| inviato il 04 Agosto 2018 ore 18:16
“ in caso, per legge il monopiede puoi usarlo ovunque :-D (in italia) anche nei musei o siti archeologici „ Non ne sono sicuro. Qualche riferimento? |
| inviato il 04 Agosto 2018 ore 20:49
"Sono libere, al fine dell'esecuzione dei dovuti controlli, le seguenti attività, purché attuate senza scopo di lucro, neanche indiretto, per finalità di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale: 1) la riproduzione di beni culturali attuata con modalità che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né l'esposizione dello stesso a sorgenti luminose, né l'uso di stativi o treppiedi; 2) la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite, in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte dall'utente se non, eventualmente, a bassa risoluzione digitale.” - stativi - treppiedi - flash o luci di alcun tipo, sono vietati. I monopiedi no. www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif Legge 29 luglio 2014, n. 106 e s.m.i. Conversione, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83 Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo (G.U. 30 luglio 2014, n. 175) (o legge "Art Bonus") questo è quello che dice la legge italiana, poi che capitano le teste dure che impongono le leggi per come le interpretano loro è un altro discorso chiaramente sappiamo tutti che le leggi sono scritte in modo tale che le puoi spesso fraintendere o rigirare, però lessi tanti articoli a riguardo sul fatto "quindi monopiede si o monopiede no?" e a quanto pare vinse il sì, ma le mie conoscenze a riguardo non arrivano oltre |
user55404 | inviato il 04 Agosto 2018 ore 23:57
Questa è una normativa che non conoscevo... molto interessante |
| inviato il 05 Agosto 2018 ore 2:19
E bassa risoluzione quanto è? Le solite leggi all'italiana, hai detto bene Auron... |
| inviato il 05 Agosto 2018 ore 10:55
“Sono libere, al fine dell'esecuzione dei dovuti controlli, le seguenti attività, purché attuate senza scopo di lucro, neanche indiretto, per finalità di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale: 1) la riproduzione di beni culturali attuata con modalità che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né l'esposizione dello stesso a sorgenti luminose, né l'uso di stativi o treppiedi;” Per la lingua italiana un monopiede è uno stativo. Dal dizionario Treccani: “stativo2 s. m. [dal ted. Stativ, che è dall'agg. lat. stativus (v. la voce prec.)] . – Sostegno di un apparecchio, di uno strumento. ” E pertanto il suo utilizzo è vietato al pari di quello dei treppiedi |
| inviato il 05 Agosto 2018 ore 11:08
in realtà per stativo si intendono le staffe per tenere flash/luci/beaty dish ecc. e sono con tre gambe, ci sono stati tanti di quei dibattiti al tempo, riguardo proprio questa definizione, ma come dicevo la dubbia interpretazione non lascia scampo i |
user55404 | inviato il 05 Agosto 2018 ore 11:13
Gli stativi sono atti a sostenere oggetti di vario tipo ma sono statici cioè fermi e inamovibili: stativo² stativo² stativo2 m. [da stativo¹, sul modello del ted. Stativ] . - (tecn.) [sostegno di un apparecchio, uno strumento ottico e sim.: stativo2 bioculare, stereoscopico] ? cavalletto, treppiedi. stativo¹ stativo¹ agg. [dal lat. stativus "fisso, stabile"] . - 1. (milit.) [di accampamento, esercito e sim., che ha sede o dimora permanente in un luogo] ? e ? [? STANZIALE (1)] . 2. (venat.) [di selvaggina, volatile e sim., che non migra o non compie spostamenti... |
user55404 | inviato il 05 Agosto 2018 ore 11:16
Altrimenti non avrebbe senso la distinzione che fa la legge tra stativo e treppiede |
| inviato il 05 Agosto 2018 ore 11:21
In ambito strettamente fotografico l'uso del termine stativo è limitato solo a quegli accessori con tre gambe utilizzati in studio per sostenere flash ed altra attrezzatura. Però se si apre qualsiasi dizionario è palese che nella lingua italiana il termine stativo indichi qualsiasi sostegno di un apparecchio o di uno strumento. È uno stativo il supporto di un microscopio o di altro strumento scientifico, è uno stativo il treppiede di uno fotocamera, è uno stativo lo stativo da studio fotografico, così come è uno stativo un monopiede. Poi possiamo rifiutare di accettare la realtà, possiamo usare la nostra dialettica per provare (e talvolta riuscire) a convincere un addetto ai controlli, però purtroppo non c'è nessun dubbio riguardo le possibili interpretazioni del termine stativo. |
| inviato il 05 Agosto 2018 ore 11:25
Dirigi una zampa del gorilla in alto e fai interpretare cos'è al controllore  |
| inviato il 05 Agosto 2018 ore 12:05
Quel testo legislativo come ho fatto notare pochi post fa è poco chiaro, e quindi prono ad interpretazioni, come la stragrande maggioranza delle nostre leggi. Questa nello specifico la trovo una buff0nata (anche il solo nome "Art Bonus" mi fa prudere le mani): perché io, se non arreco danno al bene artistico pubblico, non dovrei avere il permesso di farne una foto? No flash, ok, nessun contatto con l'opera, ok. Ma se è di tutti anche la mia foto lo sarà, basta specificare che non se ne può trarre lucro e festa finita. Sicché ben venga se, giocando fra le pieghe del lessico, si riesce a far passare un monopiede dove per via di questa legge non si potrebbe. |
| inviato il 05 Agosto 2018 ore 12:32
bè si infatti quando l'ho citata ho messo le mani avanti proprio per questo, sono scritte male, una legge non dovrebbe essere "interpretata" dovrebbe anzi fugare ogni dubbio. Ma dato che sono leggi scritte da gente non del settore, a volte anche ignoranti in materia, è chiaro siano scritte così a fuffa |
| inviato il 05 Agosto 2018 ore 13:39
Non capisco cosa ci sia di non chiaro nella legge? Dice anche che le modalità di ripresa non devono comportare alcun contatto fisico con il bene. Il monopiede/gorrilapod/stativo che vorremmo usare o ce lo teniamo infilato dove non batte il sole, oppure dal momento in cui a Pompei lo appoggiano per terra x scattare vi è contatto fisico con il bene che stiamo fotografando e ciò è vietato dalla legge. La legge è chiara: puoi fotografare tutti i monumenti che vuoi purché sia per uso non commerciale e la fotocamera tu te la tenga in mano |
| inviato il 05 Agosto 2018 ore 13:45
“ dal momento in cui a Pompei lo appoggiano per terra x scattare vi è contatto fisico con il bene che stiamo fotografando e ciò è vietato dalla legge „ Ah ma allora tu voli, e quindi le tue suole non hanno contatto con la pavimentazione delle strade di Pompei. E poi fai tutto il giro in apnea, così da non rilasciare l'umidità del tuo respiro! Bravissimo, così si fa! |
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