| inviato il 09 Ottobre 2018 ore 8:19
Doskavisual, si l ho letto, la mia era una considerazione generale. E cmq le considerazioni fatte sulla consistenza lattiginosa (dovuta alla mancanza del bagno di sbianca nel processo bianco e nero) e il supporto arancione che ne impediscono la stampa con ingranditore, sono i motivi per i quali ritengo impossibile utilizzarlo. Poi certo la pellicola contiene argento, basta utilizzare un qualsiasi sviluppo e quello da latente diventa visibile. Io penso che in provare a svilupparlo in c41 abbia più senso. E cmq se è così vecchio sicuramente ormai si sarà deteriorato, e il risultato sarà una pellicola molto verde (e quindi magenta in stampa). Cordialità |
user120016 | inviato il 09 Ottobre 2018 ore 8:43
Sicuramente la pellicola sarà molto deteriorata ed infatti non mi aspetto di tirar fuori qualcosa di stampabile. La mia curiosità è giusto per scoprire che immagini sono rimaste nascoste per così tanto tempo in quel rullino! |
| inviato il 09 Ottobre 2018 ore 9:37
Trovi la risposta in questo articolo "Ringrazia tutti. Ho fatto un po 'più di ricerca su questo. Prinzcolor e i film di Boots apparentemente vengono elaborati usando C-22. Poiché Prinz era un marchio di casa Dixons, presumo che il film Dixons Colorprint 2 sarebbe anche C-22. Ci sono tre outfit negli Stati Uniti che lo fanno, il più promettente sembra essere Dead Link Removed . Tutti sono piccoli processori batch e, nel caso di Film Rescue, il loro prossimo batch verrà elaborato il 2 novembre, quindi se avrò il film per loro dovrei ottenere le anteprime (se c'è qualcosa da recuperare ... .) tra circa un mese." Articolo originale qui: www.photrio.com/forum/threads/how-to-process-dixons-colorprint-2.53471 |
user120016 | inviato il 09 Ottobre 2018 ore 10:55
Grazie @Sdrakon. Ho letto la discussione che hai postato ma purtroppo il link a cui rimanda è stato rimosso o comunque non è più disponibile. L'unica cosa che emerge è che sia un rullino da processare in C22 anziché in C41... |
| inviato il 09 Ottobre 2018 ore 11:29
Onestamente non conosco alcuno dei tre proragonisti di questa vicenda di ... come dire ... archeologia fotografica diciamo così, ossia macchina, obiettivo e pellicola, per quanto riguarda quest'ultima la mia impressione era che si trattasse di una 3M rimarchiata ma era, appunto, solo la mia impressione. |
user120016 | inviato il 09 Ottobre 2018 ore 15:20
Paolo, dalle mie ricerche posso dirti che probabilmente hai ragione (e la cosa non mi sorprende vista la tua cultura analogica). In effetti la Ferrania prima, 3M dopo, producevano questa pellicola rimarchiata Dixon per il mercato UK. Riguardo fotocamera e lente, si tratta di una macchinetta compatta di fascia economica ma di qualità non malvagia, abbastanza diffusa negli anni 50-60. Il fatto che arrivi direttamente dalla Gran Bretagna è dimostrato, oltre che dal rullino all'interno, anche dal fatto che la scala per le distanze sia esclusivamente in "feet" mentre quelle per i mercati italiano, francese e tedesco, riportavano la doppia scala feet/meter. Per quel che può interessare, come scritto correttamente, è archeologia fotografica. |
| inviato il 09 Ottobre 2018 ore 17:34
Infatti, caro Domenico, la prima impressione che ho avuto osservando quel rullino era che di trattasse di un 3M, perché la veste grafica è proprio quella che detta casa adottava negli anni '80 ... però non mi tornava il nome! La macchina la conosco, ma solo di nome perché non l'ho mai adoperata, e credo risalga alla fine degli anni '50, devo dire però che mi incuriosisce l'ottica ... insomma un Apo Lanthar, all'epoca, non doveva essere proprio comunissimo. |
| inviato il 09 Ottobre 2018 ore 21:59
Se le svilupperai caricale, mi diverte molto vedere questo tipo di fotografie |
user120016 | inviato il 09 Ottobre 2018 ore 22:45
“ Se le svilupperai caricale, mi diverte molto vedere questo tipo di fotografie „ ovviamente lo farò! considerando quanto vi ho rotto le scatole, mi pare il minimo! |
| inviato il 10 Ottobre 2018 ore 12:02
seguo con interesse |
| inviato il 10 Ottobre 2018 ore 14:39
Molto incuriosito avevo chiesto ad un mio conoscente qui in uk, molto pratico di fotografia analogica (ha iniziato a fotografare nel 1957 ) purtroppo non posso dire che aggiunga molto alle vostre ricerche, comunque riporto la sua risposta: "If you can read the print that should be on the film canister (cassette) you should find reference to the process procedure. My guess is that it will be the Kodak C-41 process. The other process possibility is Kodak C-22, and if that is what it says then I think he is out of luck for colour processing. But he might be able to get it processed to black&white negatives, which you could get printed. Best I can suggest." Seguo con interesse i futuri sviluppi :) |
user120016 | inviato il 10 Ottobre 2018 ore 14:43
Grazie molte Leonardo... Rafforza i dubbi. Ad ogni modo oggi procedero' con il test in C41 della coda del rullino. In base a quello vedrò come comportarmi |
| inviato il 10 Ottobre 2018 ore 15:25
Anch'io seguo gli "sviluppi" Ciao, Roberto |
| inviato il 10 Ottobre 2018 ore 16:27
Beh Leonardo giacché c'eri se avessi postato la traduzione in Italiano forse sarebbe stato meglio! Scusa eh, ma sarebbe come se io, su un sito in lingua inglese, pretendessi di scrivere in italiano ... |
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