| inviato il 15 Febbraio 2018 ore 10:02
Scusate, ho letto il thread a sprazzi... Per me è ovvio che la genuinità e la veridicità di uno scatto non può passare da una remunerazione. Un bel ritratto in cambio di un dollaro? Si, no, forse... non è il massimo. Meglio chiacchierare un po', acquistare qualcosa alla bancarella che pagare le foto. Un reportage di quelli veri per me non può passare per una remunerazione. Se sei in un villaggio e vuoi aiutare, lo fai in un altro modo. Un reportage deve avere uno scopo. Una bella serie di foto non può essere lo scopo di un reportage. È fine a sé stesso. Oppure è semplicemente un ricordo di viaggio realizzato con belle foto. Mie opinioni, ovviamente... |
| inviato il 15 Febbraio 2018 ore 10:11
vedo che ami puntualizzare . Non ho mai scritto che cambia qualcosa se paghi o no e se la situazione è creata ad arte oppure riprende la situazione tale e quale la trovi. Quello che ho scritto, e che forse ti è sfuggito è “ millantando tramite la foto situazioni che invece sono create ad arte. „ . Quindi nessun giudizio di merito solo che secondo me (ripeto secondo me quindi non affermo una VERITA' ASSOLUTA) le due situazioni sono decisamente diverse e diversamente vanno valutate. Tutto qui. |
| inviato il 15 Febbraio 2018 ore 10:15
Millantare è una questione, Non specificare che una fotografia è fatta ad un soggetto in posa è altra cosa. Millantare significa che il fotografo dichiara apertamente che il fatto è accaduto davanti a lui per puro caso e invece è costruito a tavolino. Documentare è una questione intermedia: posso documentare anche mettendo in posa un soggetto incontrato per strada, anche facendogli indossare abiti tradizionali che lui ha nel cassetto ed usa solo in determinate occasioni, al posto dei jeans. |
| inviato il 15 Febbraio 2018 ore 10:24
Costruire una situazione, pagare per farlo, e poi presentarla (anche solo in un fotoalbum privato) come se fosse reale e genuina non è altro che un imbroglio. C'è poco da aggiungere... A volte sono i locali stessi che costruiscono le situazioni falsando la realtà e riportando l'orologio del tempo indietro di qualche anno, in cambio di qualche dollaro, per la felicità dei turisti. Le abbiamo create noi queste cose: viene offerto ciò che il mercato (del turismo) richiede. Si possono fotografare, per carità, lo faccio anch'io. Poi accanto metto la foto della realtà com'è, tanto per essere chiari. Altro esempio: faccio il primo piano del leone, e poi di fianco la foto delle 20 jeep piene di turisti. Questa è la realtà. I leoni non chiedono un dollaro, ma se accettano di stare tranquilli accanto alle jeep è perchè il mercato del turismo li ha abituati così. Non so se ho interpretato giusto il thread... Ciao, Roberto |
| inviato il 15 Febbraio 2018 ore 10:35
“ e poi presentarla (anche solo in un fotoalbum privato) come se fosse reale e genuina non è altro che un imbroglio „ ma nell'esempio non era presentata come reale e genuina era solo pubblicata li, che come Vercingetorige sottolinea non è un millantare qualcosa che non è Si era parlato del pescatore con cormorano e giacca rossa: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2149794 Io per esempio leggo nel titolo: pescatore con cormorano, Cina e nella descrizione:“ prima foto del mio ultimo viaggio fotografico in Cina. Sono ancora qui, e devo dire che è un viaggio decisamente interessante sotto tanti punti di vista... „ |
| inviato il 15 Febbraio 2018 ore 10:42
