagne e delle montagne, sia durante regolare caccia che sopratutto nell'incontro con uno dei tantissimi bracconieri (spesso anche regolare cacciatore). Per quanto mi riguarda, in futuro, cercherò di filmare le scorrettezze a cui assisterò. |
| inviato il 25 Maggio 2019 ore 21:02
“ Purtroppo anche la questione venatoria rispecchia in pieno quella che è la società italiana oggi. Un caos totale, vittima e schiava di una burocrazia e disorganizzazione imbarazzante. „ ESATTO ! “ Nessuno ancora ha capito che il lupo è l'unica salvezza. Per 3-4 pecore mangiate, evita che si formino branchi di 40-50 cinghiali che in una notte possono arare 2-3 ettari di coltivazione, altro che 2 pecore l'anno. „ Ecco uno dei nodi principali se non il principale. Se l'intero ecosistema é stato, é e sarà modificato é SOLO colpa del nostro stile di vita. Ci siamo messi a capo della catena alimentare e conseguentemente non tolleriamo nessun altro. I predatori sono l'unica e sola soluzione per far diminuire cinghiali, caprioli ecc. altro che caccia. Attualmente la caccia, per quanto ci viene raccontata la rava e la fava, é solo uno strumento ludico punto. Se il lupo, la lince, l'orso ecc. potessero fare il "loro lavoro" non ci sarebbe bisogno di doppiette. Come ho già scritto in un altro post, la razza umana é la più dannosa per se stessa e per il pianeta terra. |
| inviato il 26 Maggio 2019 ore 10:47
Ad oggi, è credo anche in futuro, temo che dalle mie parti (appennino piacentino e ligure) la sola azione del lupo sia insufficiente a mantenere costante la popolazione di ungulati.... Poiché, sempre qui da noi, gli areali "liberi" per la colonizzazione di altri lupi sono davvero pochi, non penso si possa auspicare un incremento significativo del numero dei lupi.... In sostanza è molto più la popolazione di ungulati a determinare il numero di lupi che viceversa.... Non sono un integralista e non demonizzo la caccia in ogni sua forma (una caccia di selezione ben fatta può avere un senso).... Il problema è la gestione delle battute al cinghiale.... Metodo di caccia invasivo, impattante e pericoloso...... Questo abbinato allo scarso livello medio di conoscenza e consapevolezza (almeno sui miei monti) dei membri delle squadre, porta a conseguenze a volte terribili (per faunda selvatica e persone).... Anche qui però si apre un mondo, perché se vogliamo controllare la popolazione di cinghiali (è in effetti credo sia necessario) qui sui monti, tra gole calanchi e fitti boschi, non credo esistano tante alternative alla battuta.... Certo, se i cacciatori non avessero in passato introdotto questo ceppo di cinghiali (per puro diletto) forse il problema non si porrebbe.... |
| inviato il 26 Maggio 2019 ore 11:29
“ Certo, se i cacciatori non avessero in passato introdotto questo ceppo di cinghiali (per puro diletto) forse il problema non si porrebbe.... „ Purtroppo vengono reintrodotti anche ai giorni nostri...e non solo cinghiali ma anche cervi e caprioli! Prima si creano determinate circostanze, poi si perde il controllo e in fine si cerca di rimediare. Il motivo?? In qualunque modo la giri dietro c'è sempre una questione politica volta a far girare un certo tipo di economia che va a favore di qualcuno e a sfavore di altri! |
user81826 | inviato il 26 Maggio 2019 ore 11:31
Hai centrato il punto Simone, attualmente manca proprio la volontà di gestire, neanche di risolvere, la questione. |
| inviato il 26 Maggio 2019 ore 11:58
Simone, a me risulta che dalle mie parti tale pratica sia stata praticata (e forse è ancora in uso, ma di certo non legalmente) solo per il cinghiale.... Il cervo ha ricolonizzato dopo la fuga da un recinto in un parco botanico, e sta proliferando grazie all'habitat perfetto della zona, con un misto di boschi di latifoglie e conifere e vari pascoli naturali.... Il capriolo sta aumentando esponenzialmente di numero sfruttando la diminuzione dei coltivi e l'aumento delle aree boschive.... Ovviamente quando i politici giocano a fare i biologi succedono le peggio cose... Ora qui è il turno dei cormorani, additati come responsabili dell'impoverimento della fauna ittica del fiume Trebbia.... Ovviamente traverse, dighe, inquinamento non vengono presi in considerazione....D'altronde il Cormorano non può mica votare.... |
| inviato il 26 Maggio 2019 ore 13:31
Sono contro la caccia. Se fosse per me dovrebbe esistere solo la caccia selettiva, per vedere di rimediare ai danni fatti dall'uomo, fino a quando non si ripristina, se ci riesce, il giusto equilibrio naturale. Piccola parentesi... a Febbraio in una escursione sull'anti Atlante marocchino, mentre portavo a zonzo un gruppo di cercatori di fossili, ho visto un tizio ( un pezzo di m....a ) che ha sparato a 2 gazzelle, le quali ovviamente e per fortuna sono severamente protette. Questo pezzo di m.... le ha caricate in macchina e se ne è andato. Ma la fortuna vuole ( sfortuna per il bracconiere ) che uno di questi cercatori di fossili avesse con se un super obiettivo, riuscendo così a fotografare personaggio, auto e targa. Altra fortuna è stata che in quel luogo, strano ma vero, ci fosse segnale telefonico. Ho avvisato immediatamente la Gendarmeria, in particolare un mio caro amico Capitano raccontandogli dell'accaduto. Il Capitano a sua volta ha avvisato la Gendarmeria della zona in cui mi trovavo, Tafraoute, la quale è intervenuta tempestivamente. I Gendarmi hanno bloccato l'auto alla fine della pista di montagna e arrestato il bracconiere. Questo tizio ha scontato 3 mesi di prigione e pagato una multa di 50.000 Mad (quasi 5000 Euro ) E di questo ne vado fiero . |
| inviato il 26 Maggio 2019 ore 13:41
Puma in tanti anni a spasso per le montagne di cose simili ne ho viste, documentate e è denunciate varie.... |
| inviato il 26 Maggio 2019 ore 13:52
io proporrei di smettere di nutrirci di animali.innanzitutto...ma noo la fiorentina mi piace un sacci...e il prosciutto crudo...la mortazza..i tortellini e la frittura di pesce..il branzino al sale....dai .cosi salviamo il mondo animale e poi farei la proposta anche ai predatori di diventare vsgani.... |
| inviato il 26 Maggio 2019 ore 13:59
piccola parentesi..sempre in marocco hanno stuprato e ucciso due turiste nordiche.. li hanno presi..il re li ha processati in 5 minuti e decapit ati(per dovere di cronaca).. ma ci meravigliamo se un bracconiere uccide due gazzelle? |
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