| inviato il 14 Aprile 2018 ore 12:23
Io faccio parte di quelli che prima hanno "studiato" e poi si sono cimentati nella pratica. Ho passato due anni, quasi tre, a leggere e documentarmi ovunque, specialmente sul web (qui su Juza e su vari altri forum) o vedere tutorial sia sulla tecnica di scatto che sulla post-produzione prima di acquistare la prima macchina fotografica. È stata una passione improvvisa, anche se da sempre sono affascinato dalla fotografia. Così, essendo studente, pieno anche di altri passatempi, ho aspettato un po' prima di investire qualche soldino insieme a mio fratello per comprare qualcosa di "serio". Ebbene, se da una parte spesso mi sono imbattuto nei personaggi descritti, ai quali non sta mai bene alcun approccio (e confesso che a volte mi hanno un po' scoraggiato) dall'altra mi sento di dire che il tempo presomi per informarmi e documentarmi è servito molto. Nel momento in cui mi sono ritrovato a fare foto che non fossero quelle fatte con un cellulare, credo avessi più consapevolezza di chi magari, anche mio coetaneo, si è ritrovato per le mani la super macchinetta semipro del papà e ha iniziato semplicemente perché aveva dei mezzi e ha voluto subito impiegarli. In poche parole: la conoscenza aiuta ed è fondamentale, ma non è fondamentale il quando venga acquisita, secondo me. La differenza la fa l'approccio. Se si è spinti da una passione, da una voglia innata di cimentarsi nella fotografia ancor prima di ritrovarcisi in mezzo. Per me questo può fare la differenza. Ma non nel senso che uno dei due approcci produca fotografi migliori dell'altro. Nel senso che forse, la pratica prima della teoria potrebbe portare a noia o pigrizia, a saziare sul nascere la fame di conoscenza. Ma questo credo valga un po' per tutto... Non solo per la fotografia eh! |
| inviato il 14 Aprile 2018 ore 13:35
ti faccio un esempio simile ma di un'altra categoria: la musica. ho conosciuto decine e decine di persone che volevano provare a suonare ma che mollavano durante gli studi, perchè difficili e perchè davano poca soddisfazione. Tutti quelli che invece "suonavano" alla × di cane ma suonavano, provavano ad imparare direttamente le canzoni che gli piacevano e a suonarle, mentre studiavano, hanno raggiunto risultati soddisfacenti, non sono diventati tutti musicisti certo, ma hanno avuto enormi soddisfazioni. Cosa voglio dire con questo? hai fatto bene “ io volevo la "macchinetta". L'ho comprata. „ fatto benissimo. scatti foto e ti diverti? fai bene. Studi anche? fai meglio. Secondo me si deve fare una grossa precisazione: lavoro e passione sono due cose diverse. Fotografare per lavoro richiede una preparazione d'obbligo, fotografare per passione no. Finchè ti diverti, sbattitene dei perfettini. io al vedo così |
| inviato il 14 Aprile 2018 ore 13:39
Per me è ancora diverso. È una faccenda con se stessi. Ci sono professionisti impreparati ed amatori incredibilmente competenti in ogni campo. Dipende da come sei, e da come ti vuoi. Da quel che vuoi esprimere, come lo vuoi esprimere, a quali livelli emotivi. Lo studio è sia funzionale sia portatore di nuovi stimoli ed interessi. Idem l'esperienza. L'approccio è, come dice la parola stessa, un punto d'inizio. Poi le cose fanno il loro corso. Ed ogni strada è buona, se porta i risultati sperati. O migliori! Buon sabato!! |
| inviato il 14 Aprile 2018 ore 13:57
Tecnica, tecnologia e cultura fotografica sono aspetti secondari. Bolt quando è nato non si reggeva in piedi da solo e di certo ha imparato a correre prima di sapere cosa fosse la corsa. Istinto e passione vengono prima, da lì nascono le esigenze. |
| inviato il 14 Aprile 2018 ore 14:10
Divertiti , se ti accorgi che non ti diverti più smetti ! banale finche vuoi ma è la mia unica regola! |
| inviato il 14 Aprile 2018 ore 14:28
caro Francesco,finalmente un'interessante discussione e di questo te ne sono grato Pensa,io scatto da quasi due anni e non so molto di tecnica fotografica(se non la base)....e ti diro' di piu',cerco di osservare poco (per non dire nulla)i grandi fotografi del passato e questo per non farmi troppo condizionare nel mio modo(scadente)di vedere l'immagine in fase di scatto.....questo probabilmente è un mio limite ma credo che conoscere la fotografia dalla A alla Z possa servire a poco se non si ha un minimo di idea di cio' che si vuole realizzare o meglio di quello che si vuole trasmettere a chi osserva le nostre foto.... seguo con interesse questo argomento buona giornata Matteo |