“ Non ho mai scritto che cambia qualcosa se paghi o no e se la situazione è creata ad arte oppure riprende la situazione tale e quale la trovi. Quello che ho scritto, e che forse ti è sfuggito è " millantando tramite la foto situazioni che invece sono create ad arte." . „ Andrebbero valutati i vari casi. Se faccio un reportage entrando nelle abitazioni delle persone che voglio documentare... è implicito che il fotografo avrà chiesto permesso ai proprietari che sono a loro volta a conoscenza della presenza del fotografo. Il reportage è valido se "riporta" il messaggio che voglio comunicare (che può essere anche una mia interpretazione personale della situazione). La costruzione della scena e l'interpretazione del fotografo ci possono anche stare. Mi viene in mente Alec Soth... Ovvio che se lascio intendere che i locali si comportano in quel determinato modo, che invece ho suggerito io, e poi spaccio tutto per documentario "obiettivo" c'è un problema di "onestà intellettuale". Ma se faccio una foto dei gladiatori davanti al Colosseo devo scrivere "questi non sono veri gladiatori ma solo figuranti" perché altrimenti sarei disonesto? O la foto contiene già dentro di se gli elementi impliciti/espliciti perché l'osservatore ne possa dare un'interpretazione non distorta? Il caso dei pescatori è un po' una via di mezzo. C'è da dire che è una foto pubblicata su un forum amatoriale senza nessuna pretesa di fotogiornalismo. Chissà quante altre foto di "fashion" saranno state valutate come intuizioni geniali del fotografo mentre invece sono solo scatti a model sharing preparati da altri... Edit: Tra l'altro come dice Labirint l'autore non l'ha di certo spacciata come documento antropologico... |
| inviato il 15 Febbraio 2018 ore 10:43
L'esempio dei pescatori dice e non dice. Finchè stai sul generico e non affermi che pescano ancora veramente così, ma in realtà appena giri la testa fanno diversamente, ci può stare. In quel caso probabilmente era la bella foto in sè la cosa più importante, non tanto documentare i metodi di pesca locali. |
| inviato il 15 Febbraio 2018 ore 10:48
esatto io mi rifacevo a quello proprio perchè nell'apertura del topic si fa riferimento a: “ "i pescatori cinesi con lanterna e il volatile" „ li si parlava della correttezza di pagare quelle persone e se fosse etico. visto che però poi si è detto che non si fa riferimento a paesi poveri e quindi diciamo che quella parte "etica" è esclusa dall'argomento di questo topic continuo ad avere il dubbio di dove si voglia andare a parare |
| inviato il 15 Febbraio 2018 ore 10:50
Alla fine dei conti ognuno fa poi quello che vuole. Finché non dichiara il falso può pagare tutti gli indigeni che vuole, pagare le modelle e pagare il biglietto dello zoo. Se la cosa più importante è la bella foto... |
| inviato il 15 Febbraio 2018 ore 10:51
Ma poi alla fine... Uno commenta quello che vede/capisce. Il fotografo sa di aver postato una foto in cui la sua abilità è più sulla "tecnica" che sulla "costruzione" della foto. Forse i più bravi magari saranno riusciti ad avere qualche intuizione che sarà copiata dai fotografi successivi. Alla fine comunque si tratta di un bel "souvenir" fotografico. Se poi dai commenti si autoconvince che per una foto fatta mille volte da altri prima di lui è il nuovo Salgado sono "problemi" suoi e non di chi commenta in buona fede un soggetto che vede per la prima volta. |
| inviato il 15 Febbraio 2018 ore 10:52
Nell'ambito privato o di un forum uno può anche tranquillamente dichiarare il falso, se la sua coscienza lo permette. In un concorso o su una pubblicazione è un'altra cosa... |
| inviato il 15 Febbraio 2018 ore 10:52
