user117231 | inviato il 22 Settembre 2018 ore 18:45
Infatti spero di uscire dal lavoro usufruendo di una finestra agevolata a 60 anni, con 32 anni di contributi e accettando di prendere un 30% in meno rispetto a quanto prenderei seguendo le normative del periodo. |
| inviato il 23 Settembre 2018 ore 6:47
"di oggi la proposta dei 62 anni e 38 di contributi ma non ho sentito niente a riguardo dei precoci come me " Non è stato specificato nulla, il che significa che se non arrivi a 62 anni di età anagrafica in pensione non ci vai. Ad oggi non è chiaro se ci puoi andare prima dei 62 anni accettando una penalizzazione economica sulla pensione, ossia se mantengono l'APE. Comunque, abbassare l'età pensionabile da 67 a 62 anni non è poca cosa: vedremo esattamente cosa legiferano in merito. Monti e la Fornero hanno danneggiato gravemente, abbassando la pensione e facendo lavorare più a lungo, centinaia di migliaia di persone, e lo hanno fatto impunemente. |
user12181 | inviato il 23 Settembre 2018 ore 8:35
L'ultima notizia di qualche attendibilità, lasciata filtrare dalla Lega nel pomeriggio di ieri, è che oltre al paletto dell'età minima ci sarà anche quello di un'anzianità contributiva minima, stanno decidendo tra 36 e 37 anni di contributi, naturalmente loro dicono che stanno eroicamente battendosi per 36 (ovviamente contro il parsimonioso Tria, c'è un gioco delle parti indecente), se dicono questo, significa che sceglieranno i 37. Comunque non c'è da fidarsi, c'è sempre l'inc...ta dell'ultimo minuto in agguato, magari arriva un 38, tutto dipende da quanto possono spendere. C'è un'orgia immonda di notizie che sfrutta l'ansia di centinaia di migliaia di persone ed è alimentata da chiacchiere e indiscrezioni che vengono innanzitutto dall'ambito del governo e dei suoi consulenti tecnici, amici e amici degli amici. Ogni giorno, anzi più volte al giorno, ce n'è una nuova, ci sono decine di siti che vivono di copia e incolla o di pura fuffa rinnovata ogni ora per essere in testa all'indicizzazione di Google con notizie sulle pensioni. P.S. con l'APE volontario non vai in pensione prima di 62 anni, ma devi avere un'età non inferiore a 63 anni, venti anni di contributi versati e essere distante non più di tre anni e sette mesi dalla pensione di vecchiaia, salvo aumento di alcuni mesi per l'adeguamento all'aumentata speranza di vita. Certo avvengono cose stupefacenti: la mia speranza di vita statisticamente è cresciuta (grazie ai miracoli della medicina e soprattutto della cardiochirurgia italiana) sebbene la mia personale e particolare speranza di vita certamente sia diminuita (nonostante il miracolo del particolare cardiochirurgo italiano che mi ha salvato)... il pollo di Trilussa applicato alle pensioni. L' APE volontario dovrebbe sicuramente restare in vigore fino alla fine del 2019, poi si vedrà. Può essere una via d'uscita per chi non riuscirà ad andare in pensione con la quota 100 e i suoi fluttuanti paletti. |
user117231 | inviato il 23 Settembre 2018 ore 8:46
Posso fare una domanda stupida che mi ronza in testa da sempre ?!!! ... Perchè non è possibile, superata la soglia minima dei 20 anni di contributi versati, scegliere quando andare in pensione prendendo solo quanto spetta in percentuale ? ESEMPIO Renato ha versato 20 anni di contributi e dovrebbe andare in pensione tra 20 anni. Decide autonomamente di andare subito e prendere solo il 50% di quanto gli spetterebbe !!! .... Io non ci capisco nulla. Ma sarebbe un livellare la società in funzione degli effettivi bisogni. A me non serve aspettare ancora 14 anni per prendere poi 1.500 euro al mese. Mi va benissimo andare adesso, prendere 800 euro al mese e liberare UN POSTO DI LAVORO. Posto di lavoro che verrebbe SUBITO OCCUPATO senza fare ammancare versamenti contributivi all'INPS !!! CONSEGUENZE Io pensionato e felice. Un giovane ventenne/trentenne con un lavoro e felice. Spiegatemi se sbaglio ragionamento e dove sbaglio... |
| inviato il 23 Settembre 2018 ore 8:47
La vita media s allunga e m sembra giusto che s allunghi anche la vita lavorativa...e che oramai nn ce piu voglia d fare niente, e ogni scusa è buona x lamentarsi... |
user117231 | inviato il 23 Settembre 2018 ore 8:48
E niente..mi sa che Luca non ha capito il senso di quello che ho scritto. |
user28347 | inviato il 23 Settembre 2018 ore 9:14
volevo precisare che io son sicuro che posso andare con la legge fornero con 43 anni e 3 mesi di contributi a prescindere dall'età ma speravo che mi togliessero un anno e circa 42 anni di lavoro.fosse per me farei la regola più semplice del mondo:lavoro 10000 giorni effettivi uguale a 2000 euro netti ,nel mio caso arrivo a 13000 giorni con 2020 euro netti già dichiarati,va be ,vediamo come va a finire ,buona vita e grazie dei commenti |
