| inviato il 23 Maggio 2018 ore 15:28
La legge è giusta e doverosa, soprattutto oggi che il mondo intero ha una fotocamera in una mano e un tablet in un altra. Pubblicare una street foto come dite voi, che può sembrare innocente agli occhi del fotografo, potrebbe provocare danni ai soggetti ripresi. Ecco perché, a differenza del passato, quando le foto venivano viste da un numero relativamente basso di persone, credo che andrebbe almeno SEMPRE avvisata la persona che è stata ripresa se presumete che la foto in questione esca dal vostro HD di casa per intasare il web. Soprattutto ora che con questa legge potreste passare guai. Avrei 1000 esempi da portarvi per convincervene. Bisogna essere spavaldi abbastanza per questa forma d'arte! La street non è morta, diciamo che è in coma. Per svegliarla, secondo me, bisogna abbandonare la pubblicazione in rete e tornare a stampare. Potrei aver detto c.zz.te, ma anche no. |
| inviato il 23 Maggio 2018 ore 15:45
“ La legge è giusta e doverosa, soprattutto oggi che il mondo intero ha una fotocamera in una mano e un tablet in un altra. Pubblicare una street foto come dite voi, che può sembrare innocente agli occhi del fotografo, potrebbe provocare danni ai soggetti ripresi. Ecco perché, a differenza del passato, quando le foto venivano viste da un numero relativamente basso di persone, credo che andrebbe almeno SEMPRE avvisata la persona che è stata ripresa se presumete che la foto in questione esca dal vostro HD di casa per intasare il web. Soprattutto ora che con questa legge potreste passare guai. Avrei 1000 esempi da portarvi per convincervene. Bisogna essere spavaldi abbastanza per questa forma d'arte! La street non è morta, diciamo che è in coma. Per svegliarla, secondo me, bisogna abbandonare la pubblicazione in rete e tornare a stampare. Potrei aver detto c.zz.te, ma anche no. „ Sì, beh, ah, beh; sì, beh, ah... cunta su..." buon proseguimento |
| inviato il 23 Maggio 2018 ore 15:45
“ bisogna abbandonare la pubblicazione in rete e tornare a stampare „ + 10000000 |
| inviato il 23 Maggio 2018 ore 16:18
se stampi hai solo meno visibilità, ma se uno si vede in mostra hai esattamente gli stessi problemi, anzi magari amplificati dal dover smontare quella foto dal muro e magari non facendo una bellissima figura con chi ha dato gli spazi |
| inviato il 23 Maggio 2018 ore 16:29
Io stampo per me stesso o solo per gli amici. Ho più di 400 foto stampate e quando i miei amici vengono a trovarmi mi chiedono di vederle per comprarne alcune... è il mio sistema per sentirmi un professionista, e non nuoce a nessuno! |
| inviato il 23 Maggio 2018 ore 17:25
Meno visibilità = meno possibilità che possa avvenire la segnalazione E se dovesse succedere, basta togliere la foto dal muro; a quello della mostra si spiega che la street art è così (nel caso non lo sapesse già). Eliminare una foto dal web può essere più complicato. Non puoi sapere se qualcuno l'ha scaricata e se è successo chi lo ha fatto. Diventa un problema fuori controllo, come se qualcuno ti rubasse il negativo. Soprattutto, e non è da sottovalutare, la maggior parte delle volte che si mostra una foto stampata, l'autore è presente, e nel caso può spiegare, raccontare e giustificare lo scatto. A condividerla su internet non è possibile replicare all'istante ad eventuali accuse. Esempio: faccio vedere ad un potenziale cliente uno scatto "rubato" tra due amanti. Il caso vuole che lei sia proprio la moglie del cliente che ho colto, a mia insaputa, davvero con l'amante. La foto è mia, quindi posso stracciargliela davanti e tanti saluti. Se quello chiederà il divorzio io non sono perseguibile. Potrei anche giustificarmi dicendo che è impossibile, che è stata scattata quando ero in Bolivia ed è solo una sosia. Potrei intortarlo su e sviare il discorso insomma. Chiaramente se la pubblicassi su internet, mi accorgersi del danno fatto solo nel momento in cui mi suona alla porta l'avvocato della moglie per chiedermi i danni di tutto. Correggetemi se sbaglio. Cosa possibilissima. @Mirko Grande Dario Fo! O era Jannacci? Forse entrambi.. |