Io ho fatto un esempio ben preciso di reportage in posa e pagato: Philip-Lorca diCorcia con la serie Hustlers fa un reportage veramente interessante su qualcosa sotto gli occhi di tutti, ma non raccontato e li l'importante era la storia oltre che l'estetica quindi non è che la foto in posa necessariamente è solo mero stile comuqne la foto è stata pubblicata anche sul National Geographic che infondo cerca quello stile di pubblicazione, creando comunque qualche commento sulla veridicità dello scatto. www.nationalgeographic.it/wallpaper/2017/02/02/foto/la_mia_foto_gli_sc anche se su un sito il pescatore viene così raccontato: “ Grande parte del merito di questo successo va all'unicità del soggetto: un vecchio pescatore cinese. Le rughe gli solcano il viso ma si distingue comunque il suo vivace sorriso. Le ossa sono fragili, ma lui se ne sta comunque in equilibrio, saldo sulle gambe quasi centenarie con gli amici pennuti in bilico sulle sue spalle. Pesca di giorno e di notte, con l'aiuto dei cormorani. È il baluardo di un mestiere antico che scorre sulle rive di uno dei fiumi più antichi della Cina. Che porta avanti la tradizione con l'aiuto della natura. E che seduce ancora, anche quando diventa “mainstream”, alla portata di tutti. Lo si ammira sa uno schermo di un iPhone o di un Ipad, ma lui conserva la sua unicità, immutato nel tempo. „ in riferimento a un altro scatto che ha fatto un certo successo: guardafuori.files.wordpress.com/2016/02/img_0570.jpg ma a questo punto forse non è reportage o non reportage il discorso, ma quale è lo scopo e il target a cui è rivolta la foto? |
| inviato il 15 Febbraio 2018 ore 11:31
Folklore e realtà non sono proprio la stessa cosa. Il pubblico, il lettore vuole vedere immagini folkloristiche. La realtà gli interessa poco, e quindi questo gli si mostra. Ciò che comanda è la tiratura. Vivo in una zona turistica, e qui è la stessa cosa (con le dovute differenze, ovviamente). I villaggi più frequentati sono i più finti e le persone che si dedicano alle attività tradizionali (filatura della lana, cappelli di paglia, ecc.) non sono nemmeno locali, ma svizzeri tedeschi. Quindi della stessa stirpe dei turisti. Però, tutti felici e contenti! Nei villaggi più vivi e veri non gira un'anima di nessuno... per fortuna. |
| inviato il 15 Febbraio 2018 ore 11:58
“ Pesca di giorno e di notte, con l'aiuto dei cormorani. „ mi chiedo : e se i pescatori cinesi pescassero davvero "giorno e notte" con i cormorani ? |
| inviato il 15 Febbraio 2018 ore 13:17
ciao Ragazzi, vedo che è stata postata una mia foto. Cerchiamo di fare un po di chiarezza: punto primo, il "pescatore" è un signore non povero (mi dispiace che venga definito da qualcuno POVERO), posso affermare questo perchè è già 3 volte che vado in Cina e un giro a Yanshuo lo faccio sempre, siamo stati ospiti a casa sua e abbiamo mangiato con tutta la sua famiglia. Le prime foto che feci ai "pescatori" le feci per la prima volta perchè commissionate da una rivista. Mai in vita mia ho dichiarato che quelli fossero pescatori veri, anzi, chi mi ha chiesto info le ho sempre fornite senza alcun problema. Yanshuo è una delle cittadine più turistiche della Cina e alla sera fanno spettacoli dove fanno vedere l antica pesca con il cormorano. Il luogo non è povero ed è pieno di turisti (quasi esclusivamente cinesi). Il viaggio in Cina si è sviluppato nel Guizhou (i pescatori sono nel Guanxi). Il guizhou è decisamente interessante e in nessuna circostanza si paga per le foto. aggiungo e in questo caso parlo solo per me, che io non ho alcuno scopo fotografico documentaristico, non faccio Reportage d inchiesta o altro. Quest anno parteciperò al Mia fair che è una fiera della fotografia d arte importantissima, c è a Milano e a Singapore, se volete passare è molto interessante. spero di aver fatto chiarezza, almeno per quel che mi riguarda. |
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