| inviato il 14 Aprile 2018 ore 14:53
La fotografia si presta a tanti approcci diversi, dalla segnalazione dei delinquenti, alla documentazione di momenti particolari della vita; dall'attestazione di una identità alla comunicazione di emozioni ecc.. Il compianto Ando Gilardi definiva la fotografia come una prostituta, disposta ad andare con chiunque. Quindi ognuno si deve interrogare su cosa pretende da essa e comportarsi di conseguenza. Certo che la cultura non guasta mai, anche se può complicare la vita. |
| inviato il 14 Aprile 2018 ore 14:55
Certamente c'è una differenza molto grande tra la mia generazione e quella di mio figlio. Ai "miei tempi" si poteva tranquillamente arrivare ad una certa età senza avere alcuna abitudine all'uso di una fotocamera. Oggi tutti i bambini scattano foto con il cellulare. Per questo, il mio personale percorso (la reflex all'età di dieci anni e la camera oscura a tredici) allora poteva essere considerato precoce, oggi è la normalità... Mi viene in mente una famosa frase di un signore con gli occhi a mandorla che sosteneva che la cultura era ciò che faceva la differenza tra un ribelle e un rivoluzionario. Certamente il nascere dell'interesse verso la fotografia (praticata) non ha bisogno all'inizio di chissà cosa. Però la sua maturazione ha sicuramente bisogno di sostenersi su una base culturale e anche tecnica. Mi pare che qui da noi siamo campioni nel trascurare l'educazione artistica in generale e all'immagine in particolare. E naturalmente senza le basi non si fa molta strada se si vuol arrivare più in là della foto ricordo o dello scimiottare quello che fanno gli altri. Però per fortuna c'è tutta la vita per trovare la propria strada con la fotografia, se quella è la nostra storia. |
| inviato il 14 Aprile 2018 ore 15:27
Io penso che la fotografia ognuno dovrebbe viverla a proprio modo.. Chi l'ha studiata, chi per lavoro, chi per passione, chi per passatempo, chi c'ha soldi da spendere e li spende lí, chi vuole esporre a una mostra importante, chi vuole apparire sui forum,chi viaggia per il mondo, chi vuole documentare un qualcosa che sia la natura, la guerra una corsa d'auto, chi gli piaciono i didietro fotografati per strada,chi fotografa modelle/i.. potrei aggiungere tutti noi 130.000 utenti con ognuno il suo motivo .. Importante che però ognuno poi non pretenda che gli altri si approccino alla fotografia come lo facciamo noi Io sono partito dieci anni fa ammetto con la speranza di diventare bravo, come quelli bravi dei forum, , poi negli anni soprattutto gli ultimi ho capito che non fa per me "sfondare" nella fotografia, per vari motivi tra cui capacità, poco tempo, poco studio forse (?) quindi continuo a comunque a fotografare e ogni tanto proporre qualcosa tipo qua sul forum ma non aspiro a chissàche... Mi sto solo divertendo un casino grazie alla fotografia.. In buona parte adesso il mio scopo quindi l'ho raggiunto! |
user117231 | inviato il 14 Aprile 2018 ore 15:58
Ecco perché quasi tutti gli attrezzi per fotografare di tutte le marche, hanno la modalità AUTO. Poter scattare una fotografia è una questione popolar-democratica... che non va negata a nessuno. Tanto...da ignoranti o da studiati, le schifezze sono schifezze uguali. ..... DOMANDA PREMIO Ma se siamo 130.000 iscritti... come mai non si va mai oltre i 500 connessi ? È il server che limita l'accesso...credo di no... |
| inviato il 14 Aprile 2018 ore 16:21
Bellezza o schifezza è soggettivo! Ti conviene chiedere ai 500 presenti, gli altri 129500 saranno su altri forum privati e con sette segrete dove per entrare ci sono riti di iniziazione proibiti |
user15476 | inviato il 14 Aprile 2018 ore 16:34
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| inviato il 14 Aprile 2018 ore 16:39
Io ho cominciato a fotografare per dimostrare a me stesso che la fotografia era tutta fuffa e che era una cosa facilissima da fare e lontanissima dall'arte. A portata di tutti insomma.. Appena cominciai ebbi l'accortezza di rendermi conto che la fotografia era tutt'altro che facile, e iniziò un percorso di apprendimento infinito che mi fa dire tranquillamente, al giorno d'oggi, che non si smette mai di imparare. E tutto sommato meglio così, perché dover imparare significa avere stimoli. Poi, se uno riesce a mettere nella fotografia anche la musica, la storia dell'arte, la poesia etc etc ancora meglio, perché la fotografia per fortuna nostra sa essere molto interdisciplinare. |
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