user84789 | inviato il 17 Luglio 2018 ore 15:51
Torna benissimo |
| inviato il 17 Luglio 2018 ore 15:55
Daniele ti prego, diglielo anche tu.... Se uno si vuol proprio togliere ogni dubbio, basta fare due esperimenti su di un sistema a 10bit. Fare lo switch da 10bit a 8bit non cambierà in nessun modo la posizione dei primari del monitor. Potete anche metterci sopra un colorimetro e fare la misura... |
user84789 | inviato il 17 Luglio 2018 ore 16:02
Eh prima gliel'ho già detto che non funziona come dice lui. Tu sicuramente hai più basi teoriche di me e un linguaggio più appropriato per portare argomenti. Sicuramente è più utile che i monitor Adobe RGB siano 10 bit piuttosto che 8 bit perché le scalettature tra i colori risulterebbero più evidenti (Adobe RGB è un pane più grosso di sRGB e se tagli 8 fette risulteranno più grandi e indigeste con Adobe RGB, meglio tagliarne 10 ). Ma tra gamut e bit non c'è correlazione. |
| inviato il 17 Luglio 2018 ore 16:38
Raamiel: “ Esempio for dummies (forse questo funziona) : Mettiamo di prendere due filoni di pane identici; ne tagliamo uno con fette da 2 centimetri, poi prendiamo l'altro e lo tagliamo con fette da 1 centimetro. Ore è evidente che nel secondo caso avremo una quantità di fette doppia, no? Ma la quantità assoluta di pane è la medesima, torna? „ STANDING OVATION ! |
| inviato il 17 Luglio 2018 ore 18:15
ramiel il tuo esempio del pane dimostra che non hai capito nulla di teoria del campionamento dei segnali digitali e il tuo esempio del pane ne è la prova. citando il tuo esempio "for dummies" : Se ho un segnale e lo campiono, lo "taglio" in modo tale da avere le tue fette da 2cm ho un risultato, se lo "taglio" per avere delle fette da 1cm il risultato è totalmente diverso a livello di come il segnale è poi memorizzato e riprodotto in quanto cambia l'intervallo di campionamento... sono proprio le basi del teorema del campionamento, valide per ogni tipo di segnale che sia audio, video, sismico o qualsiasi altra cosa. Se io ho un segnale video e lo campiono a 8bit o a 10bit non è che ho la stessa cosa alla fine della fiera, ho due rappresentazioni completamente diverse con quella a 8bit che è più grezza e ha meno colori e quella a 10bit che ha più sfumature di colori perchè il campionamento è più fitto, ed è lì che si vedono veramente le maggiori sfumature di colore. Peraltro questa cosa del a seconda di come si campiona un segnale si hanno risultati diversi è alla base del nefasto effetto dell'aliasing che è di fatto un campionamento sbagliato, detto in parole semplici come cercare di setacciare della sabbia con delle maglie larghe 2cm... detto in una maniera stra grezza, ovvero si campiona in una maniera talmente grezza che si genera un segnale digitale che non corrisponde al reale in quanto l'intervallo di campionamento è troppo ampio. Detto questo vi lascio alle vostre considerazioni, tanto ogni volta argomentate con le solite risposte. |
| inviato il 17 Luglio 2018 ore 18:25
“ ramiel il tuo esempio del pane dimostra che non hai capito nulla di teoria del campionamento dei segnali digitali e il tuo esempio del pane ne è la prova. „ Eccerto... ovvio. Ma perché non fai due prove? Così, tanto per provare l'ebrezza della prova sperimentale. Così poi magari cerchi di convincere il colorimetro, che è lui che sbaglia e non te. “ Detto questo vi lascio alle vostre considerazioni, tanto ogni volta argomentate con le solite risposte. „ Ma forse perché le cose stanno semplicemente in un modo? Se chiedi a una calcolatrice quanto fa 2+2 ti aspetti che un giorno ti dirà che fa 7 per farti un favore? Guarda... questo è il mio monitor, un NEC 2690WUXi2, monitor a 8bit, pilotato a 8bit :
 In giallo sempre AdobeRGB. Lo vedi che riesce a coprirlo quasi quanto l'Eizo a 10bit? Ora io posso interrogare il profilo anche a 32bit, ma i primari mica si muovono. Tu stai cercando di sostenere che se ti misuri la fava con il calibro centesimale, cambia qualcosa rispetto al metro da sarte. But sorry... |
user84789 | inviato il 17 Luglio 2018 ore 18:45
Raamiel, adesso ad ogni tuo post vogliamo obbligatoriamente un esempio terra-terra, stanno già diventando LEGGENDA |
| inviato il 17 Luglio 2018 ore 18:52
 “ Tu stai cercando di sostenere che se ti misuri la fava con il calibro centesimale, cambia qualcosa rispetto al metro da sarte. But sorry... „ |
user131649 | inviato il 17 Luglio 2018 ore 20:53
Ragazzi amo i dissing che non siano tra rapper o sonari ma io voglio qualche consiglio per calibrare il mio mac book air mix 2013 senza spider |
user84789 | inviato il 17 Luglio 2018 ore 21:10
Ma lascia perdere, non ne vale la pena. |
| inviato il 17 Luglio 2018 ore 21:56
seguo |
| inviato il 17 Luglio 2018 ore 22:03
Senza uno strumento di misura non puoi calibrare e non puoi caratterizzare lo schermo. Calibrare (a caso) lo schermo, senza poi definirne una nuova mappa che lo descrive, non fa altro che gettare scompiglio nella catena del colore. |
user92328 | inviato il 18 Luglio 2018 ore 14:31
“ il mio imac (i puristi rabbrividiranno ora) l ho tarato solo aprendo 2-3 foto che conoscevo bene e regoladno a occhio che siano coerenti con ciò che sapevo da 7 anni ci lavoro e stampo e il risultato in stampa è esattamente quello che vedo a monitor „ Condivido pienamente...... |
| inviato il 18 Luglio 2018 ore 14:52
Come è giusto che sia, l'importante è il risultato e la soddisfazione personale. Tuttavia, una metodologia più ortodossa avrebbe risultati migliori. Ovvio che tutto dipende da dove si vuol arrivare, e quante risorse, sia in termini di soldi che di impegno, vogliamo dedicarci. Vi assicuro però che tra una stampa fatta da un service on-line che lavora alla buona per 5/10€ e una stampa certificata GRACoL G7, la differenza c'è. Ma per goderne appieno è essenziale che tutta la catena del colore sia eccellente. Quindi non solo serve spendere per il servizio dello stampatore mega-galattico , ma è indispensabile che il fotografo abbia una competenza tecnica adeguata e un hardware in linea con la qualità globale del progetto. Per dirla come ai tempi dell'analogico : 1-Scegli bene la pellicola, non a casaccio. 2-Esponi bene, non fidarti troppo dell'esposimetro. 3-Non buttare il negativo nel brodo di piccione sperando che venga uno sviluppo decente. 4-Per stampare usa un ingranditore decente, non quello marca Burkina Faso. 5-La carta da cvlo costa poco, ma rende poco. 6-Leggiti "La fotocamera", "Il Negativo" e "La Stampa" di Ansel Adams. Oggi è più facile; servono meno soldi, meno tempo e meno spazio. Ma purtroppo troppo spesso si lesina dove non si dovrebbe. |
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