| inviato il 09 Ottobre 2018 ore 0:21
Se vuoi fare il digitale con la scannerizzazione del negativo, ti conviene comprare una fotocamera digitale, i negativi si stampano e basta con metodo tradizionale per risultati ottimali. |
| inviato il 09 Ottobre 2018 ore 0:24
Il Duogon ho visto che lo vendono a 490 con garanzia di 6 mesi. Prezzo che ci sta? |
| inviato il 09 Ottobre 2018 ore 8:05
Io ho un Meopta 5 e va bene, poi ho un Durst U70 ma per il 6x9 (ma non vuol dire che so stampare ) È importante fissarlo bene, che sia a piombo, che illumini in modo uniforme ( posizionare bene la lampada) pulire condensatore( o diffusore),pulire bene il portapellicola, pulire bene il negativo, pulire bene.... pulire bene tutto. Poi un Componon 50mm come obiettivo è... fuoco alle polveri. |
| inviato il 14 Ottobre 2018 ore 20:08
visto le dimensioni del tuo spazio (toilette) una tank occupa lo spazio di un rotolo di carta igienica abbondante, tre bottiglie e acqua, non serve altro ma alla fine la soddisfazione è immensa……... |
| inviato il 14 Ottobre 2018 ore 20:35
Grazie per le rispote. Soddisfazione immensa vero, ma tempo e spazio difficili da trovare. Sto vedendo se trovo uno stampatore che scannerizzi ma con scanner a tamburo. |
| inviato il 15 Ottobre 2018 ore 7:00
Fondamentale svilupparsi le pellicole, i laboratori te le masticano, e puoi iniziare a controllare aspetti quali contrasto e latitudine di posa.... Altro aspetto se sei un esordiente ti conviene limitarti al B&N sia per costi che come parametri da controllare, al massimo potresti provare a svilupparti le pellicole invertibili, ma non é per niente facile.... Tornando all'ingranditore, il mio suggerimento é di non lesinare sull'ottica, poi puoi iniziare con uno abbastanza economico, a patto che abbia un cassettino per i filtri in modo da poter usare le carte a contrasto variabile... Vaschette prenditi le 25 x30, a comprare le piscine sei sempre in tempo.... Io usavo il ciclo della ilford e mi trovavo divinamente.... |
user86191 | inviato il 15 Ottobre 2018 ore 7:31
“ Grazie per le rispote. Soddisfazione immensa vero, ma tempo e spazio difficili da trovare. Sto vedendo se trovo uno stampatore che scannerizzi ma con scanner a tamburo. „ se lo trovi facci sapere |
user86191 | inviato il 15 Ottobre 2018 ore 7:40
considerando che io scatto solo a colori e non ho tempo spazio per trattare le pellicole per sviluppo e stampa chimica mi devo affidare a laboratori, ora il punto e che se vuoi la stampa chimica quei pochi che ancora lo fanno si fanno pagare carissimi, li capisco perché il lavoro e lungo e complesso, ma se devo ogni volta pagare cifre non sostenibili per un rullino da 36 pose in stampa A5 l'unica alternativa resta il laboratorio che digitalizza e stampa dal file ora chiedo se uscendo dall'Italia e ci si rivolge a paesi dell'est Europa qualcuno conosce laboratori di stampa chimica dai prezzi meno elitari |
| inviato il 15 Ottobre 2018 ore 7:49
Se vuoi sto pensando di vendere un lupo color m67 perfetto a parte che ho bruciato il faretto |
| inviato il 15 Ottobre 2018 ore 13:30
A Firenze ho trovato un laboratorio con scanner a tamburo |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 8:09
che che ha lo scanner a tamburo a firenze? grazie |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 8:52
Se deve stampare in bagno, suppongo che debba essere una camera oscura leggera e almeno parzialmente smontabile. Io quando lavoravo così, mettevo due tavole sulla vasca da bagno, una per l'ingranditore (Meopta Opemus III), e l'altra per le vaschette. Usare un IFF Duogon in bagno mi sembra una follia, parlo a ragion veduta perché a suo tempo ero rivenditore IFF ed ho tuttora un Quodgon smontato nel box, perché ho dovuto smantellare la camera oscura, e parliamo di roba piccola rispetto al Duogon, solo una ventina di kg e 50x60 sulla tavoletta base. Il Duogon, tanto per capirci, è una "bestia della madonna", ha una torretta girevole per usare tre obiettivi differenti, di cui due in fuoco automatico, le camme di messa a fuoco venivano preparate direttamente a Firenze in fabbrica e, nel caso di obiettivi del cliente, venivano spediti e tornavano montati e calibrati sull'ingranditore. Insomma è un attrezzo professionale di ottima qualità, ma mi sembra assolutamente inadatto per chi si vuole cimentare in camera oscura per la prima volta. Ottimo invece il Meopta, solido e ben costruito, i modelli più diffusi erano l'Axomat (solo 24x36) e l'Opemus (24x36 e 6x6, ma ce ne erano alcuni che si fermavano al 4x4). L'ideale sarebbe metterci sotto un obiettivo buono (Componon o Rodagon), ma se lo trovi con il suo obiettivo, marcato Belar, per iniziare va più che bene, è un 4 lenti che, chiuso almeno di un paio di stop, ti da risultati vicini ai 6 lenti più quotati. |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 9:07
Leggo che vuoi stampare il colore, il mio consiglio spassionato è iniziare con il B&N, se non hai esperienza di camera oscura. Non hai idea delle difficoltà della stampa a colori, a partire dall'imparare a correggere le dominanti, perché non è come la PP del digitale, che muovi il cursore e se non ti piace fai annulla, qui stampi un provino e dopo diversi minuti, ottieni il risultato, valuti, se hai occhio buono, la dominante di un certo colore, fai la correzione e stampi il secondo provino, e magari, dopo altri minuti, scopri che hai corretto troppo, e la dominante è passata su un altro colore, oppure hai corretto poco, e c'è ancora, ma in misura minore. E poi la camera oscura del B&N non è proprio oscura e con la lampada giallo verde (nessun riferimento all'attuale governo ) ci puoi leggere il giornale, mentre quella verde scuro del colore, al massimo ti può impedire di sbattere il ginocchio sull'ingranditore. E poi per posizionare la carta con il B&N metti il filtro rosso, accendi la lampada e posizioni il foglio, mentre con il colore devi sistemare degli angolari, poi spegnere tutto, aprire la carta e posizionare il foglio a tastoni. Infine lo sviluppo del B&N lo controlli visivamente in bacinella e, entro certi limiti, puoi tirarlo più o meno, mentre il colore deve avere il suo tempo e basta, tanto che spesso si usa il tamburo e non la bacinella. Dammi retta, te lo dice uno che ha sviluppato e stampato di tutto, incluse le pellicole Eastman cinematografiche ed il Cibachrome da diapositiva, per ora comincia con il B&N. E sviluppati anche le pellicole (B&N) da te, eviterai graffi ed altri problemi. |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 10:23
A Firenze c'è Center Chrome. |
| inviato il 13 Giugno 2019 ore 17:32
grazie |
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