user117231 | inviato il 23 Maggio 2018 ore 19:40
“ Mai e poi mai. Non cambierà nulla. Continuerò a far foto e cosa e chi voglio e... „ Vncnzo, ho chiamato il mio avvocato per telefono. Ha detto che domani mattina trova i 5 minuti che gli servono per farti cambiare idea. Giusto il tempo di copiare, incollare e spedirti una mail ufficiale. |
| inviato il 24 Maggio 2018 ore 1:00
Chiedi all'avvocato se vuole che metta la mail in spam o direttamente nel cestino |
| inviato il 24 Maggio 2018 ore 5:38
“ La street non morirà mai anche se l'apposita galleria su Juza suggerisce che è già morta. „ Quoto al 100% |
| inviato il 24 Maggio 2018 ore 8:47
“ La street non morirà mai anche se l'apposita galleria su Juza suggerisce che è già morta." Quoto al 100% „ vedi sopra |
| inviato il 24 Maggio 2018 ore 10:47
Da quello che dice l'articolo sembra che rispetto a prima non vi sia più differenza fra lo scattare la foto e il pubblicarla, per cui anche il semplice scatto ha bisogno del consenso, tant'è che si parla del diritto di opposizione "qualsiasi soggetto può chiedere di non essere ripreso, in qualsiasi circonstanza" . Dal lato pratico in realtà non fa molta differenza perché senza pubblicazione il soggetto non verrà mai a sapere della foto se non se ne accorge direttamente mentre la sto scattando.. |
| inviato il 24 Maggio 2018 ore 14:40
Se così fosse sarebbe impossibile fotografare in presenza di persone, immaginate una foto di trinità dei Monti o di piazza navona. Impossibili |
| inviato il 24 Maggio 2018 ore 15:32
“ Se così fosse sarebbe impossibile fotografare in presenza di persone, immaginate una foto di trinità dei Monti o di piazza navona. Impossibili. „ Infatti è sempre meglio leggere direttamente il regolamento, invece delle riduzioni giornalistiche, che afferma esplicitamente: Il trattamento di fotografie non dovrebbe costituire sistematicamente un trattamento di categorie particolari di dati personali, poiché esse rientrano nella definizione di dati biometrici soltanto quando saranno trattate attraverso un dispositivo tecnico specifico che consente l'identificazione univoca o l'autenticazione di una persona fisica. Quindi, secondo me, le conclusioni che trae l'articolista sono sbagliate, tipo questa affermazione: "Se le persone ritratte nella foto sono riconoscibili, la foto è comunque considerata una registrazione del dato biometrico, quindi soggetta a tutti gli obblighi che ne conseguono" |
| inviato il 24 Maggio 2018 ore 16:31
Infatti, quoto Catand. Da quello che capisco io non cambia assolutamente niente per chi fa foto come noi. Peccato: volevo proprio vedere una scenetta con il presunto fotografato che ingiunge il fotografo (che magari manco ha scattato) di fargli controllare il contenuto della scheda, o della pellicola (!!!), perché gli ha indebitamente acquisito dati biometrici (!!!). Considerando che magari lo stesso ha foto più chiare e univoche su qualche profilo social... Poteva finire a pugni e sputi (altri dati biometrici?). |
| inviato il 24 Maggio 2018 ore 16:53
io la scheda non gliela faccio vedere.. per un discorso di privacy ecco...  |
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