user12181 | inviato il 23 Settembre 2018 ore 9:23
“ La vita media s allunga e m sembra giusto che s allunghi anche la vita lavorativa...e che oramai nn ce piu voglia d fare niente, e ogni scusa è buona x lamentarsi... „ Che dire di questo intervento? Beh, sforziamoci di essere educati e diciamo che nella sua seconda parte (dopo i puntini di sospensione) è insopportabilmente superficiale e sommario, proprio come la cura e l'attenzione con cui è stato scritto e il rispetto mostrato a chi deve fare la fatica di leggerlo. |
user117231 | inviato il 23 Settembre 2018 ore 9:24
Qualcuno cortesemente risponda alla mia domanda. Vorrei capire.. Sergio, ho fatto due conti rapidi... fino ad adesso avrò lavorato circa 5.000 giorni effettivi. Direi che l'idea di lavorare ancora 20 anni fino a 70 anni non mi attira molto... Murmunto, i casi come il tuo avrebbero bisogno di specifica normativa. Ma siamo in Italia quindi non ti aspettare granchè... |
user28347 | inviato il 23 Settembre 2018 ore 9:27
felix,credo che ne bastano 15 di lavoro ma devi aspettare i 67 anni per prenderla ,mica fanno le cose intelligenti |
user117231 | inviato il 23 Settembre 2018 ore 9:29
Credo siano 20 anni il minimo di contributi. Mi sa che mi faccio ibernare per i prossimi 17 e quando mi sveglio prendo la pensione !!! Io non ho grande voglia di lavorare ancora 17 anni.. perchè ho sempre lavorato dando mente, cuore e anima totalmente e sono provato. Chiamiamo Di Maio e diciamogli che tu, io e Murmunto si va adesso e per motivi diversi... |
| inviato il 23 Settembre 2018 ore 9:40
Condivido con alcune correzioni quanto detto dal Gatto, intanto non capisco perchè chi ha versato anche solo qualche anno di contributi non debba vedersi riconosciuto un valore anche simbolico insieme alla minima sociale, ritengo corretto il ragionamento del Gatto, dopo un po' di versamenti (20 anni?) e il raggiungimento di una certa età( 60 anni?) uno potrebbe scegliere se andare in pensione, chiaramente la pensione dipenderà da quanto versato e dalla aspettativa di vita che gli resta. Mi viene in mente un famoso film americano, dove il protagonista invita il fratello a presentarsi in orario nella azienda di famiglia e in caso non volesse, potrebbe sempre aderire al piano pensionistico aziendale, dove avendo(il fratello) lavorato per un paio di anni ( e considerata la giovane età) avrà diritto a una pensione a vita di un dollaro e rotti! Altra cosa assurda sono le pensioni integrative di categoria, essendo versamenti contributi volontari perchè li hanno legati alla età pensionabile INPS? Tra l'altro cambiando le carte in tavola unilateralmente. Io ho sottoscritto una pensione integrativa nel 1998 con determinate regole e clausole puntualmente cambiate nel 2008 senza che io potessi farci niente... che contratto è? Capestro! |
user28347 | inviato il 23 Settembre 2018 ore 9:45
arriveremo al punto fra molti anni che ti danno una parte della pensioni ogni giorno che lavori e poi ti arrangi da solo,forse come in america? ps ,ho sentito proprio ora in tv che vogliono fare 4 possibilità-62 con 38 ,63 con 37,64 con 36 e 65 con 35 |
| inviato il 23 Settembre 2018 ore 9:57
sai @felix, penso che la tua opinione sia un interpretazione "politica" del tuo pensiero. E' difficile contraddirti ma, nello stesso tempo, darti ragione. “ non si possa scegliere quando andare in pensione prendendo solo quanto spetta in percentuale ? „ personalmente penso che NO! la pensione non è una rendita ( tipo cedola dei BOT ) ma una assicurazione per la vecchiaia. La butterei ancora più sul mio personale pensiero ; la pensione la si da ai VECCHI ed ai MALATI ! ….mettiamoci però d'accordo su QUANDO si è vecchi e quando si è malati. Se ( io, Lucio Pegoraro ) dopo 40 anni di contributi decido di non lavorare più a 57 anni ( vedi post di @murmunto ) devo sapere quando l' INPS mi darà la MIA rendita, non vivere nell' incertezza come oggi. Pensare di maturare 200 euro di pensione e vivere ( in Italia ) dignitosamente per il resto della vita è un azzardo. Poi, d'accordo, c'è l' adeguamento alla minima, gli 80 euro, la quattordicesima, …. conosco una signora, ex insegnante alle medie, andata in pensione nel '74 con 14anni6mesi1giorno che si lagna perché i seicento euro mensili non gli bastano ( più tredicesima e quattordicesima ) |
user117231 | inviato il 23 Settembre 2018 ore 10:12
Che torni a lavorare. Caspita questa è andata in pensione quando era ancora ragazzina. |
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