| inviato il 22 Febbraio 2018 ore 18:47
Se spieghi u a cosa la spieghi nel modo giusto, punto! Sennò dici "sapete? Esiste questa famosa regol del 16, penso sua utile anche per valutare altre cose oltre all'esposizione, andate a documentati di questa regola". Spiegando una cosa in modo sbagliato, infarcendola di inesattezze, non si fa un buon servizio perché se anche il fine fosse SOLO quello di far cogliere i benefici collaterali, ne frattempo sono state date (e da qualcuno apprese come esatte) i formazioni sbagliate. È come se io per far concentrare l'attenzione dell'automobilista sull'importanza di stare attento ai pedoni e ai cartelli nel frattempo gli insegnassi delle tecniche di guida sbagliate. Perché invece non insegnare TUTTO QUANTO nel modo corretto? |
| inviato il 22 Febbraio 2018 ore 21:00
Ma la regola del 16 e' nata quando chi acquistava una macchina non poteva permettersi anche l'esposimetro. In certe ci applicavano la targhetta rigorosamente rivettata ed in metallo con tutti i disegnini . Solo se usi un esposimetro puoi valutare bene le ombre e le luci, a meno di non avere un occhio bionico o tanta ma tanta esperienza |
| inviato il 22 Febbraio 2018 ore 22:00
Io ricordo che con alcune fotocamere compatte dell'epoca prive o quasi di esposimetro usavo una quaterna di accoppiate fisse nel 99% delle foto diurne. La pellicola era sempre una gold 100, per non esagerare. 1/125 f/11 era la mia base, buona per giornate di sole pieno ma non di canicola. Con la canicola, passavo a 1/125 f/16 mentre al contrario se c'erano nuvole impostavo 1/125 f/8. Verso l'imbrunire, o se mi addentravo in zone cittadine ricche di ombre e portici, 1/125 f/5.6. Sono andato avanti così per anni e alla fine la stragrande maggioranza delle foto era esposta in modo sostanzialmente corretto. Forse la dovrei chiamare regola del 1/125. |
| inviato il 22 Febbraio 2018 ore 23:20
L'esposizione automatica è una comodità che ti permette di operare in modo rapido ma la misurazione della luce incidente è molto più precisa. Se la regola del 16 la usi in modo coretto(se la conosci)hai un'esposizione sempre adeguata anche in condizione di luce difficile senza dover giocare con la staratura;in certe situazioni la uso tuttora alla faccia degli esposimetri evoluti mentre l'ho usata(uso ancora,poco purtroppo) quasi sempre con la mia vecchietta(RB67). |
| inviato il 22 Febbraio 2018 ore 23:38
Beh... con il sole alle spalle iso 100 f8 1/250 poi regoli un po' più o un po' meno a seconda del soggetto, della posizione del sole e del sentimento |
| inviato il 23 Febbraio 2018 ore 0:11
Franz67. Credimi che l'utilità della regola la trovi più nei forti controluce,addirittura con il sole in campo fattore che tende a mandare in tilt i normali esposimetri |
| inviato il 23 Febbraio 2018 ore 0:28
e comunque, bisogna intendersi bene sul significato di Qualita' della luce. Che, a parer mio e' MOLTO diverso dalla quantita'. Un esposimetro, la regola del sedici, e il sistema zonale permettono di regolare le terne in modo da ottenere la giusta quantita' di luce sul sensore. Definire questa come Qualita' della luce, per me e' castroneria pura, Posso avere infatti una luce intensissima arancione e mancante di mezzo spettro. Esponendo su quella otterro' una fotografia esposta correttamente ma completamente sbagliata come colori... Aggiungo che la famosa regola del sedici, riportata peraltro sul retro della scatola di cartone di molte pellicole d'antan, non ha bisogno per essere spiegata di due pagine infarcite di corbellerie. A proposito, chi accusa di guardare il dito e non la luna...e' a conoscenza della semplicissima regola per esporre ,appunto, la luna? Chissa che quel dito alla fine possa servire a qualcosa.... O |
| inviato il 23 Febbraio 2018 ore 0:39
Per favore non confondiamo esposizione con temperatura di colore. Buonanotte a tutti |
| inviato il 23 Febbraio 2018 ore 0:49
beh mi pare che la confusione sia proprio nell'articolo proposto.... quando si afferma che la regola del sedici serve per valutare la qualita' della luce. |
| inviato il 23 Febbraio 2018 ore 11:01
Perdonate se nomino la fotografa Vivian Maier ma mi chidevo questo: nei suoi fotorittratti si vede la rollei modello senza esposimetro e mi chiedevo come potesse centrare cosi bene l'esposizione in tutte le sue foto. Si può dedurre che usasse la regola del 16? |
| inviato il 23 Febbraio 2018 ore 11:39
“ Perdonate se nomino la fotografa Vivian Maier ma mi chidevo questo: nei suoi fotorittratti si vede la rollei modello senza esposimetro e mi chiedevo come potesse centrare cosi bene l'esposizione in tutte le sue foto. Si può dedurre che usasse la regola del 16? „ Molto probabilmente SI! Non dimentichiamo inoltre che la pellicola B&N perdona moltissimo in caso di errata esposizione, anche dimolti stop, soprattutto nel caso di sovraesposizione (ma anche lato sottoesposizione non scherza). |
| inviato il 23 Febbraio 2018 ore 12:06
La pellicola e le diapositive avevano una bella "latitudine di posa", oggi la regola del 16 è ampiamente sostituita dagli esposimetri interni alle fotocamere e ovviamente dagli esposimetri esterni che puoi utilizzare. |
| inviato il 23 Febbraio 2018 ore 12:11
“ La pellicola e le diapositive avevano una bella "latitudine di posa" „ Le diapositive (che sono anch'esse pellicole) non direi proprio! Al contrario hanno una latitudine di posa molto limitate e basta mezzo stop di errore (soprattutto in sovraesposizione) per rovinare una foto. |
| inviato il 23 Febbraio 2018 ore 12:24
si e aggiungo che i fotografi, allora come oggi, usavano spesso gli esposimetri esterni. Il gossen lunasix era uno dei piu' performanti, anche il colorimetro (della stessa serie gossen) era usato. Io ho entrambi ed ancora funzionano oggi. Le diapositive sono il top dell'arte ma sono anche delatrici stronze...non permettono errori... se sbagli inquadratura o esposizione sei fritto. Non e' che croppi o correggi dopo in camera oscura... schermi qui .. bruci la'... Niente... non puoi fare niente per correggere. Se hai fatto cazzate in fase di ripresa ti denunciano subito.. |
| inviato il 23 Febbraio 2018 ore 12:27
“ Le diapositive sono il top dell'arte ma sono anche delatrici stronze...non permettono errori... se sbagli inquadratura o esposizione sei fritto. Non e' che croppi o correggi dopo in camera oscura... schermi qui .. bruci la'... Niente... non puoi fare niente per correggere. Se hai fatto cazzate in fase di ripresa ti denunciano subito. „ E per questo trovo che siano la "migliore scuola di fotografia" |
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